La nuova, anzi rinnovata, fragranza di un profumo iconico degli anni '90. FLASHON MAG con GIULIA SANTORO, presente all'anteprima nazionale a Milano nella storica profumeria Mazzolari, ci anticipa le ultime novità di un profumo inconfondibile sia per la sua fragranza che per la sua caratteristica confezione a stella. Lasciamo a voi la scelta tra la new entry e l'indimenticabile Angel!
Di Giulia Santoro
Erano gli anni 90 e tutte, nessuna esclusa, subimmo il suo fascino.
Una stella giovane e nuova nel firmamento della profumeria incantò l'universo intero sia per l'iconica forma della sua confezione sia per la sua magia sensoriale dalle note olfattive così diverse, così potenti e sublimi. Era nato ANGEL.
Dopo vent'anni il leggendario profumo cambia veste.
Si riadatta ad una nuova generazione di donne, più indipendenti, più tecnologiche, ma sempre sensuali e femminili.
Angel diventa ANGEL MUSE e non a caso le nuovissime note della fragranza sono la crema di nocciola, che crea la dipendenza gourmand, e il Vetiver, classica nota legnosa dei profumi maschili.
Un profumo dunque per le "Millenials", le ragazze del futuro, del millennio.
A rappresentare il nuovo "parfum" di casa MUGLER è stata scelta Georgia May Jagger, una bellissima e talentuosissima ragazza dall'animo rock che alla perfezione interpreta la nuova versione di Angel.
Nessuno in effetti più di lei poteva farlo, non solo è la figlia del mitico Mick Jagger ma sua madre è l'ex modella Jerry Hall, ma è stata il primo volto della prima campagna pubblicitaria di ANGEL.
Lo spirito pubblicitario della nuova campagna è incentrato in un vero e proprio inno al contrasto per esaltare sia la dolcezza che la determinazione del profumo e lo fa attraverso un video davvero audace, forte, dove i messaggi di innovazione, indipendenza, coraggio e sfrontatezza del profumo, insieme alla provocante bellezza della Jagger, arrivano chiaramente al consumatore.
In Italia la campagna per il lancio del profumo è appena cominciata.
L'anteprima della presentazione nazionale di ANGEL MUSE, a fronte dei prossimi cinque eventi pianificati sul territorio nazionale, è stata realizzata Giovedì 5 Maggio nel tempio della profumeria milanese, la leggendaria profumeria MAZZOLARI, grazie alle esperte e abili capacità organizzative di Domenico Zambelli, in collaborazione con la nota rivista di cosmetologia e beauty Rève.
Durante l'evento l'aria che si respira ha già qualcosa di avvolgente, ovunque viene vaporizzato il nuovo profumo.
Il video passa incessantemente sui megaschermi delle vetrine della profumeria e gli invitati si immergono nell'atmosfera tra le sale dedicate. Anche se sembra impossibile lasciare il vecchio per il nuovo, nessuno riesce a resistere alla tentazione di portarsi via un flacone della magica pozione.
Luisa Micaletti, direttore responsabile della rivista Rève, ci svela che il titolo della campagna pubblicitaria è #HatetoLove che gioca proprio sul contrasto tra amore e odio scatenato da noi donne nei confronti di tutto ciò che ci piace come il cioccolato, i tacchi a spillo e gli uomini talvolta. Continuando l'intervista la Micaletti ci spiega come sia stato difficile dopo un ventennio proporre una così una nuova veste del profumo iconico Angel. La decisione pare che sia quella di non sostituirlo, e di conservare la produzione della mitica fragranza azzurra, proponendo una versione alternativa, ANGEL MUSE appunto.
Le aspettative, continua la direttrice, sono logicamente molto alte.
Del resto da casa Mugler cosa potersi aspettare se non l'eccellenza quando le premesse sono #GOLOSO#GLAMOUR #SEDUCENTE #ADDICTIVE.
Credits: fragrantica.com – it.mugler.com
Con la consueta dolcezza e tenerezza SUSANNA VOLIANI ci offre lo spunto per una delicata lettura piena di coccole, baci e abbracci tutti rivolti a lei....la mamma, una Regina di Baci! Ricordandovi di prepararvi per la sua festa Domenica 8 Maggio!
Di Susanna Voliani
La casa editrice Babalibri ha arricchito, alcuni anni fa, il suo già ben nutrito catalogo con questo incantevole albo da poter dedicare a tutte le mamme del mondo.
L'autrice ed illustratrice belga Kristien Aertssen ci delizia con una storia dolce e tenera, quella di una mamma regina che, non avendo tempo per coccolare la figlia, la invita a partire con l'aereo regale per provare a cercare la Regina dei Baci.
Preso il consiglio alla lettera, la principessa si recherà in giro per il mondo e troverà ad ogni sosta uno strano regno, una diversa sovrana che le insegnerà qualcosa di prezioso e le lascerà un dono da portare a casa. La regina delle torte, la regina dei gatti, la regina dei giochi, la regina dei fiori e la regina della notte la chiameranno zuccherino, bambolina, stellina, rosellina, ma nessuna sarà in grado di darle lo stesso affetto e gli stessi baci della sua mamma.
La principessina tornerà a casa, al suo palazzo, dove la Regina, sempre più triste ed inconsolabile per la mancanza della sua piccolina, sarà felice di riabbracciarla e di rimandare tutti i suoi impegni per poterla riempire di baci. La mamma: l'unica vera Regina dei Baci!
La storia ha il ritmo semplice e ripetitivo che i bambini tanto amano, il finale è dolce e rassicurante, le illustrazioni sono allegre e briose e le figure umane rappresentate sempre sorridenti e positive.
Un libro da leggere dopo la quotidiana separazione dalla mamma, al momento del ricongiungimento, per regalarsi un pieno di tenerezza con mille e mille baci!
Dai 4 anni.
Credits Photo: partecipiamo.it – urbanpost.it – insidethebeautycase.wordpress.com – asiloinfantiledicarita.it – pianetamamma.it -
Che ne dite di preparare qualcosa di buono e inviatante per voi e i vostri commensali magari sorseggiando un buon bicchiere di vino tra un impasto e l'altro? Arriva in aiuto per noi ILARIA BERTINELLI che offre anche utili consigli per una sana cucina senza glutine per coloro che devono prestare qualche attenzione in più.
Di Ilaria Bertinelli
Il piatto tipico della tradizione romagnola in realtà è un "pane salvacena". Infatti, questi squisiti dischi di impasto si preparano senza lievito, quindi non richiedono tempo di riposo.
Non solo. Per chi, come i non romagnoli, non è dotato di piastre specifiche per la loro cottura, potrà tranquillamente rimediare con una buona padella antiaderente.
Quindi, con 20 minuti a disposizione, porterete la gioia e il sorriso a tavola accompagnando le mini-piadine con tutto ciò che vi piace: formaggi, verdure, salumi e, magari anche una confettura o una crema di cioccolato per il dessert.
Questa ricetta generalmente contiene glutine, quindi troverete indicate le farine per realizzare le piadine senza glutine contraddistinte da un doppio asterisco **, mentre alla fine della ricetta troverete le indicazioni per realizzarle con farina tradizionale.
INGREDIENTI
47,6 g CHO per 100 g
IngredIenti per 6 persone
200 g acqua tiepida
150 g farina per Pane e Paste Lievitate BiAglut**
150 g farina Mix IT DS**
40 g strutto
14 g olio extra vergine di oliva
10 g sale
½ cucchiaino bicarbonato
q.b. farina** per spianatoia
PREPARAZIONE
Mescolare tutti gli ingredienti in una terrina o in un robot fino a ottenere un impasto soffice e liscio
Coprirlo con una pellicola trasparente e lasciarlo riposare in frigorifero per circa 30 minuti
Stendere la pasta piuttosto sottile con il mattarello e, spolverando la spianatoia con una delle farine utilizzate, tagliare dei dischi della dimensione desiderata
Cuocerli in una padella antiaderente ben calda.
Quando le piadine saranno dorate su entrambi i lati, servirle calde accompagnandole con formaggi, salumi e verdure a piacere.
N.B = Versione con glutine:
Preparare le piadine con 300 g di farina di frumento.
CREDITS photo: - blog.giallozafferano.it – kitchencri.it – lacucinadipattylou.blogspot.com – ricettesapori.pianetadonna.it – cookaround.com – interrogarobot.blogspot.com – aboutappettit.com – agrodolce.it – morenaincucina.ifood.it -
"Upside down" significa letteralmente sottosopra. E' questa la bizzarra novità in materia di degustazione del vino. In effetti la curiosità ci porta a pensare come sia possibile degustare un vino con un calice "capovolto"...volete saperne di più? Solo CECILIA NOVEMBRI potrà soddisfare al meglio questo arcano con il suo articolo odierno!
Di Cecilia Novembri
Per una degustazione che si rispetti il bicchiere è uno degli elementi fondamentali per poter apprezzare al meglio le caratteristiche organolettiche del vino che consenta poi l'ottimale abbinamento con il cibo.
Quindi cena elegante o degustazione professionale i calici del vino sono un punto di forza.
Ed ecco una bizzarra invenzione per "sdrammatizzare" la forma solenne di certe degustazioni, UPSIDE DOWN: il calice in cui si beve al contrario! Si poteva pensare che in fatto di calici fosse stato inventato tutto il possibile, dalle classiche forme per degustazioni ufficiali a quelli per la birra, a quelli ampi per i grandi rossi e così via, e invece no, l'originale gadget ha una fessura che parte dalla base e attraversa l'intero stelo, la bevanda così scende fino al bicchiere vero e proprio (rigorosamente chiusa).
Ne esce così una pseudo bottiglia dalle sembianze di calice capovolto, perfetta per una cena ad alto tasso di sorprese.
Il gesto estetico ne esce totalmente stravolto.
E per quanto riguarda l'analisi organolettica scatta immediatamente la curiosità di esaminare il nuovo oggetto, anche se di sicuro non si tratta della trovata ideale per rendere giustizia a tutti gli aromi e i profumi del nostro amato vino.
In vendita online sul portale inglese Red5. Upside Down, forse può essere preso come un invito all'ironia, per sdrammatizzare la forma solenne di certe degustazioni. In fondo, il vino è anche gioco!
CREDITS: brigatadicucina.it - magazine.hotelbrunelleschi.it - canovatour.it - gqitalia.it odditymall.com - media.toxicfox.co.uk
La seduzione è indubbiamente "un'arma" molto raffinata fatta di piccoli dettagli che uniti al fascino della donna (o dell'uomo) che la esercita può davvero mietere vittime inconsapevoli. Quel tocco di seduzione in più che rende esclusiva una persona è il suo profumo che si fissa nella mente come in un fermo-immagine. VERONICA VOLPI ha trovato un profumo storico che è stato ultimamamente rienterpretato ricco di sensualità e mistero quasi da diventare...velenoso!
Di Veronica Volpi
"I am not a Girl, I am Poison". Non sono una ragazza, sono un veleno.
François Demachy, parfumeur créateur di Dior, reinterpreta l'iconico profumo Poison dedicandole alle ragazze che seducono gli uomini in un modo diretto, sexy e quasi sfacciato.
L'elisir francese colpisce nelle sue note orientali-fruttate, inebria nel turbine dello speziato per poi rassicurare nella freschezza del balsamico.
L'Arancia amara è la nota di testa che attira l'attenzione, per poi lasciare il posto alla seduzione della Rosa di Damasco e la Rosa di Grasse; il tutto è armonizzato nel turbine dello speziato di Fava Tonka, Sandalo, Vaniglia, Mandorla e Balsamo del Tolù.
Il bouquet olfattivo diventa specchio della donna che lo indossa: ribelle e anticonformista come l'Arancia amara, la Fava Tonka e il Sandalo, ma senza perdere l'eleganza e la sensualità della Rosa, della Vaniglia e della Mandorla.
L'immagine diventa quella di una party girl al rooftoop del Boom Boom Room di New York, celebre location delle feste più cool della città, vestita in new romantic style e tacco vertiginoso, che con un solo sguardo seduce e inebria la sua preda maschile.
Il profumo diventa specchio del ventesimo secolo, di quelle ragazze ribelli che non hanno paura di niente e di nessuno, che con la loro sfrontatezza abbandonano totalmente la timidezza dei primi amori per conquistare l'uomo che desiderano.
Il tutto però senza abbandonare il fascino che le distingue.
CREDITS – sfilate.it – sandrascloset.com – lively.it -carowepage.tumblr.com
Wannabemag.com – stylology.it – public.fr – gqitalia.it – ohstyle.uk – STYLEUS99.COM
Il Salone del Mobile, il Fuorisalone o meglio la Design Week, altro importante evento internazionale del "Made in Italy" a Milano, si è da poco concluso con l'edizione 2016. GIULIA SANTORO in esclusiva per FLASHON MAG ha girato in lungo e in largo tra eventi ed esposiizoni per offrire a tutti noi un assaggio di quelle che sono state le ultime proposte, le novità in tema di Design, arredo e tanta eccellenza italiana!
Di Giulia Santoro
Ogni anno si dice più o meno la stessa la cosa, ma quest'anno il Salone del Mobile ha superato se stesso, o meglio, è stato superato dal FuoriSalone!
Per chi non ha avuto la possibilità di visitare Milano durante l'ultima Design Week cercherò di riproporre ciò che ho trovato di maggior interesse e che ha regalato momenti emozionanti.
La Design Week ha aperto i battenti martedì 12 Aprile con il grande Opening: tanti, tantissimi gli eventi sparsi per la città. I più grandi e famosi brand di design, architettura e moda hanno organizzato sontuosi eventi per l'Opening della design week di Milano. Concentrati nel distretto di Brera assistiamo ai più blasonati e attesi eventi dell'inaugurazione. In particolare da Kartell quest'anno in collaborazione con Lapo Elkann ha creato una linea essenziale, di carattere, sofisticata con ricercatezza e ricchezza dei materiali e nelle logiche di produzione.
UNOPIU' mantiene il suo incontrastato ed inimitabile stile.
Brand d'eccellenza italiano per l'arredamento da esterno, colpisce come questo marchio riesca a mantenere uno standard altissimo per scelta dei materiali e del design. Un design che abbatte le barriere dei muri ed interno ed esterno comunicano tra di loro.
Richard Ginori invece ci catapulta in un mondo parallelo, fatto di antica eleganza, il fascino di un tempo che fu, soprattutto invidiato e sospirato, traslato nel nostro tempo. Romantico ma aggressivo, leggero ma deciso, unico e non per tutti.
In serata, nel meraviglioso contesto privato del giardino di Palazzo Borromeo, l'evento organizzato dalla nota vodka Belvedere. Un installazione di geniale sincretismo tra ecologico, futurismo ed eleganza. Una veranda su due livelli, fatta di specchi e legno. Dentro ci sono piante, una cucina, il bancone. Tutto a risparmio energetico ecosostenibile.
Il tour continua l'indomani tra i vibranti distretti del FuoriSalone e la curiosità di captare particolari unici in angoli che normalmente sono inaccessibili come i palazzi o le corti del vivace quartiere di zona Tortona: ovunque ci sono installazioni.
Il museo del design, Superstudiopiù, il Palazzo Ansaldo hanno aperto le loro frontiere e ci fanno conoscere i loro tesori, fatti di visionarie e grandi installazioni inventate per rendere la nostra vita migliore. Non per altro la linea guida proposta in quest'edizione della Design Week è rivolta a poche regole in cui è l'arredamento, e non solo, ad adattarsi alle esigenze dell'uomo e della Terra piuttosto che il contrario.
Ci sono illuminazioni, auto lussuose, piscine, biciclette, arredamento per la casa, cucine, salotti, orologi. Nulla è lasciato o dato per scontato. La bellezza e la praticità ecosostenibile sono i principi cardine di questo volteggiare e susseguirsi di esemplari del design.
Durante il weekend il Salone del Mobile apre le porte anche al pubblico e di certo non potevamo mancare questo intenso momento.
Rispetto al FuoriSalone si intuisce subito che qui l'atmosfera è più business e meno mostra, ma è pur sempre interessante scoprire per primi quali saranno le novità del domani in termini di arredamento domestico, illuminazione, ufficio, ed esterni.
Sono presenti tutti i grandi brand del settore e posizionati per aree tematiche.
Ci sono i padiglioni dedicati alle cucine, alle zone Living, alle sale da bagno, al giardino.
Anche qui grande attenzione è rivolta all'ecosostenibilità e alla presentazione dei nuovi materiali dove vengono scoperti i segreti delle tecnologie alternative, ma pur rispettando le esigenze di oggi in termini anche di fruibilità e praticità delle cose.
Le cucine sono tecniche, di facile manutenzione, studiate sia per ambienti piccoli che per tasche meno "ricche".
I bagni sono semplici ma orientati per offrire qualche "servizio aggiuntivo" per chi li vive, come ad esempio doccie-sauna, cromoterapia, musicoterapia in filodiffusione col resto della casa.
Tema centrale e ricorrente è il colore, la vivacità e l'eleganza.
Inoltre sono sempre più numerose le collaborazioni tra top brand di moda con i brand del design che quest'anno hanno la piena fusione in un connubio ideale.
Ora che questo importantissimo evento internazionale si è concluso, Milano è tornata alla consueta normalità: i negozi ai loro consueti orari, le dinamiche installazioni sono state smantellate e le pagine dei giornali, dei blog, dei siti internet cominciano a pubblicare quelle che sono le novità emerse quest'anno.
E così come quando si torna da un viaggio di quelli che ti cambiano e ti fanno crescere, così la Design Week ha lasciato quella voglia di rivivere questa esperienza unica ed emozionale.....arrivederci ad Aprile 2017!
CREDISTS: - glamour.it – indiansavage.com – living.corriere.it
La dedizione conduce all'eccellenza.....presto online su www.flashonmag.com l'incontro con GIGI APOLLONI - mister del Parma Calcio 1913 per raccontare in via confidenziale un anno di successi. Anche questa è "eccellenza italiana".
Qualche idea per le vacanze estive! MARIASOLE, la nostra piccola giornalista in erba, ci accompagna a scoprire mete da sogno ottime per giovani e meno giovani.
Di Mariasole
L'estate è ormai all'orizzonte e l'idea delle vacanze si avvicina.
Esistono dei posti nel mondo che sono dei sogni da vivere, ce ne sono per tutti i gusti!
L'Aquaventure Waterpark di Dubai è meraviglioso, è il parco acquatico più grande d'Oriente con i suoi 17 ettari di estensione.
Spiagge bellissime, lo scivolo più grande del pianeta e un parco giochi pensato apposta per bambini ma anche per i più grandi, lo rendono il luogo ideale dove provare l'adrenalina dei giochi acquatici e contemporaneamente rilassarsi.
Per chi invece preferisce la tranquillità di un bel film deve andare a Sydney, in Australia, al Darling Harbour IMAX dove è possibile varcare la soglia del più grande cinema al mondo, i film sono proiettati su uno schermo di 35 metri di larghezza per 29,5 metri di altezza.
Un'esperienza adatta a chi vuole ammirare immagini talmente perfette da sembrare reali, chiarezza e luminosità 10 volte superiore a quella dei normali cinema.
Chi vuole cenare in totale autonomia? Esistono i ristoranti senza camerieri, da Inamo invece del classico menu da leggere, ogni pietanza proposta verrà proiettata su un E-table, esattamente nello spazio in cui il piatto verrà alloggiato. E dopo aver ordinato, si può ingannare l'attesa guardando lo Chef che prepara il vostro cibo oppure si può scegliere uno dei tanti giochi a disposizione della clientela.
Dove trovarlo? Naturalmente a Londra!
CREDITS:
www.booktable.co.uk www.socreative.co.uk www.pixabay.com www.go-there.co.uk mercurytravels.blogspot.com roomsbooking.com blog.koketna.com - emergingmedia360.org - nbkidsguide.com.au - gizmodo.com - asus-business.co.uk - momvoyage.hilton.com - imax.com.au
Riusciamo ad immaginare vagamente quanto lavoro e adesso anche quanta tecnologia si cela dietro il nostro buon bicchiere di vino? In provincia di Cuneo sono state installate microcamere che controllano i grappoli ogni ora.
Di Cecilia Novembri
Le vigne del terzo millennio diventano sempre più green e ad alto tasso di tecnologia, grazie ad una rete WiFi posizionata tra i filari per monitorare la crescita dei grappoli d'uva: in provincia di Cuneo sono state installate microcamere che controllano i grappoli ogni ora e addirittura sul cellulare l'agronomo apprende la situazione e i bisogni delle vigne.
Piccolissimi sensori che con microcamere raccontano il vigneto ora dopo ora senza bisogno di consumare scarpe e stivali o benzina per passare da un'azienda all'altra.
I consumi sono bassissimi: quando non c'è il sole, basta una batteria stilo per alimentare il sensore per un anno intero, ogni sensore costa circa 40 euro e ne bastano due ogni ettaro.
L'agronomo, seduto al computer in ufficio o con uno smartphone, può ricevere dati e immagini da decine di aziende.
Le viti, infatti "comunicano" e allo scadere di ogni ora mandano a dire se hanno caldo o freddo, se le foglie sono umide, secche o bagnate, se il sole le ha scaldate abbastanza, se il terreno le sta nutrendo bene e quanti giorni mancano alla vendemmia.
L'ingegneria delle produzioni viticole, che rappresenta uno dei settori più evoluti, consente di definire le pratiche colturali ottimali (irrigazione, potatura, scelta del tipo di impianto, miglioramento dei suoli, fertilizzazione, trattamenti fitosanitari, vendemmia) non solo per i vigneti nella loro interezza, ma anche per singole porzioni all'interno dello stesso vigneto, permettendo così di variare gli interventi a seconda delle effettive esigenze delle diverse porzioni di vigneto.
Un tempo, per sapere tutto questo, c'era l'uomo che accarezzava le viti, il contadino che ogni giorno camminava nel vigneto, filare dopo filare, e con la mano toccava tralci, foglie, grappoli, era un mestiere imparato dai nonni e dai padri, un lavoro pieno di conoscenze e di segreti, riuscirà la tecnologia a sostituirli?
CREDITS photo: - lestradedelvino.com - podereforte.it – winenews.it – amicomario.blogspot.com – repubblica.it – youtube.com – deabyday.tv – biasol.com
Nell'era della globalizzazione, ovviamente anche la moda riflette le trasformazioni che avvicinano sempre più le differenti culture. Se da una parte gli stilisti occidentali influenzano grazie alla loro spiccata creatività e all'eccellenza della tipica artigianalità non da meno lo sono i nuovi stilisti emergenti dal fascino orientale nella ricercatezza della preziosità dei tessuti e dello stilo tipico della donna mediorentale: seducente e mai volgare. VERONICA VOLPI ci aiuta a conoscere la "Modest Fashion" nell'articolo odierno.
Di Veronica Volpi
E' una nuova tendenza quella che si sta insinuando nel mondo della moda internazionale: i maggiori acquirenti non sono più i business man indoeuropei, ma gli sceicchi del lontano oriente che, con i loro patrimoni e castelli dorati, possono permettersi ogni tipo di lusso più sfrenato, dagli abiti ricamati con i fili dorati alle scarpe tempestate di pietre preziose e diamanti.
Sono soprattutto le donne del Medio Oriente ad essere sempre aggiornate sulle ultime tendenze e a seguire attentamente la moda, possono assistere alle presentazioni delle collezioni in anteprima, indossare le creazioni più particolari di stilisti di tutto mondo, richiedere le personalizzazioni più stravaganti di abiti e accessori; il tutto però sempre nel rispetto più assoluto della propria cultura.
Nei paesi del medio-oriente più "flessibili", l'abaya e l'hijiab (tradizionale veste e velo musulmano) si arricchiscono di ricami e colori accesi, ricoprendo spesso abiti, tailleur e pantaloni d'alta moda, ma pur sempre rispettando le lunghezze più rigorose e l'assenza di silhouette.
Le donne più giovani si cimentano nel fashion-system diventando vere e proprie stiliste e blogger, mentre quelle più mature hanno consacrato il "Ramadam Rush", la corsa allo shopping sfrenato nel sacro mese del digiuno.
Se da una parte stilisti arabi come Elie Saab, Zuhair Murad e Georges Charka hanno conquistato l'occidente con la loro sofisticata eleganza, dall'altra le maison europee si sono adattate sempre di più alle esigenze delle buyer musulmane, creando delle vere e proprie collezioni ad hoc.
Caso emblematico è stato Dolce&Gabbana, il quale ha traslato le fantasie floreali della collezione autunno-inverno 2016 all'abaya e hijiab, o ancora H&M, che per la prima volta ha introdotto le donne velate nelle proprie campagne pubblicitarie.
Una "modest fashion", quindi, che non solo si pone come forte fenomeno d'integrazione e globalizzazione tra cultura occidentale e orientale, ma che richiama anche il significato originario di eleganza, basato sull'esaltazione dello charme femminile e il conseguente abbandono della volgarità.
Photo credits courtesy of Zuhair Murad, Nadya Hasan @The Fierce Diary, Dolce&Gabbana, H&M