Domenica 7 dicembre il caseificio S. Maria di Cinghianello, aderente a Confcooperative Modena, inaugura i nuovi locali -
Modena, 5 dicembre 2014 -
È rimasto l'ultimo caseificio attivo a Polinago (in passato ce n'erano otto) e, nonostante la crisi dei prezzi alla produzione del Parmigiano Reggiano, investe e si amplia. Il caseificio S. Maria di Cinghianello, aderente a Confcooperative Modena, inaugura i nuovi locali con una festa in programma dopodomani – domenica 7 dicembre. L'appuntamento è alle 11 per la celebrazione della messa, seguita dall'inaugurazione delle nuove strutture per la produzione e la vendita.
Intervengono il presidente della cooperativa Arnaldo Tollari, quello di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco, il presidente della sezione modenese del Consorzio Parmigiano Reggiano Aldemiro Bertolini, il sindaco di Polinago Giandomenico Tomei, il presidente dell'Unione dei Comuni del Frignano Romano Canovi, l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni, i consiglieri regionali Luciana Serri e Giuseppe Boschini. Ai partecipanti sarà offerto un buffet con prodotti tipici locali.
Costituito nel 1965, il caseificio S. Maria di Cinghianello ha incorporato nel 2007 il S. Urbano di Brandola di Polinago. I soci sono dieci allevatori che conferiscono quasi 31 mila quintali di latte annui, trasformati in burro, ricotta, ma soprattutto Parmigiano Reggiano: l'anno scorso sono state prodotte 5.800 forme. Il caseificio ha investito complessivamente 700 mila euro (finanziati in parte con i contributi del Piano regionale di sviluppo rurale). Il grosso (450 mila euro) è servito per ampliare e ristrutturare le sale di lavorazione latte e affioramento, apportando nuove tecnologie e abbattendo i dislivelli tra i locali per offrire maggiore sicurezza ai lavoratori.
«L'introduzione di innovazioni tecnologiche nei processi di lavorazione consentirà di migliorare la qualità delle produzioni, contenere i costi e valorizzare il prodotto – afferma il presidente della cooperativa Arnaldo Tollari – Ne beneficeranno i soci conferenti, perché vedranno il loro prodotto maggiormente remunerato, con positivi riflessi sull'economia agricola della zona». Il nuovo punto vendita, invece, consentirà al caseificio di aumentare la quota di prodotto collocata sul mercato al dettaglio. «Questo sarà un vantaggio sia per i soci della cooperativa, che potranno spuntare un prezzo maggiore, - continua Tollari – che per i consumatori, i quali potranno acquistare un prodotto di qualità a un prezzo inferiore rispetto ad altri canali di vendita, avendo eliminato tutti gli intermediari. L'offerta del negozio – conclude il presidente del caseificio S. Maria - comprende altri prodotti agroalimentari della zona in modo da fornire una gamma completa». Progettazione, direzione lavori e gestione finanziamenti delle opere effettuate dal caseificio sono state fornite dalla cooperativa Italprogetti di Modena.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)
Massimo Bottura giudica e premia i migliori chef di domani con ricette innovative con lo Zampone: è tempo di "Z Factor"! -
Modena, 6 dicembre 2014 -
Z come Zampone: non poteva mancare che i ragazzi delle scuole alberghiere chiamassero "Z Factor" il concorso per i giovani cuochi di domani chiamati a dimostrare creatività e sapienza nella realizzazione di nuove ricette a base di Zampone e Cotechino.
Il gran finale è per oggi, sabato 6, in piazza Grande a Modena, dove lo chef più titolato e prestigioso, il modenese pluristellato Massimo Bottura, giudicherà e premierà i vincitori del concorso.
"Il nostro è uno dei prodotti più antichi della salumeria italiana, antico di 500 anni, che ha ancora confini che non merita: di stagione (è consumato soprattutto durante le feste di Natale, e poco più) e di preparazione: quanti piatti conosciamo, oltre allo Zampone con lenticchie?" A domandarselo è Paolo Ferrari, Presidente del Consorzio Zampone Modena e Cotechino Modena IGP, che prosegue: "Oggi vogliamo cominciare ad abbattere queste barriere, perché siamo certi che lo Zampone e il Cotechino abbiano la vocazione per esaltarsi in cucina in cento modi diversi, e dunque per essere gustati in ogni momento dell'anno."
Sono stati quindi coinvolti gli istituti alberghieri di tutta Italia in un grande concorso, per stimolare gli chef di domani ad inventare nuovi piatti, coniugando lo zampone con i prodotti tipici dei propri territori. Sono nate così ricette originali e suggestive: dalla Zam...pastiera, una Pastiera napoletana con Zampone, ai Paccheri di Gragnano con Cotechino, alla Tartare di Cotechino e scampi, e altre tante ricette. Sabato sapremo il vincitore, quando Massimo Bottura premierà le creazioni migliori.
Durante la manifestazione Massimo Bottura presenterà l'Emilia Burger, l'hamburger con il cotechino, (carne di manzo, Parmigiano Reggiano, Cotechino Modena IGP) un'invenzione spettacolare che ha già incantato New York lo scorso ottobre per il Columbus Day, con code interminabili di newyorkesi in fila davanti al chiosco di Madison Square Park per assaggiare questa eccellenza del Made in Italy.
Ora l'Emilia Burger verrà presentato in Piazza Grande, a Modena, sabato 6 dicembre, ore 10.30.
La quarta Festa dello Zampone Modena e del Cotechino Modena IGP proseguirà il giorno seguente, domenica 7, con appuntamento al mattino a Castelnuovo Rangone, per il SuperZampone 2014, e nel pomeriggio a Modena, con degustazioni teatralizzate e lo chef Luca Marchini. Lunedì 8, sempre in Piazza, "Cuochi per un giorno": una mattinata dedicata ai bambini, con laboratori di cucina per loro, per scoprire la cucina di casa e i profumi della tradizione.
Il programma completo della manifestazione sul sito www.modenaigp.it
Il Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena
Il Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena si è costituito nel 2001 a Milanofiori (Milano), dopo un articolato percorso iniziato nel 1999, anno in cui i due prodotti hanno ottenuto l'ambito riconoscimento europeo IGP (Indicazione Geografica Protetta) con il regolamento della Commissione Europea n. 509/1999. Il Consorzio, che ha come scopo la tutela e la valorizzazione dello Zampone Modena e del Cotechino Modena IGP, conta oggi 17 aziende, che rappresentano i principali produttori dei due prodotti IGP.
IGP - Indicazione Geografica Protetta
La sigla IGP (Indicazione Geografica Protetta) introduce un nuovo livello di tutela qualitativa che tiene conto dello sviluppo industriale del settore, evidenziando l'importanza delle tecniche di lavorazione impiegate oltre al rispetto del vincolo territoriale. Quindi, la sigla identifica un prodotto originario di una regione e di un paese le cui qualità, reputazione, ricetta e caratteristiche si possano ricondurre all'origine geografica, e di cui almeno una fase della produzione, della trasformazione o dell'elaborazione avvenga nell'area delimitata.
(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena)
Oi Pomodoro da Industria del Nord Italia annuncia l'importante approvazione delle regole condivise per la gestione delle prossime campagne di produzione del pomodoro e presenta alcune considerazioni sulla trasformazione della materia prima relativamente alla campagna 2014 -
Parma, 4 dicembre 2014 -
Un altro passo in avanti per rendere la filiera del pomodoro da industria del Nord Italia più efficiente e trasparente in un quadro di sostenibilità ambientale, sociale e reddituale. Risponde a queste esigenze la fondamentale approvazione da parte dell'Organizzazione Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia – durante l'assemblea dei soci a Gariga di Podenzano (Piacenza) -
delle regole condivise che stabiliscono le tempistiche e le modalità per la contrattazione, le cessioni di materia prima, i conferimenti, le comunicazioni dei dati e le verifiche sul rispetto degli impegni presi fra le parti.
"Le regole condivise – ha commentato il presidente dell'OI Pier Luigi Ferrari – sono il frutto di un intenso lavoro che va a definire le modalità dello stare insieme mettendo al centro la coesione dell'intera filiera. Il consolidamento e l'integrazione della filiera sono fondamentali per il mantenimento e il possibile incremento della competitività".
Ad illustrare i passaggi salienti delle regole condivise è stato il professor Gabriele Canali, consulente dell'Oi Pomodoro da Industria Nord Italia.
Durante l'assemblea sono stati presentati anche i dati relativi ai prodotti trasformati per la campagna 2014 nei 29 stabilimenti soci dell'Oi del Nord Italia. L'analisi ha messo in evidenza la tendenza allo spostamento da una trasformazione indirizzata alla produzione di concentrato verso i prodotti a più basso residuo (polpe e passate in primis). Questo fattore, sommato a quello delle basse rese di trasformazione conseguenza del basso residuo del pomodoro, fa emergere un quantitativo di concentrato disponibile praticamente equivalente a quello del 2013, quando si era avuta una forte diminuzione produttiva rispetto all'anno precedente.
Il concentrato, il prodotto più direttamente influenzato dalla concorrenza mondiale, non registra pertanto un aumento rispetto ai quantitativi molto bassi dello scorso anno.
Sul piano normativo si è concluso l'iter per il rinnovato riconoscimento dell'Oi, svolto dalla regione Emilia Romagna ai sensi dei contenuti del nuovo regolamento europeo 1308 del 2013 che ha riscritto, in ambito comunitario, le normative relative alle Op e alle Oi e che assegna un importante ruolo alle Oi nell'ambito della nuova Pac. Inoltre è stata accolta la richiesta di adesione all'Oi di un nuovo socio: l'Op Asport.
In chiave futura l'impegno principale è legato all'Expo 2015. "Il tema del Made in Italy e del legame della nostra produzione di pomodoro con il territorio – ha dichiarato Ferrari – devono essere al centro dell'impegno dell'Oi in vista dell'Expo, un appuntamento durante il quale anche il pomodoro deve essere protagonista".
(Fonte: ufficio stampa Oi Pomodoro)
Cipolla borettana e anguria reggiana sono le protagoniste di due incontri tecnici promossi dalla Provincia di Reggio per i prossimi venerdì, al fine di valorizzare i nostri prodotti tipici -
Reggio Emilia, 3 dicembre 2014 -
Venerdì 5 dicembre, al centro comunale "Mavarta" in via Piave 2 a Sant'Ilario d'Enza (ore 14,45), di "Conservazione, miglioramento e valorizzazione della cipolla borettana" parleranno Vanni Tisselli del Centro ricerche produzioni vegetali, Carla Scotti di I.Ter, Cristina Piazza dell'azienda sperimentale "Stuard", Matteo Freddi della Freddi Prodotti ortofrutticoli snc e Alessandro Costanzo dello Studio Sata.
Alle 16.30 è quindi prevista la presentazione del libro "La cipolla Borettana e il suo territorio" di Pinuccia Morini della Pro Loco di Boretto. In occasione dell'iniziativa - che sarà aperta dal sindaco di Sant'Ilario Marcello Moretti e concluso dalla senatrice Leana Pignedoli, vicepresidente della Commissione Agricoltura del Senato - verrà anche allestita una mostra pomologica di cipolla Borettana proveniente dai diversi territori vocati.
"Anguria e melone delle zone terremotate dell'Emilia, guida ai terreni vocati e tecniche colturali avanzate" sarà invece il tema dell'incontro tecnico in programma venerdì 12 dicembre (ore 14,30) all'azienda agricola vivaistica di Pietro Codeluppi a San Martino di Guastalla. Oltre a Tisselli, Scotti e Piazza, interverranno Paolo Pasotti e Lorena Castellari di Astra Innovazione e Sviluppo, Giuseppe Carnevali e Giampaolo Sarno della Regione Emilia-Romagna. Concluderà i lavori il presidente della Provincia di Reggio Emilia e dell'Unione dei Comuni Bassa Reggiana, Giammaria Manghi.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Lattiero Caseario. Replicati i listini dell'ottava precedente in tutte le borse prese a riferimento. Rispetto al 2013 il Parmigiano ha registrato una flessione in termini percentuali molto più consistente rispetto al Grana Padano.
Di Virgilio, Parma 3 dicembre 2014 -
LATTE SPOT Persiste la fasi stazionaria del Latte Spot. Tra 38,15 e 39,18€/100 litri di latte sono le quotazioni, minima e massima, confermate alla borsa di Verona relativamente al Latte Crudo Spot Nazionale. Il latte intero pastorizzato di provenienza estera è invece stato quotato ancora una volta all'interno della forbice compresa tra 36,60 e 37,63/100 litri di latte. Con la chiusura di novembre la perdita, del valore medio, rispetto al medesimo mese dell'anno precedente si attesta a -25,93% per il latte nazionale e del 27,09% per il latte di provenienza estera. -10,71% e -14,41% è la perdita del valore medio del prodotto prendendo a riferimento l'intero periodo di contrattazione.
BURRO E PANNA Nessuna variazione è stata rilevata nelle diverse borse prese a riferimento. Sulla piazza milanese pertanto il Burro CEE si è confermato a 2,85 €/kg, a 3,05 il burro da centrifuga, a 2,10 il pastorizzato e infine a 1,90€/kg il burro zangolato da creme fresche. Il Burro zangolato quotato sulla piazza di Parma ha replicato il listino dell'ottava precedente fissando il prezzo a 1,50€/kg. 1,64 e 1,70€/kg sono i listini determinati per le creme di latte e panna di centrifuga a uso alimentare contrattate rispettivamente a Milano e a Verona.
Anche nel caso del burro la caduta dei listini rispetto all'anno precedente è considerevole. La media confrontata relativamente ai primi 11 mesi vede il burro CEE cedere il -11,90% e -11,18% per il burro da centrifuga. Ancor più marcata la differenza per il burro pastorizzato che perde il -19,16% e per lo angolato che registra un gap del -20,47%.
GRANA PADANO La borsa mantovana, anche per la ottava appena conclusa, conferma i listini precedenti sia per il 10 e sia per il 14-16 mesi di stagionatura. Una performance che, ormai al traguardo di fine anno, vede limitare le perdite al -1,41% (valore medio) per il 10 mesi di stagionatura e del -4,39% per il 14-16 mesi di stagionatura rispetto all'anno precedente.
Analogamente la borsa all'ombra della "madonnina" ha confermato i prezzi anche per questa settimana di rilevamenti. Nell'osservazione del confronto tra i prezzi medi 2013 e 2014 (11 mesi) il 9 mesi di stagionatura cede il -1,36% (6,88€/kg contro il 6,97€/kg) e il -5,95% il 15 mesi di stagionatura (7,80 contro il 8,30€/kg del 2014).
PARMIGIANO REGGIANO Anche il Parmigiano Reggiano si prende una settimana di tregua e vede confermati i listini alla borsa di riferimento di Parma. Molto maggiore è invece la perdita percentuale rispetto all'anno precedente se confrontata con il Grana Padano. -5,5% la perdita del 12 mesi di stagionatura del prezzo medio 2014 rispetto al 2013 (8,32 contro 8,80€/kg) e del 8,08% per il 24 mesi la cui media 2014 - 11 mesi di rilevamento - è pari a 9,66€/kg contro il 10,55 del 2013.
Si è svolta domenica, nell'ambito di "Repubblica delle Idee", la conferenza Cibo Illegale, moderata dal giornalista di Repubblica Attilio Bolzoni e con relatori il Prof. Stefano Rodotà e Don Luigi Ciotti di Libera. Una conferenza incentrata sul tema del cibo. Un cibo difficile da digerire. -
Reggio Emilia, 1 dicembre 2014 - di Federico Bonati
La criminalità organizzata e il cibo, due mondi apparentemente distanti, ma in realtà assolutamente vicini.
"Le mafie ci apparecchiano le tavole" esordisce Bolzoni, facendo riferimento al fatto che sono sempre più presenti le infiltrazioni mafiose e camorriste nell'ambito della filiera agroalimentare.
Gli fa eco don Ciotti che afferma: "Il cibo, la terra e la legalità sono strettamente collegati. La terra, come scritto nella Genesi, è un bene di tutti e il cibo è esigenza di vita. Ma c'è chi sottrae gran parte di questi cibi per trarne un profitto personale". Il tutto in maniera illecita.
La criminalità organizzata è ben impiantata nel circuito agroalimentare, e lo dimostrano due rapporti. Il primo è di Coldiretti, che nel 2013 ha registrato un fatturato illegale di ben quindici miliardi di € legato all'agroalimentare. Il secondo è di Legambiente, che rileva la presenza di più di una trentina di clan mafiosi che gestiscono le terre produttrici di prodotti agroalimentari.
Le mafie hanno quindi le mani in pasta? Assolutamente si.
Lo ha rilevato l'Antitrust, che ha dimostrato come dal produttore al consumatore il prezzo del prodotto aumenta di tre volte, danneggiando sia i produttori che i consumatori. Il ricarico dei prezzi dei prodotti presenta questi numeri: +77% nella filiera corta, +133% con la presenza di un intermediario, +290% con due o più intermediari, +300% nella filiera lunga. Non bisogna interrogarsi quando c'è la vendita diretta dal produttore al consumatore, ma quando il prodotto affronta un tragitto, a volte assurdo, come ha raccontato Bolzoni in un suo noto articolo sui pomodori ciliegini.
Non si intende fare di tutte le erbe un fascio, perché fortunatamente dalla filiera corta alla filiera lunga, c'è la presenza di tantissime persone che svolgono il loro mestiere, sia esso di produttore, intermediario o venditore, in maniera assolutamente corretta e legale. Ma è in questi numeri dove le mafie hanno le mani in pasta. Le tratte sono controllate da Cosa Nostra, Camorra e 'Ndrangheta, che non battagliano tra di loro, ma contrattano.
Si parla anche di acqua, altro tema scottante a livello mondiale. In Italia si è discusso, anche tramite referendum, sull'acqua come bene comune o con il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati. Ma nel mondo, non è così. Il professor Rodotà spiega come nel mondo l'acqua sia fonte di conflitti: "Nel mondo ci sono vere e proprie guerre dell'acqua. Basti pensare alle tensioni tra Pakistan e India o tra Sudan e Egitto, dove non mancano le minacce armate per il controllo dell'acqua".
Zone difficili e tormentate, dalle quali scappano molte persone, che giungono in Italia con fame di libertà e dignità, molte delle quali vengono poi impegnate nelle campagne dai cosiddetti "caporali", che li sfruttano pagandoli una miseria rispetto al lavoro massacrante che compiono. Ma se non ci fossero queste persone, veri e propri schiavi, chi raccoglierebbe tutti quei prodotti, dai pomodori alle arance?
"È una vergogna questo sfruttamento -dice don Ciotti- questo mercato sulla pelle delle persone. C'è un problema centrale di fondo che è quello della dignità delle persone. Nel 2011 è stato decretato il reato di caporalaggio, ma non basta. Dobbiamo essere noi a impedire tutto questo. Sono secoli che in Italia si parla di mafia, e il vero problema siamo noi che permettiamo tutto questo. Ci deve essere una rivoluzione nelle nostre coscienze".
Non si può più permettere che sia la mafia ad apparecchiare le nostre tavole. Ognuno deve essere coinvolto. Viviamo in un mondo dove si spendono tre milioni di dollari al minuto per le varie guerre nel pianeta, ma dove non ci sono soldi per la lotta alla povertà e alla fame. Il cambiamento deve partire da ognuno di noi, informandosi, scoprendo che ci sono associazioni come Libera o Addiopizzo che dicono no alle mafie, allargando i propri orizzonti di vedute.
Don Ciotti ha parlato di rivoluzione delle nostre coscienze. È così che deve essere il nostro cambiamento.
Perché, come diceva il giudice Paolo Borsellino: "Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola".
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 48 30 novembre 14
SOMMARIO Anno 13 - n° 48 30 novembre 14
1.1 editoriale L'urlo degli assenti.
3.1 vino Wine2Wine fotografa i trend del vino
4.1 Lattiero caseario Cala di altri 5 cent il prezzo all'origine del "Parmigiano"
5.1 federconsorzi Agrinsieme, i soldi alla Federconsorzi sono uno "scippo" agli Italiani.
5.2 agricoltura clima Fiducia in calo per le aziende agricole
5.3 Nutrizione La dieta mediterranea costa meno del junk food
6.1 Ho.re.Ca. Oliera addio, scattano multe fino 8mila euro
6.2 consumi e mercati Male le mele bene l'olio confezionato
7.1 export Embargo russo, i primi dati elaborati da Ismea
Previsti 26 seminari declinati in 6 diverse aree tematiche al nuovo progetto b2b di Veronafiere-Vinitaly in collaborazione con Federvini ed Unione Italiana Vini, Wine2Wine. Il 3 dicembre alle 17,00 sarà presene il Ministro Maurizio Martina. Il 4 firma dell'accordo per il finanziamento all'internazionalizzazione alle imprese.
Verona, 24 novembre 2014 – Un format innovativo dedicato al prodotto "vino" e a tutto ciò che ruota attorno al suo business quello che presenta Veronafiere all'interno del Palaexpo il 3 e il 4 dicembre con la prima edizione di Wine2Wine (www.wine2wine.net): la nuova piattaforma di aggiornamento, formazione, networking, condivisione, tendenze e strumenti a supporto dell'attività imprenditoriale del settore vitivinicolo, ideata in collaborazione con Federvini ed Unione Italiana Vini.
Le tematiche affrontate spaziano dall'ambito normativo a quello amministrativo-finanziario, fino al marketing e alla comunicazione con focus sul mondo web e social oggi in continua e veloce evoluzione, ma tra tutti l'export e le dinamiche del mercato oltre confine fanno da padrone.
Sono previsti 26 seminari su 6 aree tematiche: internazionalizzazione, normativa, scenari di mercato, amministrazione e finanza, marketing e comunicazione, special workshop. Una ricca agenda di workshop che si apre mercoledì 3 dicembre alle ore 9.00 con "Il settore vitivinicolo di oggi e domani", durante il quale interverranno Giovanni Mantovani Direttore Generale di Veronafiere, Sandro Boscaini di Federvini, Domenico Zonin di UIV, Ian D'Agata Direttore Scientifico di Vinitaly International Academy.
Chiude la prima giornata (dalle ore 17.00 alle ore 18.30) il "Forum di presentazione del Padiglione Vino a Expo 2015" con gli interventi del Ministro delle politiche agricole alimentare e forestali, Maurizio Martina, e del Presidente di Veronafiere, Ettore Riello, e del Direttore Generale, Giovanni Mantovani insieme all'architetto Italo Rota, il progettista del Padiglione Italia di Veronafiere-Vinitaly all'Esposizione Universale.
Giovedì 4 dicembre alle ore 11, invece, al 5° piano del Palazzo Uffici di Veronafiere, sarà presentato il primo accordo in Italia tra SIMEST (Società Italiana per le Imprese all'Estero) e un organizzatore fieristico, in questo caso Veronafiere, per il finanziamento all'internazionalizzazione alle imprese.
Ricerca, comunicazione, innovazione e attenzione ai mercati di riferimento del comparto sono i focus che delineano il carattere dell'intera iniziativa. Attraverso il dialogo con i produttori, Wine2Wine, ha realizzato inoltre degli osservatori ad integrazione dell'offerta formativa e seminariale. Un'analisi puntuale del mercato iniziata a Vinitaly 2014 con la pubblicazione del primo Outlook di wine2wine – L'Osservatorio b2b di Vinitaly concentrato sulle esigenze delle cantine in ambito export. Presentato in questi giorni invece il nuovo studio sviluppato in filo diretto con il settore ho.re.ca, intervistando circa 7000 contatti attivi su base nazionale tra ristornati (54.8%), enoteche (21.8%) e wine bar (13.3%), per raccogliere la loro percezione sulle dinamiche generali e sull'andamento delle vendite di vino. I risultati delle ricerche saranno argomento di discussione durante le due giornate di forum.
"Wine2Wine, ideato da Veronafiere-Vinitaly, è l'unico evento in Italia dedicato specificamente al business del settore vitivinicolo – spiega Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere. L'occasione per la Fiera di Verona di integrare la propria offerta alle imprese e di promuovere, oltre all'attività commerciale durante Vinitaly, nuove opportunità di confronto e dialogo tra i player coinvolti nella produzione e distribuzione di vino, al fine di intensificare contemporaneamente sinergia tra le varie realtà, efficienza nei processi e una corretta gestione finanziario-patrimoniale del comparto."
Con testimonianze dirette di produttori, buyer e distributori, consulenze di professionisti dei settori vino, finanza, GDO e ho.re.ca, e case history il filo conduttore che lega i temi protagonisti a Wine2Wine è l'analisi degli scenari e dei trend del comparto vitivinicolo, una fotografia del mercato odierno e futuro in ottica b2b per la prima volta in Italia e a Veronafiere.
Le aree tematiche e i meeting in programma
· MERCATO INTERNAZIONALE
Mercoledì 3
I nuovi volti del mercato cinese con Judy Chan (Grace Vineyard); Yang Lu (Shangri-La Hotels); Sunny Zhang (Pinor Sommeliers); Yanni Wu (Shanghai Morning Post Readers Club).
Sessione moderata da: Stevie Kim (Vinitaly International)
Giovedì 4
Export: Focus mercati con monopolio con Luc desroches (Masi Agricola); Emmanuel Kamarianakis (Ambasciata del Canada).
Sessione moderata da: Ian D'Agata (Vinitaly International Academy)
Export: Focus USA con Antonio Ciccarelli (Marc de Grazia Selections); Alberto Lusini (Mezzacorona); Marilisa Allegrini (Allegrini Azienda Agricola); Massimo Tuzzi (Casa Vinicola Zonin).
Sessione moderata da: Ian D'Agata (Vinitaly International Academy)
Export: Focus mercato Germania e UK con Luzia Schrampf (Der Standard), Richard Grosche (Weingut Reichsrat von Buhl); Juan Park (Wine Intelligence).
Sessione moderata da: Ian D'Agata (Vinitaly International Academy)
· AMMINISTRAZIONE E FINANZA
Mercoledì 3
Strumenti finanziari per crescere con Gabriele Barbaresco (Ricerche e Studi - Mediobanca); Andrea Fedi (Legance); Vincenzo Capizzi (SDA Bocconi); Angelo Aiello (ISA); Rolando Chiossi (GIV); Federico Girotto (Masi Agricola); Carlo Ferraresi (Cattolica Assicurazioni).
Sessione moderata da: Carlo Rossi Chauvenet (SDA Bocconi)
Giovedì 4
Strumenti per migliorare le decisioni di Business con Gianluca Lombardi Stocchetti (SDA Bocconi); Sandro Sartor (Ruffino); Raffaella Alia (Antinori).
Sessione moderata da: Paolo Castelletti (UIV)
· NORMATIVA
Mercoledì 3
Diritti d'impianto e viticultura moderna: le criticità del nuovo sistema con Angelo Frascarelli (Università di Perugia); Roberta Sardone (INEA); Pedro Ballesteros Torres MW (Instituteof Mastersof Wine); Monty Waldin (Decanter); Paolo Castelletti (UIV); Ottavio Cagiano de Azevedo (Federvini).
Sessione moderata da: IanD'Agata (Vinitaly International Academy)
PAC 2014-2020: quali le opportunità per le aziende del vino con Paolo Castelletti (UIV); Felice Assenza (Mipaaf); Francesca Bignami (Copa-Cogeca).
Sessione moderata da: Paolo Castelletti (UIV)
Giovedì 4
Regole e controlli nella produzione e distribuzione del vino con Ottavio Cagiano de Azevedo (Federvini); Geninatti Satè (Legance).
Sessione moderata da: Ottavio Cagiano de Azevedo (Federvini)
· SCENARI DI MERCATO
Mercoledì 3
Cambiamenti nel mondo del vino: consumo, produzione e distribuzione con Tiziana Sarnari (ISMEA); Ferdinando Zamboni (Zenato); Stefano Cordero di Montezemolo (SCdM Academy); Matteo Fasoli (Fasoli Gino); Alberto Baban (Piccola Industria - Confindustria); Roberto Sarti (Caviro).
Sessione moderata da: Tiziana Sarnari (ISMEA)
Giovedì 4
Quali prospettive per il mercato del vino in Italia: crisi e nuove opportunità con Virgilio Romano (IRI); Filippo Cesarini Sforza (Duca di Salaparuta); Andrea Terraneo (Vinarius); Daniele Simoni (Schenk Italia).
Sessione moderata da: Paolo Massobrio (Papillon)
· SPECIAL WORKSHOP
Mercoledì 3
3 nazioni per 3 visioni: Cina, Usa e Italia all'Expo 2015 con Mitchell Davis (JBF); Richard Wei (Shanghai Post-Expo); Cesare Vaciago (DG Padiglione Italia).
Sessione moderata da: IanD'Agata e Stevie Kim (Vinitaly International)
I molteplici valori del vino in Italia: dalla redditività agli impatti patrimoniali sui territori
Organizzato dall'Associazione Donne del Vino con Elena Martusciello (Associazione Le Donne del Vino); Denis Pantini (Wine Monitor - Nomisma); Bill Thomson (Knight Frank Florence); Stefano Roncon (Banco Popolare); Mario mancini (Banco Popolare).
Giovedì 4
Caratteristiche di un buon degustatore. Come valutare gli "Esperti" con Mark Palermo (Law and Behavior Foundation); Janna Rijpma Meppelink (Ennovision Int Media); Bernard Burtschy (Le Figaro).
Sessione moderata da: Ian D'Agata (Vinitaly International Academy)
Il passaggio generazionale nel settore vinicolo con Daniela Montemerlo (SDA Bocconi); Carlotta Pasqua (AGIVI); Alessandro e Stefano Perini (Cantine 4 Valli); Violante Gardini e Donatella Cinelli Colombini (Casato Prime Donne); Silvia e Primo Franco (Nino Franco Spumanti).
Sessione moderata da: Carlotta Pasqua (AGIVI)
Il ruolo del turismo enologico con Daniela Mastroberardino (Movimento Turismo del Vino); Camilla Lunelli (Cantine Ferrari); Cristina Gionfriddo (Planeta); Alexandra de Vazeilles (Château des Bachelards).
Sessione moderata da: Daniela Mastroberardino (Movimento Turismo del Vino)
· MARKETING E COMUNICAZIONE
Mercoledì 3
Web marketing: strumenti e strategie vincenti con Luca Curtarelli (Google Italia); Stefano Mazzarese (Google Italia) Jacopo Matteuzzi (Studio Samo).
Sessione moderata da: Jacopo Matteuzzi (Studio Samo)
Giovedì 4
Social media marketing – informazioni e Strumenti con Simone Grossi (Studio Samo); Filippo Marini (Marchesi de' Frescobaldi); Davide Macchia (BeSharable); Alessandro D'Annibale (H-Farm).
Sessione moderata da: Simone Grossi (Studio Samo)
Il valore del Brand per incrementare la redditività con Alessandro Regoli (WineNews); Francis Michael Claessens (Claessens International); Giovanni Bertani (Tenuta Santa Maria alla Pieve).
Sessione moderata da: Enrico Gallorini (GRS Ricerca e Strategia)
Vino e e-commerce: strumenti di vendita per i vini italiani, in Italia e all'estero con Andreas Schmeidler (Vente-Privée); Bernard Burtschy (Le Figaro); Francesco Domini (Feudi San Gregorio); Alessandra Boscaini (Masi Agricola).
Sessione moderata da: Timothy O'Connell (Vinitaly Wine Club)
Come sfruttare la potenza dell'Expo a livello territoriale con Gianni Bruno (Veronafiere); Chiara Lungarotti (UIV+Federvini); Matteo Gatto (Expo2015); Fabio Renzi (Symbola).
Sessione moderata da: Gianni Bruno (Veronafiere)
Wine Blog: utili o inutili? con Paolo Errico (SocialMeter by Maxfone); Matteo Bisol (Venissa); Lene Bucelli (Avignonesi); Giovanna Lazzari (Casa Vinicola Zonin); Stefania Paglino (Planeta); Alessandro Cortes (Argiolas).
Sessione moderata da: Stevie Kim (Vinitaly International)
Go Direct: Il consumatore sempre più al centro con Giampiero Nadali (Fermenti Digitali); Elisabetta Tosi (Fermenti Digitali); Reka Haros (Azienda Agricola Sfriso); Armin Kobler (Weinhof Kobler).
Sessione moderata da: Giampiero Nadali (Fermenti Digitali)
Persuadi a sceglierti, a scegliere i tuoi vini. Come? Il neuro-marketing del vino con Patrizia Marin (Marco Polo Experience); Vincenzo Russo (IULM); Marilisa Allegrini (Famiglie dell'Amarone d'Arte); Lamberto Vallarino Gancia (Padiglione Italia Expo 2015); Roberto Bruno (Fontanafredda).
Sessione moderata da: Patrizia Marin (Marco Polo Experience)
Ufficio Stampa Veronafiere
Agrinsieme chiede più rispetto per l'agricoltura e per tutti i suoi rappresentanti.
Roma, 24 novembre 2014 - Puntualmente, ogni volta che si mette mano alla Legge di Stabilità, giungono notizie di colpi di mano diretti a infilare nel ddl all'esame un emendamento volto a recuperare il tesoretto della Federconsorzi di 400 e più milioni di euro. E' il commento di Agrinsieme alle notizie di agenzie che rilevano il nuovo tentativo di rifinanziare Federconsorzi.
"In un momento molto difficile per il Paese, per il sistema economico nazionale e per l'agricoltura, è inammissibile - sottolinea il coordinamento di Agrinsieme - che si resusciti lo spettro della Federconsorzi, uno degli scandali più grandi della storia repubblicana, e, per di più, con l'erogazione di un regalo da 400 milioni di euro. Questo probabilmente i proponenti devono spiegarlo ai tanti cittadini che non riescono a giungere a fine mese e soprattutto agli agricoltori che stanno operando tra mille ostacoli, con la questione Imu tutt'altro che risolta, e che dei soldi della Federconsorzi non vedranno nemmeno un centesimo".
"Non ci stiamo - conclude Agrinsieme -. Ci batteremo con tutta la nostra forza e con l'appoggio dei produttori agricoli per contrastare questo 'scippo' agli Italiani".
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Agrinsieme è il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane (che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare).
(Fonte Agrinsieme 24 novembre 2014)
Il clima mina la fiducia delle aziende agricole nonostante il miglioramento atteso a medio termine espresso dagli operatori.
Roma, 26 novembre 2014
Peggiora nel terzo trimestre 2014 il clima di fiducia delle aziende agricole italiane, nonostante il miglioramento delle attese sugli sviluppi di medio termine espresso dagli operatori. Secondo la consueta indagine condotta da Ismea su un panel di 800 aziende agricole, l'indicatore sintetico che misura il sentiment in campagna perde quasi tre punti su base trimestrale e due sullo stesso trimestre del 2013, portandosi a -9,1 (il campo di variazione è compreso tra -100 e +100).
Alla base della flessione, spiega l'Ismea, il peggioramento dei giudizi sugli affari correnti, in un trimestre contrassegnato da un andamento meteo che ha avuto impatti fortemente negativi su diverse coltivazioni, a danno soprattutto di vigneti e oliveti.
Tra i fattori che hanno inciso negativamente sulla fiducia anche la riduzione dei prezzi agricoli, scesi a un ritmo più sostenuto (-6,6%) rispetto alla dinamica dei costi di produzione (-0,8%). Mostrano invece un miglioramento i giudizi sugli sviluppi a 2-3 anni.
A livello settoriale si osserva un peggioramento del sentiment più o meno diffuso, con le sole eccezioni degli allevamenti da latte, che scontano un miglioramento dei giudizi sul futuro, e delle aziende olivicole, che hanno invece beneficiato di una ripresa delle quotazioni all'origine. Rispetto al valore medio dell'indice generale, il livello della fiducia, nel terzo trimestre 2014, risulta più basso nel comparto dei seminativi e in quello della zootecnia da carne; di converso è più elevato, seppure negativo, nei settori del vino, del latte, della frutta e dell'olio d'oliva.
Solo il 19,4% delle imprese interpellate da Ismea ha dichiarato, nel trimestre in esame, problemi con ricadute sostanziali sulla gestione ordinaria dell'attività aziendale. Quota che sale tra il 22% e il 25% nel caso delle aziende fruttifere e vitivinicole, che hanno risentito maggiormente delle anomalie climatiche e metereologiche della stagione estiva.
Quanto alle intenzioni di investimento su un periodo di dodici mesi, il 22% delle aziende ha risposto in senso affermativo, il 70% si è espresso negativamente, mentre il restante 8% non ha fornito risposte. La propensione a investire risulta più elevata nelle imprese condotte da giovani under 40 e nei settori a più alto grado di internazionalizzazione, in particolare vini, oli e zootecnia da latte.
(Fonte Ismea)
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