Vi siete mai chiesti quante storie potrebbe raccontare un'ascensore, se potesse parlare, in quel quotidiano e piccolo tragitto che fa andando su e giù trasportando le persone? Lasciandoci trasportare con un pò di fantasia e tanta tenerezza ci aiuta SUSANNA VOLIANI con un libro per i nostri bambini in cui animaletti divertenti salgono e scendono da un ascensore...e se invece succeddesse a noi?
Di Susanna Voliani
Nell'ordinaria quotidianità di un movimento semplice e conosciuto come quello dell'ascensore di un condominio, si possono nascondere fatti sorprendenti.
In questo divertente e movimentato albo che arriva dall'Estonia, scritto da Katlin Vainola ed illustrato da Ulla Saar (Sinnos Editrice, collana I tradotti), si presentano una serie di personaggi che entrano ed escono dall'ascensore di un palazzo, ognuno con proprie caratteristiche e peculiarità, con la propria vita, con il proprio lavoro.
Un porcospino, una giraffa, due piccioni, un polpo, un canguro, uno scoiattolo, tutti simpatici, indaffarati e straordinari nelle loro originali occupazioni. Sei piani per sei storie diverse, sei volte si ride alle parole dell'ascensore che narra in prima persona.
Che cosa fanno gli inquilini quando salgono o scendono da soli e nessuno li vede?
Il generoso e intraprendente ascensore accoglie tutti con cortesia ma rimprovera chi non lo rispetta, e alla fine di ogni giornata riposa tranquillo sapendo di aver fatto il proprio dovere accompagnando tutti su e giù.
E domani, chi sarà il primo a chiamarlo?
Una lettura divertente, illustrazioni vivaci, scrittura in stampatello adatta ai piccoli che iniziano a leggere da soli. E se abitate in un palazzo con l'ascensore, inizierete anche voi a guardare i vostri vicini con occhi più attenti.
Dai 4 anni.
Credits photo Ali express.com – diversal.co.uk – amazon.it – choozen.it –farmayes.it
La spiritosa Betty Doll by Elisabetta Franchi: una bambolina fashion. Disponibile in "Limited Edition", è già diventata una vera e propria fashionista, dotata di profilo Instagram che raccoglie le sue più belle foto e avventure. Assolutamente da non perdere per tutte le amanti della moda e del mondo EF.
Di Veronica Volpi
"The doll sells fashion and the fashion sells doll": mai frase detta fu più vera. Se da una parte designer stravaganti della schiera di Jeremy Scott ricercano collaborazioni con la Mattel per vestire Barbie, famosa icona di stile, dall'altra stilisti italiani creano preziose bambole e prodotti al 100% Made In Italy in grado di far giocare nuove generazioni di bambine e far sognare donne ormai diventate grandi.
L'eleganza della contemporaneità torna, quindi, a invadere non solo gli abiti delle donne adulte, ma anche i giochi delle fanciulle che saranno le donne del domani. E' questo il caso di Elisabetta Franchi che ha deciso di plasmare una vera e propria testimonial in stoffa destinata a diventare un'icona di moda e stile.
La bambola, chiamata BETTY DOLL, con i suoi lunghi capelli castani dal taglio a frangetta, rappresenta un ricordo affettivo legato all'infanzia della stilista, ovvero il suo desiderio di poter vestire con i propri abiti le donne di tutto il mondo.
Disponibile in "Limited Edition", è già diventata una vera e propria fashionista, dotata di profilo Instagram che raccoglie le sue più belle foto e avventure.
La genialità e metodicità della designer emiliana traspare nella cura dei dettagli degli outfit della bambola, i quali riprendono i modelli emblematici della collezione: l'abito bianco dai fiori lamponi tridimensionali, il completo inchiostro dal seducente gioco di trasparenze, la lunga gonna asimmetrica in stampa tigre siberiana e la gonna a palloncino maculata con la camicia col fiocco.
Linee morbide, quindi, che con la loro rotondità portano a una sensazione d'infantile purezza e dolcezza, ma che allo stesso tempo celato un'elevata arte sartoriale che le sopraeleva al di sopra dei tradizionali gadget commerciali.
Una piccola viaggiatrice di estrema eleganza che da una parte lascia trapelare uno stile romantico, ma dall'altra si afferma nella sua forza e individualità, proprio come le donne che rappresenta e che vestono EF.
Si chiama ISommelier Smart Decanter e lo ha creato iFavine: il nuovo progetto riduce i tempi di decantazione di qualunque vino a pochi minuti grazie ad un flusso di ossigeno purificato.
Di Cecilia Novembri
Il mondo dell'enologia e dintorni è in continua evoluzione, sempre nuove scoperte e invenzioni sono all'orizzonte.
Super intelligente e veloce, si chiama ISommelier Smart Decanter e lo ha creato iFavine, innovativo gruppo internazionale, nato nel 2013 e guidato dall'imprenditore cinese Eric Li.
La sede principale si trova nel cuore di uno dei più importanti distretti enologici del mondo a Bordeaux, in Francia, a questa si aggiunge quella di Napa.
Questo nuovo progetto riduce i tempi di decantazione di qualunque vino a pochi minuti grazie ad un flusso di ossigeno purificato che consente di degustare in poco tempo vini di grande pregio e anche di annate importanti!
Un minuto di ossigenazione di un vino di qualsiasi annata corrisponde ad un'ora di decantazione tradizionale.
Cosa fondamentale per i veri intenditori è che il vino, da questo processo velocissimo, non subisce alcun tipo di alterazione delle caratteristiche organolettiche.
La caraffa contenente il vino viene messa su una base, poi sul display vengono impostate le informazioni del vino, annata, gradazione, tipologia, in base alle quali l'apparecchio calibra l'ossigeno da inserire all'interno che andrà dal basso verso l'alto per un'ossigenazione omogenea.
In una fase preliminare il magico apparecchio filtra l'aria dell'ambiente circostante separando l'ozono e gli altri gas eliminando così umidità, polvere, inquinamento e odori, il tutto senza nessun intervento chimico. Con iSommelier, per portare in tavola un vino importante, non sarà più necessario attendere i tempi di decantazione naturale.
In pochi minuti il vino sarà pronto da servire, con aromi sviluppati e tannini rotondi.
Nel 2015 iFavine ha fatto ingresso anche in Italia, stringendo alleanze con alcuni dei principali operatori del settore.
Grande innovazione, tempi ridotti, in linea con la frenesia dei ritmi che ci circondano, ma il vecchio gorgogliare del travaso del vino nel decanter di cristallo e l'intramontabile ma affascinante candela hanno tutto un altro "sapore"!
CREDITS: www.imbottigliamento.it www.wine-mag.ru www.pixabay.com – la finestra del sommelier.com
Le ultime tendenze: una nuova Rubrica dedicata alla bellezza e al look! Avrete a disposizione per tutte voi un vero Make Up Artist e un Hair Stylist allo stesso tempo. Seguite la nuova Rubrica "Beauty: make up&hairstyling" di MORGAN VISIOLI.
HAIR STYLE – CASCHETTO e BOB ASSIMETRICO
Il vero protagonista del 2016 resta il long bob, il taglio di media lunghezza che non conosce battute d'arresto, continuando ad essere tra i preferiti delle donne per comodità e versatilità. Liscio, ondulato (wob), oppure scalatissimo sulle lunghezze in stile punk-rock (shag bob), il caschetto medio è senza dubbio l'hairstyle più di tendenza della stagione.
Geometrico e alla pari come il blunt cut, irregolare e asimmetrico o super scalato con frangette e ciuffi laterali: sono moltissime le varianti del long bob tra cui si può spaziare, da scegliere anche in base alla forma e ai lineamenti del viso.
Toni del colore
Per i toni chiari: basi della radice dai toni castani chiari, biondi scuri, per creare un fondo di base radice di profondità. Contrastare la base con ciocche grandi dai toni biondo grano, miele, nocciola.
Per i toni rossi: sfumature uniformi dai toni di doppia chiaro e scuro, per un effetto vibrante.
Per i toni scuri: riprodurre il proprio colore di origine delle sopraciglia, scaldando la base castana del capello con i toni della corteccia, cacao e caffè.
MAKE UP MARZO – INTENSIVE GARDEN
Una base chiara per risaltare l'incarnato naturale della pelle, ombretti sui toni del bosco e dei fiori per un tocco floreale e labbra rosse come le rose.
Immergiti in un giardino fiorito, tonalità vibranti che richiamano un ricordo antico, con un tocco di eleganza glamour.
Tutorial:
Base
stendere sul viso il fondotinta a scelta in crema o fluido: in crema per una copertura totale e fluido per un effetto più naturale.
Occhi
stendere sulla palpebra mobile l'ombretto Pearl Rose o Paprika sfumandolo, nella palpebra inferiore stendere l'ombretto Turquoise o Lemonade, applicare la matita nella riga infracigliare ripassandola con l'eyeliner Black e come tocco finale applicare il mascara dei toni Black, Blue e Brown.
Labbra
stendere il rossetto dei toni del Rosso su tutta la bocca.
La tendenza di Morgan Visioli Make Up Professional
BASE
Fondotinta in crema Natural Beige 2
Fondotinta fluido Extra lite beige / Lite warm beige
OCCHI
Ombretto Pearl Rose 07 / Ombretto Turquoise 015
Ombretto Paprika 019 / Ombretto Lemonade 023
Eyeliner Black 01
Mascara Black 01 / Brown 02 / Blue 03
LABBRA
Rossetto Rosso 01
Matita Labbra Marrone 03 / Gloss Natural 01
Il video della sfilata e l'intervista a MARIO DICE dalla recente FW a Milano - Moda Donna Collezioni A/I 2016-17. In collaborazione con www.bestvision.tv by Gianmario Cereda (montaggio).
Scopri la sfilata di Mario Dice alla Fashion Week- Moda Donna per la collezione Autunno/Inverno 2016-17.
Tutte le interviste e i video online sul canale You Tube-FlashOn Mag e su www.flashonmag.com
Lo staff di FLASHON MAG e oggi ancor più SUSANNA VOLIANI, con il suo articolo dedicato ai bambini e al fantastico mondo di Peter Coniglio e di Beatrix Potter, vi augura una Felice Buona Pasqua!
Di Susanna Voliani
La Pasqua si avvicina e con l'occasione potremmo dedicare ai nostri bambini qualche momento di lettura che abbia per protagonista l'animaletto pasquale per eccellenza: il coniglietto.
Come non scegliere quindi un classico senza tempo, una raccolta di storie che hanno visto la luce tanti anni fa e che ricompaiono in scaffale oggi, per Mondadori, in una nuova veste unica ed integrale.
Peter Coniglio e le sue ventitré avventure, create ed illustrate da Beatrix Potter dai primi anni del 1900, sono in grado di riportare anche noi adulti, che forse abbiamo conosciuto Peter nella nostra infanzia, in un'atmosfera di tenerezza e calore, di incanto e dolcezza.
Le vicende del coniglietto, della sua mamma, delle sue sorelle, del suo cuginetto e di tutti gli amici del bosco, simpatici animaletti con innegabili caratteristiche umane, le sue marachelle, i piccoli guai in cui si caccia, altro non sono se non rimandi a ciò che tutti noi abbiamo un tempo vissuto: situazioni difficili da cui ci si salva, pentimenti certi, inevitabili ricadute. E via da capo con nuove birichinate.
Il genio di Beatrix Potter si completa con le illustrazioni: gli animali, le piante, i giardini, i boschi, tutti ispirati alla campagna inglese, sono straordinariamente resi attraverso i colori delicati, i tratti fluidi, i precisissimi dettagli di ogni personaggio e di ogni suo movimento.
Tradotte in trentacinque lingue nel corso degli ultimi cento anni, le storie di Peter Coniglio hanno affascinato i bambini di tutto il mondo e sono e rimarranno per sempre un classico senza tempo, da non farsi mancare in casa e da rileggere quando si sente il desiderio di una coccola per gli occhi e per l'anima.
Dai 3 anni.
La luna ha da sempre un suo fascino tutto speciale e secondo antiche tradizioni influenza buona parte della natura che ci circonda. Anche il mondo del vino e quello delle pratiche agricole hanno un forte legame con la luna.
Di Cecilia Novembri
Racconti, leggende e poesie in ogni luogo e tempo sono sempre stati influenzati dall'inafferrabile ed enigmatica Luna!
Ariosto, Leopardi, Shakespeare e, fino ai nostri giorni, Banana Yoshinomo e Haruki Murakami sono solo alcuni degli scrittori e poeti che si sono ispirati per i loro racconti dalla luna.
Anche registi del calibro di Federico Fellini con il suo "La Voce della luna" l'astro è presente per tutta la durata del film interpretando l'inconscio dei protagonisti.
Anche il mondo del vino e quello delle pratiche agricole hanno un forte legame con la luna, seguendo le esperienze tramandate attraverso i secoli dalla tradizione popolare, i contadini hanno sempre seguito le fasi lunari per la semina, l'impianto, le cure colturali e la raccolta.
Per esempio si ritiene che durante il periodo che va dalla luna nuova alla luna piena le radici assorbano dal terreno il nutrimento, la linfa sia in pieno movimento e le piante si sviluppino con maggior forza mentre nella fase dal plenilunio alla luna nuova i ritmi rallentino.
Inoltre i giorni immediatamente precedenti la luna piena sono considerati i migliori per la semina in quanto il seme ha il tempo di abituarsi al nuovo habitat prima di subire l'influsso energetico indotto dal plenilunio.
La tradizione lunare consiglia di imbottigliare: al primo quarto in fase di luna crescente per ottenere vini frizzanti, all'ultimo quarto in fase di luna calante i vini a lungo invecchiamento, con la luna piena si può imbottigliare qualsiasi tipo di vino.
Molti sono i produttori di vino che sono rimasti affascinati da questi antiche tradizioni seguendo loro stessi le tecniche antiche oppure rendendo merito alla luna nei nomi delle loro produzioni.
Una di queste è Il Palagio, la tenuta chiantigiana di Sting che non a caso ha chiamato uno dei suoi vini Sister Moon. Nel Lazio, in zona Castelli Romani, Fontana Candida ha dedicato alla luna il suo Frascati Superiore top di gamma, il Luna Mater, sottolineando il suo ascendente benefico sulla nascita dei frutti della Terra.
Ai silenzi della luna fa invece allusione il passito Ombre di Luna, prodotto dalla tenuta Merlotta.
"Alle volte si crede di trovare il sole d'agosto e si trova la luna di marzo"!
Dall'ultima Fashion Week milanese lo stile di un giovane couturier dalla ricchissima esperienza: MARIO DICE. Un sovrapporsi di stili contemporanei, unici e originali, uno sguardo al passato e al futuro.
Di Veronica Volpi
Continuando la carrellata dei reportage sulle novità mostrate durante l'ultima Fashion Week milanese a Febbraio, siamo state particolarmente affascinante nel scoprire le linee e lo stile di un giovane couturier dalla ricchissima esperienza, vogliamo presentarvi il "mood" di MARIO DICE.
Facendo una piccola introduzione sul brand, la maison di MARIO DICE nasce nel 2007 dopo un esperienza ventennale del suo omonimo creatore.
Dopo l'incontro con Kevin Carrigan affermato professionista della Maison CALVIN KLEIN a New York, lo stilista inizia a lavorare per una delle più conosciute case di moda al mondo, l'esperienza new yorkese incide profondamente nel suo percorso formativo, dandogli l'opportunità di sperimentarsi in diversi ambiti artistici. Rientrato in Italia, l'esigenza di affinare i tecnicismi della moda lo porta ad affiancare le SORELLE FONTANA che gli permettono di acquisire un know how per infine collaborare con le più prestigiose case di moda italiane, tra cui GATTINONI, TRUSSARDI, KRIZIA e DAVID KOMA.
Uno stilista completo, terreno nelle strutture e le tecniche, ma visionario nelle forme e colori, curioso nell'utilizzare, e nello sperimentare tessuti all'avanguardia, propone anche con le sue omonime linee uomo/donna, capi iconici sartoriali, con contaminazioni del mondo artistico nelle sue diverse forme, danno alle sue collezioni un sapore "classico futurista".
Casual e raffinato, sobrio e divertente, elegante e dinamico, il look di MARIO DICE è un sovrapporsi di stili contemporanei, unici e originali, uno sguardo al passato e al futuro.
Nell'ultima collezione A/I 2016-17 presentata a Milano, la donna di Mario Dice non è solo sinonimo di eleganza e di femminilità, ma anche di forza combattiva e di tenacia.
Da questo concetto nasce l'ispirazione di "Roushi-gun", una forte pagina della storia del Giappone che racconta il coraggio di donne che hanno combattuto la guerra al fianco dei loro uomini.
La tradizione nipponica si respira in ogni particolare: la trama a origami fuoriesce in tubini dal tessuto broccato, creando giochi di chiaro-oscuro che conferiscono movimento alla pesantezza della stoffa.
Il disegno stilizzato si fa sempre più chiaro e nitido, assumendo dapprima la conformazione dell'araba fenice, e quindi dei fiori dei loti.
Con la cascata di fiori, la pesantezza del broccato lascia il posto alla leggerezza del jersey, che come un tatuaggio si plasma alla pelle disegnando aderenti bustier nel seducente gioco del vedo e non vedo.
Le lunghezze si protendono, le forme si ampliano e la seta avanza in un'esplosione infinita di animalier.
Leggiadre come libellule le modelle avanzano nell'incalzare della loro seta come pali di un fiore, che sul finale chiude la sua corolla avvolgendo il corpo in abiti a sirena dai raffinati e decori.
Rosso e blu cobalto sono i colori della battaglia e i riflessi dei fiori di loto che sul finale lasciano il posto alla sensualità del nero e alla raffinatezza del bianco.
With the Courtesy of: mariodice.com
Con l'arrivo della primavera ci si avvia verso la Pasqua. Ecco qualche valido consiglio per preparare una tavola ad hoc per questa festività. Come creare simpatici centrotavola o segnaposto realizzando la mise en place perfetta a tema.
Di Giulia Santoro
Dopo Natale ecco un secondo appuntamento vederci radunati intorno ad una bella tavola imbandita dedicato alla Pasqua.
Pasqua religiosamente parlando rappresenta la rinascita. Di solito è il primo campanello anche per un altro arrivo importante, la primavera. Dopo le giornate fredde e corte, dopo il grigio e gli alberi spogli, ecco che la natura si risveglia, il sole comincia a scaldare e la vita ritorna.
È quindi chiaro che sia simbolicamente che realmente questa nostra festa dovrà essere un esaltazione della vita e della gioia.
Come del resto ogni ricorrenza anche questa viene solitamente vissuta in famiglia. È bello poter dedicare una giornata per stare con le nostre persone più care, ecco quindi alcune idee e consigli su come preparare con amore una Tavola di Pasqua perfetta.
Partirei col ricordare ciò che sempre dico nei nostri articoli e cioè che bisogna partire con le idee chiare.
Prima infatti di occuparvi della "mise en place" dovreste già aver scelto il menù da proporre perché la tavola dovrà accompagnare i vostri piatti ed è sempre un tocco di classe poter armonizzare pietanze con tovagliato.
Ricordatevi del tema della Pasqua che come dicevo è la rinascita e la vita. Preferite quindi toni vivaci e pastello, magari giocando con le varie tonalità anche dello stesso colore.
In realtà questa festa dovrebbe essere pensata proprio in virtù degli affetti e uno stile che meglio di tutti esprime calore ed armonia è lo Shabby Chic.
Dal momento che è diventato un "must", sarà sicuramente semplice per voi assemblare la tavola perfetta sfruttando quello che avrete in casa.
Partendo dalle basi, la tovaglia.
Meglio se bianca, burro, crema, sabbia, insomma un colore tirante al neutro.
I tovaglioli, assolutamente di stoffa, invece sarebbe carino metterli colorati. L'ideale sarebbe che avessero il colore o richiamassero il colore del centrotavola, altrimenti andranno benissimo anche quelli bianchi.
Se avete in casa il famoso corredo della nonna sarà questa l'occasione ideale per farne buon uso!
La tavola di Pasqua in realtà è quella che, a mio parere, deve divertire di più con gli addobbi, come per esempio le uova di cioccolato, le colombe e i coniglietti con tanto di sorpresa.
Tutta questa divertente simbologia, purtroppo anche molto calorica, potrete sfruttarla per la vostra "mise en place".
Giocate quindi con i contrasti del bianco, del pastello e del cioccolato. Acquistando magari dei piccoli coniglietti di cioccolata, potrete fare i segnaposto.
Risalteranno benissimo sulla tovaglia bianca appunto.
Lo stesso discorso potrebbe essere fatto con piccole uova, anche se sinceramente quelle le prenderei si, ma per comporre il vostro centro tavola che, come sempre, è il cuore pulsante di una "mise en place" d'autore.
Concentriamoci dunque proprio sul centrotavola.
Abbiamo detto che perfetto sarà abbinare i tovaglioli con i colori dei fiori del centrotavola per esempio.
Acquistate dunque da un fiorista una spugnetta che andrete a inzuppare d'acqua. Su questa spugnetta andate a sistemare una abbondante dose di rose, fresie, tulipani, lavanda che abbellirete con ranuncoli e anemoni.
La composizione apparirà cosi imponente, profumata ed elegantissima. Per smorzare quindi un po' i toni, e divertire anche i commensali, nascondete tra i fiori le vostre ovette sulle quali avrete scritto frasi di augurio o i nomi dei vostri invitati. Sarà piacevole a pranzo ultimato poter giocare alla caccia al tesoro e portarsi via un souvenir della giornata.
Una "mise en place" di questo genere andrà benissimo sia per un pranzo che per una cena dove eventualmente sarà sufficiente aggiungere delle candele, possibilmente lontano dal centrotavola floreale, per dare quel quid romantico e serio in più.
Il vero segreto che una "mise en place" ben riuscita deve svelare chi siete voi con qualcosa di personale da percepire dalla vostra tavola.
Non importa se avrete o non avrete usato bicchieri di Baccarat piuttosto che la tavoglia di Jesorum piuttosto che l'argenteria d'epoca.
Questi dettagli non significano nulla se usati senza gusto, senza amore e senza anima.
Se la tavola rispecchierà la vostra creatività e la vostra passione, sarà sicuramente magnifica anche se semplice.
A questo punto un augurio: Buona Pasqua da tutti noi di FlashOn Mag!
Photo With the Courtesy of: lifestyle.alice.tv, dalani, damigellachicca.it, mitindo.it, finanzaonline.com, luxgallery.it – alice.tv
Sapienti mani dell'alta artigianalità con tradizioni antiche. FLASHON MAG vuole andare alla scoperta di queste più celate attività con CECILIA NOVEMBRI che inizia da oggi la nuova Rubrica "Arti e Mestieri" per presentarci una di queste "eccellenze". Scopriamo insieme LOCALE PARMA, piccolo atelier di "menti in fermento"!
Di Cecilia Novembri
Sabato 5 marzo, in occasione dell'open day di Marina Rinaldi nello store di via Repubblica a Parma, si è tenuta la presentazione di alcune fra le creazioni dell'atelier LOCALE PARMA di Cristina Poldi Allay.
Le sue opere di un'arte antica sono state rappresentate, in quest'occasione, dai cappellini che sono dei veri e propri ornamenti, realizzati dalle mani sapienti delle collaboratrici di Cristina, che dopo aver chiuso l'attività di famiglia nel settore alimentare, per puro caso ha iniziato a lavorare in un'azienda del gruppo Armani e da lì è cominciata la sua esperienza decennale in vari settori legati al mondo della moda.
Il trasferimento dell'azienda fuori Parma e la sua necessità di rimanere in città l'ha spinta a lasciare quest'esperienza lavorativa e alla luce delle sue conoscenze, alla soglia dei 50 anni, Cristina ha voluto creare qualcosa che le permettesse di lavorare, ma al contempo di trovare la soddisfazione e il "bello" da realizzare.
Ed è nato così, il 17 ottobre del 2015, il progetto Locale Parma la cui mission è di TORNARE ALLE ORIGINI.
L'attività rappresenta una bandiera per tutte quelle donne che perdono il lavoro, vivono un momento difficile o che si trovano ad un'età particolare che le potrebbe relegare fuori dal mondo del lavoro.
Ed è con delle amiche carissime che, la scorsa estate all'ombra di una pianta davanti ad un gelato, hanno deciso di condividere questo sogno nel cassetto!
Ognuna di loro è speciale e competente in qualcosa di specifico: Cinzia realizza il manufatto del cappello, dalla messa in forma a tutto ciò che porta al prodotto finale, Cleo si occupa della parte sartoriale, è lei che progetta la rimessa a nuovo degli abiti e dei cappotti, a Giovanna è affidata la parte più creativa e unica, lei è dotata di vena artistica e realizza capi unici, che vanno dai cappelli ai dipinti sui tessuti a mano libera, Laura è incaricata della realizzazione del capo finito, così come deve essere. Poi c'è Cristina che cura la parte commerciale, la ricerca dei materiali e dei tessuti, la coordinazione delle collaboratrici per cercare di valorizzare le specialità di ognuna combinandola con le altre.
I risultati sono più che buoni e proseguire con la realizzazione delle collezioni sartoriali è certamente la strada principale, ma cercare anche delle nuove collaborazioni per muovendosi in altri settori e non rimanere agganciati esclusivamente al discorso atelier, è sicuramente un loro proposito.
Così hanno iniziato a creare dei satelliti che possano gravitare attorno alla loro attività: un cappellino per uno sport, o un dettaglio di una maglia per i giocatori di golf, dei foulard ricamati e dipinti a mano, cravatte particolari, charms per bracciali da collegare a sport con tornei di grande risonanza. Le menti sono in fermento!