Parma, 23.03.2023 – “Questa è la mia vita” con Sandra Soncini e “Al Forestér” con Savino Paparella. Sono i due intensi spettacoli di teatro civile che l’associazione culturale Progetti&Teatro, in collaborazione con L.O.F.T. Libera Organizzazione Forme Teatrali, ha presentato per due weekend di marzo, con appuntamenti serali e mattutini, alla Galleria San Ludovico nell’ambito del Centenario del Liceo Marconi di Parma, in collaborazione con il Comune di Parma e con il sostegno di Fondazione Monteparma.
Due lavori teatrali emozionanti e avvincenti, di grande rilevanza storica, che hanno molto colpito la platea degli spettatori più giovani, come hanno testimoniato in questi giorni alcuni docenti del Liceo Marconi, anche loro partecipi a questa esperienza di “teatro della memoria”. L’alta qualità artistica di entrambi gli spettacoli ha, altresì, dato l’opportunità agli studenti di riflettere su diversi argomenti e di stabilire poi, nel momento della post visione, numerosi nessi e collegamenti interdisciplinari passando dalla storia, alla filosofia, alla letteratura.
Molto apprezzata dal pubblico di “Questa è la mia vita” la regia minimalista, ma particolarmente accorta di Carlo Ferrari e l’intensa interpretazione, ricca di pathos e dolente umanità, di Sandra Soncini, protagonista della storia di una donna, Adalgisa Conti, privata dei suoi diritti e della vita stessa; un lavoro teatrale che ha dato lo spunto per creare anche un dibattito nelle classi sul tema della malattia mentale, ancora oggi un argomento tabù, ma anche sulla necessità di un'educazione alla sessualità e all'affettività.
La storia di Antonio Cieri splendidamente interpretata da Savino Paparella in “Al Forestér – vita accidentale di un anarchico” ha, invece, contribuito a suscitare una preziosa riflessione sul significato di anarchia, secondo quell’idea di libertà e autoregolamentazione che ispirò le azioni e la vita di Cieri. Il pubblico studentesco in un momento post spettacolo ha dialogato con l’interprete e l’autore del testo, Matteo Bacchini, evidenziando con loro i passaggi più emblematici e coinvolgenti; tra i quadri scenici considerati più toccanti quello della vita di Cieri in trincea, durante la Prima Guerra Mondiale, esperienza che lo segnò profondamente a livello umano e personale.