Con l'olfatto restiamo misteriosamente inebriati dai profumi che possono talvolta sedimentarsi per sempre nella nostra memoria fino a rievocare emozioni, persone, posti, situazioni come fossero quadri indelebili! Esiste un vero e proprio "mondo" intorno al "Profumo", ce lo racconta RENATA GORRERI che è stata per FlashOn Mag a visitare la mostra-evento ESXENCE 2016 a Milano.
Di Renata Gorreri
Ovviamente a Milano, si è svolta dal 31 marzo al 3 aprile Esxence 2016 – The Scent of Excellence – ovvero una mostra evento legata alla Profumeria d'Autore completamente "made in Italy" giunta all'ottava edizione.
Esxence è pensato per essere una casa internazionale, un luogo dove si incontrano opinioni, esperienze, proposte e conoscenze.
Esxence ospita case madri, distributori italiani e stranieri a supporto dei marchi accogliendo, oltre alla stampa, buyers, negozianti italiani ed esteri.
Anno dopo anno Esxence ha visto crescere il numero di visitatori: oltre 7.000 nell'ultima edizione e oltre 200 brand di fragranze ed estetica.
Per la seconda volta si è aperto il confine oltre la profumeria con lo spazio dedicato all'Home Fragrance e ad EsxKin, dedicato alla cosmetica e al Make Up.
Gli spazi espositivi hanno come principale obiettivo la valorizzazione e l'identità di ogni singolo marchio che metta in risalto le preziosità di ogni singolo "prodotto-attore".
Esxence non è solo una vetrina, ma accoglie anche laboratori, tavole rotonde ed eventi tra i quali spiccano quelli organizzati da Le Mouillettes & Co., nota azienda di formazione olfattiva.
Per tutti gli appassionati di "profumi ed essenze" è questo un vero e proprio paradiso a favore della meravigliosa arte del linguaggio olfattivo e per tutto ciò che il profumo può evocare attraverso i suoi significati intriganti, curiosi ed affascinanti con quel tocco intangibile, magico, poetico, esplicito o misterioso che sia.
Il filo conduttore di Esxence di quest'anno è stato l'INFINITO, cioè la capacità della Profumeria Artistica di creare oggetti senza tempo.
L'aria espositiva di 6.000 mq al The Mall, nel cuore del nuovo futuristico skyline milanese a Milano Porta Nuova, ha accolto le tantissime novità che hanno colpito per estro creativo e ingegnosità, merita sottolinearne alcune tra cui: ACCENDIS, azienda emergente che ha avuto una brillante intuizione: fare entrare il POP in profumeria. L'anima pop di un oggetto comune come un accendino si esprime attraverso tre fragranze di luce Aclus, 01 e 02: un crescendo di intensità e complessità olfattiva, profumo che illumina la nostra anima.
Particolarmente interessante l'odometro proposto da Tonatto Profumi, si tratta di un metodo innovativo di diffusione delle fragranze nell'ambiente. E' un oggetto in gesso, profumato per infusione e presentato su un piattino di ottone da posizionare dove possa incontrare la luce o il calore per emanare così la sua fragranza.
Homo Elegans propone due fragranze agli antipodi: "Quality of Flesh" si ispira a Francis Bacon e al suo dandismo tragico e "Tadzio" invece si ispira ad una gioventù bella, viva e acerba.
Uno spazio speciale meritano le candele profumate in particolar modo quelle di Cristina Bellodi: le sue sono magnifiche e in più la Maison ha creato un vaso, futuristico e versatile. Legno pregiato e una faccia metallica per un elevato impatto estetico. Il vaso può contenere i fiori recisi, il flacone di olio per la casa con i suoi bastoncini oppure essere semplicemente esposto come oggetto di puro design.
Per il settore Beauty merita attenzione Essentia Puglia, azienda fortemente legata alla tradizione contadina pugliese che produce solo cosmetici naturali utilizzando la maggior quantità di ingredienti naturali, eco compatibili e non testati su animali: bagno schiuma, shampoo, sapone liquido e crema corpo, sono a base di olio extra vergine di oliva e uva.
E poi nell'esposizione non sono mancati flaconi preziosi, tappi gioiello, giardinaggio profumato, ambientazioni oniriche e ventagli di piume profumate, inutile continuare...l'Infinito è nel Profumo!
CREDITS photo: tonatto.com – cristinabellodi.it – fragrantica.it – milanoweekend.it -
Pochi giorni fa, esattamente il 22 Aprile, è stata celebrata la giornata mondiale della Terra "Earth Day". Forse non tutti sanno che questa celebrazione è stata voluta dalle Nazioni Unite ed è nata nel 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Negli ultimi anni si è sviluppata la sensibilizzazione verso l'ecologia per contrastare le sempre maggiori problematiche riflesse sul nostro pianeta a causa dell'uomo come l'inquinamento e la distruzioni degli ecosistemi.
Parma, 26 aprile 2016
Di Susanna Voliani
Con l'arrivo della primavera, la natura ci dona, con la sua esplosione di colori e profumi inebrianti, energia, vitalità, buonumore.
Calarsi nella magia di un racconto emozionante e ricco di illustrazioni straordinarie e potenti, il cui intento è quello di farci amare ancor più la natura, equivale ad arricchire l'anima. Levi Pinfold, autore ed illustratore, e l'editore Terre di Mezzo ci regalano una storia in versi di sorprendente bellezza e poesia, le cui tavole appaiono come veri e propri quadri in cui perdersi ed incantarsi.
I signori Orzodoro trovano ai margini del loro campo, dentro una sorta di cavolo, un folletto, un Greenling neonato che sarà capace, crescendo, di trasformare incredibilmente la loro casa in una serra, in un orto, in un giardino, in una foresta.
Ogni stanza, grazie a lui, diviene immersa nel verde, ognuna con un suo tema appropriato ed un suo perché: peperoncini, girasoli, angurie, lavande, tutti in una rigogliosa e stravagante abbondanza.
La diffidenza della signora Orzodoro e dei vicini verso questo esserino dalla magica ed esuberante generosità non annulla l'amore e le attenzioni che invece il signor Orzodoro gli dedica con grande dolcezza.
Il finale inaspettato offre un'opportunità di riflessione.
Il tema ecologista, trattato con leggerezza e delicatezza, appare chiaro: abbiate cura della terra e di tutto ciò che essa vi dona.
Portatevi a casa questo meraviglioso albo, leggetelo con i vostri figli in giardino, sul balcone, ma anche semplicemente di fronte ad un cesto di frutta, ad un mazzo di fiori, ad una piantina....
Dai 6 anni.
CREDISTS photo: stile.it – garbenianet.it – storiedelbosco.myblog.it – naturafelix.com – boorp.com – nonsprecare.it – living.corriere.it
Con l'arrivo di un lungo weekend, FLASHON MAG desidera dare il "benvenuto" ad una "new entry": Ilaria Bertinelli.
Ilaria, nota imprenditrice e mamma tuttosprint, è riuscita con la sua energia e caparbietà a trasformare una problematica di salute della sua piccola Gaia in un nuovo stile di vita pieno di amore e cose buonissime. Da oggi le ricette di Ilaria sapranno rendere buoni e appetitosi tutti i piatti senza privazioni, ma con un piccolo e semplice aiuto!
Di Ilaria Bertinelli
La stagione delle zucche volge al termine, quindi vale la pena sfruttare le ultime occasioni di gustarsele in una delle versione che non mi delude mai, la vellutata.
Dopo una lunga giornata di lavoro, anche se la temperatura sta gradatamente aumentando, gustarsi il dolce sapore della zucca abbinato alla nota caramellata delle cipolle cotte al forno, sicuramente ci aiuta a trovare un'oasi di pace e di piacere. Questa ricetta è perfetta anche per i più piccoli della famiglia che non si lamenteranno per un piatto di verdura che conquista anche solo con il colore. Questa ricetta è naturalmente senza glutine, quindi l'unica variante per chi non potesse permettersi il glutine saranno i crostini contraddistinti da un doppio asterisco **
5,3 g CHO per 100 g senza crostini
INGREDIENTI per 4 Persone
570 g acqua
350 g zucca gialla
160 g patata
150 g cipolla
30 g olio extra vergine di oliva
q.b. sale e pepe
q.b. crostini**
PREPARAZIONE
Tagliare la zucca e la cipolla in pezzi di circa 3 cm di lato.
Ricoprire una teglia con carta forno e adagiarvi sopra la zucca e la cipolla; preriscaldare il forno ventilato a 160°C e cuocere le verdure per 30 minuti.
Tagliare la patata a pezzi piccoli e farla saltare in un tegame con 2 cucchiai di olio di oliva per circa 4 minuti, aggiungere le verdure cotte al forno, l'acqua, aggiustare di sale, mettere il coperchio al tegame e lasciare cuocere per 15 minuti.
Con un frullatore a immersione, frullare la minestra di verdura in modo da ottenere una crema e servirla con un filo d'olio per ogni piatto, una macinata di pepe e crostini a piacere.
CREDITS photo: unadonna.it – giallozafferano.it – chiccacook.it – donnad.it –salepepe.it – arnaldagourmet.com – it.wikihow.com – lacucinaitaliana.it – greenpink.org – gds.it
L'articolo odierno di CECILIA NOVEMBRI è tassativamente VIETATO agli astemi! Mentre per tutti gli altri potrebbe essere la realizzazione di un sogno! Non si tratta di una degustazione in una famosa cantina e nemmeno della creazione di un nuovo vitigno, ma...udite, udite la possibilità di dormire direttamente dentro ad una botte!!!!
Di Cecilia Novembri
Un sogno che diventa realtà!
I veri amanti del mondo enologico immaginano di vivere in un mondo "di vino", a 360°, vedono calici, viti, filari, botti e uva dappertutto e nella fantasia accarezzano l'idea di poter dormire in una botte.
Come per incanto ora è possibile!
Si sta diffondendo oramai in tutta Europa un nuovo turismo, una camera d'albergo all'interno di una botte di vino. L'esperienza è unica e fa tornare al passato, riscoprire e rivalutare il rapporto dell'uomo con la natura. L'atmosfera è di totale relax, immersi nel verde, si alloggia direttamente tra i filari che fanno da vista spettacolare che si può ammirare dalla finestra della botte.
Un must è ovviamente all'arrivo la degustazione di un ottimo vino e dei prodotti tipici locali, non mancano tutti i comfort a cui quotidianamente si è abituati: bagno, angolo colazione, riscaldamento a pavimento, in modo da poter usufruire di queste camere anche nelle notti più gelide dell'inverno.
Dove sono queste meraviglie?
In Svizzera due famiglie del villaggio di Trasadingen, nel Klettgau di Sciaffusa, offrono l'alloggio che prevede due botti di vino da 8000 litri, trasformate, con particolare attenzione ai dettagli, in zona giorno e notte.
Il pernottamento in queste botti promette un'esperienza indimenticabile, di giorno si è affascinati dai bellissimi paesaggi collinari, di notte sembrerà di dormire sotto le stelle.
Una botte serve per dormire, l'altra rappresenta da zona giorno. Un fine settimana lontani dal caos e dallo smog della città, staccare la spina immersi nella natura.
In Germania, nella Foresta Nera si trova lo Schlafen im Weinfass, letteralmente "dormire in un barile di vino", è un incantevole complesso alberghiero le cui stanze sono ricavate in botti per vino e birra di dimensioni giganti, per un totale di 5 stanze.
L'inedito hotel è situato nel villaggio di Sasbachwalden, zona nota per le sue vigne e le specialità gastronomiche, che domina una suggestiva distesa di vigneti e una parte della Foresta Nera.
Si potrà vivere un'esperienza unica, una vacanza da sogno, in una camera romantica, per un week end memorabile!
CREDITS: www.tuttogreen.it www.greenme.it www.pixabay.com Beandbreakfastascolipicena.eu – ovettodicolombo.it – agoda.com – myswitzerland.com – spotmagazine.ch
Come la moda anche il design ha mobilizzato Milano per il grande evento internazionale del Salone del Mobile in una Design Week ricca di eventi sparsi per la città nel contesto del FuoriSalone. VERONICA VOLPI ci illustra tante novità di Design ma con innovativi innesti con la "nostra" Moda. Evviva alla creatività tutta ed esclusivamente "Made in Italy"!
Di Veronica Volpi
Come ogni anno, il mese di aprile ha significato per Milano l'arrivo delle novità in materia di design, arredamento e confort-life.
Stilisti, designer e per la prima volta operatori del settore wine-food hanno unito le loro idee e forze per creare oggetti sempre nuovi e funzionali per il living quotidiano, senza dimenticarne le caratteristiche estetiche e il piacere dei sensi.
In generale si è assistito a un ritorno alle origini: materiali organic ed ecosostenibili sono stati la base per mobili e complementi di arredo, a tal punto da inserire persino l'orto stesso nelle terrazze di casa.
Attenzione per la natura, ma senza trascurarne la funzionalità e comodità: se da una parte cucine ipertecnologiche ci distoglieranno sempre di più dalle preoccupazioni quotidiane casalinghe, dall'altra il piacere del confort di sedie, divani e letti allevieranno il corpo dall'aumento di stress, luci soffuse rilasseranno occhi e mente, mentre la cromoterapia assumerà quasi una funzione psicanalista.
Sulle novità in materia di collaborazioni tra stilisti e designer, ancora una volta Kartell si è posizionato in prima fila, lasciando i propri oggetti iconici nelle mani di sarti e stilisti: Lapo Elkann ha applicato la tecnica del car wrapping alle sue sedie, mentre N°21 ha "vestito" l'iconica lampada Tatì Lace di Ferruccio Laviani.
Non da meno è stato Louis Vuitton, da sempre protagonista della manifestazione con la sua linea Objets Nomades, che ha arricchito il concept del viaggio con la Chaise Longue di Marcel Wanders.
Etro, Roberto Cavalli, Versace e Armani hanno ampliato le loro home collection con nuove fantasie a tema floreale, mentre Marni ha acceso il mondo della danza trasformando lo spazio di Viale Umbria in una sala da ballo con tanto di ballerini che danzano in un set ispirato alla Colombia.
Non da meno sono state le installazioni promosse da Tommy Hilfiger, che ha dato vita a un'isola temporanea, in perfetto stile caraibico per rendere omaggio alla campagna pubblicitaria Hilfiger Denim Primavera Estate 2016, o ancora l'installazione video-interattiva METEOMORPHOSIS che da sfondo ai capi e calzature di GORE-TEX® realizzati in Limited Edition dai Brand Partner internazionali come Acronym, Asics, Camper, Clarks, Herno, Frau, Kennel & Schmenger e Nanamica.
Ultimo, ma non meno importante, grande successo del Made in Italy è stata la collaborazione tra Smeg e Dolce&Gabbana: gli stilisti hanno fatto dipingere a mano l'iconico frigorifero FAB28 Smeg da artisti siciliani con fantasie e ricami tratti dalla tradizione.
Dal carretto siciliano alla frutta del sole, come i limoni, i temi degli abiti delle sfilate sono stati ripresi in 100 pezzi unici che fondono la creatività dell'arte e cultura con la tecnologia del nostro paese.
CREDITS photo: Dolce&Gabbana, Louis Vuitton, Kartell designdate.cz – fradiavola.it – arredamento.it – fashiontimes.it – upstudiomilano.com – ilgiornale.it – touringclub.it – milanodesignagenda.com – robertocavalli.com -
I consigli utili di GIULIA SANTORO in tema di design e dintorni sono rivolti a tutti coloro che sono in procinto di ristrutturare casa. Sono sempre tanti i primi pensieri e le cose da affrontare, quindi superata la fase dell'emozione che domina l'inizio dell'impresa, bisogna cominciare a fare ordine sulle priorità!
Di Giulia Santoro
Finalmente il sogno si realizza: siete riusciti ad acquistare la vostra prima casa!
È un momento emozionante da vivere con gioia e serenità, quindi la prima cosa da fare, dopo i dovuti festeggiamenti, è mettere ordine alle idee.
Fondamentale è partire con un'idea piuttosto precisa sullo stile da creare.
Sfogliare qualche rivista d'arredamento, curiosare tra negozi in città o visitare le case di amici che prima di voi hanno passato questo momento, sarebbe opportuno e consigliato.
Lasciatevi trasportare per di più dalle sensazioni, senza ragionamenti ma solo col cuore, capirete così intuitivamente quale stile più di altri vi attrae con maggior convinzione.
Altro obiettivo è fissare un budget totale da dedicare sia alle spese di ristrutturazione che per l'arredamento della casa. Tenente presente che in genere il budget viene puntualmente sforato, perciò mantenetevi di manica larga.
Quando siete pronti per iniziare i lavori bisognerà decidere a chi affidare un compito così oneroso.
La cosa migliore sarebbe affidare l'intero compito ad un'unica impresa. Cercate quindi tramite conoscenze o passaparola una ditta che sia il più completa possibile che abbia tra le figure di competenza un geometra e diversi muratori, oltre ad un elettricista, idraulico ed imbianchino.
Facendo così abbatterete diversi costi accettando un pacchetto "all inclusive" e naturalmente risparmierete tanto tempo per la ricerca di singoli professionisti.
Il prossimo passo è quello di contattare l'amministratore del palazzo per informarlo che per qualche tempo dalla vostra abitazione potrà provenire rumore o esserci un po' di sporco proprio per via dei lavori in corso. Lasciate un vostro recapito così da poter essere contattati per ogni esigenza.
In corso d'opera non lasciate mai che qualcuno scelga per voi!
Dovrete essere presenti nella scelta dei materiali, dei colori e nella logica di impiego. Sarà più semplice così evitare sorpresine irrimediabili potendo intervenire per tempo.
Non lasciatevi prendere dall'entusiasmo e tenete sempre ben a mente il vostro budget durante i lavori per questo può essere utile farsi una "lista dei desideri" con le priorità per la casa.
Inoltre conservate scontrini, fatture, biglietti di ogni cosa che andrete ad acquistare, compresa la manodopera. Sarà così più semplice potervi tutelare nel caso qualcosa dovesse andare storto.
A lavori terminati arriva in realtà il momento più emozionante: l'arredamento! Dal momento che avete ben chiaro il vostro stile abitativo, le prime cose da farsi sono di ordinare cucina, sanitari e letto. Senza questi sarebbe praticamente impossibile anche solo sopravvivere una notte. Per tutto il resto ci sarà più tempo.
Ordinate tutto su misura se potete, almeno i "pezzi" principali. Il che non vuol dire affatto spendere di più. Anche IKEA predispone esperti dediti proprio a comporre su misura l'arredamento domestico.
La casa apparirà sicuramente più curata e ordinata.
Scegliete possibilmente colori tenui e rilassanti, sia per il colore delle pareti che per l'arredamento generale, ad esclusione solo del divano che, sempre per ragioni logistiche, dovreste acquistare di una gradazione più scura rispetto al resto per evitare che segni di usura e macchie si vedano eccessivamente.
Per ultima cosa ritagliatevi del tempo tutto per voi per farvi un giro tra i negozi e....scegliere il vostro primo e unico portachiavi di casa!
CREDITS photo: casa.lc.it, fazland.com, arredamento.it, latanadelserpente.it, habitoactivair.it, venetorcstrutturazioni.it, immobiliare.it
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All'insegna della solidarietà è il progetto Le MAGLIDEE che sostiene donne in momentanea difficoltà. L'aiuto concreto delle donne per le donne si è realizzato con grande successo alla sfilata-evento a Parma al Workout Pasubio dove è stata presentata la collezione primavera-estate 2016 e che sarà possibile acquistare in diverse boutique della città.
Di Maria Carla Magni
Giovedì 14 Aprile si è svolto a Parma presso il WoPa- Workout Pasubio, un nuovo open-space dedicato ad accogliere happenings ed incontri, un evento-sfilata speciale con finalità benefico-solidali presentato dal Laboratorio Le Maglidee.
Il progetto, gestito da Fiorente, società cooperativa sociale e dall'Associazione Pozzo di Sicar, è nato un anno e mezzo fa per aiutare le donne che attraversano un momentaneo stato di difficoltà, grazie al contributo di Fondazione Cariparma e con il patrocinio del Comune di Parma.
I capi presentati hanno proposto la nuova collezione Primavera/Estate 2016 con una piccola anticipazione sulla prossima collezione autunno/inverno.
Le atmosfere colorate, i caldi toni della raffinata primavera ed il tripudio solare dell'estate sono stati i temi dominanti dei capi del Laboratorio Le Maglidee che crea un prodotto adatto alla vita reale, ad ogni tipologia di donna, ad ogni taglia e ad ogni occasione.
La sfilata è stata occasione di collaborazione tra vari negozi già affermati sul territorio, laboratori artigianali, artisti, musicisti, tutto declinato al femminile a riprova che la collaborazione è femmina.
Gli stessi capi saranno reperibili presso gli stessi negozi che hanno contribuito alla loro realizzazione con l'acquisto e che la clientela potrà acquistare sostenendo l'associazione presso le boutique Marisa Castaldini, Locale Parma Express Couture, Olga, Gian Bertone La Donna, Charlot.
Ad accompagnare la sfilata con musica "alive" il duo femminile parmigiano The Cousins, chitarra e voce, inoltre tra un quadro e l'altro di moda si sono esibite Fiorenza Battistini, Eleonora Addis, Giorgia Gorreri con la regia di Fiorenza Rossella Michelini, con danze e piccoli sketch divertenti.
L'evento tra moda e spettacolo è stato guidato da Francesca Strozzi con il consueto garbo e la collaudata professionalità.
In esposizione le opere pittoriche Fiorenza Battistini e Marina Bonatti.
A conclusione di un pomeriggio all'insegna della solidarietà, del divertimento e dell'impegno delle tante persone coinvolte, tra cui la coordinatrice Elisabetta Benassi, un aperitivo con brindisi beneagurante per un meritato successo!
Il laboratorio è aperto per la vendita diretta al pubblico il martedì e il mercoledì dalle 10,00 alle 15,00 e il giovedì pomeriggio dalle 14,00 alle 19,00.
Le Maglidee – Via Trieste, 84/a Parma
www.lemaglidee.it
Torniamo alla tradizione del weekend di FlashOn Mag dedicata alla proposta di lettura. Il libro proposto da CECILIA NOVEMBRI è una novità editoriale di grande fascino e molto "fantasy" per lasciarsi trasportare in un magico weekend!
Di Cecilia Novembri
Con "L'Eleganza del Riccio" del 2007 Muriel Barbery ha sbancato le librerie di tutto il mondo e le ha regalato la fama internazionale.
Torna con un nuovo romanzo che potrebbe essere il primo volume di una serie, un'epica battaglia tra il bene e il male.
Dalla parte dei buoni stanno i contadini e un'aristocratica popolazione di elfi misteriosamente insediata nei palazzi della Roma patrizia.
Con "La vita degli elfi" la scrittrice francese sconfina nel fantasy, un romanzo onirico che è una riflessione sull'incanto della bellezza minacciata dalle miserie umane, è una meditazione poetica sull'arte, la natura, i sogni e il ruolo dell'immaginazione.
Protagoniste due bambine: Maria vive in uno sperduto villaggio in Borgogna, dove scopre di avere il dono di saper comunicare con la natura. In Italia, Clara scopre di possedere uno straordinario genio musicale e si trasferisce dalla campagna a Roma per sviluppare queste sue meravigliose abilità.
Le due ragazzine conducono vite parallele accomunate però dal contatto con mondi magici e forze maligne grazie ai loro straordinari talenti.
Se, a dispetto di tutti gli ostacoli, riusciranno a unire i loro destini, questo incontro potrebbe cambiare il corso della storia.
Il profondo legame con la natura renderanno possibile l'unione degli umani con il regno del soprannaturale? Per chi ama la penna fantasiosa di questa autrice, potrà godere le sue pagine senza preoccuparsi della trama bizzarra, un commovente e sensibile omaggio al potere della natura e dell'arte di una delle autrici più amate al mondo.
CREDITS www.lexpress.fr www.bookrepublic.it – girodelmondoattraversoilibri.wordpress.com – deabyday.tv – youtube.com
Per chi volesse provare una nuova terapia di rilassamento per sfuggire dallo stress ed è fin dai tempi dell'infanzia attratto da matite e colori ecco per voi l'Artherapy! Colorare non è solo la passione prediletta dei nostri piccini, ma possiamo provare a dilettarci anche noi "giovani adulti" insieme a loro.
Di Susanna Voliani
Se la giovane illustratrice scozzese Johanna Basford ha venduto, soltanto nel Regno Unito, circa un milione di copie dei suoi libri da colorare ("La Foresta incantata", edito da Gallucci, è il secondo dopo "Il Giardino Incantato"), un motivo ci dovrà pur essere.
Che sia la nuovissima mania di scacciare lo stress colorando? Che sia la voglia di sperimentare questa sorta di nuova moda editoriale? Che sia il fascino immediato che suscitano queste immagini d'arte? Fatto si è che queste pagine hanno il profumo antico di un'infanzia fatta di matite e pastelli a cera, ed è proprio qui che scatta il desiderio di condivisione con i nostri bambini: trovare il tempo di colorare insieme, portarsi il libro in viaggio, in treno, al parco o semplicemente sul tavolo del salotto, colorare colorare colorare con calma, attenzione e dedizione, fino a veder crescere sui fogli capolavori dalle mille sfumature.
Piante, insoliti animaletti, oggetti magici inondano questa foresta e celano un segreto custodito nel castello in mezzo al bosco.
Munitevi di matite o pennarelli, temperino, grande pazienza, aguzzate la vista e dalla rigogliosa e sorprendente flora emergerà l'incanto.
L'hanno definita "Art Therapy", atta, così sembra, soprattutto al rilassamento della mente affaticata, ma in realtà non può che rappresentare il giusto mezzo per sviluppare la concentrazione e stimolare la creatività. In grandi e piccini. Perché colorare non ha età.
Dai 5 anni.
Hachettepartworks.com – mamme.it – ideainaction.net – arttherapycollection.com
Non è propriamente un piatto di stagione e tantomeno a basso contenuto calorico, d'altronde il cibo da degustare magari con un buon abbinamento di vino è privo di preconcetti!
Di Cecilia Novembri
Montagne, laghi, orologi.
Questo è quello che salta in mente pensando alla Svizzera, ma esiste anche un'arte culinaria e di vinificazione, limitata ma di nicchia e di qualità.
Un caposaldo dell'edonismo culinario è la Fondue, che più che una ricetta viene considerato un rito conviviale!
Nasce come piatto di recupero del comparto lattiero-caseario, attività prevalente delle comunità alpine occidentali, viene quindi collocata inizialmente in ambito cittadino e borghese, per diventare piatto alla moda chic e informale solo negli anni Cinquanta/Sessanta, sull'onda dei primi flussi turistici e del boom degli sport invernali in zona.
La materia prima è un misto di formaggi duri, fusi in una casseruola calda chiamata caquelon, la cottura è rapida alla quale dovrà provvedere ciascuno dei commensali riuniti a tavola, munito di apposita forchetta con la quale attingere a turno dal recipiente centrale posto su fornello.
Oggi è l'Emmental il formaggio più utilizzato, ma tutte le tipologie svizzere si prestano bene, al punto che diversi cantoni rivendicano, per distinguersi, una propria Fondue: oltre alla Savoyarde classica, troviamo la Fribourgeoise a base di Vacherin, la Neuchâteloise metà Gruyère e metà Emmental, l'Appenzeller al 100% del formaggio omonimo, mentre nella Svizzera centrale si usa 1/3 ciascuno di Gruyère, Emmental e Sbrinz.
Nel Vallese si usa il locale Raclette, che viene direttamente "raschiato" dalla forma ("raclé", da cui il nome) su una fonte di calore, che subito lo fa fondere.
Per accompagnare questo piatto, che rallegra le giornate fredde e grigie, un buon bicchiere di Fendant del Valais, una bella freschezza, con aromi di glicine e frutta bianca. Ha una struttura elegante con note floreali a sfumature di frutta bianca, buccia d'arancia e di limone. Il corpo è morbido ed equilibrato. Se si vuole provare un'alternativa made in Italy un ottimo Verdicchio dei Castelli di Jesi sicuramente non deluderà!
Cronachemaceratesi.it – myswissroom.com – mondovino.ch – castelwine.com