Di Andrea Caldart (Quotidianoweb.it) Cagliari, 16 novembre 2024 - La notizia, confermata dalla cancelleria della Corte, segna l’inizio di un iter che potrebbe riportare al centro del dibattito pubblico il delicato equilibrio tra tutela della salute pubblica e libertà individuali.
L’oggetto del referendum è variegato. È composto da quattro quesiti che sono tesi all’abrogazione parziale della normativa che disciplina l’obbligo vaccinale, introdotta con urgenza nel 2017 in risposta a un calo preoccupante delle coperture vaccinali in Italia.
In particolare, se tutti i quesiti referendari raggiungessero i voti necessari per essere approvati verrebbe abrogato l'’obbligo vaccinale con ogni conseguenza sanzionatoria, ivi compresa l’impedimento ad accedere agli asili nido e scuole materne, e la sanzione pecuniaria.
I quesiti sembrano sapientemente strutturati non in un unico quesito per consentire ampia elasticità di scelta nella loro votazione, e comunque per raggiungere almeno uno degli obiettivi nevralgici anche se non venissero approvati tutti insieme.
Le principali criticità e critiche alla Legge Lorenzin più diffuse sono:
- Libertà di Scelta:gli obblighi vaccinali, secondo i promotori, limitano il diritto alla libertà di autodeterminazione in campo sanitario.
- Accesso all’Istruzione:escludere i bambini non vaccinati dagli asili nido e dalle scuole materne è considerato una misura discriminatoria e contraria alla tutela costituzionale della dignità della persona.
- Opacità del controllo: sulla efficacia, la corretta attuazione di quanto riportato nelle schede tecniche, e, soprattutto, degli effetti avversi delle vaccinazioni proposte, in virtù della farmacovigilanza operata in modalità passiva e non attiva.
Dal 2017, la Legge Lorenzin ha rappresentato uno dei temi più divisivi nel panorama politico e sociale italiano. La normativa, varata in risposta a un preoccupante calo delle coperture vaccinali, è stata lodata per il suo impatto positivo sulla salute pubblica, ma al contempo criticata per il metodo considerato troppo impositivo.
Con la richiesta di referendum, la discussione su come bilanciare la tutela della salute collettiva con i diritti individuali è destinata a riaccendersi, coinvolgendo istituzioni, esperti e cittadini in un dibattito che tocca corde profonde della società italiana.
Indipendentemente dall’esito del processo referendario, il percorso appena iniziato rappresenta una nuova occasione per riflettere sulle strategie più efficaci e condivise per proteggere la salute pubblica in un contesto democratico.
Tocca ora ai Cittadini italiani cogliere la possibilità che questo referendum offre perché rappresenta la possibilità di esprimersi direttamente su un tema di rilevante interesse sociale: la tutela della salute collettiva nel rispetto delle libertà individuali.