Mercoledì, 22 Maggio 2013 05:53

Il boom degli “svapatori” In evidenza

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Parma, 21 maggio 2013 -

"E-cig" è la nuova tendenza del momento. Nonostante siano in commercio da dieci anni ormai, solo oggi le nostre città stanno vivendo un continuo proliferare di negozi, soprattutto monomarca, di questa "bionda" elettronica: sensuale, economica e "gustosa".


Il design accattivante è sicuramente uno dei punti forti di questo prodotto, tanto da scatenare una vera e propria "Drip tips mania" per la quantità di forme, materiali e colori disponibili in commercio. I liquidi aromatici sostituiscono lo sgradevole odore di tabacco, a cui eravamo abituati, con mille fragranze dai gusti più disparati tra cui cocco, caffè, nocciola, cioccolata, frutta senza farsi mancare nemmeno il "goccetto" di un drink: brandy, whiskey, gin allietano il palato ad ogni tiro.
Aggiungiamo la possibilità di aggirare i divieti nei locali dove la sigaretta tradizionale sarebbe bandita (anche se molti stanno estendendo i divieti) e sembra davvero la miscela perfetta, per salvare i tabagisti, incentivati dai costi a dir poco competitivi rispetto ai pacchetti. Lo strumento nato in origine per far perdere il vizio del fumo diventa ora un gran business di tendenza.
Ed ecco il boom di "svapatori" ! Già, perché come ogni moda che si rispetti porta con se un termine divenuto d'uso comune.
Ma sappiamo davvero cosa stiamo svapando?
Le sigarette elettroniche rilasciano nicotina attraverso vapore e non attraverso la combustione come avviene nelle normali sigarette, ma la nicotina contenuta in questi piccoli device è pur sempre un derivato del tabacco. Inoltre questa soluzione unisce alla nicotina sciolta in acqua (vario dosaggio a seconda delle marche per cui maggiore o minore rischio di dipendenza che si moltiplica se la sigaretta elettronica viene usata in associazione alla sigaretta), propilene glicole (irritante delle prime vie aeree), glicerolo e aromi.
E le conseguenze per la salute?
In realtà gli studi per verificare la sicurezza e l'effettivo di questi prodotti sono ancora in fase embrionale e se il rischio di questa tendenza fosse di iniziazione alle sigarette convenzionali? L'uso resta vietato ai più giovani ma come ogni tendenza il primo pubblico su cui è facile fare colpo sembra proprio quello..
Urge la necessità di una normativa e di avviare al più presto studi scientifici che stabiliscono la reale sicurezza d'uso e l'efficacia come metodo per la disassuefazione da fumo.
E se un buon contributo per quanto riguarda la rinuncia al tabacco "combusto" sarà stato legato alla crisi economica e alla necessità di tagliare le spese superflue, forse ben presto le cose cambieranno perché si parla ormai da mesi dell'introduzione di un'accisa, sui prodotti contenenti nicotina o sostanze sostitutive del consumo di tabacco, per ora scampata. Ma il dietrofront ha solo portato una nuova discussione su un sistema di tassazione della e-cig. Visto il bisogno di "fare cassa" presto i consumatori, potrebbero vedere cresce il prezzo dei filtri ricaricabili.
E se non sarà nata una nuova dipendenza forse questa tendenza "sfumerà via" lasciando il posto alla prossima.