"Bisogna assolutamente correre ai ripari e contrastare tutta questa violenza bellica e privata con un’intensa e massiccia operazione di educazione alla pace, iniziando dalla graduale distruzione di tutte le armi, altrimenti non usciamo da tale spirale" afferma Domenico Lanciano, responsabile dell’associazione culturale.
E continua: "Tutti indistintamente potremmo essere travolti dalla violenza, come dimostra la guerra in Ucraina. Ed è questo il momento ed un motivo in più per fare tesoro di tutto il plurimillenario lavoro di filosofi, pacifisti ed educatori come, ad esempio, Maria Montessori (1870-1952) la quale sosteneva: “Tutti parlano di pace ma nessuno educa alla pace. A questo mondo, si educa per la competizione, e la competizione è l’inizio di ogni guerra. Quando si educherà per la cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, quel giorno si starà educando per la pace”.
Perciò – conclude Lanciano – è tempo di invertire seriamente la pedagogia della competizione, della violenza e dell’onnipotenza con una pedagogia scolastica e sociale di collaborazione e di pace, poiché altrimenti è assai concreto il rischio di annientare il nostro pianeta e l’intero genere umano! "