Lunedì, 22 Luglio 2013 17:47

Le conseguenze della violenta grandinata e della tromba d’aria dello scorso 13 luglio

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Reggio Emilia, 22 luglio 2013 -

Un numero destinato a crescere. Questa mattina a Boretto l’incontro convocato da Provincia e comuni colpiti dalla grandine e dalla tromba d’aria del 13 giugno.  Il termine per presentare le segnalazioni di danni alla Provincia è il 26 luglio -



Ad oggi sono circa 120 le segnalazioni di danni arrivate e si stima che nei prossimi giorni possano salire ancora. Il punto sulle conseguenze della violenta grandinata e della tromba d’aria dello scorso 13 luglio, evento di una gravità tale che non ha precedenti nel Reggiano negli ultimi 10 anni, è stato fatto questa mattina nel corso dell’incontro, promosso dalla Provincia di Reggio Emilia e dai comuni della Bassa, nella cattedrale del Museo del Po a Boretto. Il termine per presentare le segnalazioni di danni agli uffici della Provincia è il 26 luglio. Solo a quel punto la Regione Emilia-Romagna sarà in grado di delimitare l’area potenzialmente soggetta alla dichiarazione dello stato di calamità naturale.
L'incontro di questa mattina, cui hanno partecipato molti agricoltori, ha visto la presenza, oltre che degli amministratori della Provincia e dei sindaci dei comuni colpiti, della senatrice Leana Pignedoli, in veste di vicepresidente della commissione Agricoltura del Senato e dell’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni. Presenti anche i rappresentanti delle banche, gli esponenti di associazioni agricole e delle centrali cooperative.
Nel suo intervento la presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini ha ribadito il proprio impegno per ottenere interventi concreti, in tempi certi, a favore di coloro che hanno subito i danni. La Presidente ha ricordato come la nostra provincia, nell’ultimo periodo, sia stata colpita da ripetuti fenomeni calamitosi dalle gravi conseguenze, e come sia stata proprio l’agricoltura, in particolare per i fenomeni meteorologici, a subire i danni più pesanti. Ha poi rimarcato come il nostro territorio, che pure è tra i più produttivi e tra quelli che maggiormente contribuiscono alla ricchezza nazionale, fatichi a trovare ascolto e aiuto da parte del Governo quando si trova ad affrontare delle difficoltà. In quest'ottica ha invitato anche l’Unione Europea ad essere più presente, in particolare  per i problemi legati alla nostra agricoltura: “Finanziare la messa in sicurezza del territorio  - ha aggiunto la Presidente - significherebbe creare anche nuovi posti di lavoro, dando una forte spinta al rilancio della nostra economia”.
L’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni ha prospettato per le aziende danneggiate dalla grandine l’anticipo degli aiuti previsti dai pagamenti annuali della Pac (Politica agricola comune) e uno stanziamento per sostenere lo sgravio dei tassi d’interesse per prestiti destinati a far fronte ai danni o a ricostruire strutture e scorte.
“La tromba d’aria e la grandine del 13 - ha ricordato l’assessore provinciale all'Agricoltura Roberta Rivi - hanno colpito una zona molto vasta, perché anche in diverse aree della Lombardia si sono verificati fenomeni simili. La tenacia tipica della gente emiliana - ha aggiunto - va ora applicata anche a ottenere aiuti. Diverse aziende hanno perso il 100% della produzione, per questo soffriranno di un mancato reddito e di un aggravio di spese con conseguenti problemi di liquidità. Per queste ragioni servono finanziamenti e crediti agevolati per far ripartire le aziende, e contestualmente anche avverrà anche il rifinanziamento dei consorzi fidi. Con il riconoscimento dello stato di calamità naturale saranno concessi sgravi contributivi e fiscali, compreso lo slittamento dei mutui ”.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

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