Durante l'incontro è stato consegnato ai Coordinatori dei Consigli dei Cittadini Volontari, organismi di partecipazione del Comune di Parma che lasciano il posto ai nuovi Laboratori di quartiere, un attestato a riconoscimento del delicato e impegnativo lavoro svolto nei cinque anni di attività.
Il sindaco, Michele Guerra, ha rimarcato: "L'obiettivo di ParmaPartecipa è quello di aggregare un numero sempre maggiore di persone attorno a questi Laboratori. La partecipazione è in sofferenza non solo nella nostra città ma, in generale, nel nostro Paese ed in Europa. I cittadini sono sfiduciati rispetto a quello che è il reale impatto su quelle che sono le decisioni della politica. Con questo percorso intendiamo avvicinare la gente alla politica in un luogo simbolo come Oltre Lab, luogo vivo, riaperto alla cittadinanza in un quartiere significativo come l'Oltretorrente. Mi fa piacere constatare la presenza di tante persone perché significa partire con il piede giusto. Avremo diverse occasioni per fare sì che questi laboratori siano davvero il luogo di aggregazione, confronto e dialogo su temi strategici per la città".
"Le analisi e le riflessioni fatte in questi mesi – ha dichiarato l'Assessora alla Partecipazione, Associazionismo e Quartieri, Daria Jacopozzi - ci hanno portato a fare scelte nette e coraggiose nell'ambito della cultura della partecipazione: lo strumento della Piattaforma comunicativa ed interattiva ci porta a sviluppare anche a Parma uno stile partecipativo europeo, già presente in altri Paesi e città come Barcellona, Berlino, Milano, Bologna e la stessa Comunità Europea. ParmaPartecipa permetterà ai cittadini attivi che si iscriveranno ai Laboratori di Quartiere, come anche alle Associazioni, di essere visibili sul territorio e quindi di attrarre nuove persone e idee atte a migliorare la vita dei quartieri, in una nuova vitalità. Stiamo già osservando come in alcuni quartieri si siano attivati gruppi spontanei, anche intorno ai CCV, nella logica del "fare comunità" e ritrovare spazi di cittadinanza cercando un dialogo fattivo con l'Amministrazione. I nuovi Laboratori saranno luoghi strutturati ed orientati ad una progettualità condivisa e generativa, luoghi aperti allo scambio tra cittadini ed associazioni, scuole, parrocchie per costruire e custodire beni comuni. Pensiamo alla transizione ecologica con tutte le sue sfide, alle solitudini da riempire di relazioni, alla interculturalità da valorizzare e fare emergere. Oltre ai Laboratori di quartiere sarà possibile per tutti i settori della amministrazione utilizzare coerentemente il processo partecipativo come strumento di progettazione partecipata. Mi sembra che questo vada incontro ad una delle maggiori sfide della nostra democrazia: ricostruire prossimità e fiducia tra cittadini ed amministratori eletti. Abbiamo da parte nostra creato un gruppo di tecnici interno ai Settori capace finalmente di rispondere in tempi e modi adeguati alle proposte che arriveranno dai territori della città. L'ascolto reciproco, la visibilità e la collaborazione saranno la cifra del nuovo impianto partecipativo che stasera abbiamo presentato. Sappiamo perfettamente che solo se la voce dei cittadini troverà risposta la partecipazione si svilupperà, anche una risposta negativa ma motivata e ragionevole va data subito ed apertamente. Siamo consapevoli che solo così una amministrazione risulta credibile e responsabile. E' una sfida politica importante da costruire nel tempo e con pazienza, noi ce la mettiamo tutta".
Il nuovo "Regolamento degli strumenti e degli Istituti di Partecipazione" del Comune di Parma, recentemente approvato in Consiglio Comunale, è incentrato sul tema della democrazia partecipativa, con l'obiettivo di promuovere la collaborazione fra Amministrazione e cittadinanza, incentivando il coinvolgimento attivo delle cittadine e dei cittadini per contribuire, attraverso il proprio impegno e le proprie capacità, al miglioramento della vita di tutta la comunità.
Tutto questo anche grazie all'istituzione dei Laboratori di quartiere, spazi di incontro e confronto, di elaborazione di proposte condivise, ma anche luoghi di nascita e sviluppo dei processi partecipativi, e dei Patti di collaborazione, attraverso i quali riuscire a rispondere efficacemente alle esigenze espresse dagli abitanti dei quartieri, con la possibilità per la cittadinanza di consultare l'attività svolta e interagire, in modo semplice e trasparente, attraverso la nuova piattaforma digitale dedicata, Parma Partecipa.
Attraverso il Regolamento e la creazione di nuovi Istituti di Partecipazione è stato rafforzato il legame di fiducia fra Amministrazione e comunità cittadina, viene stimolata la creatività e si rende possibile la sperimentazione di pratiche innovative, con il risultato di aumentare il benessere e migliorare la qualità della vita di ciascuno.
Inoltre, attraverso la diffusione della cultura della partecipazione e la valorizzazione di tutte le forme di impegno civico e di cittadinanza attiva, viene favorita la coesione sociale, rafforzata la democrazia e le sue istituzioni, promossa l'innovazione sociale e istituzionale, favorendo l'ingresso negli Istituti partecipativi in particolare dei giovani e dei city users.
Le novità e i punti cardine del Regolamento
Laboratori di quartiere
Il regolamento introduce i nuovi laboratori di quartiere, spazi di informazione, consultazione, progettazione partecipata e collaborazione, nell'ambito dei quali si raccolgono bisogni, si identificano priorità, si fanno emergere indicazioni e proposte per il quartiere, si favorisce la nascita di soluzioni condivise e si promuovono collaborazioni. I laboratori di quartiere saranno 11 con l'accorpamento dei quartieri San Leonardo-Cortile San Martino e San Lazzaro-Lubiana. Aggiornando la pluriennale esperienza dei Consigli dei Cittadini Volontari, i laboratori di quartiere coinvolgono cittadine e cittadini dai 16 anni in su, che dovranno iscriversi ad un apposito Albo pubblico. Le iscrizioni per partecipare ai laboratori di quartiere saranno aperte a partire indicativamente dalla seconda metà di luglio, a seguito dell'entrata in vigore del regolamento.
Sono invitati permanenti gli Enti del Terzo settore, gli Istituti scolastici e le altre realtà interessate a promuovere il miglioramento progressivo e costante del quartiere, nell'ottica dello sviluppo sostenibile, del bene comune e della cura delle relazioni umane.
I Laboratori di quartiere diventeranno spazio di riferimento per gli abitanti dei quartieri che potranno trovare uno spazio di dialogo con il Comune nell'ottica di una relazione costruttiva e di un ascolto reciproco.
Parma Partecipa
Il Regolamento dà ai cittadini la possibilità di esercitare il diritto di partecipazione anche in modalità digitale. È già attiva da pochi giorni la nuova piattaforma ParmaPartecipa (https://parmapartecipa.comune.parma.it), che sarà utilizzata sia per informare la cittadinanza sulle iniziative di partecipazione in corso, sia per la consultazione sulle scelte strategiche per la città, sia per il coinvolgimento attivo nella formulazione di proposte, a partire dai nuovi Laboratori di quartiere.
Principio di sussidiarietà
Con il nuovo regolamento il Comune intende favorire l'applicazione del principio costituzionale di sussidiarietà, mettendo a disposizione un ventaglio di strumenti e Istituti, che consentono alle cittadine e ai cittadini di essere coinvolti attivamente, sul piano dell'informazione, della consultazione, della co-decisione o della progettazione partecipata, nella definizione e nello sviluppo delle politiche pubbliche cittadine.
Obiettivi del regolamento
Il nuovo regolamento si propone per migliorare la qualità democratica nella fase di creazione delle politiche pubbliche, per promuovere l'innovazione sociale e istituzionale e aumentare la coesione sociale, favorendo la cittadinanza attiva e la partecipazione delle cittadine e dei cittadini, singoli o associati, nell'assunzione delle decisioni.
Partecipazione, trasparenza e accessibilità
Il regolamento introduce alcune novità, per uniformarsi alle indicazioni regionali ed europee in materia di partecipazione, che invitano a predisporre dispositivi di partecipazione chiari, trasparenti, accessibili e inclusivi per fare in modo che le decisioni siano prese nella maniera il più possibile aperta e vicina a tutti i cittadini e le cittadine.
Giovani e city users
Proprio per venire incontro alle sollecitazioni di inclusività, il nuovo regolamento prevede l'apertura di molti istituti di partecipazione anche ai minorenni e alle persone non residenti, ma che per motivo di lavoro o di studio abitano la città di Parma.
Processo partecipativo
Il regolamento descrive puntualmente il processo partecipativo come "un percorso strutturato di dialogo e confronto che ha per oggetto una decisione, o una norma o un progetto di competenza del Comune di Parma in vista della sua definizione", secondo quanto previsto dalla "Legge sulla partecipazione all'elaborazione delle politiche pubbliche della Regione Emilia-Romagna (L.R. n. 15/2028).
Ogni processo partecipativo attivato dal Comune sarà accompagnato da un "Patto di partecipazione" con indicati obiettivi, modalità di svolgimento del processo, impegni chiari dell'Amministrazione rispetto agli esiti.
Bilancio partecipativo
Il regolamento descrive con puntualità le modalità di svolgimento del bilancio partecipativo, l'istituto che coinvolge i cittadini e le cittadine nella scelta di come utilizzare una parte di risorse del bilancio comunale, valorizzando le loro conoscenze e competenze. Attraverso il bilancio partecipativo potranno essere finanziate proposte a valere sulle spese in conto corrente (interventi di educazione ambientale, di promozione culturale, di organizzazione di eventi) e in conto capitale (manutenzioni straordinarie, riqualificazione di spazi, interventi di rigenerazione urbana).