L'iniziativa mira a porre fine a decenni di conflitto e sofferenza, promuovendo una pace duratura nella regione. La petizione sottolinea la grave situazione umanitaria a Gaza, dove da un anno la popolazione vive sotto costante minaccia di violenza. In Cisgiordania, la situazione non è meno critica, con famiglie palestinesi sfollate per far posto a insediamenti considerati illegali dalla comunità internazionale.
Gli organizzatori della petizione sostengono che il riconoscimento della Palestina come Stato sovrano potrebbe portare alla creazione di due stati, Palestina e Israele, destinati a coesistere pacificamente. Questo passo, secondo i promotori, sarebbe cruciale per invertire la tendenza di fallimenti nei colloqui di pace e porre fine all'occupazione.
Tuttavia, il cammino verso questo riconoscimento è ostacolato da significative resistenze politiche. Gli Stati Uniti e Israele si oppongono fermamente a questa mossa, mentre altri paesi influenti come Giappone, Francia, Canada e Regno Unito mostrano esitazione. Anche l'Italia continua a non allinearsi con le richieste di riconoscimento, nonostante le pressioni dell'opinione pubblica.
La petizione ha già raccolto oltre 1,5 milioni di firme, diventando una delle più grandi campagne mondiali per il riconoscimento della Palestina. Gli organizzatori invitano i cittadini di tutto il mondo a unirsi a questa iniziativa, sottolineando l'importanza di una voce collettiva forte per influenzare le decisioni politiche internazionali.
Questa petizione rappresenta un importante sforzo della società civile globale per promuovere la pace e la stabilità in Medio Oriente attraverso il riconoscimento diplomatico della Palestina. Il suo successo potrebbe segnare un punto di svolta significativo nella lunga e complessa storia del conflitto israelo-palestinese.
Per aderire alla petizione è possibile visitare il sito di Avaaz al link https://secure.avaaz.org/campaign/it/palestine_recognition_it_loc_paly_signers semplicemente inserendo nome, cognome e indirizzo email.
L' obiettivo è raggiungere i 2.000.000 di firme.