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Venerdì, 07 Dicembre 2018 13:55

"Scegli l'origine, stop cibo anonimo!"

Al Mercato Campagna Amica di Natale al Barilla Center. Firme eccellenti del mondo dello sport, della politica, della cultura e dello spettacolo a sostegno della petizione europea contro cibi "fake"

La battaglia di Coldiretti contro il cibo anonimo continua e si allarga con il fronte europeo per la trasparenza in etichetta con l'iniziativa dei Cittadini Europei "Scegli l'origine". Si tratta – comunica Coldiretti - di una petizione per chiedere all'Europa di rendere obbligatoria l'indicazione di origine degli alimenti, per proteggere la nostra salute, prevenire le frodi alimentari e garantire ai consumatori il diritto a sapere, in modo chiaro e trasparente, cosa mettono in tavola.

L'obbligo di indicare l'origine è una battaglia storica di Coldiretti, condivisa dai cittadini consumatori che ritengono necessario superare l'atteggiamento incerto e contradditorio dell'Unione Europea sull'origine del cibo per contrastare un fenomeno, quello dei falsi e dei tarocchi, che solo all'Italia costa oltre 100 miliardi di euro all'anno nel mondo.

Più di quattro italiani su dieci (42%) sono disponibili a pagare oltre il 10% in più pur di avere garantita l'origine Made in Italy del prodotto dal campo alla tavola secondo un'indagine Coldiretti/Ixe.
La petizione gode del sostegno di numerose organizzazioni e sindacati di rappresentanza al fianco della Coldiretti ed è condivisa sul territorio provinciale anche da esponenti del mondo dello sport, della politica, della cultura e dello spettacolo che, presso il Mercato di Campagna Amica al Barilla Center nei sabati 8, 15 e 22 dicembre, firmeranno la petizione per ottenere un'etichetta chiara che indichi l'origine degli alimenti, per prevenire e combattere gli scandali alimentari che mettono in pericolo la salute. Hanno già garantito la loro presenza, per sabato 8 dicembre, rappresentanti delle Zebre Rugby Club; una rappresentanza della 1^ Squadra Femminile (Eccellenza) e della Squadra Juniores Parma calcio accompagnate da alcuni allenatori.

Insieme a loro, tutti i cittadini potranno partecipare per sostenere la petizione contro cibi "fake" nello spazio informativo di Coldiretti allestito ad hoc nel Mercato di Campagna Amica, dove potranno fare anche acquisti dei prodotti di qualità e di stagione dei produttori agricoli, da mettere in tavola per le feste del peridio natalizio.

"In occasione delle festività – commenta la Presidente di Agrimercato Parma Paola Bartoli – il mercato di Campagna Amica si presenta in veste tutta natalizia già a partire dall'8 dicembre con un'ampia offerta di prodotti tipici del territorio che i cittadini potranno scegliere per comporre pacchi regalo e realizzare cadeau da mettere sotto l'albero o da donare ad amici e parenti nel segno della qualità e del buon gusto. I nostri produttori saranno lieti di rispondere alle esigenze dei cittadini e consigliarli al meglio sugli acquisti".

 

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Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Da maggio a oggi il Parmigiano Nicola Bertinelli ha scalato, in rapida successione, tutte le cariche della più importante e "comunicativa" organizzazione degli agricoltori. Bertinelli affiancherà il nuovo Presidente Ettore Prandini, nella giunta nazionale più giovane di sempre (41 anni e 9 mesi).

di Virgilio Parma 7 novembre 2018 - Era il maggio scorso quando, un po' a sorpresa, Nicola Bertinelli venne eletto alla presidenza della Coldiretti di Parma, a poco più di un anno dalla nomina al vertice del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Dopo vent'anni di regno, a metà ottobre, Mauro Tonello, è stato sostituito proprio da Nicola Bertinelli alla guida regionale dell'organizzazione agricola, ancora saldamente in mano a Vincenzo Gesmundo, il potente Segretario Generale forte dei suoi 1,6 milioni di associati.

L'ultimo atto della scalata è avvenuto ieri con la elezione alla vice presidenza nazionale della maggiore organizzazione di imprese agricole d'Italia. A comunicarlo è stata proprio la Coldiretti Emilia Romagna, ricordando che Bertinelli, parmigiano di 45 anni, è stato eletto dall'assemblea dei delegati di tutte le regioni che ha eletto alla presidenza Ettore Prandini, 46 anni, lombardo con tre figli.
Bertinelli, - prosegue il comunicato di Coldiretti - dopo due lauree in Scienze Agrarie e in Economia e Commercio, conseguite in Italia, alla Cattolica di Milano, e un master in Business Administration all'Università di Guelph, in Canada, ha preso in mano le redini dell'azienda agricola di famiglia a Medesano, che ha trasformato innovandola profondamente in pochi anni grazie alle opportunità offerte dalla legge 228 del 2001, la cosiddetta legge d'Orientamento fortemente voluta da Coldiretti per il rinnovamento dell'agricoltura italiana.

Nel nuovo incarico Bertinelli affiancherà il neopresidente nazionale Ettore Prandini, laureato in giurisprudenza, che guida un'azienda zootecnica di bovini da latte e gestisce un'impresa vitivinicola con produzione di Lugana. Dal 2006 è alla guida della Coldiretti Brescia mentre dal 2012 è al vertice della Coldiretti Lombardia. Dal 2013 è inoltre vice Presidente dell'Associazione Italiana Allevatori e Presidente dell'Istituto Sperimentale Italiano "L. Spallanzani". E' stato eletto Presidente nazionale di Coldiretti dopo aver ricoperto per quattro anni la carica di vice Presidente nazionale.

"In un momento così importante con sfide e cambiamenti per il nostro Paese, l'agroalimentare Made in Italy rappresenta una certezza da cui partire per far crescere economia ed occupazione ma anche per tutelare l'ambiente, il territorio e la sicurezza dei cittadini" spiega il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini e aggiunge "Gli agricoltori stanno facendo la loro parte ma possiamo e dobbiamo dare di più creando le condizioni per garantire reddito alle imprese, rilanciando un sistema in grado di offrire prezzi più giusti alla produzione, meno burocrazia e maggiore competitività, a partire da una politica di accordi di libero scambio che non penalizzino i nostri prodotti a livello internazionale fino a una legge comunitaria per l'etichettatura d'origine che garantisca vera trasparenza e libertà di scelta ai consumatori.".

Oltre a Nicola Bertinelli, Ettore Prandini sarà affiancato dalla nuova giunta confederale composta da altri due vice presidenti, David Granieri (Lazio) e Gennaro Masiello (Campania) oltre che da Maria Letizia Gardoni (Marche), Francesco Ferreri (Sicilia), Daniele Salvagno (Veneto), Savino Muraglia (Puglia) e Roberto Moncalvo (Piemonte). Si tratta della giunta più giovane di sempre con un'età media di 41 anni e 9 mesi, poco superiore a quella media dei presidenti delle Federazioni Coldiretti sul territorio che è di 43 anni e 10 mesi, anch'essa la più bassa della storia.

Pubblicato in Economia Emilia

Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli nuovo presidente
storico cambio della guardia, Mauro Tonello lascia dopo 20 anni

Bologna, 12 ottobre 2018 – Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli nuovo presidente
storico cambio della guardia, Mauro Tonello lascia dopo 20 anni

Storico cambio della guardia alla presidenza di Coldiretti Emilia Romagna.

Dopo vent'anni, Mauro Tonello lascia la guida della maggiore organizzazione agricola regionale e al suo posto subentra Nicola Bertinelli, 45 anni, imprenditore agricolo di Medesano (PR). Lo hanno eletto i delegati all'assemblea regionale di Coldiretti in rappresentanza delle 48 mila aziende associate.

Bertinelli, dopo due lauree in Scienze Agrarie e in Economia e Commercio, conseguite in Italia, alla Cattolica di Milano, e un master in Business Administration all'Università di Guelph, in Canada, ha preso in mano le redini dell'azienda agricola di famiglia a Medesano, che ha trasformato innovandola profondamente in pochi anni grazie alle opportunità offerte dalla legge 228 del 2001, la cosiddetta legge d'Orientamento fortemente voluta da Coldiretti per il rinnovamento dell'agricoltura italiana.

Dopo l'elezione, il neo-presidente ha ringraziato l'assemblea per la fiducia accordatagli e si è detto "onorato di esser stato eletto nel nuovo incarico e di sentirsi profondamente impegnato a rispondere alle aspettative riposte in lui. Durante il mio mandato – ha detto Bertinelli – lavorerò in squadra con tutta la giunta, il consiglio direttivo e il direttore Marco Allaria Olivieri per valorizzare le nostre produzioni agricole al fine di incrementare il reddito delle imprese". Al momento del passaggio di consegne con il predecessore Mauro Tonello, Bertinelli ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto.

"Nei vent'anni della sua presidenza –  ribadisce Bertinelli – ha guidato l'organizzazione in un momento di cambiamento epocale, in cui l'agricoltura regionale e nazionale è diventata protagonista dell'economia italiana avviando un nuovo rapporto con il mercato, aprendosi alla multifunzionalità e alla valorizzazione della sua distintività, portando le eccellenze alimentari al centro dell'attenzione del consumatore e rivalutando il grande ruolo di tutela dell'ambiente e della sicurezza alimentare".

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(Nicola Bertinelli e Mauro Tonello - da Facebook Coldiretti Parma)

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Martedì, 23 Gennaio 2018 11:44

Coldiretti e Bonifica insieme nelle scuole

Piacenza, 23 gennaio 2018 - Coldiretti e Consorzio di Bonifica di Piacenza sono entrati nel pieno della loro attività didattica nelle scuole. Obiettivo delle lezioni, che vedono insieme gli esperti delle due realtà, è dialogare con le nuove generazioni e sensibilizzarle sull'utilizzo della risorsa idrica e sulla sua importanza nell'agricoltura e nell'alimentazione.

Lunedì 22 gennaio la Seconda A e la Seconda B della Scuola Primaria "G. Alberoni" di Piacenza, insieme alle insegnanti, hanno seguito con molta attenzione l'incontro congiunto di Coldiretti Piacenza e Consorzio di Bonifica, arricchito da proiezioni e diapositive. E' stata spiegata l'importanza dell'acqua e la sua gestione da parte dell'uomo.

Nello spazio gestito da Coldiretti, anche grazie agli interventi dei piccoli studenti, è stato raccontato il ruolo dell'agricoltura e il ruolo fondamentale della risorsa idrica.
Dopo la spiegazione del ciclo dell'acqua, reso percepibile ai bambini con illustrazioni e con una favola letta a turno dai bambini stessi, è stata sottolineata la presenza fondamentale dell'acqua nell'alimentazione dell'uomo e nei ritmi della natura.

I bambini sono stati coinvolti nella narrazione anche a proposito dell'importanza di consumare frutta e verdura di stagione. E' stato spiegato il beneficio, per l'ambiente intero oltre che per la salute, derivante dal consumo dei prodotti del territorio. Grande risalto è stato dato anche alla sensibilizzazione sul tema dello spreco dell'acqua, a partire dai piccoli gesti quotidiani.

"E' vero che anche le piante hanno sete?" è stata la domanda del piccolo Cristian alla quale sono seguite le spiegazioni del Consorzio di Bonifica, anch'esse arricchite da materiali video.

Il Consorzio ha così coinvolto le classi in una riproduzione "animata" del nostro territorio, facendo comprendere l'andamento e il percorso delle acque dalla montagna alla città.
Puntuali sono quindi state le spiegazioni a proposito di due attività cardine del Consorzio di Bonifica: la difesa idraulica mediante impianti idrovori e l'irrigazione tramite dighe e canali.

La spiegazione ha riguardato poi le caratteristiche di alcune attività svolte dai tecnici del Consorzio: dal racconto della storia dei custodi della diga di Mignano a quello dei tecnici dell'impianto della Finarda. I piccoli sono rimasti stupiti nell'apprendere di come una diga possa contenere il corrispettivo del contenuto di 8 miliardi di bottiglie d'acqua da un litro. I bambini si sono appassionati anche nel sentire nominare le varie località del nostro territorio e a riconoscerle nei materiali video presentati.

Dopo la consegna dei cappellini è stato dato appuntamento alla grande festa di fine anno scolastico che si terrà a Piacenza a maggio e che premierà i migliori elaborati artistici degli studenti. Oltre 3mila i bambini coinvolti lo scorso anno, di questi alcune centinaia partecipano alle lezioni congiunte di Coldiretti e Consorzio.

In cattedra lunedì 22 sono salite quindi la responsabile di Campagna Amica di Piacenza Cinzia Pastorelli insieme a Chiara Gemmati, dell'Ufficio di Comunicazione del Consorzio di Bonifica di Piacenza. Il calendario degli incontri in altre scuole di Piacenza e provincia è ricco di appuntamenti.

Il progetto "Educazione alla Campagna Amica" che Coldiretti propone per l'annualità 2017-2018 è denominato "Un tempo per ogni cosa. I ritmi dell'agricoltura come guida ad una corretta alimentazione e al rispetto dell'ambiente".

La proposta didattica del Consorzio di Bonifica di Piacenza "Educhiamo al valore dell'acqua" quest'anno ha diverse novità rispetto agli anni precedenti. Oltre alle lezioni in aula quest'anno per la prima volta sono stati coinvolti anche gli studenti degli istituti superiori.

Gemmati Consorzio di Bonfica di Piacenza e Pastorelli Coldiretti Piacenza 2 1

 

Ottobre senza precedenti e privo di precipitazioni: agricoltori costretti ad irrigare il grano. I rifornimenti della Bonifica con le autobotti aumentati del 1000%

Piacenza, 03 novembre 2017 - Riflettori puntati sulla siccità nella puntata di ieri del programma "PiazzaPulita" in onda tutti i giovedì in prima serata su La7. La giornalista Francesca Nava ha fatto tappa nel Piacentino per documentare la grave situazione del nostro territorio provato da un'estate asciutta e reduce da un mese (ottobre) senza precedenti.

Agricoltura e irrigazione sono state fra le protagoniste della puntata.
L'assenza di precipitazioni ha infatti costretto alcuni agricoltori ad irrigare il grano in fase di semina. "A memoria d'uomo non era mai successo" ha commentato Attilio Sfolcini, che ha mostrato alle telecamere gli irrigatori in azione nei suoi campi a Settima (Gossolengo, Piacenza).

Tra i protagonisti del reportage televisivo anche Umberto Romanini, operatore Caa di Coldiretti e consigliere Fipsas che ha parlato degli interventi estivi per salvare la fauna ittica dei nostri fiumi completamente a secco. E' il caso del Trebbia a San Nicolò, ridotto ad una distesa di sassi. Non era mai successo, inoltre che proseguissero i rifornimenti di acqua alle aziende agricole durante l'autunno: il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha aumentato i suoi servizi del 1000%. "Situazione drammatica" commenta Ermanno Bongiorni, allevatore di Piozzano. "Non abbiamo mai visto nulla di simile", prosegue "e dopo tanti anni temiamo per la nostra attività familiare".

Tappa inoltre alla diga di 

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Mignano con il presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani. "Rispetto agli anni passati, quando la stagione irrigua partiva con una capienza di invaso della diga pari al 100% del suo potenziale, quest'anno siamo partiti al 22%. La piovosità è stata del 25% rispetto agli anni passati e questo ha condizionato l'economia. Non dobbiamo smettere di investire in infrastrutture per poter stoccare la risorsa idrica quando c'è e poterla poi distribuire quando manca", ha detto alle telecamere.

La siccità del grande invaso, chiuso per usi irrigui dalla metà di giugno, ha fortemente danneggiato le aziende della Val d'Arda: "Su circa 60 ettari coltivati in estate a pomodoro, siamo riusciti a irrigarne 13. Poi l'acqua è finita" ha spiegato Franco Varani, che, insieme ai figli Massimo e Roberto, ha ricevuto la troupe

televisiva nella sua azienda a Fiorenzuola. "Non avevamo mai vissuto una crisi idrica simile" hanno raccontato i Varani all'inviata. "Avevamo vissuto momenti duri anche in passato, ma questa volta è diverso, non sappiamo come faremo ad andare avanti".

"E' un evento unico" conferma il direttore di Coldiretti Piacenza Giovanni Luigi Cremonesi. "Purtroppo vedere gli irrigatori ancora in funzione è un segnale della siccità che prosegue. Se a un'estate così secca seguiranno autunno e inverno secchi, il prossimo anno saranno davvero problemi seri e occorrerà- ha concluso – fare una seria riflessione sul tipo di colture da mettere a dimora".

Il Consorzio Agrario di Parma, la Coldiretti provinciale e il Caseificio Borgotaro si uniscono per promuovere l'uso dei mangimi Non Ogm.

Parma – 05-05-2017- Un appuntamento nel nome della qualità e della salubrità derivanti dall'uso dei mangimi Non Ogm, attende i soci del Caseificio Borgotaro. Lunedì 8 maggio, alle 11, dopo l'assemblea, nella struttura si terrà un meeting a tema . L'organizzazione è curata dal Cap (Consorzio agrario Parma) e da Emilcap, col supporto della Coldiretti provinciale e del Caseificio Borgotaro. Al tavolo dei relatori siederanno: Giorgio Collina, direttore e Carlo Fornari, responsabile settore zootecnico del Cap. L'iniziativa è sostenuta dalla Coldiretti e appoggiata dal Consiglio del Caseificio Borgotaro ed in particolare, dal presidente Stefano Cacchioli.

Il Caseificio Borgotaro è uno dei circa seicento caseifici artigianali della zona tipica di produzione del parmigiano-reggiano. Non occorre raccontare la sua storia, lasciamo parlare i fatti. Dal lontano 1967, la lavorazione è cresciuta con impegno e passione, da 12.000 a 40.000 quintali di latte. Le oltre settecento forme di formaggio prodotte sono stagionate sfruttando i pregi dell'areazione naturale, senza l'utilizzo dell'aria condizionata e trascorrono due estati in stagionatura, per permettere le trasformazioni enzimatiche che rendono il parmigiano reggiano così buono e digeribile.

La quiete di uno dei tanti agriturismi dei colli piacentini e i nuovi vini 50 Vendemmie della Cantina Valtidone hanno conquistato i tanti ospiti intervenuti all'evento organizzato in collaborazione con l'associazione degli agriturismi Terranostra di Coldiretti.

"Vogliamo che questa serata, rappresenti l'inizio di una fattiva collaborazione – hanno spiegato il presidente di Terranostra Piacenza Carlo Pontini, e i rappresentanti della cooperativa valtidonese Mario Zilioli e il sommelier Giovanni Derba – per promuovere il nostro splendido territorio, i suoi agriturismi e le eccellenze agroalimentari della nostra provincia. Il turismo enogastronomico è uno dei motori della vacanza made in Italy e Piacenza e il suo territorio possono giocare un ruolo da protagonisti mettendo a sistema le eccellenze del tessuto economico piacentino".

Il settore agrituristico piacentino, con circa 170 strutture agrituristiche che rappresentano il 14% dell'offerta agrituristica regionale rappresenta, nei fatti, un'opportunità per il consumatore di conoscere le tradizioni del territorio. La Cantina Valtidone, che nel corso del 2016 festeggia i suoi 50 anni di attività, è in prima fila per la promozione del territorio e la collaborazione instaurata è un ulteriore passo in avanti in questa direzione.
La bella serata ha permesso ai tanti ospiti di apprezzare i prodotti della nostra terra e le eccellenze gastronomiche piacentine, a partire dai salumi dop di cui Piacenza si fregia, accompagnate dai due vini della Cantina Valtidone nati per celebrare i 50 anni di attività: il Gutturnio 50 Vendemmie, un rosso frizzante dal colore brillante e dal profumo fragrante e il Malvasia 50 Vendemmie, un frizzante secco nato da uve Malvasia di Candia.

"I 50 Vendemmie – spiegano Mario Zilioli e Giovanni Derba – nascono da un progetto che ci ha visto selezionare uve da vitigni di mezzo secolo di vita, proprio per celebrare al meglio i nostri 50 anni di attività. Ne sono scaturiti, grazie a un pregevole lavoro partito fin dalle vigne, due vini spettacolari e unici, che ci permettono nel migliore dei modi di promuovere sia la nostra Cantina sia tutta la Val Tidone.
Ringraziamo Terranostra e Coldiretti per averci coinvolto in questa iniziativa, che rientra senza dubbio nello spirito di promozione del territorio che anima da sempre la nostra Cantina".

La brusca frenata dell'economia dovrebbe fare riflettere. SPECIALE LATTE - Latte spot, inversione di tendenza. Mipaaf, al via la campagna istituzionale a sostegno del latte fresco. Fondo latte: modalità di accesso alle agevolazioni.Latte: confronto Ministro Martina - Alleanza Cooperative. Mais e Soia. Cereali e dintorni. Torna la volatilità su soia e semi

SOMMARIO Anno 15 - n° 21 29 maggio 2016 (in allegato il formato pdf scaricabile)
1.1 editoriale La brusca frenata dell'economia dovrebbe far riflettere
3.1 Cereali Cereali e dintorni. Torna la volatilità su soia e semi.
4.1 Lattiero Caseario Latte spot, inversione di tendenza
5.1 lattiero caseario Mipaaf. Al via la campagna istituzionale a sostegno del latte fresco
5.2 il latte - meglio conoscerlo L'ora del latte
6.1 latte e sostenibilità imprese Latte, benvenuti nel girone infernale
6.2 Crisi latte Latte: confronto Ministro Martina - Alleanza Cooperative
7.1 latte e fondo garanzia Fondo latte: modalità di accesso alle agevolazioni
8.1 cereali Cereali e dintorni. Dopo la riflessione, ancora rincari.
9.1 mais e soia Mais & Soia: stime della nuova stagione maggio 2016
10.1 sport e nutrizione Agnese Soncini, mudrunner e nutrizionista: "Come preparo il fisico alla gara"
11.1 Economia e consumi Commercio: Coldiretti, vola cibo da discount +4,6% a botteghe +2,8%
12.1promozioni "vino" e partners
13.1promozioni "birra" e partners

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Roma 26 maggio 2016 - Le vendite al dettaglio per i prodotti alimentari aumentano su base annua in tutte le forme distributive dai discount (+4,6%) alle piccole botteghe (+2,8%), ma anche negli ipermercati (+1,9%) e supermercati (+3,5%).

È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati sul commercio al dettaglio dell'Istat relativi a marzo 2016 rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

L'alimentare - sottolinea la Coldiretti - cresce complessivamente ad un tasso del 3,7% su base annua anche se la variazione congiunturale è negativa dell'1,2%. L'aumento della spesa alimentare su base annua è un segnale positivo poiché si tratta - precisa la Coldiretti - la seconda voce del budget familiare dopo l'abitazione.

L'auspicio è che ora gli aumenti di spesa nella distribuzione alimentare si trasferiscano anche al settore agricolo che - continua la Coldiretti – si trova in piena deflazione con i compensi riconosciti per molti prodotti che non coprono neanche i costi di produzione, dal latte alla carne fino alla frutta e verdura.

I prezzi nelle campagne italiane - conclude la Coldiretti - sono crollati dal -24 % per il grano duro al - 57% per i peperoni ma si riducono le quotazioni del 34% per il latte, del 48% per i pomodori e del 54% per le arance ad aprile rispetto allo scorso anno.


(Fonte coldiretti 26 maggio 2016)

Domenica, 22 Maggio 2016 10:14

FEDIT: alla fine paga sempre Pantalone

Il più grande scandalo del Dopoguerra, come definì il Ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan nel 2011, si risolve con la definitiva sentenza della Corte di Cassazione che obbliga il Ministero Delle Politiche Agricole e Forestali a risarcire, con circa 1 miliardo di euro, la Federazione Italiana consorzi Agrari scarl - Federconsorzi in concordato preventivo.

di Virgilio Parma, 22 maggio 2016.
Era il 1892 quando venne costituito il primo Consorzio Agrario a Piacenza, poi nel 1893 quello di Parma e via, in rapida successione, tutti gli altri.

Un campanile, un'agenzia del consorzio Agrario. Una struttura che ha rapidamente preso forma e concreta consistenza a partire dalla intelligente mente di Antonio Bizzozero chiamato a dirigere le "Cattedre Ambulanti dell'Agricoltura" dell'Università di Parma fondate in quell'anno dall'Onorevole Antonello Guerci.
Menti intelligenti e politici lungimiranti avevano dato avvio alla rivoluzione industriale dell'agricoltura italiana che divenne il fattore fondamentale della ricostruzione post bellica.

Quella che sarebbe poi diventata la Federconsorzi divenne un organismo tanto importante da diventare azionista di riferimento della BNA (Banca Nazionale dell'Agricoltura) e FEDIT fu un organo fondamentale della politica agricola statale anche dopo la privatizzazione in grado di esercitare un pesante controllo su tutte le maggiori aziende del settore.
Tutta l'innovazione agricola passava attraverso la Federconsorzi che divenne perciò un importante ingranaggio di sviluppo nazionale.

Ma alla fine degli anni '80 qualcosa cominciò a scricchiolare sotto la pressione di una pesante crisi finanziaria che travolse i Consorzi Agrari.
Era l'estate del 1991 - 30 luglio 1991 - quando il Ministro all'agricoltura Giovanni Goria, rispondendo a interrogazioni parlamentari annunciò il commissariamento della Federconsorzi. Il debito raggiunse i 2.400 miliardi di lire, le banche a questo punto, revocarono gli affidamenti e pochi mesi dopo i commissari nominati dal Governo fecero domanda di concordato preventivo.

Le responsabilità nel crac della "Holding" Fedit erano piuttosto chiare e quello che poteva essere frutto di "pettegolezzi" invece venne messo nero su bianco in una relazione presentata dalla Commissione d'indagine ministeriale , istituita dalla Ministra delle risorse agricole Adriana Poli Bortone. Nella relazione si leggeva che vi erano gravi responsabilità non solo da parte del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale, dei vertici delle organizzazioni professionali e di alcune associazioni di agricoltori, ma anche degli organi ministeriali che avrebbero dovuto vigilare e del sistema bancario che aveva finanziato la Federconsorzi senza coprirsi di adeguate garanzie. garanzie che le Banche dissero non essere necessarie in quanto il l'ente, ormai statale, non ne aveva bisogno.

Fatto sta che la vicenda giudiziaria, almeno la parte civilistica, che si era iniziata dalla domanda di concordato preventivo presentato dai commissari governativi, dopo 5 lustri si è conclusa con sentenza definitiva: lo Stato dovrà pagare danni e spese varie per quasi un miliardo.

La Corte di Cassazione, con una sentenza immediatamente esecutiva, ha accertato a favore della Fedit un credito da parte dello Stato di circa un miliardo di euro.

Si era partiti da 463 miliardi di lire del 1992, poi con la maggiorazione del 4,4% si giunse a 511,878 milioni di euro del 2004 e la Corte di Appello di Roma, con sentenza del 12/10/20111 dichiarava il credito di euro 551.878.979,39 fino ad arrivare, con gli interessi pari al Tasso Ufficiale di Sconto (TUS) maggiorato del 4,4% con la esclusione della capitalizzazione (anatocismo) semestrale, fino a una cifra stimabile di 900 milioni di euro.

Quello che dal Ministro delle Politiche Agricole, (2011) Giancarlo Galan venne etichettato come "ad avviso di qualcuno - e io sono fra quelli - lo scandalo maggiore dal dopoguerra in Italia peggio della Banca Romana" finisce per nuocere ai soliti noti: i contribuenti.

Questa anonima e generosa categoria di italica umanità costantemente chiamata a coprire i buchi di scialacquatori irresponsabili ma mai responsabili.

Alla fine, paga sempre e solo Pantalone.


(in allegato la sentenza della Corte di Cassazione num. 9887 anno 2016 pubblicata il 13 maggio 2016)

Pubblicato in Economia Emilia
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