Giovedì, 10 Marzo 2016 13:00

Addio a Pietro Iotti: S.Ilario saluta l'ex sindaco deportato a Mauthausen In evidenza

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Si è spento nella giornata di ieri 9 marzo Pietro Iotti. S.Ilario saluta l'ex sindaco, testimone della Resistenza e dei lager. Il sindaco Marcello Moretti, a nome dell'Amministrazione, dei dipendenti comunali e di tutti i cittadini, si unisce al dolore della famiglia.

Reggio Emilia, 10 marzo 2016

Nella giornata di ieri 9 marzo ci ha lasciato Pietro Iotti, nato nel 1926 ed ex sindaco di S.Ilario dal 1951 al 1960.
Il sindaco Marcello Moretti, a nome dell'Amministrazione, dei dipendenti comunali e di tutti i cittadini, si unisce al dolore della famiglia.

Con la scomparsa di "Piero" se ne va una parte importante della nostra storia, non solo santilariese.
Quello che ha segnato la vita di Iotti, come tutti sanno, è stata la terribile esperienza nel campo di concentramento di Mauthausen. A causa della sua attività politica durante l'occupazione tedesca, fu deportato nel 1944, a soli diciassette anni, insieme ad altri giovani santilariesi.

Piero fu uno di quelli che riuscì a tornare. Minato nel fisico, ma deciso a riscattare la propria "storia". Scelse di farlo impegnandosi politicamente nel Partito Comunista e per il progresso materiale e morale della propria terra. Divenne così uno dei protagonisti degli anni "eroici" della ricostruzione. Vogliamo ricordare due momenti che danno la statura del personaggio nei suoi anni da sindaco. Innanzitutto i suoi incontri con il presidente dell'ENI Enrico Mattei: un impegno che permise a S.Ilario di divenire uno dei primi comuni in Italia ad essere dotati del gas metano, trampolino per lo sviluppo dei decenni successivi. E poi l'istituzione del Premio di Pittura che radunò nel nostro paese alcuni dei migliori pittori e critici italiani negli anni Cinquanta e Sessanta.

Nonostante gli intensi impegni professionali e amministrativi che lo portarono a diventare assessore a Reggio con un altro sindaco illuminato come Renzo Bonazzi, Piero non aveva dimenticato gli anni di guerra. Attivissimo nell'ambito dell'ANPI, incominciò a coltivare in anticipo sui tempi, la pratica della memoria. Nel corso degli anni ha incontrato migliaia di studenti di tutta la provincia che poi conduceva a visitare il lager austriaco. Un'esperienza – quella del ritorno nel teatro della prigionia – dolorosa ma necessaria.

I suoi pensieri e i suoi ricordi legati a Mauthausen sono poi confluiti in un libro – Sono dov'è il mio corpo – che costituisce una lettura preziosa e ne testimonia lo spessore morale e intellettuale.

Lo scorso 23 gennaio in Biblioteca, in occasione del Giorno della Memoria, i ragazzi santilariesi hanno "messo in scena" il libro. È stato, ancora volta, un momento intenso, emozionante. Piero non ha potuto esserci, ma in tanti – tutti noi che lo abbiamo conosciuto – sentivano la sua presenza e quello che ci ha trasmesso: la passione civile, la sensibilità per la cultura, il dovere per la memoria. E le sue doti personali: umanità, intelligenza, coraggio, decisione, ironia...

Così possiamo dire che Pietro Iotti se ne è andato, ma non ci ha lasciato. Speriamo di essere degni di quello che ha fatto e di portare al futuro il cuore del suo messaggio.

(Fonte: Ufficio Stampa - Comune di Sant'Ilario d'Enza)

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