L'irrigazione è la prima forma di nutrimento del pianeta. Il modello Emilia Romagna. Grazie ad ANBI, l'Unione delle Bonifiche dell'Emilia Romagna (URBER) presenta oggi esempi pratici di irrigazione consapevole e progetti multimediali a servizio delle imprese agricole. -
Parma, 11 giugno 2015 -
L'irrigazione è la prima ed essenziale forma di nutrimento del nostro pianeta. Fondamentale per la vita e per assicurare una produzione agricola costante alla base della gran parte delle economie mondiali la pratica irrigua, quando virtuosa e rispettosa dell'ambiente, si trasforma in ricchezza reale e diffusa. E' anche per questo che l'Emilia Romagna è considerata dagli esperti del settore, nell'intero panorama italiano, un modello per le modalità di distribuzione delle acque di qualità a beneficio dell'agricoltura, modalità che si traducono soprattutto in risparmio di risorsa utile e in risultati produttivi assai concreti (maggior numero di prodotti tutelati: 19 dop, 19 doc, 2 docg e 22igp). I Consorzi di bonifica della regione, associati in URBER (Unione Regionale Bonifiche Emilia Romagna) - all'interno del vasto mosaico di ANBI - garantiscono sempre di più un utilizzo consapevole delle acque meteoriche di superficie e rappresentano nei fatti il perno attorno al quale ruota un' agricoltura sostenibile e moderna che, anche grazie all'uso delle nuove tecnologie impiegate, non consuma l'acqua, ma la utilizza e la riconsegna alla terra, ai canali, ai fiumi e naturalmente ai suoi abitanti. Durante l'incontro "Acqua e Territorio a EXPO Milano", svoltosi presso il roof-garden (Spazio ANBI-Coldiretti Ingresso sud del Cardo) sono stati presentati i progetti multimediali:
IL CAMPO IN MOSTRA.
Videoproduzione, realizzata in collaborazione con il Canale Emiliano Romagnolo, volta ad illustrare il campo-mostra di prova delle più moderne attrezzature irrigue applicate alle produzioni. Realizzato con il sostegno della Regione Emilia Romagna, Consorzi di bonifica e anche grazie ad alcune imprese del settore irriguo (TORO, NETAFIM, IRRITEC, NAAN DAN JAIN). Oltre a strumentazioni tecnologicamente avanzate nel camp- mostra sono esposte anche le attrezzature irrigue più innovative del momento.
APP IRRIVOICE ANBI.
L'applicazione di Irriframe, per telefoni cellulari e tablet, fornisce all'utente il consiglio irriguo più adeguato alle proprie necessità e in modalità vocale. Un modo fruibile e soprattutto rapido, dinamico, alla portata di tutti, che garantisce per tutti le migliori competenze in tempo reale e senza costi aggiuntivi.
SAI QUANTA ACQUA MANGI?
L'origami-URBER, ribattezzato il "bicchiere della vita", lancia un semplice e chiaro messaggio-tascabile per non dimenticare mai che il cibo che mangiamo ha un fondamentale valore irriguo.
ACQUA DA MANGIARE
Un "video-viaggio-educational", diretto ed esauriente, realizzato con l'attore-testimonial del mondo delle bonifiche Lorenzo Bonazzi; in chiave ironica, URBER propone un approfondimento sull' irrigazione-consapevole e sul risparmio idrico a supporto dell'agricoltura. Un prodotto rivolto ai più giovani che si dimostra molto utile anche ai più grandi.
(Fonte: Ufficio Stampa Urber)
Dopo aver geolocalizzato in tutta l'Emilia Romagna i mille cantieri utili per la messa in sicurezza definitiva del territorio i Consorzi di Bonifica hanno indicato quelli aperti e quelli cantierabili al più presto per combattere il dissesto idrogeologico. Presentato il progetto di irrigazione virtuosa IRRIFRAME che rappresenterà le bonifiche italiane ad EXPO2015 -
Parma, 11 Marzo 2015 –
L'incontro territoriale che l'ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche Italiane) ha organizzato ieri a Bologna, chiamando a raccolta tutti i Consorzi di bonifica dell'Emilia Romagna, gli assessorati all'Ambiente-Difesa Suolo e all' Agricoltura, unitamente ad ANCI e UNCEM e diversi stakeholder, ha affrontato diverse tematiche di strettissima attualità e salvaguardia ambientale. Primo tra tutti quello del governo territoriale delle acque, sia per ciò che concerne la componente di difesa idraulica che per l'irrigazione dell'intero comprensorio regionale. All'attenzione di tutti gli intervenuti il fondamentale ruolo esercitato nelle zone montane dai Consorzi per la mitigazione del dissesto idrogeologico molto preoccupante anche in ragione del modo di manifestarsi delle piogge e ancor di più se si pensa che in Emilia Romagna quasi il 20% della popolazione vive in un'area a rischio idrogeologico.
"Una ricerca recentissima dice che ben 7000 cantieri in Italia potrebbero essere aperti nell'immediato e nel 90% dei casi invece se ne riparlerà solo tra 5 anni– sottolinea Massimiliano Pederzoli Presidente di URBER (Unione Regionale Bonifiche Emilia Romagna), 34 mesi è il tempo medio di valutazione di un'opera solo a livello burocratico. Oggi vogliamo rimarcare come, a cinque anni dal riordino legislativo territoriale, l'operatività delle bonifiche si inserisce in questo quadro con una serie di cantieri in regione già aperti o in fase di avvio già da domani. Oggi i cantieri di bonifica in regione sono oltre 600 per un ammontare complessivo di 245milioni e mezzo di euro."
Oggi l'Unità di Missione del Governo in carica e il Ministero dell'Ambiente cercano di ridurre notevolmente i tempi per sbloccare subito gli interventi individuando al contempo le risorse prontamente disponibili per opporre al dissesto qualcosa di molto concreto. "In questo scenario estremamente più operativo le bonifiche italiane e quelle emiliano romagnole rappresentano un valore aggiunto rispetto al passato visti i tempi e le modalità con cui intervengono direttamente su tutto il territorio – dice il presidente nazionale ANBI Francesco Vincenzi- Molto spesso infatti una lunga catena di interventi preventivi minori e quindi più facili da "sdoganare" fanno risparmiare sette volte il costo di un intervento successivo fatto in emergenza o quello di una grande opera."
Nel corso dell'incontro il ruolo dei Consorzi in regione è stato evidenziato da parte dell' Assessore all'Ambiente e Difesa Suolo Paola Gazzolo che ha spiegato come la sinergia attiva con la Regione Emilia Romagna consente di intervenire con maggior prontezza in zone che vivono sotto la costante minaccia del dissesto. Apprezzamento anche da parte dell'Assessore all'Agricoltura Simona Caselli "Puntiamo sulla bonifica di qualità e in Emilia Romagna le esperienze dei Consorzi sono virtuose. Sarà importante implementare ruolo e ricerca di fondi utili ove disponibili". Il presidente ANBI Vincenzi e il direttore Gargano hanno anche colto l'occasione per presentare il progetto dell'irrigazione IRRIFRAME (progetto in allegato) che rappresenterà le bonifiche nazionali ad EXPO2015 e che è stato realizzato col contributo fondamentale del Canale Emiliano Romagnolo. Un progetto che dimostrerà il contributo dell'agricoltura e dei Consorzi ad un modello di sviluppo basato sui valori del territorio e che troverà in EXPO la vetrina più autorevole.
Dettagli cantieri:
INTERVENTI 603 Totale 245.562.000
Difesa Suolo 81
Irrigazione 49
Difesa Suolo Montagna 81
(Fonte: ufficio stampa Urber)
Conoscenza e rispetto per la risorsa acqua. Ultimi giorni per la presentazione degli elaborati multimediali del concorso per le scuole " Acqua e Territorio"di Urber e Consorzio di bonifica di Piacenza. Gli studenti piacentini son stati chiamati a lavorare sul rischio di dissesto idrogeologico con progetti multimediali -
Piacenza, 9 Marzo 2015 -
Interessanti novità caratterizzano le attività scolastiche che il Consorzio di Bonifica di Piacenza sta svolgendo con le scuole della città e della provincia. Percorsi virtuosi di apprendimento sull'ambiente che ci circonda accomunati tutti dal filo rosso di una maggior consapevolezza dell'elemento naturale "acqua", preziosa risorsa esauribile che richiede attenzione e rispetto, oculatezza nell'uso e conoscenze approfondite per la sua gestione sul territorio.
In quest'ottica puntare sui contenuti, lavorando direttamente a stretto contatto con le giovani generazioni piacentine, rappresenta per l'ente la migliore delle scommesse possibili. Quest'anno, L'URBER (l'Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna), ha stimolato l'intero sistema di bonifica del territorio a lavorare insieme alle scuole su un tema che coinvolge da vicino tutta la comunità e la sua sicurezza: il Concorso multimediale "Acqua e Territorio" propone infatti: "Viviamo d'acqua, viviamo con l'acqua ma non viviamo sott'acqua - Il dissesto idrogeologico (frane e alluvione) minacciano il tuo comune? Testimonia con fotografie e video l'elevato rischio per la tua comunità".
Gli alunni delle scuole devono descrivere la loro percezione del rischio idrogeologico attraverso la realizzazione di elaborati multimediali esemplificativi del pericolo nel loro ambiente vitale (immagini, video, audio e/o animazioni). Il 16 Marzo prossimo sarà il termine ultimo per consegnare gli elaborati (fino ad allora le scuole interessate potranno iscriversi scaricando la documentazione necessaria dal sito del Consorzio di Bonifica di Piacenza – www.cbpiacenza.it ). Gli elaborati più originali verranno premiati - la premiazione regionale avverrà a Ravenna, presso il Consorzio di Bonifica della Romagna, mentre quella provinciale si svolgerà a Piacenza il 29 Maggio. "Terra dura in Multicolor" invece, è un progetto rivolto alle scuole superiori ed è una vera e propria rappresentazione teatrale che spiega le origini e lo sviluppo del mondo della bonifica ideato ed interpretato dall'animatore Lorenzo Bonazzi.
Un altro percorso particolarmente adatto per le superiori, nato grazie al rapporto di collaborazione instaurato con il Museo di Storia Naturale di Piacenza Geologico di Castell'Arquato, è Un'aula Verde sull'Arda, che ha come obiettivo l'approfondimento della storia geologica del Bacino dell'Arda sede della riserva naturale del Piacenziano. Il Consorzio dà inoltre la possibilità di svolgere l'Attività didattica agli impianti per una conoscenza diretta delle opere e delle sue attività "aprendo le porte" agli alunni che visiteranno la diga di Mignano in alta Val d'Arda, la diga del Molato in alta Val Tidone e l'impianto idrovoro Finarda di Piacenza tutto alla presenza di personale tecnico specializzato.
In località Mirafiori di Rivergaro poi, nell'area del Parco del Trebbia si svolgono lezioni mirate in una struttura consortile, "Un'Aula Blu sul Trebbia", grazie anche alla collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Piacenza e con la Società Piacentina di Scienze Naturali. Uno dei progetti molto apprezzati e avviati già l'anno scorso è Dall'acqua alla Tavola, realizzato al Museo Civico di Storia Naturale in collaborazione con gli esperti museali della Società Piacentina di Scienze Naturali e quelli di Coldiretti - Campagna Amica. Il tema centrale sviluppato è sempre quello dell'acqua, dalla sua gestione alla fruizione finale, passando attraverso un utilizzo più razionale della risorsa anche nel quotidiano. Un ulteriore percorso didattico che è stato avviato quest'anno, frutto della collaborazione tra Urber, Consorzi e CER (Canale Emiliano Romagnolo) è Acqua e Territorio Lab – ovvero i Laboratori interattivi Irrinet, con il quale si sensibilizzano gli studenti degli istituti agrari al complesso tema del ruolo della bonifica, attraverso un approccio interdisciplinare e con le più moderne tecnologie che saranno presentate tra poco ad EXPO2015 all'interno del progetto Irriframe di ANBI.
"Attraverso le competenze interne del Consorzio e le collaborazioni sul territorio - ha rimarcato il presidente Fausto Zermani - creiamo in modo semplice ma coinvolgente i presupposti per incrementare il livello di conoscenza del nostro ambiente nelle giovani generazioni. I giovani sono chiamati a vivere un presente difficile, ma sono una ricchezza imprescindibile per investire su un futuro migliore".
(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio di Bonifica Parmense)
Alla Corte di Giarola una mattinata con animazione teatrale, laboratori formativi e lezioni didattiche agli studenti delle classi elementari 4^ e 5^ dell'Istituto Comprensivo di Collecchio e dell'Istituto Comprensivo di Noceto -
Parma, 10 febbraio 2015 –
Oltre 100 bambini delle scuole elementari di Collecchio e Noceto hanno preso parte ad "Acqua e Territorio", iniziativa che si è svolta ieri mattina nella cornice della Corte di Giarola, a Collecchio (Parma), per approfondire dal vivo e sperimentare nei laboratori la realtà e l'evoluzione sul nostro territorio dei corsi d'acqua naturali e artificiali presenti in provincia.
L'evento è stato organizzato dall'Ente Parchi dell'Emilia Occidentale, il Consorzio della Bonifica Parmense, la Provincia di Parma, l'URBER (Unione Regionale Bonifiche Emilia-Romagna) e la Coldiretti di Parma: una sinergia plurima che ha consentito di offrire ai giovani scolari della provincia una mattinata formativa intensa su temi importantissimi come il dissesto idrogeologico, il buon governo delle acque, il rispetto per l'ambiente ed il territorio, l'importanza che la natura riveste nella vita quotidiana. Un segnale forte in un periodo di drammatiche criticità per numerosi comprensori del nostro paese, ormai devastati dall'urbanizzazione selvaggia e dal consumo del suolo.
Alla giornata hanno preso parte gli studenti delle classi elementari 4^ e 5^ dell'Istituto Comprensivo di Collecchio e dell'Istituto Comprensivo di Noceto. Presenti, oltre al Direttore Generale del Consorzio della Bonifica Parmense Meuccio Berselli e al Presidente dell'Ente Parchi dell'Emilia Occidentale Agostino Maggiali, anche il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli; il Sindaco di Noceto Fabio Fecci; e Marco Tamani di Coldiretti Parma.
Molteplici le tematiche trattate durante i laboratori ludico/didattici: "Ghiaia, sabbie e argilla...", a cura della cooperativa Il Ciottolo, per scoprire le caratteristiche dei materiali tramite l'osservazione e la manipolazione di campioni delle sostanze in questione; "Il fiume e l'erosione", a cura della società A.TI.ESSE, per osservare quali sono i materiali maggiormente erodibili, vedere dove avviene la sedimentazione dei materiali più grossolani e poi di quelli più fini. Inoltre la visita guidata "Sotto il segno dell'acqua", a cura di Esperta srl, con riflessioni sui temi della conservazione dell'ambiente naturale e della gestione del fiume Taro. Infine i ragazzi hanno potuto fare una gustosa merenda a base degli street-food di Campagna Amica Coldiretti, prima di godersi la divertente animazione di Lorenzo Bonazzi che ha permesso loro di comprendere il rispetto per l'ecosistema ambientale e le sue risorse, illustrando il valore sociale del governo delle acque sul territorio e il ruolo della Bonifica con il suo spettacolo "Per l'acqua che scende e che sale c'è sempre un canale" (ideato dall'Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna – URBER e dai Consorzi associati).
Il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli ha espresso positiva soddisfazione: "Per i ragazzi delle nostre scuole comincia un percorso importante sul valore dell'acqua che farà tappa in molte scuole di tutta la provincia. L'Ente ci crede e cercherà di sostenere col suo patrocinio i valori condivisi e veicolati da Bonifica e Parchi insieme".
Soddisfazione arriva anche dal Presidente dell'Ente Parchi dell'Emilia Occidentale Agostino Maggiali: "Una bellissima iniziativa ludico-ricreativa estremamente educativa, in stretta sinergia con la Bonifica Parmense, la Provincia di Parma e Coldiretti, partner importanti per condividere percorsi educativi".
"Unire gli enti che si occupano di territorio in un progetto educational che abitui e sensibilizzi al valore dell'acqua e alla cura dell'ambiente è prioritario per creare nelle giovani generazioni la consapevolezza del peso con cui la natura incida nella nostra vita del domani – ha dichiarato il Direttore Meuccio Berselli – . Qualcosa che forse non è stato fatto abbastanza in passato e che sta lasciando in eredità ai nostri ragazzi un territorio difficile, fortemente urbanizzato e pieno di problemi".
"L'azione congiunta che valorizza l'acqua è un bene per noi che abbiamo a cuore l'agricoltura – ha detto Marco Tamani – . L'ambiente sano che ci circonda e che gli agricoltori presidiano è uno dei temi più cari a Coldiretti, che sa bene quanto sia importante la tutela del territorio tanto per il produttore, quanto per il consumatore e per il cittadino consapevole".
"La prevenzione è un valore comune e per questo è importante che tutti gli enti, comuni in primis, educhino i giovani al rispetto di un territorio migliore", ha concluso il sindaco di Noceto Fabio Fecci.
(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonfica Parmense)
Presentato il report "Manutenzione Italia: Consorzi di bonifica in azione per #ITALIASICURA - Piano 2015 per la Riduzione del Rischio Idrogeologico nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma e alla quale hanno preso parte i Consorzi di Bonifica di tutta Italia -
Roma, 5 Febbraio 2015 –
"L'ingente piano nazionale contro il dissesto idrogeologico presentato stamane a Roma dai Consorzi di Bonifica (ANBI) al Governo Renzi attraverso l'Unità di Missione guidata da Erasmo D 'Angelis sarà valutato con estrema attenzione dal Ministero dell'Ambiente, cantiere per cantiere, per individuare al più presto le priorità su cui operare in un'ottica di prevenzione e non solo emergenziale". Queste le parole del Ministro Galletti a Palazzo Chigi nel corso dell'incontro che ha identificato oltre 3335 nuovi cantieri straordinari per un ammontare complessivo di circa 8,5 miliardi.
Un conto salato in cui Parma pesa per 122 milioni per oltre 100 interventi, che saranno ora concertati in base alle priorità territoriali , con la regione Emilia Romagna. "Una concertazione – ha sottolineato il direttore della Bonifica Parmense Meuccio Berselli – velocizzata burocraticamente rispetto al recente passato grazie anche all'impegno dello stesso Ministro. Trasmetteremo all'istante i progetti esecutivi e cantierabili per il parmense alla Regione per essere tra i primi in grado di firmare la convenzione tra Stato e Regione per accedere poi ai finanziamenti della nuova struttura del Governo unità di missione" .
"Per la prima volta concretamente da parte del governo, attraverso l'azione attenta del Ministro Galletti, c'è una vera e propria accelerazione e snellimento delle norme per avere una maggiore certezza nei finanziamenti – ha rimarcato Il presidente del Consorzio della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi – . Ora nell'ottica di un vero e proprio stop del consumo del suolo è opportuno passare dalle parole ai fatti con la collaborazione di tutti. Questa unità di missione sembra ciò che in piccolo stiamo chiedendo dall'alluvione del Baganza di ottobre, ovvero un coordinamento unico di prevenzione: speriamo di arrivarci anche qua".
Rimane poi l'incognita dei fondi disponibili per dare concreta attuazione ai progetti in essere fondamentali per una concreta azione di prevenzione.
(Fonte: Consorzio Bonifica Parmense)
Monitoraggio del dissesto idrogeologico dell'Emilia Romagna, URBER - Unione Bonifiche Emilia Romagna: "Servono 894 interventi per un valore di 1 miliardo e 100 milioni. Rischio che si impenna del 10% in più rispetto all'anno scorso -
Parma, 31 gennaio 2015 -
Lo stato geomorfologico della regione Emilia Romagna è gravissimo e senza essere accusati di allarmismo i dati più aggiornati raccolti minuziosamente sul territorio palesano questa realtà tutt'altro che rosea.
Il rischio di dissesto idrogeologico in tutta l' Emilia Romagna è peggiorato notevolmente aumentando complessivamente di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell' anno precedente.
A renderlo noto è l'URBER (Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna) che il 5 febbraio prossimo presenterà al Governo a palazzo Chigi - nell'ambito del Piano Nazionale contro il Rischio Idrogeologico redatto da ANBI ( Associazione Nazionale Bonifiche Italiane)-, l'elenco dettagliato al centesimo degli interventi che, se realizzati in tempo utile, contribuirebbero in modo sostanziale alla messa in sicurezza del territorio dai fenomeni di frane e alluvioni che minacciano le comunità e le attività economiche emiliano-romagnole.
Gli interventi complessivi che i Consorzi di bonifica regionali evidenziano sono ben 894 per un importo che supera ormai di gran lunga il miliardo di euro attestandosi sulla cifra di un miliardo e cento milioni di euro. Le opere da realizzare riguardano le manutenzioni "straordinarie" di bonifica, sistemazioni idrauliche, adeguamento e potenziamento delle opere di scolo delle acque, laminazione delle piene, realizzazione delle casse di espansione (fondamentali per la sicurezza anche dei centri urbani), consolidamento frane ripristino dei versanti montani dal dissesto, realizzazione di briglie di contenimento del terreno. La rapidità del cambiamento climatico, alla radice delle violente precipitazioni cadute in tempi assai più ridotti, ha fatto impennare il numero delle emergenze montane che hanno avuto conseguenze immediate e drammatiche a valle dove oggi contenere i flussi, accerchiati da una urbanizzazione invasiva, è diventato sempre più arduo, lento e costoso. La media del valore degli interventi in pianura infatti, contrariamente a quanto si possa erroneamente presumere, è ben più alta rispetto a quella registrata sui rilievi a causa degli obblighi di legge che scaturiscono dall'operare su territori inurbati.
Particolarmente significativo è il confronto che URBER propone con il recente passato e che nel dettaglio riguarda la comparazione con l'anno 2010 in cui le necessità dell'Emilia Romagna erano ferme a quota 564.046.000 di euro per 652 interventi auspicabili. Oggi l'ammontare complessivo ha fatto registrare un incremento esponenziale negativo pari al 40%; un dato eclatante e preoccupante che il Governo stesso e l'ANBI hanno posto di recente al centro delle loro priorità, un dato che in modo inoppugnabile mostra come sia impellente, anche e soprattutto in Emilia Romagna, il bisogno di intervenire con convinzione e mezzi per arginare il grave rischio idrogeologico. "Nonostante l'impegno profuso dagli enti, in primis la Regione Emilia Romagna, - sottolinea il presidente URBER Massimiliano Pederzoli - i fenomeni climatici avversi si ripetono a catena ed è per questo che la realtà fragile del territorio emerge tra le assolute priorità nazionali. Il bisogno è grande, i progetti ci sono, ora servono risorse adeguate."
(Fonte: ufficio stampa URBER)
Ha preso il via a Cesena davanti ad oltre 100 studenti di agraria Acqua e Territorio Lab, un laboratorio multidisciplinare organizzato dal Canale Emiliano Romagnolo, URBER e il Consorzio di bonifica della Romagna -
Parma, 23 Gennaio 2015 -
"Ragazzi, la risorsa del secolo vedrete non sarà il petrolio, ma l'acqua" con queste parole, che hanno subito destato l'attenzione di oltre 100 studenti riuniti nell' Aula Magna, il preside dello storico Istituto di Agraria-Agroalimentare e Agroindustria "Garibaldi – Da Vinci" di Cesena, Camillo Giorgi ha introdotto il workshop "Acqua e Territorio Lab", prima tappa romagnola di un percorso formativo interattivo e multidisciplinare che il Canale Emiliano Romagnolo e l'URBER (Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna) hanno organizzato su tutto il territorio regionale in collaborazione con i locali consorzi di bonifica.
In questo incontro protagonista è stato il valore dell'acqua e cosa comporta, in termini di competenze e innovazione tecnologica applicata, l'attività di governo dei flussi operata dai consorzi impegnati in mansioni molto diverse a seconda delle necessità ambientali compresa quella fondamentale legata all'irrigazione capillare delle colture tipiche.
Il Consorzio di Bonifica della Romagna ha così accompagnato tutti gli studenti in un ideale viaggio fatto di immagini scattate lungo tutto il territorio in cui esercita con i suoi tecnici specializzati la sua competenza, approfondendo, attraverso le esperienze personali e gli aneddoti dei suoi esperti, le molteplici funzioni svolte a sostegno concreto della collettività e dell'agricoltura. Proprio l'agricoltura, filo conduttore indiretto ma protagonista del percorso contenutistico sviluppato nel corso dell'intero anno di incontri, ha interessato da vicino gli studenti che diventeranno i protagonisti del domani di questo comparto tornato strategico per l'intero paese. Il Consorzio di Bonifica della Romagna è intervenuto con tre esperti che operano quotidianamente su un comprensorio del tutto variegato che unisce differenti tipologie morfologiche e che va dalla Costa Adriatica fino all'Appennino passando per la pianura; i tre tecnici della Bonifica, Andrea Cicchetti, Marco Carnacini e Leonardo Giorgi, hanno sviscerato le caratteristiche di un'area vasta di oltre 350mila ettari di estensione con più di 2200 km di vie d'acqua su cui effettuare manutenzione, monitoraggio costante, regimazione dei flussi e difesa montana. Il tecnico Gioele Chiari del CER, che coordinerà anche i successivi appuntamenti che riguarderanno la parte dedicata al laboratorio in classe, ha coinvolto gli studenti nella conoscenza del collaudato sistema di irrigazione Irrinet, un servizio web gratuito ideato dal Canale Emiliano Romagnolo a disposizione di tutte le aziende agricole della regione che fornisce in tempo reale consigli irrigui sul momento più opportuno di intervento e sui volumi da impiegare per ottenere un prodotto di qualità risparmiando risorse idriche preziose. Per un istituto agrario quanto mai tornato di attualità che vanta ben 133 anni di storia e per una bonifica che opera in Romagna da oltre 200 anni il domani passa proprio attraverso questi appuntamenti di conoscenza reciproca, incontri in cui un'agricoltura che affonda radici altrettanto lontane nel tempo scopre nella tecnologia e nella ricerca applicata un nuovo slancio verso il futuro puntando sui giovani.
(Fonte: Ufficio Stampa URBER-CER)
Incontro tra il nuovo Prefetto di Parma Giuseppe Forlani e i dirigenti del Consorzio di Bonifica Parmense sulle attività svolte dall'ente a difesa del territorio -
Parma, 22 gennaio 2015 -
Incontro in Prefettura stamattina tra il nuovo Prefetto di Parma Giuseppe Forlani e i dirigenti del Consorzio di Bonifica Parmense sulle attività svolte dall'ente a difesa del territorio. In particolare il Presidente Luigi Spinazzi e il direttore generale Meuccio Berselli hanno portato all'attenzione del Prefetto Forlani la necessità pressante, già più volte evidenziata anche durante la grave alluvione dell'autunno scorso, di creare un unico coordinamento di prevenzione tra enti per mitigare il progressivo fenomeno del rischio idrogeologico che minaccia costantemente Parma e la sua provincia. Attento anche alle problematiche delle zone montane Forlani ha approfondito le fasi operative del Consorzio attivo in montagna attraverso il progetto Difesa Attiva Appennino e SOS Bonifica, due progetti a valenza diffusa sui quali nei prossimi giorni saranno comunicate a Roma importanti novità di finanziamento e potenziamento.
(Fonte: ufficio stampa Consorzio di Bonifica Parmense)
"Senza la bonifica in queste ore la regione sarebbe alluvionata". Al via l'iniziativa di Urber e Cer "Acqua & Territorio Lab". Il primo laboratorio interattivo regionale partito dall'Istituto Agrario Zanelli di Reggio Emilia grazie al Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale -
Reggio Emilia, 12 novembre 2014 -
Un centinaio di studenti delle scuole superiori radunati nell' Aula Magna, gli esperti del sistema dei Consorzi di Bonifica e un'analisi approfondita, senza filtri, dell'ambiente che ci circonda: "In Emilia-Romagna si distribuiscono oltre 1,2 miliardi di metri cubi d'acqua, senza di questi la regione sarebbe completamente arida. Ma i 20 mila chilometri di canali proprio in queste ore contribuiscono a scolare le piogge eccessive che cadono violentemente su un territorio cementificato e mutato che, diversamente, sarebbe alluvionato e paludoso".
Questo, in sostanza, l'avvio del tutto inatteso per tanti futuri periti agrari dell'Istituto Agrario Zanelli di Reggio Emilia che ancora non conoscevano in modo approfondito l'attività di bonifica sul loro comprensorio. La giornata di studio di "Acqua e Territorio Lab", dedicata interamente alla gestione e alla qualità delle acque, è nata da una collaborazione attiva tra Urber (l'Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna) Cer (Canale Emiliano Romagnolo) e grazie all'esperienza maturata in campo divulgativo dal Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale.
Le classi 4 E, A, C, M dell'Istituto hanno così colto con attenzione l'opportunità offerta dal laboratorio multidisciplinare delle bonifiche per sperimentare in prima persona cosa significa conoscere e governare l'acqua per renderla valore aggiunto per l'agricoltura, settore in crescita a doppia cifra che potrà assicurare loro un lavoro nell'immediato futuro.
"Queste giornate sono essenziali per la crescita del settore – ha evidenziato Massimiliano Pederzoli (presidente di Urber e Cer) lo scambio reciproco con gli studenti per noi è un ponte sul domani fatto di conoscenza e innovazione tecnologica, un'occasione da non perdere e da incrementare".
"Senza il lavoro dei Consorzi di Bonifica il territorio non sarebbe come lo conosciamo – ha spiegato Marino Zani, presidente dell'Emilia Centrale – grazie allo scolo delle acque, all'irrigazione e alla difesa dell'ambiente. Con 20.000 chilometri di canali, 3.600 nel nostro comprensorio, che servono per l'industria e per i privati e l'ambiente".
"Ciò nonostante, l'incremento della popolazione previsto richiede nuove produzioni" ha spiegato Aronne Ruffini, dirigente del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale nell'illustrare il sistema della bonifica locale capace di irrigare ben 120mila ettari dove il 90% dell'acqua serve per foraggere cereali e vigneti. A fianco a questo le opere agroambientali realizzate con tecniche di ingegneria naturalistica.
Daniele Galli, docente dell'Istituto Zanelli ha ricordato anche il piano per il Monitoraggio della qualità delle acque irrigue del Consorzio dell'Emilia Centrale. "Un progetto con finalità agronomica e ambientale a tutela delle acque quale fattore produttivo, capace di aumentare la produttività di 2,5 volte e che ha visto monitorare 54 parametri per ognuno dei campioni analizzati nel tempo". Tra le innovazioni più recenti per una applicazione tecnologica pratica all'agricoltura Irrinet, ideato dai ricercatori del Canale Emiliano Romagnolo, spicca per riconosciuta utilità tra gli addetti ai lavori.
Gioele Chiari- (Cer) ha spiegato agli studenti Irrinet , esempio virtuoso del servizio irrigazione realizzato proprio dal Cer e a disposizione di tutte le aziende agricole dell' Emilia Romagna, un software di ultima generazione in grado di fornire consigli irrigui via sms sul momento più idoneo di intervento e sui volumi da impiegare per ottenere un prodotto di qualità risparmiando risorse idriche.
(Fonte: ufficio stampa URBER)
Cambio al vertice della presidenza dell'Associazione Nazionale Bonifiche Italiane (ANBI): nominato il modenese Francesco Vincenzi -
Parma, 3 Ottobre 2014 –
L'Unione delle Bonifiche dell'Emilia Romagna (URBER) ha colto con soddisfazione la decisione del Consiglio di ANBI di nominare il modenese Francesco Vincenzi alla presidenza nazionale del sistema di bonifiche. Le qualità gestionali ed operative di Vincenzi, presidente del Consorzio di Burana, hanno consentito di contribuire in modo decisivo, insieme ad URBER, alla mitigazione di gravi problematiche vissute nei difficili momenti che hanno sottoposto nell'ultimo periodo il territorio regionale, ed in particolare quello di Modena, a violenti fenomeni metereologici come il terremoto e l'alluvione del Secchia.
L' esperienza diretta, maturata in un comprensorio sempre più ad alto rischio dal punto di vista geomorfologico, potrà rappresentare un aiuto in più anche nell' analisi e nelle proposte per un paese, come l'Italia, che vive quotidianamente le stesse gravi problematiche dell' Emilia Romagna. Nel processo di rinnovamento aperto da ANBI, l'Unione delle Bonifiche dell'Emilia Romagna, augura a Francesco Vincenzi al neo direttore generale Massimo Gargano e al Consiglio tutto, in cui figura anche il vicepresidente bolognese Giovanni Tamburini (presidente della Bonifica Renana), un buon lavoro per le impegnative e stimolanti sfide che li attendono. Un ringraziamento sentito per aver contribuito, nel corso degli anni, con indubbia capacità ed eccelsa professionalità a definire le linee guida della bonifica moderna va esteso al direttore generale uscente Anna Maria Martuccelli.
(Fonte: ufficio stampa URBER)
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