Giovedì 3 Luglio un corso di una giornata per scoprire le soluzioni organizzative più adatte per gestire la presenza della propria azienda all'estero -
Modena, 30 giugno 2014 -
Se l'obiettivo di una azienda italiana è quello di presidiare il mercato estero, è fondamentale avere chiaro che l'attuale globalizzazione e l'alta competitività del mercato impongono la scelta di un approccio moderno che necessita di flessibilità e soprattutto di una gestione attenta delle risorse economiche. Partendo dal presupposto che l'uso di mandatari di agenzia a presidiare il nuovo posto di lavoro ormai è stato scavalcato da modelli organizzativi che prevedono la presenza fisica di personale all'estero alle dirette dipendenze della casa madre, per aiutare gli imprenditori ad avere un quadro pratico e operativo CNA ha deciso di organizzare un corso che si terrà in una sola giornata, quella di giovedì 3 luglio (dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00) presso la sede della CNA Provinciale, in via Malavolti 27 a Modena. L'obiettivo è analizzare nel dettaglio la creazione di un ufficio di rappresentanza, i limiti della stabile organizzazione, la tassazione estera, l'invio del personale all'estero e il service. Il relatore del corso Alessandro Arletti, dello Studio Arletti & Partners, si soffermerà ad esaminare anche le problematiche di carattere giuridico, fiscale e contributivo relative allo spostamento di personale dipendente, dell'applicazione delle convenzioni fiscali internazionali e dei principi OCSE. Il corso è rivolto a responsabili della gestione delle risorse umane all'estero, responsabili amministrativi e finanziari e amministratori di aziende di ogni dimensione, visto che a fare la differenza, in questo caso, non è il numero di dipendenti ma la vocazione all'export.
Il costo del corso, sulla base del raggiungimento di un numero minimo di partecipanti, è di 100 Euro + Iva per imprese associate CNA e 120 Euro + Iva per non associati CNA. Per informazioni è possibile contattare Rosita Lamacchia 059/418531, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)
Protagonisti regionali a confronto al Meeting Italo-Tedesco "Verso una piattaforma meccanica europea", promosso da Confindustria Emilia-Romagna insieme con l'Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia. Un percorso di approfondimento su uno dei pilastri portanti dell'economia dei due Paesi: l'industria meccanica.
Parma, 24 giugno 2014 -
Si è svolto oggi a Bologna il Meeting Italo-Tedesco "Verso una piattaforma meccanica europea", promosso da Confindustria Emilia-Romagna insieme con l'Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia. Confindustria e BDI, l'organizzazione delle imprese tedesche, si incontrano da alcuni anni a Bolzano per discutere problemi e prospettive dell'industria nei rispettivi Stati, che rappresentano i due più importanti paesi industriali europei. In questo quadro, grazie alla disponibilità dell'Ambasciata di Germania in Italia, è emersa l'opportunità di avviare un percorso di approfondimento su uno dei pilastri portanti dell'economia dei due Paesi: l'industria meccanica. Il Meeting è stato organizzato con la collaborazione di UniCredit ed Alma Graduate School, la business school dell'Università di Bologna, e il contributo di BRT.
"Abbiamo scelto di organizzare questo incontro in Emilia‐Romagna, cuore dell'industria meccanica italiana – dichiara Maurizio Marchesini, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna – perché le relazioni produttive e commerciali tra la Germania e la nostra regione rappresentano un ricchissimo interscambio di competenze e know how industriale, di cui abbiamo quotidiana conferma. Oggi abbiamo fatto un primo passo per avviare un confronto che ci consenta di mettere a fuoco esigenze e temi comuni, opportunità di collaborazione e proposte specifiche per stimolare politiche industriali più efficaci, a partire da quelle dell'Unione Europea. Penso ad esempio ai temi collegati al cambiamento tecnologico che già oggi sono realtà, come la manifattura additiva, l'Industria 4.0 e l'impatto che la digitalizzazione dell'industria avrà sui prodotti e sui processi produttivi, all'evoluzione globale dei mercati e delle filiere produttive, alle politiche per la formazione e lo sviluppo delle risorse umane e nuovi e diversi modelli di finanziamento delle imprese. Attorno al tavolo – conclude il Presidente regionale degli industriali – abbiamo avuto alcune delle più importanti imprese della nostra regione che operano nella manifattura meccanica ed hanno da tempo una presenza produttiva e commerciale in Germania, ed alcuni "testimonial privilegiati" dell'industria tedesca con interessi diretti in Italia."
Nel corso del 2013 il sistema regionale Confindustria ha avviato, con il supporto della Regione, un progetto di cooperazione tra imprese emiliano-romagnole e imprese tedesche in cui sono state coinvolte già 45 PMI italiane ed oltre 200 controparti tedesche. In questi mesi sono state organizzate 8 missioni imprenditoriali in Germania al fianco di imprese dell'Emilia-Romagna. Le aziende con sede in Emilia-Romagna partecipate o controllate da imprese tedesche sono oltre 140, e più di 260 quelle della nostra regione con unità produttive, commerciali o partecipazioni in Germania.
"Germania e Italia sono per tradizione il motore industriale dell'eurozona – afferma l'Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia, Reinhard Schaefers – Assieme in quest'area realizziamo il 45% del PIL. La prima sfida è il mantenimento, l'adeguamento ed eventualmente il ripristino delle capacità industriale nei nostri Paesi e in tutta l'Europa. Noi tedeschi e italiani, che viviamo in Paesi classicamente industrializzati, sappiamo già da tempo quali sono i vantaggi della nostra industria. In Germania l'industria contribuisce per il 22,4% alla creazione di valore aggiunto in termini lordi, in Italia questo valore, nonostante il calo già menzionato, si attesta ancora al 15,6%. Dobbiamo quindi parlare di re-industrializzazione come parte integrante degli sforzi per superare la crisi economica in Europa".
"Parte dalla conoscenza e dal confronto diretti il percorso di sviluppo che Unicredit vuole sostenere – spiega Giampiero Bergami, Regional Manager Centro Nord UniCredit – Per questo abbiamo deciso
di affiancare in concreto Confindustria Emilia-Romagna nella realizzazione del Meeting Italo-Tedesco che oggi porta a Bologna alcuni importanti esponenti del settore meccanico nostrano e tedesco, rappresentanti istituzionali, nostri esperti ed economisti. Per sviluppare strategie di crescita sostenibili riteniamo che sia determinante per le imprese del territorio percorrere la strada dell'internazionalizzazione. UniCredit, che è un grande Gruppo internazionale ma con profonde radici sul territorio, è in grado di garantire un enorme supporto operativo, grazie ad una capillare presenza all'estero – in Germania, ad esempio, con 848 filiali di Hvb – che ci permette di seguire le imprese italiane nei diversi aspetti dell'avvio e dello sviluppo di business di successo oltre confine".
"In rappresentanza di BDI – dichiara Matthias Kraemer – ritengo che l'iniziativa di Confindustria offra un'opportunità alle piccole e medie imprese di scambiare punti di vista e prospettive sulla sfida di un'Unione Europea integrata".
"L'iniziativa di oggi si tiene nell'ambito del percorso avviato da Confindustria e BDI a Bolzano dal 2011 - aggiunge Alberto Baban, Vice Presidente Confindustria e Presidente Piccola Industria - per un confronto operativo fra le rappresentanze imprenditoriali delle due maggiori economie manifatturiere d'Europa. Da queste iniziative può svilupparsi un percorso comune di proposte forti e condivise per porre al centro della politica comunitaria un industrial compact che porti verso un deciso recupero della crescita e dell'occupazione. Qui in Emilia-Romagna abbiamo voluto dimostrare che già esiste una piattaforma produttiva industriale che unisce i due Paesi in un unico ecosistema di business, che prescinde dai confini nazionali e richiede un approccio unitario di politica industriale. Sono certo che il 9 e 10 ottobre prossimi a Bolzano, con la presenza di Angela Merkel e di Matteo Renzi, si scriverà un importante capitolo nella storia economica europea e il semestre italiano potrà essere effettivamente il semestre della riscossa industriale".
"L'incontro di oggi – spiega il dean di Alma Graduate School Massimo Bergami - conferma ancora una volta come il nostro territorio sia un luogo di eccellenza industriale con una forte proiezione internazionale. Una caratteristica che si integra con l'eccellenza accademica, creando un ciclo virtuoso tra il mondo della formazione e quello della produzione. Qui lavoriamo da tempo a stretto contatto con le imprese del territorio, di cui molte di medie dimensioni nel settore meccanico, per sostenere questo processo e formare manager capaci di guidarle con successo nei mercati globali".
In occasione dell'incontro, moderato dal giornalista del Sole 24 Ore Alessandro Merli, è stata illustrata dall'economista Andrea Dossena la ricerca "Scenari economici e settori protagonisti nella meccanica. Struttura, rapporti produttivi e prospettive". Gli ospiti del Meeting, inoltre, hanno avuto l'opportunità di visitare due significative realtà aziendali, Lamborghini Auto e Ducati Motor, che rappresentano un esempio positivo delle possibilità di collaborazione tra Italia e Germania.
(Fonte: ufficio stampa Confindustria Emilia Romagna)
A Giuseppe Rodolfi il premio "Aurea Parma". Ad altri nove imprenditori i premi "Universitas Mercatorum Parmae". Le numerose domande degli studenti hanno vivacizzato l'evento, condotto da Andrea Gavazzoli e accompagnato dalle Voci Bianche della Corale Verdi. Zanlari: "Una festa delle imprese per le nuove generazioni, cercando di salvaguardare e promuovere lo spirito imprenditoriale, unico vero antidoto alla crisi".
Parma, 10 giugno 2014 -
Ha saputo creare valore aggiunto per la sua azienda, l'indotto e tutto il territorio parmense grazie a una visione imprenditoriale ampia, capace di cogliere tutte le opportunità del mercato nel rispetto dell'etica del lavoro, contribuendo alla ricchezza della provincia e al rafforzamento dell'immagine di Parma come capitale della cultura dell'alimentazione e luogo di produzione di eccellenze agroalimentari conosciute e apprezzate in tutto il mondo. E' con questa motivazione che oggi pomeriggio, alla Camera di Commercio, GIUSEPPE RODOLFI ha ricevuto il Premio "Aurea Parma", il riconoscimento che l'ente camerale riserva alle personalità che hanno dato lustro al territorio parmense nel mondo.
Da quattro generazioni nel settore del pomodoro, la famiglia Rodolfi ha risposto con coraggio e fiducia alle sfide imposte dal mercato, garantendo benessere e futuro a tanti lavoratori sia alle dipendenze che nell'indotto.
Fiore all'occhiello di questa storia di sana imprenditorialità parmense, l'acquisizione, l'anno scorso, dell'azienda alimentare Von Felten, specializzata in semilavorati di pomodoro per l'industria e in prodotti per la pasticceria.
Altre nove imprese hanno ricevuto il premio "Universitas Mercatorum Parmae", assegnato a chi "operando nel settore del commercio, industria, artigianato, agricoltura, cooperazione e servizi, abbia offerto un significativo contributo allo sviluppo e al prestigio della provincia per particolarità e originalità dell'attività svolta, per rilevanti innovazioni tecniche od organizzative, per notorietà e fama delle iniziative intraprese, per eccellenza di risultati, per bontà di servizi resi al pubblico".
A ottenerlo: SILVANO ROMANI, titolare del Gruppo Noi di Parma, innovatore nel commercio dei prodotti agroalimentari di Parma; COSMOPROJECT S.R.L., 120 dipendenti a Casale di Mezzani per produrre prodotti cosmetici di altissima qualità, puntando costantemente su innovazione e ricerca; ORLANDI RADIATORI S.R.L., per capacità di crescita collegata a ricerca&sviluppo e alla parallela vocazione internazionale che ha portato l'azienda ad affermarsi sul mercato mondiale; CORRADO CAVAZZINI, amministratore unico e direttore tecnico di Edil C S.r.l., per meriti industriali e sociali; ERNESTO COPPINI, amministratore unico di Americo Coppini & Figlio S.r.l., seconda generazione di una famiglia impegnata nel raggiungere l'eccellenza nell'olivicoltura; COOPERATIVA MULTISERVICE, capace di crescere in termini di fatturato, di offerta e soprattutto nella valorizzazione delle persone; MASSIMILIANO CARPANESE, titolare di Parma Menù srl, per i suoi investimenti in qualità e formazione nel settore del commercio alimentare; ANDREA BONATI, socio della Bonati Paolo e Andrea società agricola, per aver condotto la sua azienda a risultati di eccellenza nel comparto e per l'impegno istituzionale profuso nel Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano, nella Commissione della Borsa Merci e in svariati altri ruoli sia sul territorio che a livello nazionale; CRISTINA BAZZINI, presidente del gruppo cooperativo COLSER-AURORADOMUS, per capacità imprenditoriale in un ambito complesso come quello della cooperazione.
"Valorizzare queste eccellenze dell'imprenditorialità locale e metterla in dialogo con le nuove generazioni ha l'obiettivo di salvaguardare e tramandare quella cultura d'impresa che è l'unica vera chiave per tornare a crescere e a guardare con fiducia al futuro" ha commentato Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio, introducendo la cerimonia di consegna che ha visto la partecipazione e il coinvolgimenti di studenti delle scuole superiori di Parma e dell'ITS Parma (Istituto di Istruzione Tecnica Superiore per l'Agroalimentare).
Infatti, in una sorta di talk show condotto dal giornalista Andrea Gavazzoli, i ragazzi hanno rivolto domande ai premiati per cogliere insegnamenti e segreti per avere successo nella vita lavorativa: uno scambio e un confronto positivo tra le generazioni all'insegna dello sviluppo dell'imprenditorialità.
In apertura e in chiusura della premiazione sono intervenute le Voci Bianche della Corale Verdi di Parma, dirette da Beniamina Carretta, che hanno cantato l'Inno d'Italia, Va' Pensiero e la Canson da du Borr, canto d'amore per Parma e la sua gente, scritto da Armando Grandi e musicato da Beniamina Carretta.
(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)
Saranno attribuiti a 10 imprenditori di Parma che con la loro attività hanno dato lustro al territorio. La cerimonia avrà la forma di un talk show condotto dal giornalista Andrea Gavazzoli e vedrà giovani studenti di Parma in dialogo con i premiati.
Parma, 13 giugno 2014 -
Fare impresa, creare valore. E' da questo semplice quanto fondamentale assunto che si è mossa la Camera di Commercio nell'individuare il personaggio di Parma che meriterà il premio "Aurea Parma", riconoscimento che l'ente camerale destina a chi ha portato in auge in Italia e nel mondo il nome di Parma e il suo territorio. Ad altri 9 imprenditori che si sono distinti nel creare valore per il parmense saranno consegnati i premi "Universitas Mercatorum Parmae".
La cerimonia di consegna si svolgerà in Camera di commercio giovedì prossimo dalle 16. L'evento avrà la forma di un talk show condotto dal giornalista Andrea Gavazzoli e, dopo l'introduzione di Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio, vedrà giovani studenti degli istituti superiori di Parma in dialogo con i premiati, per creare un momento di scambio e confronto positivo tra le generazioni.
"Fare impresa ogni giorno significa far leva su valori positivi quali la responsabilità, la creatività e la preparazione. - sottolinea il presidente Zanlari - La Camera di commercio riconosce questi valori e premia la passione e l'impegno degli imprenditori che, con il proprio operato, ne hanno dato concreta testimonianza contribuendo allo sviluppo economico e sociale della nostra provincia. Sarà un momento di festa nel quale ci riconosceremo, una volta di più, come comunità viva e operosa, nonostante le difficoltà del tempo presente."
Il pomeriggio vedrà alcuni intermezzi musicali affidati alle Voci Bianche della Corale Verdi di Parma, dirette da Beniamina Carretta, nominata il 2 giugno Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici e sociali.
(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)
Mercoledì 11 Giugno (ore 20.30) incontro di CNA Modena e Bologna presso la CNA Provinciale Modena -
Modena, 10 giugno 2014 -
È possibile sviluppare nuove tecnologie e nuovi prodotti, avendo alla base una collaborazione con i centri di ricerca e le università, magari per riuscire ad avviare il proprio business sui nuovi mercati internazionali? La risposta di CNA ai suoi imprenditori è sì. Questo, peraltro è l'obiettivo che si è dato Innovanet, un'iniziativa nata nel 2008 su spinta dell'Unione Produzione che oggi aggrega qualcosa come un centinaio di imprese operanti nei più diversi settori, dalle costruzioni al benessere, dal tessile-abbigliamento al terziario avanzato, dall'installazioni impianti sino al comparto manifatturiero in tutte le sue declinazioni.
Con il coordinamento dell'associazione, questo vero e proprio network coinvolge i propri membri lungo tre direttrici: un forte collegamento con il sistema pubblico della ricerca, una facilitazione nell'accesso alle risorse necessarie a svolgere attività d'innovazione (bandi nazionali e comunitari, oltre a convenzioni di vario genere) e un utilizzo efficace delle strutture che CNA già mette a disposizione su questi temi.
Da questa idea nasce l'iniziativa CNA MATCHING Modena-Bologna: un momento di confronto e di scambio delle buone prassi durante il quale gli imprenditori di Innovanet illustreranno le competenze e conoscenze sviluppate grazie a questo strumento di relazione. L'incontro si terrà DOMANI, mercoledì 11 giugno alle ore 20.30 presso la sala direzione di CNA Provinciale di Modena, in Via Malavolti 27 con l'obiettivo di allargare alle aziende modenesi questa esperienza di successo.
Prenderanno parte al confronto Lorenzina Falchieri (Presidente Unione Produzione Bologna e co-fondatrice Innovanet), Paolo Bertuzzi (vice presidente Unione Produzione Bologna e co-fondatore Innovanet) e Roberta Piccinini (vice presidente Cna Bologna e co-fondatrice Innovanet), oltre ad altri imprenditori di questo network.
L'iniziativa rientra nell'ambito delle sinergie attivate dalle due Associazioni provinciali di Bologna e Modena con l'obiettivo di consolidare le buone prassi e le soluzioni più efficaci in grado di offrire opportunità di sviluppo alle imprese di due territori sempre più interconnessi tra di loro.
(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)
I dati del bilancio 2013 e una le principali iniziative messe in campo nel corso dell'anno passato -
Parma, 10 giugno 2014 -
Nel 2013 la Camera di Commercio di Parma ha messo a disposizione dell'economia del territorio circa 13 milioni di euro, a fronte di 7,65 milioni di euro di contributi ricevuti dalle quasi 47 mila imprese iscritte (diritto annuale delle imprese al netto delle svalutazioni dei crediti). Dunque, senza pesare sulle casse dello Stato, anzi riconoscendo a livello centrale l'8% dei propri costi di funzionamento (classificati in bilancio con tale dicitura, ma in realtà sono il frutto di risparmi gestionali), la Camera di Commercio svolge un ruolo importante nel sostegno e nella promozione dell'economia locale, chiedendo mediamente alle imprese circa 200 euro l'anno, e molto meno alle PMI.
I dati del bilancio 2013 e una sintesi delle principali iniziative messe in campo nel corso dell'anno passato sono stati illustrati ieri pomeriggio a Parma nella sede della Camera di Commercio da Andrea Zanlari e Alberto Egaddi, rispettivamente il Presidente e il Segretario generale dell'ente.
"Oggi che il ruolo delle Camere di Commercio viene messo in discussione da una riforma della PA i cui contorni sono al momento indefiniti" ha commentato Andrea Zanlari, introducendo la relazione sul bilancio. "I dati che presentiamo - ha proseguito Zanlari - rivelano una funzione dell'ente camerale che è nei fatti insostituibile e inderogabile. Il sistema camerale deve rispondere in maniera efficace e concreta alle esigenze che emergono da tali specificità territoriali, e quando si fa riferimento a una riorganizzazione delle Camere di Commercio è necessario rispettare la configurazione dei distretti economici e le loro specifiche caratteristiche".
Interventi per la capitalizzazione e la liquidità di Fiere di Parma, ALMA (la Scuola internazionale di Cucina italiana) e Borsa Merci Telematica Italiana per 5,5 milioni, sostegno alle attività di SO.GE.A.P. (Aeroporto), SOPRIP e CentroAgroalimentare e Logistica per oltre 1 milione, fondi a sostegno dell'accesso al credito per le piccole imprese per 1,7 milioni e attività promozionale dell'economia parmense per 4,7 milioni di euro compongono l'insieme delle risorse che la Camera di Commercio nel 2013 ha destinato allo sviluppo e al sostegno del territorio. Non tutti gli interventi hanno depauperato il patrimonio dell'ente camerale in quanto per 7,2 milioni di euro sono stati creati vincoli sul patrimonio stesso, o ne è stata riconvertita la natura. Le vere e proprie diminuzioni della consistenza patrimoniale valgono 1 milione e 140 mila euro. Il patrimonio della Camera di commercio si mantiene peraltro in condizioni di solidità: alla chiusura del bilancio 2013 presenta un patrimonio netto di circa 20,8 milioni e altre passività per circa 7,5 milioni, raggiungendo una consistenza complessiva di 28,3 milioni.
I quasi 4,7 milioni per la promozione dell'economia parmense sono stati spesi su quattro grandi filoni di intervento:
- 1,5 milioni per sostenere il credito alle PMI attraverso i confidi.
- Oltre 1 milione di euro di contributi diretti alle imprese.
- Oltre 1,5 milioni di contributi a progetti e iniziative.
- Oltre 500mila euro per l'internazionalizzazione.
Negli ultimi 5 anni, solo per gli interventi promozionali propriamente detti, è stata immessa sul territorio una liquidità di quasi 21 milioni di euro. Entrando nel dettaglio dei contributi alle imprese, nel 2013 sono stati emessei bandi per: valorizzazione e stabilizzazione del capitale umano, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, partecipazione a fiere all'estero, sostegno a iniziative promozionali all'estero, promozione della certificazione di qualità, commercio elettronico, creazione e consolidamento di neo-imprese attraverso il business plan, installazione di dispositivi anti-rapina, costituzione e start-up di consorzi e cooperative, introduzione di sistemi innovativi di produzione e gestione. I fondi messi a disposizione per favorire l'accesso al credito delle Piccole e Medie Imprese hanno prodotto un volano virtuoso che, grazie alla mediazione dei Consorzi Fidi, ha moltiplicato la cifra 8 volte generando un flusso di liquidità per le imprese pari a 115 milioni di euro. 1 milione e 600mila euro sono stati utilizzati per finanziare o cofinanziare 60 interventi sul territorio alcuni dei quali di forte impatto come il FESTIVAL VERDI ed il funzionamento della BORSA MERCI DI PARMA.
Sul tema della semplificazione per le imprese, attraverso l'informatizzazione del Registro delle imprese, oggi il 100% delle pratiche passano attraverso l'invio telematico, generando oneri del 20% inferiori rispetto alla gestione precedente. Si tratta di oltre 50 mila operazioni obbligatorio gestite nel 2013, per una grande parte evase in 2 giorni dall'invio (44,6%) e mediamente in 11 giorni. L'80% delle quasi 80mila visure che vengono richieste ogni anno è rilasciato on-line. Le risorse generate dal bilancio sono servite anche per aiutare le imprese ad affrontare i mercati esteri. Si sono svolti 30 interventi tra giornate-paese, seminari tecnici, iniziative promozionali e servizi di accompagnamento che hanno coinvolto circa 470 aziende.
Le indagini di Customer Satisfaction svolte dalla Camera di Commercio verso l'utenza indicano un ampio apprezzamento rispetto ai servizi e alle iniziative dell'ente, tanto che l'85% delle imprese ne farebbe ricorso nuovamente anche se non fosse obbligatorio. Anche a livello nazionale, il sistema delle Camere di Commercio gode di una percezione di massima efficienza (oltre l'85% del campione) tra le grandi aziende e le PMI (ricerca IPSO-Istituto Guglielmo Tagliacarne 2014).
(Fonte: Ufficio Stampa Camera di Commercio di Parma)
Ferraroni, Presidente CNA Area Padana Ovest: "Nessuno chiede di finanziare imprese che non hanno futuro. Ma è indispensabile ridare ossigeno alle pmi sane" -
Reggio Emilia, 5 giugno 2014 -
"Il problema dell'accesso al credito ha ridotto moltissimi artigiani e imprese in gravi difficoltà o peggio li ha costretti alla chiusura. Nessuno chiede di finanziare imprese che non hanno futuro, ma è indispensabile ridare ossigeno alle PMI sane, in grado di produrre. CNA fa la propria parte di rappresentanza di queste imprese chiedendo alle istituzioni strumenti più efficaci per favorire l'accesso al credito ma gli strumenti che abbiamo, anche se limitati, vanno utilizzati e la nostra associazione offre la consulenza necessaria per farlo". Queste le motivazioni principali secondo Cristina Ferraroni, Presidente CNA Area Padana Ovest, alla base del seminario dal titolo: "Come conoscere meglio il sistema bancario".
Obiettivo dell'incontro era quello di far crescere la consapevolezza su come funzionano gli istituti di credito e in particolare su quali sono i modelli con cui le banche valutano un'impresa. Discorso affrontato da Sergio Manini, formatore esperto di banca e finanza. Il rating, la classe di rischio, la perdita attesa: strumenti tecnici di valutazione da cui dipende se concedere un finanziamento o un affidamento e a quali costi.
Gianni Mazzi, Direttore di CNA Prefina, ha illustrato gli strumenti pubblici nazionali e regionali per il sostegno al credito. Si può dire che si sono fatti molti sforzi, in questi ultimi anni per sostenere le banche, meno per sostenere l'accesso al credito delle PMI: "Grazie al sistema di garanzie Unifidi – ha spiegato Gianni Mazzi – molte imprese sono riuscite ad ottenere dei finanziamenti ed è importante anche ricorrere agli strumenti pubblici come i fondi della nuova legge Sabatini, il fondo Energia e il fondo StartEr sui quali Prefina offre consulenza. Inoltre, CNA Reggio Emilia ha stretto convenzioni bancarie molto interessanti con diversi istituti di credito e grazie alle migliaia di domande che presentiamo sappiamo quali banche hanno più liquidità e disponibilità con le imprese".
Infine, Massimo Medici, Direzione CNA Servizi Imprese e Cittadini, e Marco Lasagni, Consulente CNA Prefina, sono entrati nel merito dei servizi dell'Associazione per difendere le imprese e sostenerle nei rapporti con le banche, come l'Home Banking SICURO, la predisposizione del business plan e il calcolo dell'anatocismo, servizio molto apprezzato dagli imprenditori presenti.
Per maggiori informazioni rivolgersi a CNA Prefina Tel. 0522-356389, 0522-356336, 0522-356251, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Il Presidente CNA Nunzio Dallari esprime la sua preoccupazione per i danni ingenti alle attività denunciati dagli imprenditori operanti in diversi settori: "Le Istituzioni valutino in fretta i provvedimenti da prendere. Le imprese sono allo stremo" -
Reggio Emilia, 5 giugno 2014 -
"La situazione delle imprese che operano a Vetto e nei comuni limitrofi è disastrosa. Le continue chiusure della carreggiata nel tratto "La Cantoniera" stanno mettendo in ginocchio l'economia locale già duramente colpita dalla crisi. Caldeggiamo un intervento tempestivo e risolutivo da parte delle istituzioni per ripristinare la viabilità in maniera definitiva e garantire la sicurezza stradale".
Il Presidente CNA Nunzio Dallari esprime la sua preoccupazione per i danni ingenti alle attività denunciati dagli imprenditori operanti in diversi settori.
Fabrizio Briselli, titolare dell'azienda di autotrasporto Briselli Srl di Ramiseto parla di: "Un danno economico stimato in 150euro per ogni mezzo e un'ora e mezza in più di viaggio. Moltiplicando questi costi sulle dieci macchine che ho in azienda se i tempi di ripristino vanno oltre le due settimane sarò costretto a chiudere".
Siller Fontanili, titolare della F.A.R. Srl di Ramiseto, spiega come anche la sua ditta edile sia danneggiata dalla chiusura della 513R: "Ho dovuto rinunciare ai miei fornitori abituali perché per raggiungerli bisogna fare il giro dell'oca e ho dovuto cercare altri fornitori con costi ovviamente maggiori. Stesso discorso vale per diversi appalti e lavori che non ho preso in carico per la difficoltà di raggiungere determinati posti".
Infine, Bice Romagnani, proprietaria del Bar Europa a Vetto, parla a nome di tutti i commercianti della zona quando afferma che: "Vetto ormai è un comune isolato. Oltre alla frana è stato chiuso anche il ponte per Scurano. Il calo di clienti per commercianti, bar e ristoranti è elevatissimo. Non passando più camionisti e pendolari la mattina non lavoro più e anche i visitatori che abitualmente facevano tappa nei nostri locali non passano più. Ci sentiamo soli e abbandonati e non so per quanto riusciremo a resistere senza clienti".
"È chiaro che con testimonianze del genere – conclude il Presidente CNA Dallari – urgono azioni immediate e soluzioni definitive per evitare che il disagio alla viabilità si ripresenti come accaduto finora".
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
"Ricavi in lieve incremento, +0,7%, trascinati però dal solo settore ingrosso. Resta critica la situazione per commercio al minuto e turismo". Il 2013 si era chiuso con un calo medio in tutti i settori del 3,4% -
Modena, 5 giugno 2014 -
Segnano un lieve incremento i ricavi delle MPMI (Micro Piccole e Medie Imprese) nel primo trimestre dell'anno. A rilevarlo l'Osservatorio di Confesercenti Modena che sull'andamento delle vendite ha registrato un +0.7%. Dati però che se presi singolarmente si presentano contrastanti: nella piccola distribuzione al minuto e nell'ingrosso le tendenze risultano infatti opposte. Il settore ingrosso segna una certa ripresa con un significativo +5%, soprattutto laddove opera con il manifatturiero che mostra in diversi comparti un incremento sia degli ordini che del fatturato. Rimane invece ancora contraddistinto da un andamento fortemente negativo tutto il settore del commercio al minuto e del turismo che invece segna una contrazione media dei ricavi del 2,9%.
Andamento dei volumi d'affari per settori
Commercio al minuto di alimentari: -8,45%. E' questo il settore che più di tutti sconta il calo dei consumi nel I° trimestre dell'anno ed è sicuramente anche quello che più ha risentito degli effetti del calendario – Pasqua nel 2013 cadeva in marzo, mentre nel 2014 a fine aprile – ma che da solo non giustifica la caduta dei ricavi nelle piccole e piccolissime imprese alimentari. E' evidente quanto le famiglie continuino a tagliare sui consumi, alimentari compresi, orientandosi sempre più verso strutture che presentano un vasto assortimento di prodotti 'primo prezzo' in offerta
Ristorazione e pubblici esercizi: -1,4%. Anche nel settore dei pubblici esercizi, l'andamento nei primi tre mesi dell'anno risulta negativo. Il calo accomuna sia la ristorazione che i consumi nei bar. In particolare poi nella ristorazione, sulla contrazione dei ricavi si registra un'incidenza del calendario che nel 2014 ha collocato Pasqua nel mese di aprile.
Commercio al minuto extra alimentare: -1,1%. Si registra un'attenuazione del calo delle vendite nelle piccole imprese di questo settore, calo che aveva contrassegnato i trimestri precedenti. Risultano penalizzati soprattutto i consumi di abbigliamento e calzature.
Commercio all'ingrosso: +5%. Il settore appare in netta e significativa controtendenza rispetto agli altri. Soprattutto laddove si rivolge al manifatturiero beneficiando in questo caso dell'andamento positivo che ha caratterizzato la ripresa della produzione e del fatturato in alcuni settori produttivi
"Questi dati purtroppo testimoniano l'andamento complessivamente negativo dei consumi anche nella nostra provincia - afferma Tamara Bertoni Direttore Generale di Confesercenti Modena - soprattutto nel commercio al minuto e nella ristorazione. La crisi che insiste ancora in tutta la sua gravità e da cui non si intravvede a breve alcuna significativa via d'uscita, genera il rischio di un avvitamento della situazione. Per questo si rende indispensabile un'azione rapida ed incisiva del Governo, che deve attuare provvedimenti rapidi, ma soprattutto efficaci in grado di incidere nelle condizioni reali delle imprese. Sono quindi assolutamente necessari provvedimenti volti ad alleggerire la pressione fiscale agendo su una riduzione strutturale della spesa improduttiva, oltre ad interventi in grado di ridurre tangibilmente quelle incrostazioni burocratiche che danneggiano l'avvio, la tenuta e lo sviluppo delle imprese".
"Occorrono inoltre interventi – prosegue Bertoni - che siano da reale incentivo per la ripresa degli investimenti sia nelle aziende private che nel pubblico. Centrale sarà poi invertire la tendenza all'aumento del credit crunch, perché senza credito le imprese non investono ed anzi si moltiplicano le chiusure. Si tratta di emergenze sulle quali occorre intervenire in tempi celeri per ridare prospettiva e centralità a quel tessuto vastissimo di micro, piccole e medie imprese che nel paese, ancor più nel nostro territorio, resta il vero ed insostituibile motore dell'economia e garante della stessa coesione sociale".
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Riforma – dice Landi – ma non smantellamento. Un presidio di legalità e motore di sviluppo -
Reggio Emilia, 4 giugno 2014 -
"Oggi abbiamo bisogno di reti d'impresa, ma a maggior ragione abbiamo bisogno di mettere in campo più larghe reti di collaborazione fra tutti i soggetti che concorrono allo sviluppo economico, alla sicurezza, ai servizi alle persone e alle comunità, alla tenuta del welfare quanto alla competitività del nostro territorio e del suo tessuto imprenditoriale".
E' questo l'appello lanciato da Stefano Landi, presidente della Camera di Commercio, nell'ambito della dodicesima Giornata dell'Economia. Un invito alla coesione che cade nel momento in cui l'economia reggiana mostra i primi segnali di ripresa della produzione manifatturiera (+1,4% nel primo trimestre 2014, con un rialzo dell'1,2% del fatturato) e il consolidarsi della crescita dell'export (+4,3% in valore), cui continuano però a contrapporsi i dati ancora negativi del commercio e dell'edilizia e, soprattutto, una situazione occupazionale che negli anni della crisi (dal 2008 al 2013) ha visto raddoppiare il numero degli iscritti al collocamento (+15.000 unità), con un tasso di disoccupazione passato dal 2,3% al 5,9%.
"E' proprio per questo – ha detto Landi - che la ripresa va costruita, lavorando su opportunità e risorse che più stabilmente vanno colte e valorizzate con un'azione che richiede apporti e responsabilità diffuse e condivise".
"Attorno alla medio padana, all'area Nord, al tecnopolo, alla formazione legata all'impresa, al credito e alla ricerca, così come su tante altre eccellenze nuove o antiche del nostro territorio – ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio - occorrono stabilità di progetti e di lavoro, rigenerando un virtuoso circuito entro il quale le differenze tra i soggetti in campo sono una risorsa e non una ragione di divisione".
Da Landi, poi, un affondo sulla riforma del sistema delle Camere di Commercio.
"Personalmente – ha detto - non posso sicuramente essere tacciato di essere un supertifoso del sistema camerale così come lo abbiamo vissuto sino ad oggi nella sua interezza, ma credo non dobbiamo confondere le riforme con le distruzioni, perché lo smantellamento delle Camere di commercio non sarebbe un favore, ma un danno alle imprese e ai territori".
Nessun giro di parole, dunque, da parte di Landi, per manifestare le preoccupazioni e le sollecitazioni del sistema camerale a proposito di una riforma che sembra avvicinarsi a grandi passi, ma che corre il rischio – secondo il presidente della Camera di Commercio – di assecondare "correnti di pensiero che parlano semplicisticamente di tagli, di riduzioni o di abolizioni del registro imprese, con una banalizzazione del ruolo di enti che si configurano come veri strumenti di promozione dello sviluppo del territorio".
Proprio per sostenere e tutelare questo ruolo, le Camere di Commercio hanno già messo in campo un progetto di autoriforma, che parte innanzitutto da una migliore definizione di alcune funzioni fondamentali che riguardano, ad esempio, la regolazione del mercato, la semplificazione amministrativa, i supporti per l'accesso al credito, i servizi per l'internazionalizzazione, l'assistenza e la promozione per le nuove imprese. "E' partendo da qui – ha spiegato Landi – che giungiamo poi alla razionalizzazione del numero degli Enti camerali, alla redistribuzione delle competenze tra i diversi livelli territoriali, alla sensibile riduzione del numero delle aziende speciali, all'introduzione di costi standard per la qualità dei servizi da erogare alle imprese dei diversi territori, alla definizione del diritto annuale sulla base dei costi standard e alle priorità strategiche fissati con Governo e Associazioni, nel rispetto del principio di autofinanziamento dell'ente camerale".
"Anche attraverso il Registro delle imprese – ha concluso Landi – le Camere di Commercio sono un presidio di legalità irrinunciabile e sono le uniche istituzioni, svincolate dalla politica, interamente dedicate a promuovere e sostenere le imprese nell'interesse delle economie locali e dei territori".
Sulla stessa lunghezza d'onda il prof. Giulio Sapelli dell'Università degli Studi di Milano: "non si può abolire il registro delle imprese – ha detto – e occorre comprendere bene che le Camere di Commercio sono le case di lettura dei mercati e costituiscono una rappresentanza funzionale (e non sindacale) delle imprese". Insieme a Sapelli, alla Giornata dell'Economia ha partecipato, tra gli altri, anche il prof. Luigi Campiglio dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
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