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L’ASSOCIAZIONE “VIVERE SAN LAZZARO - LUBIANA” DENUNCIA L’ABBANDONO E L’INDIFFERENZA DELLE ISTITUZIONI NEI CONFRONTI DEI PROBLEMI DI MOBILITA’ E INFRASTRUTTURE DELLA CITTA’

L'associazione “Vivere San Lazzaro - Lubiana”, per voce del suo presidente Aldo Rizzoli, torna a denunciare il totale abbandono e disinteresse delle istituzioni nei confronti delle infrastrutture della nostra città.

“Mi trovo completamente in disaccordo su quanto comunicato da Effetto Parma in merito al piano sulle infrastrutture per la nostra città.

Innanzitutto ci tengo a sottolineare come questo piano venga presentato al termine del mandato amministrativo. Effetto Parma aveva 10 anni per realizzare queste ed altre infrastrutture di cui la città è carente. I progetti si presentano all’inizio di un cammino, non alla fine di un mandato quando invece sarebbe il momento di fare il bilancio su quanto è stato fatto e quanto invece è stato disatteso.

Questo soprattutto alla luce del fatto che in questi 10 lunghi anni non si è stati in grado di chiudere ad est l'anello della tangenziale che era stata completata dall’ex Sindaco Vignali con la realizzazione degli ultimi due sottopassaggi di via Budellungo e via Emilia Ovest. Oltre alla chiusura dell’anello e in attesa della via Emilia Bis bisognava in questi anni prolungare la tangenziale almeno fino a dopo l’abitato di San Prospero (come le precedenti amministrazioni avevano fatto ad ovest), liberando la frazione e via Emilia est dal traffico intenso e ormai insostenibile per gli abitanti, con tutti i relativi problemi di disagio causati dallo smog e dalla mobilità congestionata.

A questo proposito faccio presente che da più di 10 anni esiste il progetto che va proprio nella direzione di unire la tangenziale est con la nord sgravando il tratto della via Emilia davanti all’ex Salamini della funzione impropria di tangenziale.

Per tutte queste ragioni credo che Effetto Parma, oggi più che mai, invece che presentare nuovi fantomatici progetti, debba fare un approfondito esame di coscienza per capire tutto quello che l’amministrazione avrebbe potuto fare per la nostra città nel corso degli anni e che invece attende ancora di essere realizzato”.

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L’ASSOCIAZIONE “L’OLTRETORRENTE RINASCE” INVOCA CON FORZA UN INTERVENTO URGENTE PER RISOLVERE IL PROBLEMA DI DEGRADO E ABBANDONO DI VIA IMBRIANI

L'associazione "L'Oltretorrente rinasce" torna a denunciare con forza lo stato di incuria e degrado di via Imbriani, ormai divenuta invivibile per residenti e famiglie del quartiere.

Ogni giorno grandi quantità di rifiuti vengono abbandonati lungo la strada nei pressi della mensa di Padre Lino, frequentata dai senza tetto e dai tanti cittadini in difficoltà. Immondizia che poi non viene raccolta dagli addetti al decoro urbano, sempre meno presenti nella nostra zona.

Questo rende l'idea sul totale disinteresse delle istituzioni nei confronti dell'Oltretorrente e via Imbriani ne è l'esempio principe: qui i tanti commercianti che popolavano la strada hanno chiuso le loro attività nel corso degli anni, venendo rimpiazzati dai minimarket multiculturali che ormai sono gli unici presenti nell'area.

Temiamo che nemmeno il nuovo "regolamento" annunciato dall'amministrazione possa invertire questa tendenza ormai consolidata nel corso degli anni. Questo sarebbe il momento di fare un bilancio dei due mandati amministrativi, non di fare promesse quando si avrebbe avuto tutto il tempo di realizzarle.

Per tutti questi motivi e per restituire dignità e sicurezza ai residenti di via Imbriani e di tutto l'Oltretorrente, l'associazione invoca una riqualificazione urgente e completa dell'area come avvenuto in passato ai tempi dell'ex sindaco Vignali, tornando ad istituire un vigile di quartiere che possa intervenire in maniera tempestiva sulle tante problematiche con cui siamo costretti a lottare ogni giorno.

 

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Il 25 ottobre scorso, più di una trentina di donne di Parma hanno firmato inizialmente il Manifesto “Parma una città per le donne” in cui si esplica la volontà di un nuovo sguardo e approccio a sostegno della figura della donna e della famiglia e di garantire una città più sicura dove le donne possono esprimere il meglio di sé, dei propri valori, delle proprie aspirazioni, dei propri sogni,protette da ogni discriminazione e violenza attraverso servizi e politiche mirate e adeguate.
 

In prossimità del prossimo 8 Marzo è nata l'idea di dar vita a Parma al primo "Festival della Donna" e nella giornata di sabato 5 Marzo alle ore 17.00 al Circolo di Lettura e Conversazione di via Macedonio Melloni, 4 a Parma si terrà un momento di condivisione e di confronto sul tema della donna nell’attuale società, tenendo conto delle sue esigenze in quanto donna, madre, educatrice, figlia, studentessa, professionista, figura centrale del nucleo famigliare, nonché individuo prezioso per lo sviluppo di una comunità sana e armoniosa, offrendo stimoli e modelli soprattutto alle nuove generazioni.

"Ma il Festival della Donna non sarà soltanto questo - precisa la dott.ssa Andreana Bassanetti, Presidente di Parma è Donna - partiremo infatti dalla domanda più scontata, ossia 'Parma è Donna?' per capire se veramente la nostra città possa ritenersi una realtà completa e strutturata a servizio delle tante donne che la popolano. Ne discuteremo insieme a Pietro Vignali (ex Sindaco di Parma), alla dottoressa Maria Cristina Bombelli (docente dell'Università di Milano-Bicocca), a Eride Quarta (ricercatrice dell'Università di Parma) e all'architetto Federica Baiocchi.
 
"In questo momento di forte impotenza nei confronti della drammatica situazione del popolo ucraino - aggiunge Andreana Bassanetti - l'associazione 'Parma è Donna' ha pensato di coinvolgere nel Festival della Donna anche Irene Dubinska, cittadina ucraina residente a Parma da oltre 20 anni - e titolare del Bar Bijou di via Mantova - nel tentativo di dare voce alla sua testimonianza per arrivare simbolicamente a tutte le donne che si trovano ad affrontare le terribili situazioni di guerra.
 
In allegato il programma completo dell'iniziativa.
 
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IL GRUPPO DI IMPEGNO SOCIALE “PARMA SUD” PRESENTA ALLA CITTÀ LE SUE PROPOSTE PER LE 7 FRAZIONI DEL QUARTIERE VIGATTO

Presso l’Avis Comunale di Vigatto - Corcagnano, il gruppo di impegno sociale “PARMA SUD” ha presentato le sue proposte relative alle 7 frazioni di Alberi, Carignano, Corcagnano, Gaione, Panocchia, San Ruffino e Vigatto. All’incontro era presente l’ex sindaco Pietro Vignali, che ha sottolineato l’importanza di dotare le frazioni di servizi pubblici in modo che abbiamo una loro autonomia, spazi di aggregazione socio culturale, aree verdi attrezzate, potenziamento del trasporto pubblico e infrastrutture adeguate a partire da marciapiedi, parcheggi, percorsi ciclabili e illuminazione. Vignali ha anche ricordato l’importanza di investimenti per strutture sociali come l’ultima casa protetta  realizzata nella nostra città che lui ha inaugurato ad Alberi di Vigatto.

Il gruppo di impegno sociale Parma Sud nasce su iniziativa di un gruppo di residenti delle 7 frazioni del quartiere Vigatto e si avvale di un direttivo composto da Fiorenzo Baroni (presidente), Paololuca Carobbi (vicepresidente) e dai consiglieri Cecilia Marconi, Paola Morini, Simona Bassi, Roberto Ciati e Francesco Leo.

Insieme a Vignali i membri dell’associazione hanno elencato una serie di proposte per risolvere le principali problematiche della zona: la mancanza di servizi di trasporto pubblico frequenti e infrastrutture scolastiche a partire dalla necessità di un nuovo asilo, l'insicurezza stradale per la velocità troppo elevata, l'assenza di marciapiedi e piste ciclabili, il degrado delle aree verdi, la scarsa illuminazione, la mancanza di controlli, l'abbandono dei punti di ritrovo socioculturale e la mancanza della fibra per connessione internet veloce per poter lavorare da casa. Problemi segnalati diverse volte senza aver ottenuto risposta.

I membri del Direttivo hanno presentato un manifesto di proposte e una serie di iniziative per rilanciare la zona Sud della città, coinvolgere residenti e commercianti e dire un secco no allo stato di abbandono in cui si trovano le frazioni preoccupati che possano diventare sempre più “zone dormitorio”. L’obiettivo è invece quello che queste frazioni possano avere una loro autonomia con servizi pubblici adeguati, attività commerciali e luoghi di ritrovo socio-culturali per evitare di doversi spostare sempre verso la città.

Durante la serata l'associazione ha raccolto l'adesione di molti cittadini presenti. L’ex Sindaco Vignali e i partecipanti hanno concordato nel definire un calendario di incontri per approfondire i problemi discussi nel corso della serata e organizzare anche una biciclettata tra le sette frazioni del quartiere.

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"In questi anni, a fronte di un'impennata dell'aumento dei reati legati alla sicurezza urbana, c'e stata una riduzione delle risorse per organi di polizia, personale, auto. Credo che, per dare una risposta efficace, è necessario usare la polizia locale come polizia di prossimità con nuclei dedicati alla sicurezza urbana, vigili di quartiere e, nei punti più critici, tipo le stazioni, addirittura militari in divisa. Poi servono politiche di prevenzione sul disagio giovanile, l'integrazione, ma finché non fanno effetto, le nostre città non possono diventare campo di battaglia". Lo afferma all'Adnkronos Pietro Vignali, ex sindaco di Parma, sul tema della sicurezza urbana e l'aumento del fenomeno delle baby gang.

 

"La sicurezza è un bene primario e non deve essere garantita solo a livello di macro-sicurezza, ma anche rispetto alla sicurezza urbana che spesso si declina con il degrado urbano che va a discapito della qualità della vita", osserva Vignali. "Il fenomeno delle baby gang e della violenza giovanile - conclude - sta veramente travolgendo la qualità della vita delle famiglie, di giovani, di donne e sta cambiando la fisionomia dei centri storici che stanno diventando un far west, con commercianti costretti a ricorrere alla vigilanza privata".

Passando poi al tema dei giovani dal punto di vista delle politiche per il lavoro Vignali riflette sul reddito di cittadinanza: "Dal report dell'Inps emerge un quadro chiaro che sconta un vizio all'origine: si pensava che il reddito di cittadinanza potesse raggiungere due obiettivi, il contrasto alla povertà e l'aumento dei posti di lavoro, tuttavia questo secondo fine non è stato raggiunto".

"Il lavoro non si crea per decreto, ma con investimenti pubblici e privati, politiche per il lavoro per le donne e per i giovani - osserva - Servono da un lato politiche sociali e welfare e poi politiche per creare nuovi posti di lavoro". "Il principio alla base del reddito di cittadinanza è condivisibile, ma ci sono vizi all'origine: le correzioni fatte dal governo porteranno miglioramenti ma sui due temi povertà e lavoro servono politiche strutturali", conclude.

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L’ASSOCIAZIONE “PARMA FUTURA PABLO” CHIEDE A GRAN VOCE LA NOMINA URGENTE DI UN NUOVO ASSISTENTE SOCIALE PER I CITTADINI DEL QUARTIERE

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Cornelio Ghiretti e la Scuola parmense di sbalzo e cesello

 LA COLLEZIONE CANTADORI

Palazzo Bossi Bocchi - Parma

26 febbraio - 29 maggio 2022

 

A Palazzo Bossi Bocchi una mostra dedicata ai maestri del metallo: Renato Brozzi, Cornelio Ghiretti e Mario Minari, che nella prima metà del Novecento contribuirono alla nascita della Scuola parmense di sbalzo e cesello

 

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L’ASSOCIAZIONE “RINASCE L’OLTRETORRENTE” TORNA AD INVOCARE A GRAN VOCE INTERVENTI TEMPESTIVI PER RIPRISTINARE LA SICUREZZA NELLE STRADE DEI NOSTRI QUARTIERI

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Nasce ThinkTogether, il gruppo di giovani

che contribuirà a costruire la terza edizione di ThinkBig

Candidature entro il 4 marzo sul sito thinkbigparma.it

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PROTESTA DELLE ASSOCIAZIONI “IMPEGNO SOCIALE PER SAN LEONARDO E CORTILE SAN MARTINO”, “L’OLTRETORRENTE RINASCE”, “SAN LAZZARO – LUBIANA” E “PARMA FUTURA PABLO”

Alla luce del nuovo Piano Verde presentato nei giorni scorsi dal Comune proprio alla fine del mandato - quando, più che programmi per il futuro, bisognerebbe presentare un consuntivo di quello che non è stato fatto in 10 anni - i presidenti di quattro associazioni di impegno sociale, facendosi voce delle perplessità sollevate da moltissimi cittadini, vogliono portare all'attenzione della città la drammatica situazione di degrado e criminalità dei parchi dei quartieri, alcuni dei quali erano stati riqualificati e curati durante i 13 anni in cui Pietro Vignali è stato prima assessore (con delega all’ambiente) e poi Sindaco, inaugurando nuove grandi aree verdi attrezzate come il nuovo Parco Del Dono tra via Montebello e via Bizzozzero.

Solo ora invece - alla vigilia di una nuova campagna elettorale - il Comune si preoccupa di diffondere questo surreale Piano Verde, quando invece la situazione andava affrontata con forza e determinazione in precedenza, perché i tanti problemi di abbandono, spaccio e violenza dei nostri parchi sono aumentati a dismisura negli ultimi 10 anni, rendendo la vita impossibile ai residenti, alle famiglie, agli anziani e ai bambini dei nostri quartieri

Il presidente dell’associazione “Parma Futura Pablo”, Antonio Balzani, ricorda che Parco delle Magnolie, Parco Golese, il nuovo Parco Mordacci, Parco “Toyland” e Parco Agricolo Periurbano sono tutte zone in cui è stato richiesto da tempo un intervento urgente per realizzare aree gioco bimbi, fontanelle, percorsi salute e installare nuove panchine, implementando la manutenzione del verde e la disastrosa gestione dei rifiuti. Tutto ciò era già stato preso in carico dall'amministrazione nel 2017, ma niente è stato realizzato.

L’associazione “Oltretorrente rinasce”, per voce del presidente Giuseppe Fertonani Affini, torna ad invocare a gran voce un intervento di riqualificazione nelle aree verdi di piazza Matteotti e piazzale Rondani, nel parco ex area Robuschi, nel Parco di via Varese e naturalmente il parco Ducale, passato da essere il fiore all’occhiello della città a diventare l'emblema di degrado, spaccio, sporcizia e scarsa manutenzione del verde.

Aldo Rizzoli, presidente dell’associazione “San Lazzaro – Lubiana”, insieme ai suoi membri ha più volte denunciato la necessità di un intervento di riqualificazione di Piazzale Lubiana, dell’area Ex Salamini e dell’ex sede del quartiere di via Zarotto per eliminare le criticità di abbandono e insicurezza che da troppi anni persistono. È necessario, inoltre, effettuare investimenti per dare ai più piccoli nuovi luoghi dedicati dove potersi divertire in sicurezza, come nel Parco di Via Pascal.

Anche Giorgia Cocconcelli, presidente dell’associazione “Impegno sociale per San Leonardo e Cortile San Martino”, pone in maniera decisa l’attenzione sulla tragica situazione del Parco Nord, del Parco dei Vetrai e delle aree verdi di via Micheli e via Verona, in cui regnano delinquenza e criminalità, anche è soprattutto a causa della scarsissima o assente illuminazione, rendendo queste zone delle vere e proprie piazze di spaccio, inaccessibili per famiglie, anziani e bambini impauriti.

Per tutti questi motivi, le associazioni e i loro membri ritengono offensiva e inaccettabile la scelta dell'amministrazione di esprimersi pubblicamente sull'argomento solo ora, quando avrebbe avuto 10 anni per confrontarsi con noi e ascoltare le nostre disperate richieste.

Pubblicato in Cronaca Parma
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