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Dalla Tana (Vignali Sindaco): “Se qualcuno aveva dubbi ora è emersa con chiarezza la natura opportunistica del patto tra PD ed Effetto Parma”

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Domenica, 24 Ottobre 2021 10:31

“Domani” festeggia 1 anno a Parma

Primo anniversario di “DOMANI”, il nuovo giornale fondato da Carlo De Benedetti e diretto da Stefano Feltri.

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Lunedì, 11 Ottobre 2021 06:43

50 firme per le primarie

In vista della prossima tornata elettorale comunale, 50 firmatari sollecitano un confronto aperto attraverso l’utilizzo delle “primarie”.

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Di Raffaele Crispo ed Elvis Ronzoni Parma 14 luglio 2021 - Uno shaker di garbo, buoni propositi e piccole frecce è questo il cocktail che è stato servito martedì sera dal PD al Circolo Arci Colombofili a oltre 100 persone invitate. 

Giovedì, 18 Febbraio 2021 09:49

Nasce l’"Intergruppo 6 stelle"?

Il Movimento 5 Stelle inizia a sfaldarsi, 15 senatori dicono NO a Draghi e altri 8 non si presentano, e allora giungono in aiuto il PD e LEU con i quali fondano un "Intergruppo" parlamentare a riconferma che il PD è la quarta gamba del tavolo o meglio la sesta stella del Movimento grillino. 

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BOLOGNA, 4 gennaio 2020 - "Ancora una volta il Pd utilizza le istituzioni come cosa propria. E il comizio del mio avversario Pd, oggi a Medesano, è finito addirittura in diretta sulla pagina Facebook del Comune, in barba alla par condicio e alle indicazione del Corecom dell'Emilia-Romagna, del 3 dicembre scorso. Le istituzioni sono di tutti, liberiamole dall'arroganza di questa sinistra che usa la Regione e i Comuni come fossero la segreteria di partito. Ci vuole rispetto per la legge, per i cittadini, per la democrazia".

Così Lucia Borgonzoni, candidata alla presidenza della Regione, annunciando un'interrogazione al governo sul caso della diretta Facebook sulla pagina social istituzionale del Comune di Medesano, nel corso dell'incontro elettorale del Pd di oggi

(Foto Francesca Bocchia - Novembre 2019)

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Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 06 Ottobre 2019 09:10

Cornuti e mazziati!

L’embargo russo, voluto dagli USA, è ora premiato con 7,5 miliardi di dollari di dazi statunitensi. Ma a quanto are c’è da essere soddisfatti. È talmente poca la preoccupazione nella maggioranza che i loro leader pensano alle elezioni, allo Jus Culturae e a far votare i sedicenni.
  
di Lamberto Colla Parma  6 ottobre 2019 -

Ma quale segno di stima! Alla vigilia di della visita del Segretario di stato Mike Pompeo, la diplomazia statunitense aveva dichiarato di non veder l’ora di lavorare con il Governo Conte Bis.

Ed ecco che, le coincidenze casuali sono beffarde, appena l’omone di origine abruzzese mette piede il Italia, il WTO annuncia di dare applicazione ai dazi statunitensi richiesti da Donald Trump a fronte degli aiuti illegali concessi a AIRBUS da parte della UE ben 15 anni fa, utili a favorire lo sviluppo e lancio di alcuni suoi modelli (A380 e A350).

Benissimo, soprattutto a fronte della reale motivazione della visita nel Bel Paese, orientata più a ricevere confidenziali informazioni dai nostri 007 circa l’Ucraina Gate che sta opprimendo Trump, che a cominciare un proficuo lavoro con i giallo rossi.cornuto-e-mazziato.jpg

Quindi, non paghi di averci obbligati all’embargo russo in seguito a una crisi generata dalla NATO, gli USA colpiscono pure l’Italia per il solo torto di appartenere a questa UE che non è più parente con quella degli albori, nonostante non si faccia parte del consorzio franco-tedesco-britannico dell’AIRBUS.

Ma, come la maggior parte degli intervenuti al dibattito hanno sostenuto, “siamo tra quelli che sono stati meno colpiti dai dazi”.

Chi si accontenta gode, recita un saggio detto popolare.

Il costo non sarà tanto salato, chi dice che sarà mezzo miliardo e chi un miliardo o forse un po’ di più ma tanto, visto che siamo nelle spese e con la lista delle coperture da completare per la finanziaria, oggi chiamata DEF (documento di Economia e Finanza), aggiungere un miliardino ai 29 previsti è roba di poco conto.

L’importante è invece pensare bene a come si andrà a votare e soprattutto chi avrà quel privilegio.

E qui si capisce come il PD, ex Ulivo, ex DS, ex PDS, ex PCI, sia veramente ossessionato dalle elezioni.
In questi frangenti drammatici per i nostri prodotti ambasciatori del made in Italy agroalimentare ecco che i vertici della sinistra tradizionale (posto che il M5S sembra ormai anch’esso tutto schierato a sinistra) tamburellano su due questioni assolutamente prioritarie per il Paese:


- l’apertura delle urne ai sedicenni;

- lo Jus Culturae (una variante giovanile e dotta dello Jus Soli che passa attraverso l’istruzione scolastica). Secondo gli ultimi dati della Fondazione Leone Moressa, sono circa 166 mila i ragazzi stranieri che hanno completato almeno cinque anni di scuola in Italia e che sarebbero dunque interessati dallo “ius culturae”.

166.000 voti da giovani stranieri che si andrebbero ad aggiungere a circa 1,5 milioni di 16 e 17enni la maggior parte dei quali voterebbero per la sinistra, almeno stando all’antico detto popolare che si “nasce comunisti e si muore fascisti” e le elezioni son belle che vinte!

“Annamo bene”, direbbe la Sora Lella.

 

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Editoriale: - PD in estasi! Adesso al lavoro, c'è un partito da ricostruire. - Lattiero caseari. Grana e Parmigiano stabili - Cereali e dintorni. Mercati stanchi condizionati quasi esclusivamente dal cambio - Parmigiano Reggiano: il "prodotto di montagna" protagonista a Pitti Taste (Firenze 9-11 marzo) - SIMA vari - Meccanizzazione: le sfide a tutto tondo per accaparrarsi il futuro -

SOMMARIO Anno 18 - n° 10 10 marzo 2019
1.1 editoriale
PD in estasi! Adesso al lavoro, c'è un partito da ricostruire.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Grana e Parmigiano stabili
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. Grana e Parmigiano stabili. GRAFICI TENDENZA.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stanchi condizionati quasi esclusivamente dal cambio
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tendenze
5.1 concimazioni mais Mais: concimare bene per raccogliere meglio
5.2 parmigiano reggiano eventi Parmigiano Reggiano: il "prodotto di montagna" protagonista a Pitti Taste (Firenze 9-11 marzo)
6.1 fiume po Destinazione Po: a Parma giovedi' 7 marzo l'autorità presenterà il piano strategico.
7.1 viabilità Emilia - Lombardia Ponte Verdi in peggioramento
8.1 SIMA Paris Machine de l'Année 2019: tutti i vincitori
9.1 Meccanizzazione e eventi Nuovo calendario fieristico della meccanizzazione agricola? L'asse franco-tedesco non la spunta
9.2 Meccanizzazione e eventi Meccanizzazione: le sfide a tutto tondo per accaparrarsi il futuro.
10.1 nomine Parmigiano Reggiano: Carlo Mangini nuovo direttore marketing
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Forza al lavoro. Una opposizione intelligente e collaborativa sarebbe indispensabile a quest'Italia senza idee. Speriamo che "voltiamo pagina" non resti solo uno slogan.

di Lamberto Colla Parma 08 marzo 2019 -

Finalmente è stato eletto il nuovo portabandiera del PD. Un evento, quello delle primarie, che altro non è che un modo per attrarre l'attenzione mediatica su di un partito che, se non avesse una pseudo dialettica interna, almeno nelle occasioni delle primarie, desterebbe interesse pubblico prossimo allo zero.

Meglio di Sanremo. Se per l'evento canoro sono state soprattutto i canali RAI a occuparsene, per le primarie del PD tutti i canali se ne sono interessati come se fosse una gara elettorale al punto che, forse per un certo momento, lo stesso Zingaretti ha creduto di essere diventato premier.

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"...sono numeri che Matteo Salvini si sogna..." è stato il commento entusiasta del presidente del PIDDI Matteo Orfini, all'indomani del risultato "pseudo elettorale" che ha visto alternarsi 1,5 milioni di sostenitori ai gazebo sparsi in tutta Italia.

La cosa buffa è che mentre i tre candidati si alternavano su tutti palcoscenici dei talk show contribuendo a dare visibilità a un partito quasi devastato, Matteo Salvini cresceva nei sondaggi e con il Centro destra andava alla conquista delle prime regioni.
Mentre Salvini guadagna consenso, nonostante sia al Governo e venga insultato quotidianamente, piuttosto che inquisito o insignito delle più grandi malefatte, il PD si esalta della partecipazione, meno nutrita della storia delle primarie.

Furbescamente, alla vigilia dell'evento, i candidati si erano preoccupati di dichiarare che sarebbe stato un successo se si fossero presentati ai "pseudo-seggi" un milione edi persone, praticamente meno di 1/3 di quelli che andarono alla prima edizione.
Infatti, nel 2007, quando nacque il partito e fu eletto segretario Walter Veltroni, votarono 3,5 milioni di persone; nel 2009, quando vinse Pier Luigi Bersani, i votanti furono 3,1 milioni (stesso numero per le primarie di coalizione che si tennero nel 2012); furono 2,8 milioni nel 2013, e 1,8 milioni di voti nel 2017, quando Renzi vinse di nuovo.

Insomma, alla fine è stato un ottimo evento mediatico, ma che non venga promosso come un esercizio di democrazia da imitare, come vorrebbero far credere.

Innanzitutto i controlli ai pseudo seggi non sono né codificati e nemmeno certificati e i "due euro" necessari per partecipare alle spese sono senz'altro utili alla causa ma di cattivo gusto e per certi versi discriminanti.

"Oggi è avvenuto, - è il commento del neo segretario Zingaretti - come noi avevamo auspicato, un grande fatto politico: non sono state solo le primarie del Partito Democratico, sono state le primarie per l'Italia. E questo è un fatto molto importante che riaccende una grande speranza per il futuro. Una marea di persone, centinaia di migliaia di persone, anche fuori di noi, si sono fidate di noi. E noi saremo degni di questa fiducia, faremo di tutto per esserne degni, perché quanto è avvenuto conferma che noi queste primarie, questa scelta di democrazia è diventata per tante e per tanti la scelta più generale di difesa di un futuro migliore possibile. Io penso ai delusi, a coloro che non sono andati a votare un anno fa e che oggi erano in fila ai gazebo, a quelli che si sono allontanati.".

Comprensibili gli entusiasmi ma dichiarare che quelli che nel 2017 non si erano presentati perché delusi e domenica scorsa invece erano in fila è una affermazione un po' esagerato considerando che il flusso era inferiore o tutt'al più uguale alle ultime elezioni renziane.

La propaganda è finita! E' ora di lavorare e fare sul serio.

Quindi, passi il titolo di studio di Zingaretti che dovrebbe essere del medesimo livello della Ministra Fedeli, è venuto il tempo di scalare gli elettori, quelli veri che il PD per ora ha perduto ma che molti nostalgici che vorrebbero rientrare in un partito carico d'orgoglio e dignità.

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Alla festa del Partito Democratico ci saranno tanti grandi nomi della musica italiana e della scena indipendente. Spazio anche alla comicità di Giuseppe Giacobazzi e Max Giusti. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, a eccezione del concerto di Alex Britti (ingresso 15 euro + prevendita).

Reggio Emilia, 18 luglio 2014 – di Ivan Rocchi

Bluvertigo, Arisa e Alex Britti, ma anche Max Giusti e Giuseppe Giacobazzi. I nomi dei big che animeranno l'edizione 2014 di FestaReggio-Festa provinciale dell'Unità, in programma al Campovolo di Reggio Emilia dal 21 agosto al 14 settembre, sono stati svelati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa organizzata dal Pd locale.

Musica e spettacolo insomma, come da tradizione, per un programma realizzato in collaborazione con Arci Reggio Emilia. E sarà la giovane Arisa a scendere per prima nell'Arena (concerti, s'intende) il 27 agosto, quando presenterà in concerto gratuito l'ultimo album "Se vedo te", contenente l'omonimo singolo di successo e l'ultima vittoria sanremese "Controvento". Ovviamente ci saranno anche i brani più famosi, come "Sincerità" e "Malamorenò", riarrangiati per l'occasione.

Il 6 settembre a Festareggio sarà invece il turno di un cantautore romano, che però è anche uno dei più bravi chitarristi italiani in circolazione. Stiamo parlando, ovviamente, di Alex Britti. Mentre il 10 settembre sarà momento revival: grande ritorno per i Bluvertigo, che torneranno a suonare insieme a 15 anni dallo scioglimento della band. Si tratta di una delle poche occasioni per ascoltare dal vivo il loro pop/rock a cavallo tra Depeche Mode, Duran Duran e David Bowie.

Musica, ma anche spettacolo e tanta comicità caratterizzeranno quest'edizione di FestaReggio con una serie di serate che avranno come protagonisti, tra gli altri, Giuseppe Giacobazzi (2 settembre), che a Reggio presenterà lo spettacolo "Del mio meglio", vent'anni di monologhi in puro stile romagnolo, e Max Giusti (26 agosto), con la sua celebre galleria di personaggi e imitazioni e la supermaxband. Il programma del buon umore sarà completato da altri artisti che presto saranno resi noti.
Un evento tutto particolare, invece, sarà dedicato a Roberto Freak Antoni, il cantante del gruppo rock demenziale Skiantos, scomparso nel febbraio scorso. Una due giorni che il 13 settembre vedrà protagonista proprio la sua storica formazione, e una seconda serata di musica, parole e immagini, ancora da definire in calendario, dove la compagna di Freak, la pianista Alessandra Mostacci, si esibirà in duo con Sofia Buconi.

E non mancherà l'attenzione ai gruppi reggiani, dai Rio (12 settembre) alla presentazione in esclusiva di "Emilia Parabolica" (11 settembre). Il progetto di Massimo Zamboni includerà Angela Baraldi, l'ex CCCP Fatur, la partecipazione straordinaria di Modena City Ramblers, Mara Redeghieri degli Ustmamò, Daniele Carretti e Max Collini degli Offlaga Disco Pax. Tanti anche i gruppi indipendenti in programma, come i Quintorigo con "Quintorigo Experience", tributo a Jimi Hendrix (4 settembre). A chiudere il programma, infine, i tributi a Bruce Springsteen con la T-Street Band e a Lady Gaga.

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