In attesa dell'USDA di venerdì 10/08 sono uscite le previsioni medie degli analisti sui raccolti USA. Le consistenze mondiali.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 8 agosto 2018 -
In attesa dell'USDA di venerdì 10/08 sono uscite le previsioni medie degli analisti sui raccolti USA: il raccolto del corn a 366 milioni di tonnellate contro 362 di luglio: gli stock di fine raccolto a 41,54 contro 39,41 di luglio e 51,5 della precedente campagna. Il seme a 120 contro 117. Gli stock a 17,62 contro 15,78 e 12,65 della precedente campagna. Per il grano a 50,53 contro 51,20.
Mentre per quel che riguarda la consistenza mondiale da segnalare gli stock di fine campagna 2018/19: per il corn a 152 milioni di tonnellate contro 151,6 di luglio, ma da comparare con i 192 della campagna precedente. Il grano a 254,5 contro 261 di luglio e 273 del 2017/18.
Questi sono dati che consentirebbero di giustificare i rialzi del grano. Il seme di soia a 99,5 contro 98,30 e 95,9 del 2017/18
Il mercato ieri sera a chiuso a:
A livello Europa del Nord si continuano a registrare gravi danni sui cereali e sui foraggi e questo porta a riflettere:
- quando il grano è stato caro anche la farina di soya ne ha risentito (ad esempio: anno 2012 grano panificabile media annua 253€ far soya proteica media annua 465€ per il 2013 239 contro 481; per il 2014 206 contro 450; per il 2015 193 contro 395; per il 2016 174 contro 382.)
I mercuriali di giovedì a Bologna, lunedì a Verona e martedì a Milano si commentano da soli, cereali tutti tesi, cruscami in rialzo proteici ben tenuti.
Con il dollaro leggermente più debole i prezzi sul 2019 sono leggermente diversi da ieri, dove la far soya era proposta per 12 mesi a 342-352€ e il luglio dicembre a 348€ partenza dai porti.
Per il mercato delle bioenergie si segnala un certo affanno nel fissare i prezzi dei trinciati e dei pastoni a fronte del rincaro del mais. Sono stati registrati affari di mais verde in piedi in campo da 35 a 40€ tonnellata con trincia a carico dell'acquirente. Inoltre da come sta procedendo la campagna maidicola, non dovrebbero insorgere problematiche di Aflatossina B1 - "a buon intenditor poche parole"
Indicatori internazionali 8 agosto 2018
l'Indice dei noli è sceso sino a 1732 punti, il petrolio è a 69,0$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16152
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(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Il grano continua regnare sovrano, e condiziona tutto il mercato. In attesa dei dati dell'USDA del 10 agosto. Il confronto con i listini nazionali di luglio 2017 mostra il duro a -8,6% e il tenero stabile (-0,4%).
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 agosto 2018 -
Il grano, in questo periodo, la fa da padrone e, in attesa dei dati USDA, le indiscrezioni non promettono nulla di buono. La campagna sta entrando nel pieno del tourbillon del mercato estivo, dove il condizionamento dei mercati è guidato dal meteo, influenzando prevalentemente i listini del grano e del mais.
La campagna di commercializzazione 2017/18 - secondo le rilevazioni ISMEA, si è chiusa evidenziando una ripresa delle quotazioni all'origine del frumento: +8,3% sul 2016/17 per il frumento duro, quotato a un valore medio di campagna di 210,03 euro/t, e +7,1% per il frumento tenero a 187,70 euro/t. Il mese di luglio 2018, che coincide con l'esordio della campagna di commercializzazione 2018/19, ha evidenziato un lieve aumento congiunturale dei prezzi di entrambi i prodotti: +3,3% per il frumento duro che ha raggiunto 201,45 euro/t e +1,3% per il frumento tenero a 184,21 euro/t; tuttavia, il confronto con i listini di luglio 2017 mostra che il frumento duro si attesta su prezzi inferiori dell'8,6%, mentre il frumento tenero rimane sostanzialmente stabile (-0,4%).
L'Indice dei noli è salito a 1773 punti, il petrolio wti è a circa 69 dollari al barile e il cambio gira a 1,15407 (un indice che penalizza i cali registrati dalla soya).
A livello Europa del Nord si segnalano gravi danni sui cereali e sui foraggi e porre maggiore attenzione, oltre che ai cereali, anche alle polpe, ai foraggi, alle bucce di soya e quant'altro possa essere riconducibile a fibre.
La situazione interna intanto si complica ancora di più con il mais al porto che quota 195€ e 198/200 sui silos interni ma con disponibilità limitate. Nel frattempo è ricomparso del nazionale che è stato letteralmente preso d'assalto e in poche battute, esaurito. Il grano tiene, così come l'orzo che quota 197€ /205€ partenza magazzini interni per del normale 63 di peso specifico, i cruscami in aumento e di difficile reperimento, nonostante il caldo che ne sconsiglia lo stoccaggio, i sottoprodotti delle riserie ormai introvabili, proteici e semi proteici ben tenuti. La Farina di soya quota 353-363 a Venezia 350-360 da settembre a dicembre e per il 2019 342/352 mentre a Ravenna serve qualche € in più per portarsela a casa.
Per il mercato delle bioenergie si segnala un certo affanno nel fissare i prezzi dei trinciati e dei pastoni, a fronte del rincaro del mais.
Difficile, per il momento, immaginare che, per proteici e cereali, possano tornare i listini del 2017. Le condizioni sono sensibilmente mutate a seguito del calo del raccolto in Argentina, della Cina che nonostante i dazi deve continuare a consumare soya, i danni registrati nelle coltivazioni del grano, i dubbi sui raccolti di mais e, non ultimo, l'incertezza del cambio €/Dollaro al quale si aggiungano i problemi derivanti dal deficit delle nazioni Europee.
Attenzione al mese di agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza: scarsità di trasportatori, aziende e depositi che chiudono i battenti e merce dall'estero di difficile reperimento.
Indicatori internazionali 6 agosto 2018
l'Indice dei noli è sceso leggermente sino a 1773 punti, il petrolio è fermo attorno a 69,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15407
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Editoriale: - Se l'Emilia Romagna è la locomotiva d'Italia..., - Rimbalzo del latte spot e crescita per il Parmigiano - Perché Vismara Si, Ferrarini No? - Cereali e dintorni. Il Grano regna sovrano -
SOMMARIO Anno 17 - n° 31 5 agosto 2018
1.1 editoriale
Se l'Emilia Romagna è la locomotiva d'Italia...
2.1 lattiero caseario Rimbalzo del latte spot e crescita per il Parmigiano.
3.1 formaggi e formazione ONAF, una passione che rispecchia tradizione e storia italiana
4.1 bonifiche e territorio La commissione Agricoltura della Camera a "Acqua Campus",
4.2 pratiche sleali Il Consorzio Parmigiano Reggiano a favore di regole più chiare
5.1 salute e benessere Tasso mortalità per epatite Virale. Italia al primo posto UE
5.2 crisi aziendale Crisi Ferrarini, per ora è cassa integrazione solo per Vismara.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il Grano regna sovrano
7.1 agroalimentare e crisi Perché Vismara Si, Ferrarini No?
7.2 parmigiano reggiano Piani di regolazione dell'offerta: azzerati i contenziosi nel Consorzio del Parmigiano Reggiano
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora tesi.
9.1 eventi piacenza A Rivergaro pittura en plein air e un incontro pubblico sul progetto della traversa di Sant'Agata
10.1 IREN e investimenti Gruppo IREN: investimenti in forte crescita
11.1 crisi ferrarini Crisi Ferrarini, contratto di solidarietà dal 8 agosto per le aziende emiliane
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners
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Il grano ancora regna sovrano... e continua a governare il mercato. Mercati tesi. Basta una indiscrezione e si scatena il panico.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 3 agosto 2018 -
Significativo quanto successo giovedi pomeriggio: è stata sufficiente una indiscrezione su probabili restrizioni alle esportazioni Ucraine per scatenare il panico, e il grano era salito di ben 35 punti trascinando anche le altre commodities. Con la conseguente smentita il mercato si è ridimensionato e così chiudendo:
Il ridimensionamento registrato nelle ultime sedute dal comparto soya è dovuto all'inasprirsi per ora verbale della guerra dei dazi anche se da più parti si dice che serva per riportare al tavolo delle trattative la Cina.
L'Indice dei noli è salito a 1756 punti, il petrolio wti è a 69 dollari al barile e il cambio gira a 1,15783. Un tasso di cambio che penalizza e annulla i cali della soya.
Il mercato telematico, nella mattinata di venerdi, registrava cali per il comparto soya e aumenti per i cereali.
La situazione interna si complica ancora di più. Il mais al porto vale 190€ mentre all'interno è ricomparsa l'offerta del nazionale a 185€ partenza, il grano tiene. quello ad uso zootecnico vale 190-195€ partenza in base alle qualità e luoghi di carico, l'orzo rimane caro, e i cruscami in aumento.
Per il mercato delle bioenergie si segnala un certo affanno nel fissare i prezzi dei trinciati e dei pastoni a fronte del sussulto del mais. Disponibilità di qualche camion di mais uso bioenergetico.
Agosto ha già iniziato a mostrare tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza: scarsità di trasportatori, aziende e depositi che chiudono i battenti e merce dall'estero di difficile reperimento.
Indicatori internazionali 3 agosto 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1756 punti, il petrolio è a 69,0$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15783
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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ll grano regna sovrano..........e governa il mercato. Il rapporto mensile di IGC indica una diffusa diminuzione di produzione di grano nella UE, in Russia e Ucraina. Crescono gli USA.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 luglio 2018 -
Il grano regna sovrano..........e governa il mercato. Il rapporto mensile dell'IGC (International Grain Council) che per la campagna 2018/19 ha confermato, almeno per il grano, la diminuzione delle produzioni mondiali: 721milioni di tonnellate contro i 737 di giugno. Nella campagna precedente erano 758, quindi con produzioni simili a quelle del 2012/13. Gli stock di fine campagna sono stati stimati a 247 milioni di tonnellate contro 256.
Le produzioni inferiori sono quelle della EU (da 147,3 a 139,9), della Russia (da 70,9 a 66) dell'Ucraina (da 26,2 a 25,5). In aumento invece quelle degli USA da 48,2 a 51,1.
Stabile invece la produzione mondiale del corn che è stimata analoga a quella dello scorso anno: 1.052 milioni di tonnellate nella campagna precedente 1,044.
Le stime mondiali circa la produzione di seme di soya sono in linea coon le precedenti, 359 milioni di tonnellate contro 358, mentre nella campagna precedente la produzione si era fermata a 338 milioni. Gli stock di fine campagna a 44 milioni di tonnellate contro 41.
A fronte di questi numeri il mercato del grano è diventato dominante anche se, nelle sedute post forte aumento (26/07), ci sono state delle prese di profitto da parte dei fondi. Il mercato comunque tiene e gli aumenti si sono diffusi su mais e soya.
La situazione interna quindi cambia: il mais non è più in fase calante ma potrebbe anche tendere in fascia positiva, il grano tiene così come l'orzo, i cruscami sono in aumento e purei proteici.
Per il mercato delle bioenergie si segnala un certo affanno nel fissare i prezzi dei trinciati e dei pastoni a fronte di un sussulto del mais.
Attenzione alle problematiche del mese di agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza: scarsità di trasportatori, aziende e depositi che chiudono i battenti e merce dall'estero di difficile reperimento.
Indicatori internazionali 30 luglio 2018
l'Indice dei noli è sceso leggermente sino a 1679 punti, il petrolio è ridisceso a 69,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16660
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Editoriale: -A chi giova paragonare il Parmigiano ai danni da fumo? - Prezzi in discesa per il Burro e la Panna. - R.I.P. - Se ne è andato, in silenzio, un uomo capace e intelligente. - Crisi Ferrarini. Accolta la richiesta di concordato - Ismea, agroalimentare più forte dopo la crisi - Cereali e dintorni. USA verso il sostegno agli agricoltori? -
SOMMARIO Anno 17 - n° 30 29 luglio 2018
1.1 editoriale
A chi giova paragonare il Parmigiano ai danni da fumo?
2.1 lattiero caseario Prezzi in discesa per il Burro e la Panna.
3.1 agricoltura e istituzioni L'Onorevole Antonella Incerti alla CIA Reggiana
3.2 Lutti eccellenti R.I.P. - Se ne è andato, in silenzio, un uomo capace e intelligente.
4.1 parmigiano reggiano Casina, edizione 52, non sarà una semplice fiera...
5.1 eventi cooperativi Confcooperative Parma incontra la Repubblica Dominicana
5.2 formazione È nato CoopUp Parma, il nuovo strumento per l'innovazione cooperativa
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Frumenti: Probabile produzione inferiore al 2017
7.1 agroalimentare e crisi Ismea, agroalimentare più forte dopo la crisi
7.2 imprese emilia romagna Si riduce la flessione delle imprese
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USA verso il sostegno agli agricoltori?
9.1 imprese emilia romagna (continua da pagina 7)
10.1 Crisi Ferrarini Crisi Ferrarini. Accolta la richiesta di concordato
11.1 ambiente DMV e Deflusso Ecologico, finalmente se ne parla
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners
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Presentato Roma il rapporto sulla Competitività dell'agroalimentare italiano di ISMEA. Il Made in Italy agroalimentare è una grande risorsa per il Paese: 61 miliardi di euro di valore aggiunto, 1.4 milioni di occupati, oltre 1 milione di imprese e 41 miliardi di euro di esportazioni. Sono i numeri che emergono dal Rapporto sulla competitività dell'agroalimentare italiano presentato oggi a Palazzo Wedekind da ISMEA alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio.
"L'agroalimentare esce dal decennio di crisi con un ruolo più forte nell'economia italiana, dimostrando una grande tenuta economica e sociale nel corso della crisi e una buona capacità di agganciare la ripresa - ha sottolineato il Direttore Generale di ISMEA Raffaele Borriello. I segnali positivi sono stati numerosi: crescita della produttività del lavoro, ripresa degli investimenti, capacità di declinare la multifunzionalità e la qualità, con primati sul fronte dell'agricoltura biologica e delle indicazioni geografiche Dop e Igp; ottimo andamento delle esportazioni, specie di quelle tipiche del Made in Italy, quali vino e prodotti trasformati ad alto valore aggiunto".
Dalle analisi del Rapporto emergono ancora i problemi legati agli squilibri strutturali della filiera agroalimentare italiana, dove la componente produttiva risulta fortemente penalizzata, con margini bassi in favore della logistica e della grande distribuzione.
Se l'agroalimentare italiano si è rafforzato nell'economia nazionale, a livello europeo mostra ancora segnali di debolezza. Il confronto con Paesi quali Francia, Germania e Spagna rileva un gap sfavorevole ancora elevato in termini di strutture aziendali, di efficienza, di tecnologia e produttività.
"Il rapporto di Ismea - afferma il Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio - non è solo la fotografia dello stato di salute del settore nel nostro Paese, ma uno strumento concreto di analisi per guardare oltre, avere una visione d'insieme e pianificare il rafforzamento e il rilancio del comparto. I numeri parlano chiaro: abbiamo un potenziale enorme in termini di valore della produzione, denominazioni registrate, crescita del bio. Ma dietro le cifre c'è di più. C'è tutto il 'peso' della qualità. Ci sono la passione, la storia, la tradizione che rendono unico il Made in Italy agroalimentare nel mondo. C'è il sistema Italia. La nostra agricoltura è la più multifunzionale d'Europa. Allora rendiamo più competitive le imprese agrituristiche, potenziamo l'export, garantiamo una filiera sicura ed equilibrata per offrire anche nuovi posti di lavoro ai più giovani, tuteliamo il reddito delle nostre imprese. I dati di Ismea ci dicono questo. Che c'è tanto da fare e che dobbiamo lavorare insieme."
L'evento ha visto gli interventi introduttivi del Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati On. Filippo Gallinella e di Enrico Corali, Presidente dell'ISMEA, mentre al termine dell'illustrazione del risultati del rapporto, da parte del Direttore Borriello, ha avuto luogo il dibattito a cui hanno preso parte i presidenti di Coldiretti, Roberto Moncalvo, della Confederazione italiana agricoltori, Dino Scanavino e di Federalimentare, Luigi Scordamaglia.
(Ismea 24 luglio 2018)
Entro 4 mesi la società dovrà formulare proposta concordataria in continuità aziendale del piano di ristrutturazione del debito e il prossimo step sarà l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico in programma per il prossimo 3 agosto.
di Virgilio Reggio Emilia, 28 Luglio 2018 –
Il Tribunale di Reggio Emilia ha accolto la richiesta di Concordato con riserva o in Bianco presentata a sorpresa dalla Ferrarini SPA lo scorso lunedi.
L'azienda ha ora 120 giorni di tempo per presentare una proposta di ristrutturazione del debito. Il concordato preventivo non coinvolgerebbe l'azienda agricola, recentemente scorporata dal gruppo, mentre invece vi ricadrebbe lo stabilimento Vismara di Lecco.
Come riferito da Reggio Sera, la sezione fallimentare del tribunale di Reggio ha nominato come commissario giudiziale il commercialista Bruno Bartoli, giudice delegato Niccolò Stanziani Maserati.
La crisi di liquidità dell'azienda, dovuta a un carico debitorio di 250 milioni su 300 di fatturato, ha di fatto messo la società nella impossibilità di assolvere ai propri doveri e a farne le spese sono anche i circa 800 dipendenti ai quali sono venuti a mancare, in diversa misura, parte degli stipendi.
Una situazione che in parte verrà tamponata con l'attivazione della cassa integrazione straordinaria, chiesta in queste ore, e che partirà dal prossimo primo agosto per i dipendenti di Parma e di Reggio Emilia.
Ora si resta in attesa del prossimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico in programma per il prossimo 3 agosto e, ovviamente, la presentazione della proposta concordataria in continuità aziendale del piano di ristrutturazione del debito, che vedrà la luce entro 4 mesi.
Mercato ancora in stallo ma Noli in aumento. Siamo alle porte di agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 25 luglio 2018 -
La notizia del giorno è che l'amministrazione Trump avrebbe intenzione di introdurre dei provvedimenti per compensare gli agricoltori Americani dei danni conseguenti all'applicazione dei dazi alla Cina. Tale ipotesi non ha suscitato particolari entusiasmi e reazioni di mercato significative.
La situazione di mercato si dimostra ancora in stallo, mentre i premi (noli) tendono a rincarare. Una situazione che deve far riflettere gli operatori che abbiano necessità di ricoperture.
Per il mercato interno è da segnalare il mais in leggero appesantimento, orzo ben tunuto, grano ancora in aumento, proteici fermi, tenuti specie la farina girasole alto contenuto proteico, a breve potrebbe rincarare anche la farina di colza e trascinarsi anche il panello di lino.
Per le ricoperture sul 2019 a Venezia la normale 44% 334€ tonnellata e proteica a 344€ tonnellata mentre a Ravenna quotazioni più alte di qualche Euro tonnellata. La sensazione è che il mercato sia sul fondo e perciò sperare in ulteriori e significative riduzioni di prezzi è difficilmente ipotizzabile e attendere quota 320€/ton. potrebbe essere pericoloso. Infatti, nonostante si sia di fronte ad un "mercato invertito", dove il lontano quota meno del pronto, non è detto che ci siano altri margini di cedimento.
La crusca ha iniziato la sua fuga agostana e già si tratta sulla prima settimana di agosto a 125€ tonnellata. Disponibilità di un ultimo lotto di mais bianco ad uso bioenergetico, che potrebbe essere utile agli utilizzatori anche nella nuova campagna.
Siamo alle porte di Agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza: scarsità di trasportatori, aziende e depositi che chiudono i battenti e merce dall'estero di difficile reperimento.
Indicatori internazionali 25 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1774 punti, il petrolio è a 69,0$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16935
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Le operazioni di raccolta dei frumenti sono ormai quasi terminate, e inizia a affermarsi una produzione decisamente inferiore rispetto al 2017 e non solo riguardo all'Italia.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 24 luglio 2018 -
In generale si assiste a un aumento del frumento tenero e dell'orzo, mentre risulta pressoché invariato il frumento duro così come il mais.
Il grano è sostenuto e rimarrà tale. Il calo del raccolto in Russia ed in Ucraina è stimato di 21 milioni di tonnellate; dalle 85 dell'anno scorso alle 64 di quest'anno. Anche in Europa non si scherza sia con le quantità, solo dalla Francia dovremmo avere oltre il 6% di calo, ma anche con le qualità che si attesteranno su valori sensibilmente inferiori.
Per il mais la situazione mondiale è diversa quantitativi nella norma e coltivazioni in corso buone. Il seme di soya ha recuperato dai minimi in quanto come già scritto i prezzi Usa sono concorrenziali ai prezzi del Sud America.
A fronte di quanto sopra, ecco le posizioni dei fondi USA a venerdì sera 20/07: sul corn-mais sono "corti" di -129.323 contratti contro -104.376 quindi ribassisti; sul seme sono "corti" di - 58.399 contro -53.247 quindi in teoria ancora ribassisti; sul grano sono "lunghi" di + 3.557 contro - 246. quindi sono diventati rialzisti; sulla farina sono "lunghi" di + 53.378 contro +51.326 quindi rialzisti;sull'olio sono "corti" di - 90.211 contro - 85.365 quindi ribassisti.
La situazione di mercato è abbastanza in stallo per il comparto soya per cui chi si trovasse nella necessità di effettuare ricoperture è opportuno che valuti in prima battuta sulla base dei propri costi di trasformazione anziché ipotizzare altri ribassi che al momento sono improbabili. (le coperture sono a prezzi accettabili e attenzione al cambio €-Dollaro)
Per il mercato interno porre particolare attenzione alla farina di Soia: Venezia normale 44% 330€ tonn. e proteica 340€ tonn. mentre a Ravenna normale 44% 336€ tonn e proteica 342,50€ tonn. La farina di soya convenzionale ogm free veniva proposta a 379€ partenza luoghi di produzione da ottobre 18 a settembre 19.
In breve sintesi i segnali non mostrano un mercato che si sia posizionato sul fondo.
Indicatori internazionali 24 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1689 punti, il petrolio è ridisceso a 68,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17129
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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13-12-2024 Comunicati Economia Emilia
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01-10-2024 Salute e Benessere
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28-08-2024 Formazione
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24-06-2024 Salute e Benessere
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19-03-2024 Salute e Benessere
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19-07-2016 Vendita immobili
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09-05-2016 Vendita immobili
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