Il comandante della Polizia municipale di Parma si farebbe accompagnare, ogni mattina, nel tragitto dalla stazione ferroviaria alla sede del Comando da "auto in tinta civile appartenente al corpo che dirige, guidata da agenti di polizia municipale".
Lo riferisce il consigliere Gianguido Bazzoni (Pdl) in un'interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui si precisano, sulla base di una "documentazione fotografica pubblicamente diffusa", marca e targa dei due mezzi utilizzati e si ricorda che la Regione avrebbe stipulato un Accordo di programma per l'istituzione e lo sviluppo del Corpo di Polizia municipale con il Comune di Parma, in base al quale sarebbero stati erogati "cospicui finanziamenti", "fino a 360.500 euro", per il triennio 2010-2012, specificamente per l'"acquisto di veicoli idonei a svolgere al meglio le attività di competenza".
Bazzoni segnala inoltre che gli agenti alla guida dei mezzi, che avrebbero espletato il servizio di trasporto del comandante nel citato tragitto, non avrebbero indossato l'uniforme, mentre il Regolamento del Corpo di Polizia municipale di Parma, in conformità della legge regionale in materia (24/2003), all'articolo 33 detta i casi in cui indossare o meno l'uniforme e, al comma 5, recita: "Il personale del Corpo, per particolari esigenze funzionali al servizio da prestare, previa autorizzazione del Comandante, può svolgere l'attività d'istituto in abito civile".
Bazzoni chiede quindi se le due autovetture utilizzate siano state acquistate con i finanziamenti regionali e, in caso di risposta affermativa, se il Comune di Parma abbia inserito le attività per cui i mezzi sarebbero stati utilizzati nel rendiconto che avrebbe dovuto trasmettere, in base all'Accordo di programma, agli uffici regionali per l'erogazione dei fondi.
Il consigliere vuole quindi sapere quale valutazione esprima la Giunta sul fatto che gli agenti nell'adempimento del servizio di trasporto del loro comandante non indossassero la divisa, in conformità con quanto previsto dalla legge regionale e dallo specifico regolamento comunale, e se non ravvisi, nella documentazione in suo possesso, violazioni alle prescrizioni regionali. (AC)
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)