La categoria dei pubblici esercizi – bar, ristoranti, locali pubblici, ecc. – è disperata e senza più ossigeno. La nascita anche di nuove forme di aggregazione, a volte un po’ posticce, che hanno incrociato la disperazione di tanti è un fenomeno che mette in evidenza questo fortissimo disagio.
Un’altra generosa donazione a sostegno dell’assistenza ai pazienti colpiti dal virus Covid-19 è quella di Tecnolife che, per il tramite di Confcommercio, ha messo a disposizione dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia 2.000 mascherine e 2.000 camici ad uso delle equipe ospedaliere.
La consegna formale si è svolta ieri nella sede di Confcommercio alla presenza del Sindaco Luca Vecchi, del Presidente Davide Massarini e del titolare di Tecnolife Fabrizio Bruni che hanno ricevuto il Direttore sanitario Cristina Marchesi.
Confcommercio: «per ora ricominciano i banchi alimentari. Speriamo in tempi brevi per tutti gli altri»
Parte la Fase 2 e con essa iniziano a riaprire anche i mercati settimanali in diversi comuni. Per ora saranno attivi solo i banchi alimentari.
«Nella Bassa -spiega Mauro Canova, consigliere della Delegazione Confcommercio di Guastalla- siamo stati contattati da varie amministrazioni comunali e l’Unione dei Comuni ha fatto da tramite. Abbiamo seguito l’organizzazione completa dei mercati e siamo presenti sul posto a fare servizio d’ordine e contingentare le persone che entrano. Il mercato è completamente transennato e le persone entrano in totale sicurezza. Sono ripartiti i mercati di Guastalla il mercoledì e sabato, Luzzara il lunedì e Villarotta il giovedì. Dovrebbero partire anche Novellara e, con gestione completamente nostra
Cerretto, Confcommercio: «aziende in grande difficoltà per la mancanza di neve. Serve lo stato di calamità subito e maggior coinvolgimento pubblico per il futuro»
Inverno con pochissima neve e dotazioni per l’innevamento programmato insufficienti: a Cerreto Laghi la situazione delle imprese è di grande difficoltà. «Gli operatori –dice il Presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia Reggio Emilia, Davide Massarini- chiedono che sia riconosciuto lo stato di calamità naturale e che, per il futuro, vi sia un maggior coinvolgimento pubblico nelle infrastrutture».
Davide Massarini e la Delegazione Confcommercio di Castelnovo Ne’ Monti hanno incontrato ieri gli operatori della stazione turistica dell’Alto Appennino Reggiano che affrontano delle difficoltà economiche molto gravi per la scarsissima presenza di turisti in questo inverno straordinariamente avaro di neve. Presenti albergatori, maestri di sci, gestori degli impianti, commercianti, pubblici esercizi. Per tutti il problema è lo stesso: sono stati fatti investimenti in termini di materiali, magazzino, merci per esser pronti ad accogliere nel modo migliore i turisti invernali che però, siamo ormai a fine febbraio, non si sono visti. «Ora dobbiamo programmare e avviare gli ordini per la prossima estate –spiega Laura Fiori, titolare di un negozio- ma non siamo in grado di pagare la merce rimasta in magazzino. Così i nostri fornitori non prendono gli ordini per l’estate: come faremo ad essere pronti coi nostri clienti nella prossima stagione?».
La convinzione condivisa da tutti è che si debba fronteggiare l’emergenza di quest’anno e organizzarsi per non essere più in futuro così legati agli eventi atmosferici. Per fronteggiare l’emergenza «occorre che la Regione, come accade ad esempio per l’agricoltura o per la Costa, si faccia garante con un fondo perché gli imprenditori possano ottenere una dilazione dei pagamenti ai fornitori», spiega Enrico Ferretti della Scuola Sci. «Lo stato di calamità è necessario anche –aggiunge Alessandro Giannarelli, albergatore- perché venga riconosciuto nel sistema previsto dagli indici sintetici di affidabilità fiscale». «Occorre, poi, come succede negli Appennini e nelle Alpi di tutta Italia, a partire da Modena e Bologna, che la proprietà degli impianti sia pubblica –spiega Alessandro Zampolini, commerciante e tecnico sci- e che si doti la stazione di un adeguato numero di cannoni per fare la neve programmata durante tutto l’inverno».
«Se la carrucola non gira al Cerreto –sottolinea Enrico Ferretti- le conseguenze si sentono in tutta la vallata, compresa Castelnovo Monti e i comuni della zona pedemontana».
«La situazione è grave –conclude Davide Massarini- e rientra nel discorso molto ampio di mantenere attrattiva e viva la nostra Montagna. Proprio per questo abbiamo subito chiesto alla neo Assessora regionale Barbara Lori un incontro urgente al Cerreto».
Da diversi giorni, ormai, il dibattito pubblico a Reggio Emilia è tornato sul mercato coperto e i dehors in centro storico.
«Ci fa piacere –dice Donatella Prampolini Manzini, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia Reggio Emilia- che dopo tanti anni durante i quali, in solitudine, abbiamo sostenuto la necessità di trovare una soluzione diversa per il mercato coperto si inizi a parlarne. Non interveniamo per avere a tutti i costi la primogenitura su questo dibattito ma perché è importante evitare che si facciano ulteriori errori in futuro. Non bastano parole e ipotesi, occorre fare delle cose concretamente». «Siamo già in contatto con l’amministrazione comunale, in particolare col sindaco e l’assessora al commercio, le attività produttive e la valorizzazione del centro storico –spiega Donatella Prampolini Manzini- e stiamo cercando delle soluzioni. Questa volta, però, bisogna che il risultato sia condiviso e supportato da una ricerca professionale per capire quali attività possano profittevolmente essere insediate in quello spazio e per poter trovare poi gli esercenti interessati. Bisogna sfruttare questa occasione senza commettere altri errori perché è una partita troppo importante per il nostro centro storico».
«L’idea lanciata dall’assessora Sidoli –continua il direttore di Confcommercio Reggio Emilia, Alessandro Grande- è apprezzabile. Anche se il richiamo al boulevard Corso Garibaldi già evocato una trentina di anni fa da un notissimo ex-assessore al commercio andrebbe evitato perché allora non portò nulla di buono. Il tema va comunque sviscerato sotto ogni profilo tecnico-giuridico e urbanistico. L’importante è non creare all’interno del centro storico zone da Champions League e altre di fondo classifica, rischio che pare paventarsi da quanto dichiarato dalla Dirigente della Soprintendenza. In ogni caso andranno previste forme di incentivazione e agevolazioni per favorire gli investimenti da parte degli operatori».
Terza edizione di #Legalitàmipiace, la giornata di mobilitazione nazionale per la legalità organizzata da Confcommercio – Imprese per l'Italia su tutto il territorio nazionale. Donatella Prampolini Manzini: «vogliamo dare un segno forte e tangibile dell'impegno delle imprese per la legalita' e la sicurezza». -
Parma, 19 ottobre 2015 -
Il 25 novembre prossimo si svolgerà la terza edizione di #Legalitàmipiace, la giornata di mobilitazione nazionale per la legalità organizzata da Confcommercio – Imprese per l'Italia su tutto il territorio nazionale.
Confcommercio Reggio Emilia è stata protagonista fin dalle prime edizioni: nel 2013 con un video dove gli imprenditori evidenziavano alcune tra le tante difficoltà incontrate quotidianamente a causa dell'illegalità; lo scorso anno con l'iniziativa "Legalità, mi piace #dilloconunselfie" abbiamo raccolto e rilanciato sui social media l'appello alla legalità di imprenditori, cittadini, amministratori locali, ecc.
«Quest'anno –spiega Donatella Prampolini Manzini, presidente di Confcommercio Reggio Emilia - abbiamo deciso di fare qualcosa di molto importante e concreto. Si tratta di una raccolta fondi tra gli Associati per acquistare due motociclette da donare alla Questura di Reggio Emilia: mezzi in grado di intervenire rapidamente e pattugliare efficacemente piazze, stradine, parchi pubblici, aree pedonali con pilomat e dissuasori. Si tratta di un segno forte, che richiama il senso di responsabilità e l'impegno degli imprenditori per partecipare allo sviluppo dei territori e delle collettività alle quali apparteniamo».
«Dai primi incontri con soci e partner –continua Donatella Prampolini Manzini- stiamo raccogliendo molti consensi sull'iniziativa, che il Questore, alla quale l'abbiamo presentata all'inizio di ottobre, ha accolto con grande entusiasmo».
«Le due motociclette –conclude Donatella Prampolini Manzini- saranno consegnate al Questore il 25 novembre con una cerimonia presso la sede provinciale Confcommercio. Alla cerimonia saranno invitate le Istituzioni, gli sponsor e i soci che avranno contribuito all'iniziativa, e tutti i dirigenti e i soci della nostra Associazione».
Sul sito di Confcommercio Reggio Emilia www.confcommercio.re.it c'è un'area dedicata all'iniziativa con le istruzioni per raccogliere i contributi dei soci. Dal sito è possibile anche compilare il questionario col quale Confcommercio sta raccogliendo, a livello nazionale e in forma anonima da tutti gli imprenditori, gli elementi per descrivere come le attività criminali colpiscono le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti.
(fonte: ufficio stampa Confcommercio Reggio Emilia)
«La vicenda dei profughi in servizio alla festa dell'Unità (ops, Festa Reggio) offre l'occasione di riflettere su regole e privilegi» è l'invito di Donatella Prampolini Manzini, presidente di Confcommercio – Imprese per l'Italia Reggio Emilia, che interviene su una questione i cui contorni non sono ancora ben definiti. «Chiaramente non ci riferiamo ai profughi, quando parliamo di privilegi. Bensì ai partiti» continua Donatella Prampolini Manzini: «Non si capisce perché tante e sempre più soffocanti regole, tasse e obblighi burocratici debbano gravare sui cittadini e le imprese, e sempre più privilegi, esenzioni, eccezioni siano consentiti alla politica e ai propri engagé. Che poi sono quegli stessi soggetti che da un lato deliberano libertà, emolumenti, incarichi e privilegi per se stessi, e dall'altro impongono tasse, vincoli e adempimenti al Paese.»
«Le regole, dicevamo. Quelle che riguardano la somministrazione, ad esempio –spiega Donatella Prampolini Manzini- possono avere diverse finalità. La tutela del consumatore, per cominciare. Allora ci chiediamo: se un'impresa che fa ristorazione deve rispettare una lunga serie di adempimenti e standard per l'igiene, la manipolazione degli alimenti, la loro qualità, provenienza e confezionamento, ecc., davvero le feste di partito non sono tenute al rispetto integrale di quegli stessi standard? Se la lente è quella della sicurezza del consumatore, ma per tanti altri aspetti il discorso non cambia, le due posizioni non possono essere diverse: o non devono essere consentite certe eccezioni al ristorante della festa di partito, perché ne va della salute del consumatore, oppure certe regole sono eccessive o inutili e allora vanno tolte anche al ristorante-impresa».
«Anche agli imprenditori, poi, piacerebbe avere dei "volontari". Fuori dalla provocazione –spiega Donatella Prampolini Manzini- intendo dire che noi non possiamo neppure sognarci di farci dare una mano, ad esempio, dai nostri famigliari. L'anno scorso un pizzaiolo si tolse la vita perché aveva ricevuto una sanzione pesantissima in quanto la moglie lo aveva aiutato ed era stata pizzicata dall'ispettorato del lavoro. Quanto ai requisiti professionali dei volontari se, ad esempio, manipolano degli alimenti, occorre che abbiano svolto un corso di abilitazione».
«Abbiamo parlato anche di benefici –prosegue Donatella Prampolini Manzini-: per esempio quelli fiscali. Perché mai questa politica che chiede a cittadini e imprese sempre più sforzi continua ad arrogarsi il diritto dell'esenzione, della prebenda, del trattamento favorevole? Non si capisce perché il ricavato dell'impresa debba essere tartassato, il reddito del lavoratore falcidiato, e i ricavi della festa di partito... esentati! Li versassero integralmente a soggetti di utilità e interesse generale, quei ricavi: al centro di ricerca o di cura di malattie particolari; all'associazione di volontariato che si dedica a questo o quel problema che riguarda le persone, l'ambiente o quant'altro; ecc. diversamente, che le feste di partito continuino ad avere tutti questi vantaggi proprio non si giustifica e, francamente, non se ne può più».
Taglio del nastro presso la nuova sede provinciale Confcommercio in Viale Timavo alla presenza del presidente nazionale Carlo Sangalli. -
Reggio Emilia, 10 aprile 2015 -
"Il ritorno della sede di Confcommercio al centro della città è un po' come riappropriarsi degli spazi vitali della città e presidiarli" - queste le parole del presidente nazionale Carlo Sangalli, ieri all'inaugurazione della nuova sede provinciale.
Taglio del nastro in Viale Timavo 43 a Reggio Emilia. La sede si trova sulla destra, percorrendo l'onda verde della circonvallazione, cento metri dopo l'incrocio tra Via Guasco (Palasport) e Via Gorizia (Esselunga). Oltre al parcheggio interno, la zona è servita anche da diversi altri parcheggi: i controviali della circonvallazione, il parcheggio coperto di Esselunga, il parcheggio del Palasport e, poco distante, il parcheggio di Via Cecati.
All'interno sono presenti tutte le attività politico sindacali e di rappresentanza delle imprese, la didattica e la formazione per imprese e addetti, gli Organi Paritetici delle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori e Confcommercio, l'assistenza alle imprese per gli adempimenti burocratici, il Patronato, i servizi di assistenza e consulenza contabile e fiscale, la consulenza del lavoro e tenuta libri paga.
"Le attività del terziario di mercato non hanno solo una valenza di carattere economico. Contribuiscono, infatti, in maniera fondamentale a formare anche quella fitta trama di relazioni sociali che animano la vita delle nostre città, dei nostri paesi e dei nostri borghi. Laddove c'è un'attività commerciale, turistica e di servizio –conclude Carlo Sangalli- si creano le condizioni di vitalità e qualità dei territori, si realizzano con più facilità opportunità di crescita per i rapporti sociali e culturali, si limita il degrado, stimolando, allo stesso tempo, la riqualificazione urbana, lo sviluppo, la legalità." - si legge nella nota.
"Considerare l'evento di oggi solo come un'operazione immobiliare ben riuscita, sarebbe estremamente riduttivo. Per la nostra Associazione l'inaugurazione della nuova sede ha molteplici significati ed è prima di tutto l'inizio di una nuova fase", sottolinea Donatella Prampolini Manzini, presidente di Confcommercio Reggio Emilia, che prosegue: "In questa lunga crisi economica, da tante parti si è sentito evocare il richiamo all'innovazione, alla revisione della spesa, al ricambio generazionale, al coraggio di cambiare. Per molti queste sono rimaste solo belle parole raccontate per far colpo sulle platee. Confcommercio Reggio Emilia, rimboccandosi le maniche e unendosi attorno alla centralità dell'Associato, queste parole le ha messe in pratica. Ecco cosa significa la nuova sede inaugurata oggi: il vero coraggio di cambiare. Cambiare per investire risorse su nuovi servizi, cambiare per stare più vicini alle attività, cambiare per dare un reale segno di rilancio del terziario."
"L'inaugurazione – aggiunge infine Alessandro Grande, Direttore provinciale Confcommercio - si congiunge non solo idealmente con le celebrazioni per i settant'anni della Confederazione nazionale e della nostra Associazione, che cadono proprio nell'anno in corso. Mi piace immaginare che la nuova sede possa nel tempo diventare la quinta porta di accesso al Centro Storico e nel contempo il primo avamposto della periferia, come a rappresentare la sintesi più felice degli interessi di cui siamo portatori e del territorio nel quale operiamo."
"I 2 milioni e mezzo stanziati dalla Regione non servono neanche per cominciare" dice la presidente Confcommercio Donatella Prampolini Manzini, che chiede l'immediata attivazione di un tavolo per la quantificazione e la gestione della situazione -
Reggio Emilia, 9 febbraio 2015 -
«Sicuramente si è trattato di precipitazioni eccezionali, ma erano state largamente previste», dice Donatella Prampolini Manzini, presidente di Confcommercio – Imprese per l'Italia della provincia di Reggio Emilia.
«Pessima è stata la gestione della situazione –continua Donatella Prampolini Manzini- soprattutto da parte di Enel. Sono rimasti senza corrente tantissimi cittadini e di questi molti ancora oggi sono al buio. Sono rimaste senza corrente anche diverse attività con evidenti danni economici. Chiediamo che i Comuni si attivino immediatamente per verificare se ci sono delle responsabilità e quali siano le modalità di indennizzo cui cittadini e imprese possano accedere.»
«Anche la situazione di strade, parcheggi e marciapiedi è stata gestita in modo insufficiente: è impensabile nel 2015, in un paese civile, trovarsi in una situazione del genere.»
«A livello regionale Confcommercio sta già procedendo alla raccolta della segnalazione dei danni perché certamente i 2 milioni e mezzo stanziati dalla Regione non servono neanche per cominciare. E' pertanto assolutamente necessario che le Amministrazioni comunali verifichino l'effettiva entità dei danni nei territori di competenza affinchè vengano stanziate risorse adeguate. Chiediamo –conclude Donatella Prampolini Manzini- l'attivazione immediata di un tavolo di gestione dell'emergenza per quantificare i danni come è stato fatto in occasione del terremoto.»
(Fonte: ufficio stampa Confcommercio RE)
Nuovo regolamento sull'etichettatura dei prodotti alimentari che obbliga produttori e commercianti a diversi aggiornamenti -
Reggio Emilia, 9 dicembre 2014 -
Dal prossimo 13 dicembre entra in applicazione il nuovo regolamento sull'etichettatura dei prodotti alimentari. Un regolamento che obbliga produttori e commercianti a diversi aggiornamenti. Per fare un po' di chiarezza sul tema, Confcommercio organizza, giovedì 11 dicembre alle 15.30 presso la Sala della Rocca di Montecchio, un incontro con gli operatori del settore alimentare.
«Se chi produce prodotti confezionati –spiega Aurelio Trevisi, esperto di Sicurezza e igiene degli Alimenti ed etichettatura- ha già da tempo riferimenti chiari e individuati negli articoli del regolamento, per chi somministra alimenti e bevande o chi vende prodotti sfusi mancano ancora regole certe. Il legislatore italiano –continua Aurelio Trevisi- non ha ancora provveduto ad emanare un provvedimento legislativo che stabilisca regole chiare per la vendita al consumatore di questi prodotti così come richiesto dal regolamento. In questo modo, dettaglianti, ristoratori, albergatori, ambulanti e tanti altri si ritrovano ad avere un termine entro il quale dover aggiornare le informazioni relative ai prodotti alimentari senza sapere come».
«Negli ultimi giorni –aggiunge Francesco Bigliardi, Responsabile della Delegazione Confcommercio di Montecchio e Castelnovo di Sotto- sono circolate molte notizie che hanno prodotto un certo disorientamento negli operatori. Per fare chiarezza ed avere risposte e anche qualche strumento utile si può partecipare al convegno in programma per giovedì 11 dicembre a Montecchio dove verranno illustrate ai presenti le nuove regole dell'etichettatura e come poter adeguarsi alla nuova normativa in modo semplice. Fare chiarezza e tranquillizzare gli operatori -conclude Francesco Bigliardi-: dalla lettura della bozza di decreto si evince chiaramente che il legislatore ha introdotto solo gli elementi minimi indispensabili cercando di non oberare gli operatori. Vi sono comunque diverse novità che devono essere comunicate. Siamo ancora in attesa del testo definitivo ma già la bozza ci dà numerose informazioni e potrebbe essere inserito un apposito comma per la comunicazione verbale della presenza di eventuali allergeni nelle attività di ristorazione e somministrazione. Parleremo anche di questo».
(Fonte: Ufficio Stampa Confcommercio Reggio Emilia)