Sabato, 08 Aprile 2023 16:05

Una storia che ha molto da insegnarci. Un clochard vince al gratta e vinci: “Non dimentico chi mi ha aiutato”. In evidenza

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Tiziano Pellonara mendicante per anni a Jesi nelle Marche vince al “Gratta e vinci”. Inizia così per lui una nuova vita, ma resta riconoscente nei confronti della Caritas.

Di Mita Valerio, 8 aprile 2023 (Quotidianoweb.it)  - La fortuna questa volta aveva rivolto il suo sguardo verso la persona giusta: Tiziano Pellonara, ex operaio, trascorreva gran parte del suo tempo sotto un semaforo a Jesi, nelle Marche, in attesa di qualche soldo che permettesse a lui e all’anziana madre di sbarcare il lunario, giorno dopo giorno.

Ed è proprio grazie all’elemosina ricevuta che, il 20 settembre del 2020, vince al “Gratta e vinci”, 300 mila euro che gli permetteranno di saldare i debiti che aveva dovuto sostenere ed allo stesso tempo non dimenticarsi di chi nei momenti più difficili lo aveva aiutato.

Tiziano, però, dopo aver vinto, ha dovuto affrontare, suo malgrado, una causa in seguito alla denuncia di un parente, il timore di quest’ultimo era che l’ex clochard non fosse in grado di gestire la somma vinta e che fosse ricattabile da parte di terzi. 

A quel punto gli furono sequestrati tutti i soldi della vincita, ma Pellonara non si è mai perso d’animo, anche questo grande ostacolo è stato, infatti, superato, grazie al suo legale, Marco Polita, che ne parla così:

«Tiziano è molto religioso ed è molto riconoscente per il sostegno che la Caritas gli ha fornito durante i periodi più difficili, in particolare quando aveva  perso il lavoro. Oltre ai soldi donati alla Caritas Tiziano ha dovuto pagare 60mila euro di tasse e qualche multa arrivata da Equitalia. Per il resto continua ancora a vivere sobriamente».

La fortuna ha restituito a Tiziano la vita che sognava, ma lui non ha mai dimenticato gli invisibili e chi lo aveva aiutato nei periodi più difficili.

“L’uomo col cappello”, come era conosciuto a Jesi, dice “Se fai del bene, ti torna indietro.”

“Sono felicissimo – dice ancora Tiziano – ho risolto tutti i problemi e non tornerò più al semaforo, ma la mia vita non cambia: resterò con mia madre che ha bisogno di me e una volta l’anno vado a Loreto, a ringraziare».

Una storia a lieto fine che ha forse molto da insegnarci.

 

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