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Lunedì, 16 Maggio 2016 15:58

Mostra "Oltre l'orizzonte" a Lesignano de' Bagni

Lo sguardo si perde negli orizzonti disegnati da Remo Boccacci: la mostra "Oltre l'orizzonte" a Lesignano de' Bagni è l'occasione per conoscere un artista poliedrico e i suoi paesaggi universali, luoghi dell'anima tra terra e cielo.

Di Cristina Pedretti

Parma, 16 maggio 2016

La linea dell'orizzonte, confine tra terra e cielo, è da sempre protagonista nell'arte e in fotografia. Cucitura di finito e infinito, suscita nell'uomo riflessioni e desiderio: di scoprire, capire, conoscere, andare oltre. E "Oltre l'orizzonte. Incontro tra reale e surreale" è il titolo della mostra di Remo Boccacci allestita presso il Bed & Breakfast "Cancabaia" di Santa Maria del Piano (Lesignano de' Bagni, Parma) e visibile sabato 21 e domenica 22 Maggio dalle ore 17 alle ore 20.

Nato a Bardi nel 1944, Remo Boccacci dall'età di 4 anni ha vissuto in Belgio dove ha studiato al Collegio delle Belle Arti di Charleroi e ha conosciuto e amato lo stile della scuola fiamminga e olandese; Vermeer, Rembrandt e Van Ruysdael sono maestri che lo segnano e influenzano. Artista grafico, studia anche agronomia sub-tropicale e per questo vive e lavora in Israele e a Cipro, dove si avvicina all'arte delle icone su legno in stile bizantino. Negli anni '80, il ritorno a Parma e il trasferimento sulle colline di Montecavolo, a Quattro Castella (Reggio Emilia), dove oggi Remo vive e ha il proprio studio. La mostra propone una carrellata di opere di tendenze pittoriche diverse, proprio perché l'autore ha viaggiato e sperimentato tanti stili, ma sono i paesaggi e le vedute (realizzati a tempera su carta) a occupare la parte più consistente dell'esposizione. Vedute e paesaggi raccolti anche nel prezioso e godibile libretto "Oltre l'orizzonte", che è stato presentato all'inaugurazione della mostra.

Non si devono però cercare i titoli di queste opere, poiché l'autore non ne ha dati: «Anche se sono luoghi reali e io li riconosco tutti – sostiene l'inglese Frances, moglie del pittore – come questo fiume che è in Inghilterra, dalle parti della mia casa natale, o queste colline nei dintorni di Quattro Castella, Remo volutamente non ha definito con un titolo le località rappresentate, per non porre limiti allo spettatore e per non condizionare la lettura dell'opera». Sono dunque "luoghi dell'anima" universali, questi paesaggi, che parlano alla sensibilità di ciascuno e in cui ciascuno può ritrovare, nel mescolarsi di luci nordiche e colori mediterranei , qualcosa di famigliare ed eterno. Come è scritto nel libro: "Non sono vedute, non sono paesaggi: l'artista restituisce, attraverso le forme della Terra, se stesso. Un uomo nomade che ha viaggiato nella geografia terrestre per ricercare continuamente la sua dimensione tra cielo e terra, in questa assoluta precarietà che è il visibile".

Mostra di Remo Boccacci, "Oltre l'orizzonte. Incontro tra reale e surreale". Aperta al pubblico sabato 21 e domenica 22 Maggio 2016 dalle ore 17 alle ore 20 presso BB Cancabaia Parma, via Martiri della Libertà, 70 Lesignano de' Bagni, Parma ( www.cancabaia.it )

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Mostra fotografica di Caterina Orzi dedicata a Maria Luigia, protagonista di ieri e di oggi. Inaugurazione sabato 23 aprile, ore 11 presenta Stefania Provinciali giornalista e critica d'arte.

Parma, 20 aprile 2016

Dopo il recente successo alla Biblioteca Palatina di Parma, la mostra fotografica "Amori dalla Cenere. Canto di Donna" dell'artista fotografa parmigiana Caterina Orzi, sarà ospitata dal 23 al 25 aprile alla Reggia di Colorno, nell'Appartamento del Principe, nell'ambito di Nel Segno del Giglio, 23^ Mostra Mercato del giardinaggio di qualità presso il Giardino Storico della Reggia (23,24,25 aprile ore 10-19).
La mostra, la cui inaugurazione si svolgerà sabato 23 aprile alle ore 11 alla presenza di Stefania Provinciali, giornalista e critica d'arte, dedicata alla duchessa Maria Luigia, protagonista di ieri e di oggi, presenta 36 immagini fotografiche accompagnate da testi poetici.

‹‹Nel 1815 mentre si trovava a Schonbrunn Maria Luigia – scrive Caterina Orzi - ha avuto la conferma che le veniva assegnato il ducato di Parma e così ha scritto alla duchessa Louise Antoinette di Montebello, sua dama di compagnia a Parigi. E quando è giunta a Parma ha fatto della violetta il suo fiore simbolo, che è diventato pure il simbolo della città. Ha fatto coltivare le violette nell'Orto Botanico e a Colorno, e talvolta nelle lettere anziché mettere la sua firma disegnava la violetta. Questo è il motivo per qui dedico la mostra "Canto di Donna" alla Duchessa Maria Luigia. Credo che coltivare e ammirare fiori oppure fotografarli appoggiati come una carezza sulla pelle è pensare come fiori e rappresenta una cultura attuale ieri come oggi››.

Riscatto e rinascita: Caterina Orzi, da tempo impegnata su questi temi, offre attraverso le sue fotografie una possibilità per raccontare, con la rappresentazione di elementi naturali raccolti dalla quotidianità e posizionati sulla pelle, un percorso interiore che ogni donna può intraprendere per ritrovare un'armonia perduta.

La mostra si realizza con il contributo del Comune di Colorno, con il patrocinio della Provincia di Parma e in collaborazione con Antea.

Programma completo della manifestazione: www.nelsegnodelgiglio.it 

canto di donna

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I volti, i luoghi e le personalità degli studenti di Parma catturati negli scatti di Chiara Samugheo, celebre fotografa delle star del cinema. La mostra rimarrà allestita fino al 27 maggio nell'Atrio delle Colonne nel Palazzo centrale di via Università.

Parma, 19 aprile 2016

40 immagini che ritraggono gli studenti dell'Università di Parma in situazioni e ambientazioni diverse: l'occhio esperto e attento di Chiara Samugheo, fotografa dei divi e delle dive del cinema come Liz Taylor, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, si è posato sui ragazzi dell'Ateneo. Volti, atteggiamenti, personalità, luoghi d'incontro catturati in un anno di lavoro e illustrati con maestria.

All'inaugurazione di oggi hanno partecipato il Rettore Loris Borghi, Daniela Ciriello nipote e aiutante di Chiara Samugheo - assente per motivi personali - e i curatori Luigi Allegri e Manuela Vico.

La mostra è promossa dal Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo – CAPAS dell'Università di Parma (struttura che raccoglie, organizza e supporta le attività para ed extracurricolari degli studenti negli ambiti artistici, comunicativi, culturali) in collaborazione con il Centro Studi e Archivio della Comunicazione – CSAC, che possiede pressoché l'intero archivio delle immagini della grande fotografa pugliese.

Il Palazzo centrale di via Università, luogo simbolico dell'Ateneo, è la sede della mostra che rimarrà allestita fino al 27 maggio nell'Atrio delle Colonne.

Foto di Francesca Bocchia

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Pubblicato in Cronaca Parma
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