Lunedì, 07 Ottobre 2024 21:28

Un secolo di voci: la radio ha compiuto 100 anni In evidenza

Scritto da Francesca Caggiati

Video

Servizio di Michele Bianchi di Radio Circuito 29
Un secolo di voci: la radio ha compiuto 100 anni Creata con IA

Il 6 ottobre 2024 ha segnato un traguardo storico: il centenario della radio in Italia.

Da quel lunedì sera del 1924, quando Ines Viviani Donarelli annunciò la prima trasmissione radiofonica italiana la radio ha rivoluzionato il modo in cui comunichiamo e percepiamo il mondo.

Nel corso di questi cento anni, la radio ha attraversato epoche di pace e di conflitto, diventando un mezzo essenziale per informare, intrattenere e unire le persone. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la radio emerse come strumento cruciale per diffondere notizie e mantenere alto il morale. Anche in conflitti più recenti, come in Ucraina, la radio continua a svolgere un ruolo vitale nella resistenza e nella diffusione di informazioni critiche.

La storia della radio è intrinsecamente legata alla storia del progresso tecnologico e sociale. Da Guglielmo Marconi ai podcast digitali di oggi, la radio ha costantemente evoluto il suo ruolo nella società. Ha dato voce a movimenti di libertà come dimostra la nascita di Radio Sicilia Libera nel 1970, aprendo la strada a una nuova era di comunicazione indipendente.

Tuttavia, mentre celebriamo questo mezzo che ha narrato un secolo di storia, inclusi momenti di trionfo e tragedia, è importante riflettere sul messaggio che la radio può ancora portare. Come affermava Julius Lester, "La radio libera è una forma d'arte. Le onde radio sono la tela vuota, il produttore è l'artista e il suono è la pittura". Questo potere creativo e comunicativo della radio può essere uno strumento potente per promuovere la pace e la comprensione.

In questo contesto, le parole di Sammy Basso, recentemente scomparso, risuonano con particolare forza: "Se i potenti della Terra capissero cosa significa lottare per la vita, credo non avrebbero il coraggio di fare la guerra". Questa riflessione ci ricorda che la radio, nel suo centenario, ha ancora un ruolo cruciale: non solo raccontare la storia, ma anche ispirare un futuro di pace e comprensione reciproca.

Mentre guardiamo ai prossimi 100 anni della radio, possiamo sperare che questo mezzo continui a essere una voce per l'armonia e la pace, portando il messaggio di Basso e di tutti coloro che lottano per un mondo migliore a un pubblico sempre più vasto e consapevole.

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"