La pioggia non ha fermato tante mamme e tanti papà, ne ha raffreddato il loro entusiasmo e la loro rabbia verso un provvedimento che viene a creare discriminazioni togliendo ai figli delle famiglie omogenitoriali diritti e garanzie. Oramai in tante piazze d’Italia si è manifestato e si continuerà a manifestare per sostenere questa giusta e nobile causa che giammai vorrebbe che ci fossero bambini di serie A e di serie B.
Dopo la manifestazione che si era tenuta in piazza Garibaldi a Parma sabato 25 marzo, il folto drappello delle famiglie arcobaleno, capeggiate dalla nuova referente Barbara Bianchini, ha aderito alla più partecipata manifestazione che si è tenuta a piazza Maggiore nel capoluogo emiliano. Ai piedi della statua di Nettuno e a ridosso del duomo di San Petronio persone del mondo LGBTIQ+ e non solo hanno manifestato tutto il loro disappunto per il blocco delle trascrizioni dei figli delle famiglie omogenitoriali, sventolando bandiere e innalzando cartelloni ma soprattutto rendendo testimonianze e dichiarazioni dense di rabbia e preoccupazioni.
Al fianco degli organizzatori provenienti da ogni parte della regione c’erano oltre alle famiglie eterosessuali anche tanti amministratori locali, tra cui il sindaco della città felsinea Matteo Lepore che ha ribadito il suo sostegno incondizionato alla manifestazione e alle motivazioni che l’hanno mosso. Le famiglie arcobaleno parmigiane hanno ascoltato con piacere anche le dichiarazioni di Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro e di Federica Mazzoni, segretaria del PD di Bologna, le quali hanno sostenuto che occorre un approfondimento giuridico vero ed attento su un tema così delicato. Sotto la pioggia intermittente c’erano anche esponenti di altre associazioni quali la CGIL, la UAAR e KAMOS nonché i collettivi del Rivolta Pride e tanti altri gruppi minori, tutti intenzionati e decisi a far scrivere una legge che garantisca ai bambini delle famiglie omogenitoriali un futuro più sereno. Anche il gruppo parmense, che indossava la t-shirt con la scritta: "è l’amore che crea la famiglia” ha chiesto a gran voce di fare un passo in avanti e di facilitare l'adozione dei figli di tali coppie nonché dei single.
Tutti i presenti si sono ridati appuntamento al prossimo 20 maggio sempre in piazza Maggiore a Bologna, per una manifestazione a carattere nazionale ancor più grande, colorata e determinata.