Parma deve alla sua tradizione, di cui Verdi è il perno centrale, la consapevolezza di essere una delle capitali italiane della musica. Ma Parma è anche una delle capitali del teatro di burattini, ora più comunemente denominato teatro di figura.
Di Raffele Viggiano (*) Parma, 13 febbraio 2022 - Il Festival Verdi “è un marchio di fabbrica”, un carattere distintivo, un onore per Parma che lo celebra nel proprio teatro.
FUOCO DI GIOIA, Musiche di GIUSEPPE VERDI. Gala lirico benefico con coro e orchestra e con l’amichevole partecipazione di celebri interpreti verdiani
Grazie a un progetto ideato dai tecnici del Teatro e certificato da una società specializzata, si potranno accogliere 192 spettatori in platea, 96 nei palchi centrali, 240 nei palchi laterali, 72 in loggione.
Per emozionarsi e condividere le emozioni dello spettacolo dal vivo anche al chiuso, protetti e abbracciati dal consueto calore del Regio
Ieri sera, nella chiesa del San Francesco del Prato, è andata in scena l'opera verdiana "Luisa Miller" che ha visto anche il debutto del celebre baritono Franco Vassalli. (Le foto della serata a cura di Francesca Bocchia)
Parma 29 settembre 2019 - Franco Vassallo, uno dei più richiesti baritoni verdiani, ha debuttato con l’Opera lirica di Giuseppe Verdi Luisa Miller all’interno del prestigioso Festival Verdi di Parma.
Si tratta di una nuova produzione, firmata da Lev Dodin e diretta da Roberto Abbado messa in scena nella gotica Chiesa di San Francesco al Prato del XIII secolo, un luogo non convenzionale, oggi vero e proprio cantiere in corso di restauro nel cuore della città, che il festival consentirà di scoprire.
Franco Vassallo, da sempre ospite dei più importanti teatri del mondo − dal Metropolitan alla Scala, dall’Opera de Paris al Covent Garden di Londra − è al suo diciottesimo ruolo verdiano (19esimo se contiamo Le Trouvère, sempre al Festival Verdi dello scorso anno).
Con la Luisa Miller, Vassallo ha aggiunto un altro padre verdiano al suo quasi completo palma res.
Da Rigoletto ad Aida, dalla Traviata a Nabucco, da Simon Boccanegra a Falstaff, Vassallo ha interpretato ormai quasi tutti quelli che per Verdi sono sempre stati personaggi chiave, i veri motori del dramma: i padri.
Detentori di ruoli di potere: politico, economico o sociale i padri in Verdi sono figure sempre
divise tra il dovere pubblico e quello dell’affetto familiare, a volte irremovibili nell’anteporre la ragione di stato, a volte tormentati da rimorsi e indecisioni.
«Nella galleria dei padri verdiani » afferma Vassallo «Miller è un personaggio unico, accostabile solo a Rigoletto, di cui è senz’altro anticipatore nell’amore incondizionato per la propria figlia.
Non è un uomo di potere, viene trascinato dal dramma, non lo crea. È una persona retta, saggia, onesta, tutte caratteristiche che mi piace pensare condivida con Verdi uomo. Il suo mondo è quello dolcissimo dell’affetto paterno ma anche dell’uomo saldo nei propri principi, fiero di difendere la dignità, l’onore della famiglia di fronte a un potere ingiusto. Siamo davanti a uno dei più grandi ruoli verdiani da baritono dove tutto è richiesto: estensione di registro, pathos e tragicità».
Dopo lo spettacolo del 28 settembre alle 20 seguiranno le repliche il 5, 12, 19 ottobre sempre alle 20.
Seguiranno inoltre a novembre il debutto del Tabarro all’Opera di Firenze, l’Aida a Barcellona e in primavera l’atteso Don Carlo al Festival di Salisburgo.
Lo spettacolo di danza verticale Full Wall #Verdinaria e l'installazione multimediale Macbeth Immersive Experience, commissioni in prima assoluta, animano il cuore della città e danno il via al mese di spettacoli a ingresso libero in occasione del Festival Verdi.
(Foto Gianmario Boscolo)
INAUGURAZIONE VERDI OFF - Lo spettacolo di danza verticale Full Wall #Verdinaria e l'installazione multimediale Macbeth Immersive Experience, commissioni in prima assoluta, animano il cuore della città e danno il via al mese di spettacoli a ingresso libero in occasione del Festival Verdi.
Ieri sera, gli storici edifici di Piazza del Duomo sono diventati il piano verticale su cui si muovevano i corpi sospesi dei danzatori di Full Wall #Verdinaria, spettacolo prodotto da Il Posto e Forte Marghera, con la coreografia di Wanda Moretti, il sound design, le musiche per sax e il live electronics di Marco Castelli, i costumi di Elettra Del Mistro e le calzature Furoshiki by Vibram.
Sospesi sugli edifici che si affacciano sulla piazza, i danzatori hanno disegnato coreografie in una relazione con lo spazio secondo una nuova prospettiva.
"La danza diventa così lettura dell'architettura attraverso i sensi e azione poetica".
(Foto di Francesca Bocchia)
Il Festival Verdi 2017 apre a Parma il 22 settembre con 4 nuove produzioni: Jerusalem, La traviata, Stiffelio e Falstaff. La direttrice del Teatro Regio, Anna Maria Meo: "La prossima edizione dedicata ad Arturo Toscanini, cosa che ci rende particolarmente orgogliosi". L'incontro fra il presidente della Regione e il direttore dell'Istituto italiano di cultura a New York, Giorgio Van Straten.
Bologna, 16 febbraio 2017
L'Emilia-Romagna espone un altro dei suoi gioielli nella vetrina di New York: il Festival Verdi, a Parma e Busseto dal 28 settembre al 22 ottobre prossimi, presentato nel tardo pomeriggio di ieri all'Istituto italiano di cultura della metropoli americana dal direttore generale del Teatro Regio di Parma, Anna Maria Meo, e dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, negli Stati Uniti per una missione istituzionale con imprese e sistema regionale dell'alta formazione dedicata all'internazionalizzazione e all'attrazione di investimenti.
Dunque, dopo i settori dell'Automotive e dei Big Data, al centro di incontri e workshop con operatori, investitori e centri di ricerca, la cultura. "Il Festival Verdi- ha affermato Bonaccini alla prima della rassegna dedicata alla stampa e agli operatori turistici americani- è un appuntamento di assoluto rilievo nel panorama musicale internazionale, riconosciuto dallo Stato italiano tra le manifestazioni di rilevante interesse nazionale. Una eccellenza assoluta, che rappresenta bene la cifra culturale di un territorio che sa conciliare tradizione e innovazione, lavorare in un'ottica di sistema collegando gli aspetti culturali, turistici ed economici, con l'obiettivo di valorizzare a 360 gradi l'Emilia-Romagna. Non a caso la nostra regione ha chiuso il 2016 con oltre 50 milioni di visitatori - e Parma è salita sul podio in regione come attrattività - se consideriamo i comparti non tradizionali, fra cui proprio gli eventi musicali, un traguardo reso inoltre possibile dal boom delle città d'arte. A dimostrazione che la cultura è, anche, un importante fattore di sviluppo". "Giuseppe Verdi- ha proseguito il presidente della Regione- è e sarà sempre uno fra i migliori rappresentante nel mondo della nostra regione, protagonista sanguigno e di genio, amante della terra e dei suoi frutti, innovativo, aperto, ambasciatore e anima del nostro territorio".
Anna Maria Meo e Stefano Bonaccini
"Parma è la sola città al mondo a organizzare un festival interamente verdiano- ha sottolineato Anna Maria Meo- e questo rappresenta per noi una sfida importante, che peraltro ha visto chiudere la scorsa edizione con grandi numeri. La prossima sarà dedicata ad Arturo Toscanini, cosa che ci rende particolarmente orgogliosi, un altro gigante della cultura italiana, anche lui parmigiano come Verdi, nato nella vicina Busseto. E bisogna ricordare che proprio negli Stati Uniti scelse di venire a vivere Toscanini quando l'Italia entrò nel periodo nero del fascismo".
Proiezioni e, soprattutto, le performance dal vivo di arie verdiane offerte da tre grandi artisti come i tenori Nadine Sierra e Michael Fabiano e dalla soprano Maria Agresta hanno caratterizzato la presentazione del Festival Verdi nella Grande Mela, cui seguiranno quelle di Monaco di Baviera (22 febbraio), Stoccolma (15 marzo) e Londra (23 marzo), un roadshow internazionale realizzato grazie alla collaborazione tra l'assessorato regionale alla Cultura, la Fondazione Teatro Regio, Apt Servizi Emilia-Romagna, Parma Incoming, Enit e Istituti italiani di cultura (IIC).
La proposta presentata al mercato americano è quella di una completa immersione nell'arte e nella vita di Giuseppe Verdi: dalla sua musica, che sarà al centro di esclusive serate nei teatri storici di Parma e Busseto, alla scoperta dei luoghi verdiani (Parma, Busseto, Roncole Verdi e Sant'Agata), fino alla passione per l'agricoltura e ai prodotti delle sue terre, che era solito condividere con i suoi ospiti più importanti.
Prima della presentazione del Festival Verdi, il presidente Bonaccini ha incontrato nel suo studio il direttore dell'Istituto italiano di cultura di New York, Giorgio Van Straten, che lo ha accolto nello splendido e storico stabile al 686 di Park Avenue. Un colloquio nel quale approfondire l'impegno della Regione Emilia-Romagna per la cultura, con i fondi raddoppiati dall'attuale Giunta, e l'attività dell'Istituto di cultura, fondamentale nel far conoscere la cultura e il patrimonio artistico nazionale in una città aperta al mondo come New York.
Il cartellone del Festival Verdi 2017
Nel cartellone 2017 del Festival, dedicato ai 150 anni dalla nascita del Maestro Arturo Toscanini, sono in programma quattro nuove produzioni: Jérusalem che apre il festival il 28 settembre al Teatro Regio, è affidata a un cast d'eccezione e alla bacchetta di Daniele Callegari; La Traviata, si avvale per l'allestimento del team creativo di Andrea Bernard, vincitore dell'European Opera-directing Prize, ed è diretta da Sebastiano Rolli; Stiffelio, vede Graham Vick affrontare l'impresa di una nuova produzione al teatro Farnese con protagonisti, tra gli altri, Luciano Ganci, Maria Katzarava, Giovanni Sala diretti da Guillermo Garcia Calvo ed infine in Falstaff, troviamo come protagonista della nuova produzione Roberto de Candia, con Riccardo Frizza sul podio e la regia di Jacopo Spirei. Chiude il programma di 5 titoli, la Messa da Requiem, in programma il 7 e il 19 ottobre, che vede sul palco la Filarmonica Arturo Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma e Anna Pirozzi, Veronica Simeoni, Antonio Poli, Riccardo Zanellato guidati da Daniele Callegari. Si tratta di un programma di grande impegno, sia dal punto di vista artistico che produttivo, in cui i nuovi allestimenti vengono realizzati in 3 spazi diversi, sono coinvolte due differenti orchestre, due cori, e oltre 40 artisti, tra giovani cantanti e solisti affermati.
"Verdi Off": tanti appuntamenti collaterali al Festival Verdi, pensati dall'associazione "Parma io ci sto" assieme a Comune di Parma e Teatro Regio. Concerti nelle case, passeggiate in carrozza in città, film, mostre di fotografia, incursioni nei parchi cittadini, albe, tramonti e notti verdiane.
Parma, 9 settembre 2016
Il Festival Verdi da quest'anno si arricchisce di un vasto programma di manifestazioni collaterali con "Verdi Off". Ad accompagnare il noto festival cittadino saranno infatti numerosi eventi in città: concerti nelle case, passeggiate in carrozza, film, mostre di fotografia, incursioni nei parchi, albe, tramonti e notti verdiane. Questo e tanto altro ancora per gli oltre 100 eventi, in gran parte gratuiti, che coinvolgeranno Parma.
Il mondo della musica abbandona i luoghi canonici e si apre alla città. La manifestazione che "invaderà" Parma in corrispondenza del Festival Verdi, porta la firma dell'associazione "Parma Io ci sto", insieme a quelle del Teatro Regio e del Comune di Parma.
«L'edizione 2016 del Festival Verdi - dichiara Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma e Presidente della Fondazione Teatro Regio - segna un risultato importante nel grande impegno al rilancio profuso dall'Amministrazione comunale e dalla direzione del Teatro Regio di Parma. Il programma, annunciato e promosso in Italia, Europa, Stati Uniti e Russia, è impreziosito da nuovi allestimenti e da un progetto speciale al Teatro Farnese e vede impegnati protagonisti prestigiosi in appuntamenti che attraversano generi e linguaggi diversi, rivolti a un ampio pubblico. Uno sforzo titanico che in pochi mesi ha già dato ottimi risultati e che auspichiamo sarà ben accolto dal pubblico e dalla critica. Nella volontà di far vivere il Festival anche nelle strade e nelle piazze della Città, nelle case, sui balconi, allo stadio, condividendo l'emozione di ritrovarsi nel nome di Giuseppe Verdi, abbiamo voluto realizzare Verdi Off per diffondere la grandezza e la passione dell'uomo e dell'artista in modo lieve, giocoso e aperto, rinnovando il piacere della condivisione e della scoperta di luoghi e occasioni di incontro, che nel nome di Verdi avranno una suggestione in più».
«Sono tante le iniziative che compongono Verdi Off - spiega il Direttore generale del Teatro Regio di Parma Anna Maria Meo. Concerti nelle case, film, passeggiate in carrozza alla scoperta della città, mostre fotografiche, tramonti, notti e albe verdiane, incursioni spettacolari nei parchi cittadini, art contest. Questo e altro ancora per stimolare la voglia di fare Festival in città nel nome di Verdi, coinvolgendo persone e luoghi che sono solo apparentemente lontani dall'opera e dalla musica. Ringraziamo l'Associazione "Parma, io ci sto!" che ha scelto di dedicare il suo primo progetto culturale al Festival Verdi. Parma e Busseto rappresentano il cuore pulsante della musica verdiana e ci auguriamo che le iniziative di Verdi Off che coinvolgono la Città possano già a partire dalle prossime edizioni allargarsi alle terre del Maestro».
«"Parma, io ci sto!" nasce dall'esigenza condivisa di sostenere e alimentare il rilancio e la valorizzazione del nostro territorio attraverso energie e sforzi coordinati - dichiara Alessandro Chiesi, Presidente di "Parma, io ci sto!". Gli obiettivi sono di creare iniziative di eccellenza e progresso economico-sociale, di attrarre investimenti, talenti e competenze. Un progetto che vuole guardare lontano, per proiettare Parma e la sua gente verso un futuro dinamico e vivace, vivibile e sostenibile. Questo primo progetto realizzato grazie all'Associazione sposa a pieno il nostro obiettivo: elaborare idee ed impegnarci per realizzarle ricordando sempre le eccellenze della nostra cultura e della nostra storia. La musica verdiana, grazie a questo progetto, diventa così accessibile a tutti. Sono fiducioso che iniziative come Verdi Off siano d'esempio per dare uno "slancio" al futuro della nostra collettività, riconosciuta grazie a questi valori, in tutto il mondo».
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Tutto il programma.
Tutte le foto di Francesca Bocchia proseguono nella galleria in fondo alla pagina
I fondi saranno stanziati dal Ministero per i Beni Culturali per il Festival Verdi. Il sindaco Pizzarotti è stato contattato direttamente al telefono dal Ministro Franceschini -
Parma, 23 gennaio 2015 -
Ieri mattina il sindaco Pizzarotti, a Roma alla conferenza Stato-Città, è stato contattato direttamente al telefono dal Ministro Franceschini, il quale lo ha informato del finanziamento: 500 mila euro stanziati dal Ministero per i Beni Culturali per il Festival Verdi.
"I 500 mila euro che arriveranno per il nostro Festival sono un risultato che premia tutta la città e il lavoro dell'Amministrazione, negli ultimi mesi a stretto contatto e a filo diretto con il Mibact. Questo importante ottenimento è la dimostrazione che il Comune si è sempre speso per le politiche culturali del territorio e per il rilancio sia del Regio che del suo festival. Da sempre eravamo convinti della possibilità di arrivare ad un obiettivo così importante, come può esserlo un finanziamento di questa portata. Sono fondi – continua Pizzarotti – che ci serviranno per implementare la programmazione del Festival" - si legge nella nota.
Parma come realtà sperimentale per un Sistema Museale Integrato
Da quando Parma è entrata a far parte del tavolo permanente tra Anci e Mibact per "la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, per la promozione della cultura e per il rilancio del turismo", proprio grazie alle politiche culturali condotte in questi due anni, ha oggi incassato un altro importante successo: "Saremo tra quelle città – continua il sindaco - che costituiranno sperimentalmente un Sistema Museale Integrato. L'impegno sarà quello di mettere a sistema i musei pubblici e privati. Con questa nuova iniziativa del Mibact- nata proprio durante i tavoli permanenti tra Anci e Ministero, ai quali ha partecipato l'assessore alla Cultura Laura Ferraris - Parma ha una grande prospettiva davanti a sè: la possibilità di poter considerare il suo tessuto museale non più come uno spazio di musei pubblici e privati, ma come un soggetto museale organico, di sistema e maggiormente strutturato. Ne beneficeranno il tessuto culturale della città e il turismo stesso".
(Fonte: Comune di Parma)