Giovedì, 31 Ottobre 2024 06:28

Halloween. È davvero “FESTA”? In evidenza

Scritto da Roberta Minchillo

Di Roberta Minchillo (Quotidianoweb.it) Roma, 29 ottobre 2024 - Questo periodo dell’anno riporta alla mente ricordi di infanzia, dove le mamme e le nonne preparavano i biscotti per le festività imminenti, prima fra tutte quella di Ognissanti, seguita dalla ricorrenza della Commemorazione dei Defunti; e tanta era la gioia di noi bambini, quando ricevevamo in dono la “calza” piena di dolciumi, caramelle, cioccolatini e a altre delizie.

Erano altri tempi!

Si lo erano. Oggi, invece, si vedono negozi addobbati con scheletri, ragni, teschi, zucche, e bambini e adulti vestiti da streghe, diavoli, fantasmi, che il 31 Ottobre ti bussano alla porta e mostruosamente sorridenti ti dicono: “dolcetto o scherzetto?”.

Ecco, Halloween, il macabro, il brutto, l’orrido che viene inscenato, qui, in Italia, nella “Patria dell’Arte”, nella terra del bello. Che strani che siamo noi Italiani! Per secoli abbiamo esportato la bellezza e oggi importiamo l’orrido. Ma com’è possibile?

Le prime testimonianze della festa americana di Halloween in Italia apparvero negli anni ’60, nelle traduzioni dei fumetti d’oltre oceano (primo fra tutti I Peanuts), ma la vera “invasione” è iniziata molto più tardi, non prima della metà degli anni ’90. Lo sappiamo, Halloween è una festa che abbiamo importato dall’America, dove fu solo alla fine dell'800, quando molti irlandesi emigrarono negli States a causa della grande carestia che colpì il Paese, che si cominciò a celebrarla.

Halloween, forma contratta di All Hallow Even «vigilia di tutti i Santi», corrisponde a Samhain, il Capodanno celtico, quando terminava ufficialmente la stagione calda ed iniziava la stagione delle tenebre e del freddo. Il passaggio dall’estate all’inverno veniva celebrato con lunghi festeggiamenti. La morte era il tema principale della festa.

I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, cioè il 31 ottobre, Samhain chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti, e che le forze degli spiriti potessero unirsi al mondo dei viventi. Durante la notte del 31 ottobre si tenevano dei raduni nei boschi e sulle colline per la cerimonia dell’accensione del Fuoco Sacro, e venivano effettuati sacrifici animali. Vestiti con maschere grottesche, i Celti tornavano al villaggio, facendosi luce con lanterne costituite da cipolle intagliate, al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro. Dopo questi riti i Celti festeggiavano per 3 giorni, mascherandosi con le pelli degli animali uccisi per spaventare gli spiriti.

Verso la metà del XIX secolo, l’Irlanda fu investita da una terribile carestia, per sfuggire alla povertà, molte persone decisero di abbandonare l’isola e di tentar fortuna negli Stati Uniti, dove crearono, come molte altre nazionalità, una forte comunità. All’interno di essa venivano mantenute vive le tradizioni ed i costumi della loro patria, e tra di essi il 31 Ottobre veniva celebrato Halloween. Ben presto, questa usanza si diffuse in tutto il popolo americano, diventando quasi una festa nazionale.

Più recentemente, gli Stati Uniti grazie al cinema ed alla televisione hanno esportato in tutto il mondo i festeggiamenti di Halloween, contagiando anche quella parte dell’Europa che ne era rimasta estranea.

Quando parliamo di Halloween, non possiamo non ricordare la storia di Jack-o’-lantern, molto famosa e legata ad un’antica leggenda irlandese: Jack era un fabbro col vizio dell’alcool che riuscì a ingannare il diavolo non una, bensì due volte. Infatti, quando il diavolo andò da lui, reclamando la sua anima, Jack gli chiese di trasformarsi in una monetina per concedergli un’ultima bevuta ma, una volta trasformato, Jack estrasse una croce e il diavolo non riuscì più a tornare in sé. Allora, pur di non restare per sempre una moneta, questi promise a Jack di non ripresentarsi prima dei successivi 10 anni e così fu. Dieci anni dopo il diavolo si ripresentò e stavolta Jack gli chiese di cogliere una mela da un albero, ma una volta salito, Jack mise una croce alla base della pianta e lo bloccò su di essa. A questo punto il demonio promise a Jack di risparmiargli l’Inferno se lo avesse fatto scendere.

Una volta morto, Jack fu rifiutato anche dal Paradiso per via dei suoi numerosi peccati e da allora, egli vaga nel mondo dei vivi portando con sé un dono fattogli dal diavolo: una fiamma eterna dell’Inferno messa dentro una rapa. Ecco spiegato perché, durante la notte di Halloween, si espongono zucche (alternativa statunitense alle rape) intagliate: indicano a Jack che lì non c’è posto per lui!

Anche il significato di “trick or treat” (dolcetto o scherzetto), è da far risalire in parte al fatto che Jack stesso vagherebbe di casa in casa chiedendo “sacrificio o maledizione?”, una formula ben più minacciosa del delicato “dolcetto o scherzetto” dei giorni nostri. A queste parole è infatti preferibile rispondere sempre con un sacrificio se non si vuole ricevere un anatema terribile!

Stando a quanto detto, possiamo considerare Halloween una “festa”?

Riportiamo le parole di un grandissimo esorcista, Padre Gabriele Amorth, di qualche anno fa.

Halloween, è una trappola del demonio, che le prova tutte. Si tratta di una roba pagana, anticristiana ed anticattolica, proveniente da terre nordiche ed esplosa negli Usa. Questa robaccia, pretende, e talvolta ci riesce anche, di mettere in secondo piano ed offuscare la Solennità di Tutti i Santi che celebriamo con gioia il primo novembre. E siccome, appunto, il suo scopo è quello di mettere intralcio alla santità, è una ideazione del demonio che intende scompaginare i piani di Dio. Halloween è una festa pagana. Una dimostrazione della scaltrezza del Nemico: il diavolo cerca di mettere zizzania tra Dio e l’uomo, non tanto per ostilità verso l’uomo, quanto per voler offendere Dio, che è il suo bersaglio preferito, e talvolta, riesce in questo scopo, anche se verrà sconfitto per sempre”.

 

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