Il comunicato di Confesercenti e la lettera che il Presidente di Confesercenti Corrado Testa ha inoltrato alle forze politiche di Parma e provincia per avere una risposta sull'amara questione della Tares -
Parma, 12 dicembre 2013 -
La TARES, la nuova tassa sui rifiuti urbani che tutti rimandano ma nessuno decide di eliminare, è l’ennesima presa in giro per gli italiani e per le imprese. Questa nuova tassa o tariffa che dir si voglia, colpirà i cittadini e gli imprenditori italiani facendo pagare ciò che stanno già pagando e hanno sempre pagato.
Il Governo applicherà, anzi obbligherà i Comuni ad applicare una sovrattassa da 0,30 – 0,40 euro a metro quadrato sulle superfici dove già veniva applicata la vecchia Tassa Rifiuti Solidi Urbani (TARSU) e per chi l'aveva applicata anche la Tariffa Integrata Ambientale (TIA).
La prima è la vecchia tassa rifiuti ed è, o dovrebbe essere, meno onerosa della seconda, denominata tariffa (TIA) con la quale i Comuni avevano già ampiamente colpito i cittadini e le imprese applicando aumenti molto alti, giustificati dal recupero completo dei costi del servizio. Quindi chi ha ancora la TARSU subirà un'ulteriore aumento con l’applicazione della TARES, mentre chi è già soggetto a TIA (tariffa) subirà un bel rincaro ingiustificato. Per le imprese il colpo sarà doppio: la TARES, come la TIA o la TARSU, si applica in molti Comuni, anche sulle aree non produttive.
Inoltre chi si è inventato la TARES, ha deciso che era necessario applicare gli aumenti per far pagare agli italiani i cosiddetti servizi comunali cioè pulizia delle strade, illuminazione, il verde pubblico e servizi generali di nettezza, come se in passato questi fossero gratuiti, mentre in realtà si pagavano eccome.
Tanto è che le vecchie municipalizzate, pagate con i soldi degli italiani, oggi sono diventate Multiutility private, vendute in buona parte dai Comuni e stanno facendo utili record che nessuna azienda italiana si sogna di avere. Per non parlare della trasparenza delle tariffe che sono da sempre uno dei misteri di questo Paese. Per quale motivo dunque tartassare ancora i cittadini e le imprese italiane? Ma è ovvio! Ancora per “fare cassa” e per salvaguardare gli utili d’oro di queste imprese “private”, che hanno come soci - anche se di minoranza - molti Comuni Italiani. Imprese che lavorando in questo modo sono esenti da concorrenza e applicano le tariffe che vogliono senza nessun controllo.
Alla luce di questi fatti, la TARES, oltre a essere una finta nuova spesa che in realtà è già largamente pagata, diventa una vera e propria questione di etica e di giustizia sociale: forse le Multiutility potevano, visto che sono state create con le tasse degli italiani, guadagnare un po’ meno ed evitare l’ulteriore incremento ai cittadini e alle imprese che continuano imperterriti a subire i costi di apparati inefficienti, non trasparenti senza poter scegliere un segno di libera concorrenza.
In allegato la lettera del Presidente di Confesercenti
(fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)
Tares: in arrivo la terza ed ultima rata
Novellara, 9 dicembre 2013 --
E’ in arrivo a tutte le famiglie, attività e imprese la terza ed ultima rata TARES, a cui si aggiunge la quota che va allo Stato. La data ultima per pagare questa rata è fissata al 16 dicembre 2013 ma, nel caso in cui la lettera arrivasse oltre questo termine tutti i cittadini avranno 10 giorni di tempo per procedere al pagamento.
La lettera contiene una comunicazione scritta dal Sindaco Raul Daoli ed un unico modello F24 pre-compilato. Ciascun contribuente sul proprio modello F24 noterà due codici distinti:
· 3944 TARES rata 0303
· 3955 MAGGIORAZIONE STATALE rata 0101
così da capire nello specifico quant’è il contributo che ciascuno dà per coprire totalmente il costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e quanto andrà allo Stato per la gestione della finanza centrale (a copertura di altri servizi ambientali come l’illuminazione pubblica, lo sfalcio dei parchi e lo sgombero neve).
In quest’ultima rata il Comune ha esteso (potendolo fare in seguito alla modifica della legge) ad alcune categorie del commercio le riduzioni annunciate nelle settimane scorse, mentre si confermano 105 le famiglie che hanno ottenuto il diritto ad una riduzione della Tares, come previsto da regolamento comunale, in base al calcolo ISEE. Si tratta nello specifico di ultra 65enni, famiglie numerose o con componenti portatori di handicap e seguiti dai servizi sociali ecc.
Nella lettera in arrivo il Sindaco Raul Daoli ha scritto: “Ci rendiamo conto che la frenetica e poco chiara normativa, non aiuti i cittadini e crei non pochi problemi. In più per l’anno prossimo si annunciano altri cambiamenti, non sappiamo ancora quale sarà il tributo che saremo chiamati a gestire e che sicuramente andrà a stravolgere nuovamente i parametri appena delineati dalla Tares.
Tuttavia, pur comprendendo lo scoramento e i disagi, ci sentiamo di fare appello alla pazienza e al senso civico”.
Per gestire al meglio le domande e necessità su Tares lo Sportello S.a.ba.r. riceve in Municipio ogni giovedì e venerdì mattina dalle ore 9.00 alle ore 12.30.
Arriva la Tares con costi stellari per le imprese e i cittadini di Parma e provincia, scadenze a ridosso senza specificare se è possibile o no rateizzare la tassa: la denuncia di Confesercenti -
Parma, 3 dicembre 2013 -
Sono arrivate le “bollette” dei rifiuti ed è arrivata la mazzata dell’ultima rata della Tares.
Come previsto – e più volte denunciato – con scadenza a pochi giorni dall’emissione delle bollette sono arrivati i modelli F 24 per il pagamento della raccolta rifiuti con costi “stellari” per le imprese della provincia di Parma. Sì, proprio stellari! Perché le imprese della nostra provincia, dopo tutte le polemiche sull’inceneritore, pagheranno comunque cifre salatissime e assolutamente ingiustificate.
Ingiustificate perché non pagano sulla reale produzione dei rifiuti, ma sui metri quadrati e anche sui locali che non producono rifiuti. Stiamo parlando di tariffe che vanno dai 2.000 euro ai 10.000 euro, annui per negozi e attività già costrette a smaltire rifiuti speciali e a differenziare con ulteriori costi per la loro gestione. In alcuni Comuni ci sono stati aumenti al di sopra del 150%.
Il tutto senza che si possa rateizzare il pagamento o meglio, nella bolletta questa possibilità non compare.
La cosa bella è che in questo periodo le Multiutility fanno utili record in un regime di monopolio senza nessuna possibilità di concorrenza e di scelta per i cittadini e le imprese.
La nostra ex Amnu, ex Amps ex Enia pagata con i soldi dei cittadini e delle imprese, diventata privata o pseudo tale ha, con un tempismo sfacciato, nei giorni scorsi annunciato un utile in crescita dell’oltre 40% a fronte di un calo del fatturato di oltre il 20%. Praticamente un miracolo in questo periodo di crisi. Tutte le aziende sono al collasso mentre la nostra Multiutility fa performances da paura. Ma come si fa ad andare avanti così! Il Governo che ha introdotto la Tares ci ha raccontato che dobbiamo pagare i servizi comuni quali illuminazione, pulizia delle strade e verde pubblico come se prima li avessero regalati. Ma quando mai? Anzi! Hanno addirittura fatto pagare l’IVA su un tributo senza mai restituirla.
Confesercenti chiede un intervento di tutte le forze politiche per fermare questa follia che sta uccidendo migliaia di imprese.
Luca Vedrini
Direttore Confesercenti
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)
Serramazzoni, 13 agosto 2013 --
Il recapito avverrà a partire dai prossimi giorni. Il tributo, di esclusiva competenza comunale, sarà riscosso da Hera che lo riverserà nel conto Tesoreria del Comune
A partire dai prossimi giorni, sarà recapitata la seconda rata in acconto della Tares.
Dal 1 gennaio 2013 la Tia, tariffa rifiuti per il servizio di igiene ambientale, è stata infatti sostituita dalla Tares, tassa sui rifiuti e servizi indivisibili.
Si tratta a tutti gli effetti di una tassa comunale che, per l'anno 2013, sarà riscossa in tre rate quadrimestrali.
Le due rate in acconto del tributo Tares saranno riversate da Hera nel conto Tesoreria del Comune di Serramazzoni.
L'importo delle prime due rate sarà calcolato sulla base delle tariffe Tia applicate nel 2012.
Le modalità di pagamento delle due rate di acconto sono le medesime della Tia applicata in precedenza: domiciliazione su conto corrente bancario o postale (restano validi i riferimenti già utilizzati), sportelli bancari o postali con bollettino prestampato, con carta di credito direttamente dal sito www.gruppohera.it accedendo a Hera online, presso gli sportelli Bancomat Unicredit, nelle ricevitorie Lottomatica e Sisal abilitate, alle casse dei Punti vendita Coop abilitati.
Per informazioni Hera mette a disposizione, oltre agli sportelli, un numero verde dedicato alla Tares, 800.999.004, che offre risposte chiare ed aggiornate relative a questo tributo. Il servizio Clienti è a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 13.
Lo sportello di Serramazzoni è in Via Giardini Nord n. 113 ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30.
(Comune di Serramazzoni)
Nonantola, 25 luglio 2013 -
Al termine di un incontro incentrato sull’analisi del bilancio del Comune di Nonantola, approvato lo scorso 18 luglio, i presidenti locali delle quattro associazioni che fanno riferimento a Rete Imprese Italia - Ivano Sighinolfi per Cna, Mauro Bastoni di Confesercenti, Stefano Censi per Lapam e Luca Prandini di Confcommercio – denunciano il grave impatto che anche a Nonantola sarà determinato dalle elevate aliquote di IMU e TARES.
“Riteniamo insostenibile – scrivono i quattro presidenti, a nome delle rispettive associazioni – che agli immobili dove le imprese svolgono la loro attività venga applicata l’aliquota del 10 per mille. Il momento difficile che l’economia sta attraversando impone alle pubbliche amministrazioni il dovere di ascoltare e sostenere le imprese stesse: a nostro giudizio l’applicazione dell’aliquota massima possibile non evidenzia certo questo sostegno. Secondo noi questi immobili dovrebbero essere trattati alla stessa stregua di un’abitazione principale, e se non è possibile, almeno con l’applicazione di un’aliquota fortemente agevolata. Quanto alla TARES, le associazioni hanno ribadito “la necessità di non applicare la soprattassa prevista fino a 0,10 €/mq” e hanno nuovamente chiesto al Comune di “confermare tutte le agevolazioni già previste”. Anche perché, secondo le quattro associazioni, è incomprensibile, oltre che iniquo, l’aumento dell’imposta sui rifiuti, dal momento che la produzione di questi ultimi da parte delle imprese è in calo, come certifica la diminuzione del Pil.
Infine, i presidenti hanno rinnovato all’Amministrazione anche la richiesta di “destinare al sostegno delle imprese tutte le risorse reperite attraverso la lotta all’evasione fiscale, studiando assieme alle associazioni i sistemi migliori per ridistribuirle”.
Assieme alle urgenti richieste, è giunta dalle quattro associazioni anche una nota di merito per il Comune di Nonantola, effettivamente capace di onorare entro 60 giorni gli impegni economici presi con i propri fornitori. “Un comportamento senz’altro virtuoso – sottolineano i quattro presidenti – che però coinvolge solo le imprese fornitrici del comune, mentre sono tutte le aziende, indistintamente, a finire del tritacarne Imu-Tares”.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)