L’obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica sulla prevenzione della violenza sulle donne; informare e, soprattutto, favorire l’emersione del fenomeno, offrendo alle vittime, attuali e potenziali, massimo supporto, nella consapevolezza che fondamentale è arrivare a rompere l’isolamento ed il silenzio, trovando il coraggio di parlare e di denunciare perché - come afferma il Capo della Polizia, Prefetto Lamberto Giannini - “chi si trova a vivere e subire una situazione di violenza deve sapere che la Polizia di Stato è pronta a proteggerla e supportarla”.
Questo pomeriggio, in piazza Dante presso la stazione ferroviaria di Modena è stato allestito un punto di ascolto ed informazione, un gazebo dove personale della Divisione Anticrimine e dell’Ufficio Sanitario Provinciale della Questura, agenti del Posto di Polizia Ferroviaria, coadiuvati dalla locale AUSL e in particolare dal Centro “Liberiamoci dalla violenza” ha favorito un approccio proattivo con l’utenza.
È stato spiegato anche il “Protocollo Achille” siglato tra Questura e ASL, in base al quale il Centro Liberiamoci dalla violenza svolge un ruolo primario nella prevenzione delle recidive.
Nell’occasione sono stati distribuiti volantini informativi e la nuova brochure predisposti dalla Direzione Centrale Anticrimine, con consigli utili e una serie di dati che – al di là della valenza statistica – permettono di focalizzare i “fattori di rischio” e le “vulnerabilità”, consentendo alle donne di comprendere in che modo difendersi, incoraggiandole a superare la paura di essere giudicate, la vergogna di raccontare episodi della propria vita privata e – soprattutto – il timore di rimanere sole.
Sono altresì riportati i numeri utili cui rivolgersi per chiedere consiglio, aiuto o soccorso, a partire dal numero di emergenza 112.
Dopo gli appuntamenti di ieri all’IIS “A. Venturi” di Modena e all’ITIS “L. Da Vinci” di Carpi IIS, che hanno riscontrato grande interesse e partecipazione da parte degli studenti coinvolti, si sono tenuti questa mattina altri incontri con gli studenti della provincia modenese, in particolare presso l’IPSIA “G. Vallauri” di Carpi, l’IIS “G. Galilei” di Mirandola e dell’ITCG “A. Baggi” di Sassuolo.
Oltre a far comprendere il fenomeno, ad individuare i primi segnali di violenza, che a volte si nascondono dietro apparenti attenzioni, i giovani sono stati informati sugli strumenti di tutela, in particolare sull’Ammonimento del Questore, che i dati testimoniano essere estremamente efficace perché nella maggior parte dei casi evita che i comportamenti violenti si ripetano, bloccando il c.d. “ciclo della violenza”.
Grande lo sforzo operato quotidianamente dalla Polizia di Stato sul territorio modenese, che vede gli agenti delle Volanti e spesso la Squadra Mobile intervenire nell’immediatezza su liti in famiglia, liti in strada, attivati a seguito di segnalazioni giunte alla Sala Operativa tramite NUE 112 o all’Ufficio denunce della Questura e dei Commissariati.
A seconda degli scenari, gli operatori fanno scattare subito l’applicazione del Codice rosso, con il rapido riferimento all’Autorità giudiziaria e la correlata attivazione della Rete Antiviolenza a favore della vittima.
In tutti i casi, gli agenti procedono a tracciare gli episodi di violenza o presunta violenza domestica ed i cosiddetti reati spia in cui intervengono, con la registrazione nell’applicativo interforze “SCUDO”, che è alimentato oltre che dalle Volanti anche dalle pattuglie delle Specialità della Polizia di Stato che operano in ambito stradale, ferroviario e nel web.
Questo consente di conoscere e tracciare condotte violente, soggette ad escalation e reiterazione, e ad elevare lo standard della risposta di sicurezza.
Nel contesto della violenza di genere, importante strumento di prevenzione, adottato all’esito di puntuali istruttorie avviate ad istanza della vittima o di iniziativa, è l’Ammonimento del Questore che si adotta nei confronti della persona maltrattante.
Il numero degli ammonimenti del Questore emanati dal 1° gennaio ad oggi è triplicato rispetto a quello del medesimo periodo dell’anno scorso; nello specifico, 22 sono stati gli ammonimenti adottati ad istanza della vittima, ex art. 8 D.L. 11/2009 e 45 quelli adottati a seguito di segnalazione non anonima pervenuta all’Ufficio o di iniziativa ex art. 3 D.L. 93/2013.
prIn attuazione del Protocollo Achille siglato tra Questura di Modena e AUSL, tutti gli uomini maltrattanti ammoniti nel corso dell’anno sono stati indirizzati all’AUSL per l’avvio di un percorso trattamentale, così come le vittime informate e indirizzate alla rete antiviolenza, per un percorso di accompagnamento e sostegno.
#aiutiamoledonneadifendersi