Il dato emerge dagli ultimi esami effettuati da Sorgeaqua -
Zero. È il valore riscontrato dopo le ultime analisi effettuate sull'acqua della rete idrica pubblica del comune di Finale Emilia per verificare l'eventuale presenza di fibre di amianto. A comunicarlo è Sorgeaqua, società a totale capitale pubblico, che si occupa della gestione del servizio idrico integrato in cinque comuni: Nonantola, Ravarino, Crevalcore, Sant'Agata Bolognese e Finale. Sorgeaqua rende pubblici, in una logica di totale trasparenza i dati delle ultime analisi, effettuate il 30 agosto 2013 in Via Galimberti, e annuncia che proseguirà questo tipo di monitoraggio, pur trattandosi di un'azione la cui natura è di carattere volontario e non imposta dalla legge.
Al riguardo è utile ricordare alcuni dati oggettivi per evitare il diffondersi nell'opinione pubblica di timori che, appaiono del tutto infondati. Sotto il profilo sanitario, infatti, l'Organizzazione Mondiale della Sanità nel documento "Direttive per la qualità dell'acqua potabile" volume 1 Raccomandazioni, pubblicato nel 1994, si è così espressa "...Non esiste dunque alcuna prova seria che l'ingestione di amianto sia pericolosa per la salute, non è stato ritenuto utile, pertanto, stabilire un valore guida fondato su delle considerazioni di natura sanitaria, per la presenza di questa sostanza nell'acqua potabile"; questo concetto è stato ribadito anche nei successivi aggiornamenti (Linee guida sulla qualità dell'acqua, OMS 2011).
I riferimenti normativi
La normativa nazionale e comunitaria sulle acque destinate al consumo umano che fissa le condizioni necessarie a garantire la distribuzione di acqua potabile sicura non considera l'amianto un parametro da controllare e non ne indica limiti di concentrazione, in quanto non vi sono evidenze della sua pericolosità a seguito dell'ingestione con acqua potabile.