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Il mercato internazionale dei proteici tende a un ridimensionamento mentre non è così per il grano.

Il mercato non cambia direzione, i fondamentali (raccolti/scorte/vendite) fanno sì che le quotazioni tengano.

#allevamenti #zootecnia - 15 settembre – “Accogliamo con grande soddisfazione la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo con cui il Ministero delle Politiche Agricole stanzia 94 milioni di euro, a valere sul Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere previsti dalla legge di Bilancio 2021.

Le attese ribassiste sono state disilluse dall’ultimo USDA.

In attesa del prossimo USDA, le proiezioni degli analisti indicano una buona probabilità di una stagione di ribassi

La Cina prosegue negli acquisti e questo influisce a ridurre gli effetti negativi dell’Uragano Ida. 

I danni delle piogge negli USA e una ridotta capacità d'imbarco dal golfo del Messico, causata dall'uragano Ida, ieri hanno fatto perdere terreno a mais e soya.

Ogni occasione è utile per portare al rialzo i valori delle materie prime.

Cosa è successo sul mercato da quando è partita la tempesta perfetta, in corso ormai da dodici mesi, lo abbiamo comunicato più volte e in diversi modi. I pilastri di tutto sono i consumi della Cina, il calo degli stock mondiali, i raccolti non brillanti, e i noli stellari con in aggiunta vari problemi di logistica. Queste cose le sappiamo, ma la vera incognita è: cosa succederà?

Con questi valori l’annata cerealicola per mais e grano, sia tenero che duro, si sta rivelando molto pericolosa per gli stoccatori e gli essiccatori, ma anche per i commercianti.