di Paolo Mario Buttiglieri Fiorenzuola 23 agosto 2019 - Imparare ad ascoltare il nostro corpo, cioè sentire l’istinto, è il requisito indispensabile per essere felici anche quando le cose ci vanno male.
Il corpo parla chiaro, ha solo bisogno di silenzio, per essere ascoltato.
Ma il silenzio è la merce più preziosa e rara della nostra società. Il silenzio serve ad essere qui ed ora. Ma ognuno dispone di un telefonino che ci permette di essere continuamente altrove e nel passato e nel futuro.
Libri, giornali, radio e tv, alcolici, spinelli, funzioni religiose, eventi sportivi, aule scolastiche ci permettono di evadere la realtà costantemente. Una fuga da se stessi, dal nostro povero corpo.
Ma il prezzo di tutto questo è l’infelicità ed il conflitto sociale, la distruzione del pianeta, l’urbanizzazione e la sovrappopolazione.
Un uomo in fuga corre disperato indietro nel tempo, ma è una fuga impossibile. Alla realtà non si può sfuggire. E solo la realtà che determina la nostra esistenza. A seguire la mente e i suoi condizionamenti non si arriva da nessuna parte o meglio la nostra vita ci sfugge sempre più di mano e si aprono inevitabilmente le porte della malattia fisica e mentale e della disgregazione sociale.
(Paolo Mario Buttiglieri, sociologo)