Acquistate dal Comune di Piacenza nel 2019, possono essere finalmente utilizzate, come spiega il comandante Mirko Mussi, "al termine del lungo ma imprescindibile iter giuridico-amministrativo richiesto per adeguarsi al Regolamento europeo in materia di privacy.
Una procedura complessa, che ha reso necessaria sia la valutazione di impatto sul trattamento dei dati personali, con validazione da parte del Data Protection Officer dell'ente (ruolo affidato, dal 17 gennaio di quest'anno, alla società consortile Lepida), sia la predisposizione di un apposito disciplinare d'uso, formalizzato e condiviso con tutto il personale del Corpo".
Dieci le body cam a disposizione del Comando di via Rogerio: indossate dagli agenti, consentono una registrazione audio e video ad alta definizione, anche in condizioni di scarsa visibilità, sino a 70 ore continue (con un'autonomia di 12 ore senza necessità di ricarica).
"La peculiarità – sottolinea il comandante Mussi – è che si tratta di attrezzature capaci di catturare le immagini replicando la prospettiva e la modalità di acquisizione dell'occhio umano, permettendo così di dirimere qualsiasi dubbio sul punto di vista dell'agente durante lo svolgimento del proprio lavoro: basti pensare all'eventualità di una colluttazione in cui vengano branditi oggetti che possono costituire una minaccia o essere percepiti come un'arma.
Per questo si riveleranno particolarmente utili e preziose in situazioni che possano costituire un rischio per l'incolumità, negli interventi più difficili e, ad esempio, nell'esecuzione dei Tso. A tutela sia di chi indossa la divisa, sia della cittadinanza: le registrazioni, infatti, hanno validità a tutti gli effetti, anche come fonte di prova in Tribunale".
Le body cam – il cui acquisto da parte del Comune, al costo di 13.725 euro comprensivi di Iva, includeva anche gli accessori di ricarica, il software necessario e un corso di formazione per gli agenti – sono provviste di connessione wi-fi e bluetooth e vengono agganciate magneticamente alla divisa.