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La Nutraceutica è la branca della Medicina che studia l'azione benefica e curativa degli alimenti sulla salute umana. Nutraceutica, etimologicamente crasi tra nutrizione e farmaceutica, sintetizza il concetto secondo cui il cibo può essere la prima ed efficace soluzione terapeutica.

di Alexa Kuhne

Parma, 6 agosto 2016 –

Fu Ippocrate, 2500 anni fa, a sostenere che il cibo è una medicina.
Il medico greco ci aveva visto bene, tanto che oggi, la Nutraceutica, una branca della Medicina che studia l'azione benefica e curativa degli alimenti sulla salute umana, può essere considerata un traguardo importante.
Nutrizione e farmaceutica sono una efficace soluzione terapeutica che ha una doppia anima, di alimento e farmaco.
La scienza della Nutrizione, oggi, è considerata una forma di cura e rappresenta uno degli aspetti di maggior importanza per il raggiungimento e mantenimento di un buono stato di salute. Si è capito che in medicina non si può prescindere dall'importanza del ruolo svolto dagli alimenti nel determinismo delle condizioni di salute e degli stati di malattia.

mario mariotti Unika Medical Spa nutraceutica

Cosa si può fare con la Nutraceutica? Lo spiega il dottor Mario Mariotti, fondatore di Unika Medical Spa, un centro integrato di medicina del benessere e anti-aging, e da 25 anni impegnato nel campo della Nutrizione.
"La Nutrizione e gli integratori alimentari, insieme ad un corretto stile di vita, sono i primi strumenti terapeutici per prevenire l'innesco di condizioni patologiche, per prendersi cura del wellness, cioè dell'equlibrio psico-fisico, per contrastare i processi di invecchiamento, per intervenire sulle condizioni patologiche come strumento coadiuvante di cura".

Si parla tanto di integratori alimentari. Qual è il loro reale valore? Non è sufficiente una alimentazione equilibrata per fornire tutto il necessario all'organismo?
"Gli integratori alimentari contengono dei nutrienti diversi per assicurare un apporto bilanciato ad ogni singolo individuo, secondo le carenze e\o necessità di ciascuno; con aminoacidi, vitamine, acidi grassi poliinsaturi, oligoelementi, sali minerali ecc. Questi complementi nutrizionali favoriscono il controllo delle funzioni fisiologiche e la regolazione dei circuiti metabolici che sottendono la salute. Gli integratori alimentari hanno caratteristiche intermedie tra l'alimento e il farmaco".

nutraceutica cibo salute benessere

I pazienti temono l'effetto collaterale dei farmaci. E' un timore fondato?
"Qualsiasi agente farmacologico, assieme al suo potenziale terapeutico, si porta dietro anche qualche rischio. Quello che è meno noto è che spesso gli effetti collaterali possono essere minimizzati con l'uso di alcuni integratori alimentari. A volte gli effetti collaterali dei farmaci ad uso comune sono, infatti, legati alla loro capacità di ridurre la biodisponibilità di importanti nutrienti, esponendo così il paziente ad un rischio di specifiche carenze. In questi casi, associare al farmaco un integratore alimentare può risolvere il problema e permettere di ottenere l'effetto terapeutico voluto in condizioni di maggior sicurezza".

Visto il numero di persone che assume farmaci in modo continuativo, è buona norma interrogarsi su eventuali carenze nutrizionali indotte dalle terapie prescritte e intervenire per evitarle e ridurre così il rischio di effetti collaterali a lungo termine.
Molti, per esempio, devono lottare con problemi quali colesterolo e pressione arteriosa. Come può la Nutraceutica aiutarli?
"Moltissime persone assumono statine per tenere a bada il colesterolo. Pochi sanno che questi farmaci nel bloccare la produzione di colesterolo, ostacolano anche la formazione di coenzima Q10, fondamentale per l'energia a livello cellulare, oltre che un potente antiossidante. La sua carenza può portare a stanchezza e dolori muscolari, oltre che aumentare significativamente il rischio di accelerare l'invecchiamento. A volte le statine possono essere sostituite con prodotti naturali di riso rosso fermentato. Ma, in altri casi, ciò non è possibile e occorre continuare la terapia farmacologica a lungo termine. In queste condizioni è fondamentale associare un integratore di coenzima Q10, possibilmente nella forma di ubichinolo ad un dosaggio di 50-100mg al giorno. Un altro caso tipico riguarda le tante persone che usano farmaci per tenere a bada la pressione arteriosa. Anche betabloccanti e diuretici possono ridurre la disponibilità di coenzima Q10 e anche di vitamine del gruppo B, magnesio, calcio e potassio causando stanchezza e ridotta prestazione muscolare. Chi tiene sotto controllo la glicemia e la produzione di insulina deve prestare attenzione al rischio di carenza di vitamina B12 e acido folico. Oltre ad una possibile anemia, questa carenza può dare debolezza, pallore, formicolii alle estremità, mal di testa, depressione e diarrea. In questi casi un'assunzione di vitamina B12 e di acido folico possono essere utili. Alcuni farmaci usati contro il bruciore di stomaco e la gastrite come gli inibitori della pompa protonica possono invece ridurre l'assorbimento di proteine. Per le donne che assumono anticoncezionali orali è molto importante compensare il ridotto assorbimento di vitamine del gruppo B e acido folico indotto da questi farmaci che può contribuire a generare mal di testa e cambiamenti dell'umore. Anche in questo caso un multivitaminico bilanciato è indicato".

Tra vulnerabilità, instabilità sociale e realtà distorta. Cereali e dintorni, mercati nervosi. Pomodoro, i nuovi vertici dell'OI Pomodoro. Zika e i casi in Svizzera. Ekoclub International. Emilia Romagna e Argentina sempre più vicine. Prezzi Agricoli e deflazione accentuata.

SOMMARIO Anno 15 - n° 29 24 luglio 2016 (allegato file scaricabile in pdf)
1.1 editoriale Tra vulnerabilità, instabilità sociale e realtà distorta
2.1 Cereali Cereali e dintorni. Mercati nervosi e i fondi vanno all'incasso
3.1 Lattiero Caseario Formaggi DOP stabili.
4.1 pomodoro OI Pomodoro da industria. Alla guida i tre vicepresidenti.
4.2 cereali Cereali, Mercuri: soddisfazione per le risorse presentate al tavolo di filiera
5.1 clima e ttip Clima, si predica bene ma si razzola male
5.2 salute Zika, è allarme in Svizzera e non solo
7.1 ambiente Palazzolo, il workcamp quest'anno sarà coordinato dall'Ekoclub International
8.1 emilia romagna Agricoltura. Si rafforza la collaborazione tra Emilia-Romagna ed Argentina
8.2 latte crisi Calzolari. pacchetto anticrisi UE novità importante a disposizione del ministro Martina
9.1 prezzi agricoli Ismea, continua la discesa dei prezzi agricoli a giugno
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 24 Luglio 2016 09:50

Zika, è allarme in Svizzera e non solo

Zika, è allarme dalla Svizzera: 28 casi tra cui molte donne incinte. A rischio Italia e Francia fra i Paesi più in pericolo nell'Ue. Per l'Oms il rischio è concreto. Sospetto caso a Modena.

Quello che gli esperti europei e americani profetizzavano e temevano è accaduto. In realtà il 18 maggio, un rapporto dell'ufficio europeo dell'Oms, affermava che vi era un rischio concreto della probabilità dell'arrivo di focolai di virus Zika in Europa. Lo studio aveva spiegato come la stessa Tigre sarebbe potuta diventare un vettore per la Zika. classificando il pericolo «da lieve a moderato» a seconda del paese, con l'Italia che, insieme alla Francia, è considerata tra quelli più a rischio. Ora la notizia è stata confermata solo che l'allarme viene dalla vicina Svizzera dove sono stati segnalati finora 28 casi di persone affette dal virus Zika.

Lo ha comunicato oggi (18 luglio ndr)  l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), nel suo ultimo bollettino. Tra i contagiati vi sono diverse donne incinte. L'UFSP precisa che si tratta del numero registrato da quando è stato introdotto l'obbligo di comunicazione, in marzo, e che "corrisponde più o meno a quanto ci attendevamo", ha detto il capo della divisione malattie trasmissibili dell'UFSP Daniel Koch al Blick.
La settimana scorsa i casi registrati erano 27 e all'inizio di maggio erano 16. Normalmente il virus Zika è relativamente innocuo, ma è motivo di preoccupazione se contratto dalle future mamme. Le donne incinte che in Svizzera sono affette da Zika si trovano tutte in cura, ha aggiunto Koch senza fornire informazioni precise sulle condizioni di salute delle pazienti. Difficile dire come evolverà la situazione in Svizzera a livello di casi, ha puntualizzato. Intanto nelle ultime ore un caso di contagio si sospetta anche in Italia a Modena.

Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", sempre puntuale nell'avvisare i cittadini, ricorda che il virus Zika, si trasmette principalmente dalle punture della zanzara del genere Aedes aegypti ma la paura è che Zika possa adattarsi nel tempo a essere trasmesso attraverso la zanzara tigre. In questo caso la malattia si potrebbe diffondere rapidamente anche dalle nostre parti. A questo punto diventa ancora più importante la prevenzione.

La zanzara tigre vive all'aperto e predilige deporre le uova in aree aperte, come parchi, ma anche cortili, deponendo le uova in piccole raccolte d'acqua. Per questo, è necessario monitorare tutte le zone in cui l'acqua ristagna, come i sottovasi di piante e fiori, le aiuole e le vasche e fontane ornamentali, qualsiasi contenitore lasciato all'aperto, le grondaie. Bisogna assolutamente evitare di lasciare ristagni di acqua. Se si hanno fontane nei propri giardini si dovrebbe mettere all'interno dei pesci rossi, che sono grandi predatori delle larve di zanzara. In commercio inoltre vi sono dei prodotti larvicidi specifici che si acquistano in farmacia. Nella maggior parte delle persone l'infezione da Zika è asintomatica. Nel 20-40% dei casi possono manifestarsi febbre, eruzioni cutanee, mal di testa e dolori articolari. Se ad aver contratto il virus è una donna incinta, esiste invece il pericolo che il bimbo partorito sia affetto da microcefalia o presenti altre malformazioni del cranio e del cervello.

(Fonte Giovanni D'agata sportello dei diritti - Lecce 18 luglio 2016)

Domenica, 24 Luglio 2016 10:29

Quando l'innovazione è sinonimo di sviluppo.

AVD Reform, l'azienda di Noceto specializzata negli integratori alimentari, si prepara alla internazionalizzazione. Ricerca e risorse umane qualificate sono i principali fattori di successo dell'impresa parmense.

di Lamberto Colla Noceto (PR), 24 luglio 2016 -
La nutraceutica è la scienza che si riferisce allo studio di alimenti che si suppone abbiano una funzione benefica sulla salute umana. Dal 1989, quando il neologismo fu coniato dal dottor Stephen DeFelice, di strada ne è stata percorsa al punto tale da essere entrata nel lessico quotidiano.

Gli alimenti funzionali (cibi che presentano proprietà benefiche) stanno vivendo un periodo di particolare splendore sull'onda di un crescente interesse del consumatore verso la salute e il benessere inteso come fattore preventivo piuttosto che curativo. Ma anche dal punto di vista curativo l'orientamento verso i prodotti "naturali" e l'esplorazione di medicine alternative ha contribuito a allargare la fascia di consumatori di prodotti strettamente nutraceutici, ovvero di quelle sostanze con specifiche caratteristiche medicamentose, sono state in costante e progressiva crescita sia in termini numerici che di conoscenza.

Da fenomeno di costume cosiddetto di nicchia, a vero e proprio mercato e ancora ben lontano dal raggiungimento del colmo della curva di maturità e con ampi margini di crescita.
Un contesto evolutivo che negli ultimi 15 anni ha visto crescere l'interesse da parte del consumatore e di parigrado delle aziende produttrici che hanno scommesso sul loro futuro, adeguandosi ai sempre più rigidi vincoli della qualità dettati anche da un consumatore sempre più attento e consapevole.

Il caso AVD Reform, azienda di Noceto di Parma è illuminante e rappresentativa del comparto.

Fondata nel 1978 da Olivio Ravasini come società strettamente commerciale specializzata in prodotti "naturali" si è però ben presto, grazie all'intuizione imprenditoriale del fondatore, trasformata in azienda di produzione dell'intero ciclo scommettendo sulla qualità e sul controllo dell'intera filiera, dalla scelta delle materie prime alla distribuzione e attorniandosi di qualificate risorse umane interne e di collaborazioni professionali di eccellenza, opinion leader nei loro specifici ambiti.

"La Qualità soprattutto! - sottolinea Francesco Ravasini, amministratore delegato che da 10 anni ha preso in mano le redini operative e strategiche della società di famiglia - Vogliamo poter contare sulla scelta diretta delle materie prime e ancor prima abbiamo lavorato sulle competenze e professionalità delle risorse umane. Tanto è che abbiamo attivato un piano formativo permanente destinato ai professionisti in tutta Italia".

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Qualità e professionalità quindi sono stati i principali fattori di successo del rinnovato indirizzo aziendale che ha condotto l'azienda di Noceto (Parma) a incrementi di ricavi a due cifre percentuali negli ultimi 5 anni (15% nell'ultimo esercizio).
Un salto di qualità determinato dalla scelta strategica di trasformare l'azienda da commerciale a produttiva, quindi di incrementare ricerca e sviluppo cavalcando l'innovazione e assecondando i gusti dei nuovi consumatori.

Oggi l'azienda offre ben 100 referenze che possono inquadrarsi in due macro aree:
- Integratori alimentari destinati a assolvere al miglioramento dell'equilibrio acido/base dell'organismo, prodotti destinati specificamente al miglioramento delle funzionalità dell'intestino (a base di fermenti lattici)
- Prodotti destinati a migliorare la funzionalità del fegato (disintossifezione e drenaggio epatico).

"La classe di prodotti che negli ultimi tempi ci sta dando grande soddisfazione - prosegue Francesco Ravasini - è quella micoterapica, ovvero dei prodotti a base di funghi medicinali".

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Il mercato dell'integrazione alimentare nell'ultimo decennio si è fortemente evoluto e parole come Fitoterapia e Nutraceutica sono entrate a far parte del lessico comune e non solo relegate nelle comunità scientifiche. "

Infatti, dichiara Ravasini, con l'aumento della conoscenza del consumatore, la classe medica stessa ha incontrato meno resistenza nell'approccio "preventivo" e così, la combinazione dei fattori di conoscenza ha innescato il processo evolutivo del mercato al consumo e incentivato la classe medica a accrescere il tasso di conoscenza sull'argomento specifico. Un ciclo virtuoso che ha aperto nuove frontiere come il VEGAN, che conta di ben 4 milioni di consumatori, acquisendo la dignità di un mercato di assoluto interesse e rispetto, tant'è che abbiamo affiancato alla certificazione Bio Italia anche la certificazione Vegan".

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Da mercato a mercato l'azienda cresce, si consolida e, grazie anche ai social media costantemente gestiti, mantiene un dialogo aperto con i suoi consumatori in un rapporto fiduciario sempre più in evoluzione.
Il prossimo imminente passaggio sarà l'internazionalizzazione. Dopo Repubblica Ceca e Romania, Paesi nei quali sono già state poste le prime fondamenta, tra poco sarà la volta della Spagna e "con l'organizzazione di una area commerciale export - conclude Ravasini - intendiamo valicare le frontiere coscienti del riconoscimento di eccellenza che, nel campo del "naturale", il consumatore estero attribuisce alle produzioni nazionali, e la consapevolezza di potercela giocare a armi pari con i top competitor, almeno in termini di qualità, sicurezza e offerta di gamma".

Se il futuro prossimo è stato disegnato e l'export rappresenta il mercato del futuro, dal punto di vista generazionale si sta affacciando la terza generazione, Alessandro Ravasini, attualmente in stage formativo ma con ambizione medica prima e poi, molto probabilmente, si addestrerà per sostituire Francesco, come questi subentrò a Olivio, dando vita alla terza generazione che, in questi tempi, è già di per sé un fattore di successo.

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AVD Reform
Anno di Fondazione: 1978
Presidente: Olivio Ravasini
Amministratore Delegato: Francesco Ravasini
Dipendenti: nove
Agenti / Promotori scientifici: 35 in Italia
Indirizzo strategico: produzione e commercializzazione di integratori alimentari

Digital web e social media:
http://www.avdreform.it

http://www.micotherapy.it

http://www.avdreform.it/SocialWall/

https://www.facebook.com/AVDReform/

https://www.youtube.com/channel/UCXqTYWQMI3MdE2_vQ6Elheg

Pubblicato in Economia Parma
Martedì, 19 Luglio 2016 10:12

Benessere: collagene, come prendersene cura

FLASHON MAG è lieta di proporvi una nuova Rubrica completamente dedicata alla cura di sé e al benessere psico-fisico. Grazie al prezioso supporto di PAOLA FINARDI, che ci aiuterà a comprendere meglio quali sono gli elementi principali per capire come migliorare il nostro stile di vita, iniziamo a scoprire il significato del "collagene" e come funziona, con l'auspicio di avervi suggerito qualche buono spunto per affrontare con una marcia in più le vostre giornate!

Di Paola Finardi

Lo sapevate che il collagene costituisce la maggior parte del tessuto connettivo e circa il 25-35% del contenuto proteico di tutto il corpo?
E' la proteina più abbondante dell'organismo e si concentra maggiormente in ossa, cartilagini, pelle, vasi sanguigni, tendini e membrane.

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Il sostantivo collagene deriva dal greco kolla, che significa colla, con il suffisso –gen che significa produzione.
La produzione di questo polipeptide determina quanto la vostra pelle sia soda, elastica e setosa fin dalla nascita, raggiungendo purtroppo il suo apice ai 35 anni di età, considerati convenzionalmente il momento in cui s'inizia a invecchiare.

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Le cause principali dei danni al collagene sono:

  • eccessiva esposizione al sole e ai raggi UV
  • inalazione di aria inquinata, fumo
  • stress emotivo, squilibri ormonali
  • errata alimentazione, consumo di carboidrati raffinati e di altri alimenti zuccherati industriali
  • esposizione a sostanze chimiche come cloro, pesticidi, erbicidi, ecc.
  • invecchiamento

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COME RAFFORZARE IL COLLAGENE

Ora che conosciamo l'importanza del collagene e la necessità di preservarlo e proteggerlo, diamo un'occhiata ai modi per rafforzare e nutrire questo componente essenziale.
Attenersi a uno stile di vita sano, anche prima di raggiungere la soglia dei 35 anni, ma soprattutto dopo, che comprenda esercizio fisico e alimentazione consapevole.

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Una dieta ricca di antiossidanti come luteina (si trova in verdure a foglia verde), licopene (in frutti e verdura rossi e pomodoro cotto), acidi grassi Omega-3 (nei pesci di acqua fredda).
Integrazione di acido ialuronico, coadiuvante nella ritenzione di umidità e conseguente elasticità epidermica.
Vitamina C che accelera la formazione di collagene. Mangiare alimenti come ribes, peperoni, prezzemolo, broccoletti, rucola, kiwi, cavolini di Bruxelles, cime di rapa, cavolfiore, spinaci crudi, clementine, fragole, ciliegie, agrumi per limitare i danni da esposizione ai raggi UV.
Le vitamine liposolubili A ed E, minerali come zinco, selenio e silice, vitamine del complesso B sono di vitale importanza per la salute del collagene.
Valutare con un consulente, in caso di particolari situazioni di stress epidermico, l'integrazione di collagene idrolizzato di qualità certificata.

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Infine un ultimo consiglio: prendetevi cura costante e quotidiana della vostra pelle, l'involucro che tutto racchiude, iniziando dall'interno, ripensando alla vita in termini olistici e avvicinandovi alle integrazioni con cautela, cognizione e consapevolezza.

Very Important Notice:
Le informazioni fornite sono di natura generale e a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari quali odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, veterinari, fisioterapisti, ecc.

CREDITS : it.dreamstime.com – blogspot.com – donnastar.it – cure-naturali.it – problemsolvingexpert.com – federpern.it

A Parma, più precisamente nei campi di Noceto, a ridosso del Parco del Taro, sta per tornare la seconda edizione della Farm Run, tappa del campionato nazionale ed europeo di MUD RUN 2016.

di LGC Noceto, 15 luglio 2016
Pronti via! Il campionato italiano MudRun ( www.mudrun.it ) farà tappa a Noceto (Parma) il prossimo 7 di agosto, nel cuore della "Food Valley", con la FarmRun ( www.farmrun.it ), gara qualificante per l'OCR European Championships ( http://ocreuropeanchampionships.org ).

Non "Tra mandrie e Cowboy" ma poco ci manca.
La più divertente e stravagante corsa a ostacoli in mezzo alla natura propone una nuova e avvincente edizione.

Gli ostacoli da superare saranno tantissimi: balle di fieno, vasche di pomodori da guadare e così via, ma soprattutto immancabile e onnipresente il fango, tra fossati, montagne di terra e ghiaia e alcune simpatiche sorprese che gli appassionati di questa impegnativa quanto affascinante specialità si troveranno a affrontare e, ovviamente a "tentare" di superare.

Daniele-ultimo ostacolo

A suggellare la selettività della gara, qualificante per il campionato europeo l'OCR European Championships ( http://ocreuropeanchampionships.org ) sono stati realizzati nuovi e impegnativi ostacoli, come ad esempio il "Quarter Pipe" solo per citarne uno.

Nella pianura parmense, a pochi chilometri dagli Appennini e dalle dolci colline che ospitano le città termali di Salsomaggiore e Tabiano Terme, immerso nel Parco Naturale del Taro, Noceto è la cerniera tra importanti distretti agroalimentari noti in tutto il Mondo: Il Parmigiano Reggiano, il Pomodoro, il Prosciutto di Parma e il Salame di Felino.

L'eccellenza agroalimentare nazionale concentrata in pochi chilometri quadrati perché, come ben racconta il noto giallista, parmigiano peraltro, Carlo Lucarelli, gli emiliano romagnoli quando devono fare qualcosa la devono fare bene "Siamo gente che lavora a Bologna, dorme a Modena e va a ballare a Rimini e ci sembra comunque la stessa città che si chiama Emilia-Romagna. Qui la terra prende forma e diventa vasi e piastrelle di ceramica, la campagna diventa prodotto, anche la notte qui, il mare e il divertimento diventa un'industria. Qui si fa, veloci e diretti come le strade che attraversano la regione. Si fa per stare meglio, gli asili, gli ospedali, le macchine più belle del mondo, in nessun altro posto del mondo, quando la gente va a tavola parla così tanto di quello che mangia, lo racconta, ci litiga, l'aceto balsamico, il ripieno dei tortellini, la cottura della piadina, e mica solo questo, sono più di 4.000 le ricette depositate in Emilia Romagna. La gente lo studia quello che mangia. Perché qui da noi, perché ogni cosa, anche la più terrena, anche il cibo, il maiale diventa cultura e diventa filosofia. Però poi mica rimane lassù, poi la si mangia..."

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Ecco quindi che se si deve fare un'auto è una Ferrari o Lamborghini, se si deve fare un formaggio è il Parmigiano Reggiano, un prosciutto è il "Parma", quello con la corona, il vino più esportato è, guarda caso, il Lambrusco e l'aceto non può che essere "Balsamico" di Reggio o di Modena, ma sempre unico e inimitabile.

La FARMRUN vuole proseguire la storia, proporre una gara, selettiva ma divertente, competitiva ma solidale, dura ma appagante.
Tutte le contraddizioni che convivono in noi Emiliano Romagnoli vogliamo, non potremmo fare diversamente, proporle e offrirle a tutti, a vinti e vincitori, appassionati o turisti, tutti insieme a discutere, ridere e prendersi "in giro" attorno a una tavola, dove tutto è consentito, tranne essere tristi.

Denis-Ely-Claudia-Patty

E allora via, lungo un percorso di 12 Km in cui il territorio sarà lo spettatore, con le sue bellezze naturalistiche e i suoi prodotti tipici e voi Mudrunnes i protagonisti e i nostri "sacri ospiti".

Tanto sport ma anche spettacoli, buon cibo e soprattutto divertimento!

La FARM RUN è per TUTTI!
NON serve essere atleti per divertirsi, ci si può iscrivere da soli oppure in gruppo per il percorso Competitivo o per quello NON Competitivo.
Vi aspettiamo, con sorprese, regali e tanta ospitalità il 7 agosto a Noceto. Una gara nel fango e una festa per tutti.

Link di riferimento:
http://www.farmrun.ite video https://www.youtube.com/watch?v=wmTSYgDFi-M

http://ocreuropeanchampionships.org

http://www.mudrun.it

http://www.merrell.it

 

Pubblicato in Sport Emilia

Secondo uno studio del Politecnico di Losanna il frutto ha proprietà taumaturgiche finora insospettabili
I ricercatori del Politecnico federale di Losanna (EPFL) hanno scoperto che una molecola del melograno, trasformata dall'intestino, permette di lottare efficacemente contro la senescenza muscolare.

I risultati sono definiti "spettacolari". Lo studio è stato pubblicato da "Nature Medicine". Con l'invecchiamento, i mitocondri delle cellule, che funzionano come generatori in miniatura di energia, perdono progressivamente la loro efficacia. Il loro cattivo funzionamento si ripercuote negativamente sull'attività muscolare. Un gruppo di ricercatori dell'EPFL, fra i quali il suo ex presidente Patrick Aebischer, nonché la società Amazentis, sono all'origine di una scoperta spettacolare, afferma oggi il Politecnico in un comunicato.

La scoperta è avvenuta analizzando il melograno, e più precisamente una molecola del frutto. Dopo essere stata trasformata dalla flora batterica intestinale, la molecola in questione, l'urolitina A, è in grado di ripristinare il funzionamento dei mitocondri difettosi, affermano gli autori dello studio. Sul verme nematode C. elegans, la molecola ha prolungato la sua durata di vita di oltre il 45%. Il test è poi stato condotto sui topi e sui ratti. "I topi senior, di circa 2 anni, hanno dimostrato capacità di resistenza alla corsa superiori del 42% rispetto al gruppo di controllo". Il fatto che due specie estremamente lontane una dall'altra reagiscano in modo analogo alla medesima sostanza "dimostra che si tratta di un meccanismo essenziale alla vita", sottolinea il co-autore dello studio Johan Auwerx, citato nel comunicato. È dunque molto probabile che il meccanismo funzioni anche per l'uomo, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti".

L'urolitina A non è direttamente contenuta dal melograno, ma si tratta di un precursore le cui concentrazioni dipendono dalla flora intestinale di ogni singolo individuo, umano o animale, sottolineano i ricercatori. Lo studio ritiene che l'approccio nutrizionale costituisca una "quasi rivoluzione", o perlomeno "un vero e proprio cambiamento di paradigma scientifico": aiutando il corpo a rigenerarsi da solo, "l'urolitina A potrebbe riuscire là dove i candidati dei gruppi farmaceutici hanno fallito". L'approccio nutrizionale, il cui obiettivo è di curare o prevenire patologie per mezzo di nutrimenti "migliorati", è al centro delle attuali strategie dei grandi gruppi industriali e farmaceutici.


Lecce, 11 luglio 2016

La review scientifica che mette in luce benefici vantaggi per tutte le età. La guida all'uso corretto. L'Italia capofila in europa per la sicurezza.

Milano giugno 2016 – Integratori Italia presenta un importante passo avanti nella conoscenza del ruolo e delle evidenze scientifiche sull'integrazione alimentare, uno stato dell'arte delle evidenze scientifiche più significative e sulle frontiere più promettenti dell'alimentazione e della salute. Un pool di otto tra i maggiori esperti italiani ha realizzato, dopo oltre un anno di lavoro, la prima edizione della Review sull'Integrazione Alimentare che fa chiarezza sia su principi attivi che sulle diverse esigenze nelle varie fasi della vita. Numerosi e ampi i temi trattati: ruolo degli integratori alimentari nei moderni stili di vita; integratori a base di vitamine e minerali, estratti vegetali e probiotici; integratori per la salute e la bellezza della donna; integratori e loro ruolo per la salute cardiovascolare e per contrastare il declino cognitivo; qualità e sicurezza.

La missione di INTEGRATORI ITALIA di AIIPA è di "contribuire alla crescita della conoscenza, del corretto utilizzo e della qualità dell'integratore alimentare, per favorire scelte sempre più consapevoli del consumatore e lo sviluppo di questo settore in Italia" – afferma Alessandro Colombo, Presidente di INTEGRATORI ITALIA, che precisa: "Siamo orgogliosi di aver contribuito a realizzare quest'opera, che certamente non esaurisce un tema così ampio ma che costituisce un passo avanti per fare il punto e contribuire alla conoscenza scientifica sul ruolo degli integratori alimentari nei moderni stili di vita".
Da diversi anni la ricerca scientifica si è data l'obiettivo di validare il ruolo delle sostanze presenti negli integratori alimentari nel coadiuvare le funzioni fisiologiche in soggetti sani. Nonostante la difficoltà oggettiva di dimostrare scientificamente un beneficio clinicamente rilevante sul mantenimento dello stato di salute e del benessere, possiamo oggi disporre di un significativo numero di pubblicazioni di alto livello qualitativo che conferma quanto i diversi componenti degli integratori, dalle vitamine e minerali, ai prebiotici e probiotici, agli estratti vegetali sino alle numerose molecole biologicamente attive derivate dagli organismi animali e vegetali, svolgano effettivamente tale ruolo.
Uno stile di vita sano, costruito su una dieta controllata e varia, un costante esercizio fisico e l'adozione di comportamenti virtuosi per la salute, evitando un eccessivo consumo di alcool e il fumo, rappresentano la base irrinunciabile del mantenimento della salute in ogni fase della vita di persone giovani, adulti o anziani. Esistono però periodi nei quali il nostro stato di benessere viene messo alla prova, e può essere necessario integrare la nostra dieta con elementi concentrati di sostanze che si sono dimostrate utili per affrontare al meglio determinate situazioni. L'uso oramai molto diffuso nel nostro Paese di questi alimenti "particolari" che offrono benefici funzionali è diventato una conferma indiretta dei vantaggi che gli integratori offrono per il mantenimento dello stato di benessere dell'individuo.

Una recente ricerca di GfK Eurisko per INTEGRATORI ITALIA sul tema "Il mondo degli integratori alimentari" ha infatti evidenziato non solo che sette italiani su dieci hanno usato un integratore alimentare, ma anche l'elevato livello d'interesse dei consumatori ad avere informazioni sugli integratori: oltre quattro persone su dieci desiderano ricevere consigli e notizie, in particolar modo sui benefici per l'organismo, sui rischi e le controindicazioni, sul corretto utilizzo e sui diversi principi attivi. Su questo fronte, giocano un ruolo fondamentale il medico di medicina generale – che è, infatti, secondo il 53% degli intervistati interessati a ricevere informazioni sugli integratori, la prima fonte informativa - seguito dai medici specialisti e dal farmacista (citati dal 49% della popolazione); segue in termini d'importanza il web con il 40% di risposte.

"Per rispondere sempre più e sempre meglio a tali bisogni informativi – conclude Colombo - abbiamo realizzato questo progetto, che ci auguriamo possa costituire un utile complemento a supporto dell'attività di counselling dei professionisti della salute e un ulteriore stimolo alle accresciute esigenze d'informazione da parte di consumatori e media".

"Sebbene l'adozione di uno stile alimentare vario ed equilibrato sia ritenuta sufficiente per garantire i nutrienti necessari, sempre più osservazioni epidemiologiche supportano la necessità di una maggiore attenzione alla copertura del fabbisogno nutrizionale e al sostegno delle funzioni fisiologiche – afferma Franca Marangoni, Responsabile Ricerca Nutrition Foundation of Italy. Gli integratori possono rappresentare una valida e sicura opportunità per favorire l'assunzione ottimale di una o più sostanze e il sostegno di funzioni fisiologiche, contribuendo anche alla prevenzione di fattori di rischio di malattia. Ad esempio nel Physicians' Health Study, uno tra i maggiori studi d'intervento condotti recentemente, su una popolazione di oltre 14.000 medici americani di 50 anni o più seguiti per 11 anni, l'assunzione di un multivitaminico è risultata associata a una riduzione, modesta ma significativa, del rischio di tumori, soprattutto tra i soggetti in età più avanzata".

PER INVECCHIARE BENE
Come invecchiare in salute, oggi? "Le principali direttrici della ricerca biochimica dell'invecchiamento sono indirizzate nella riduzione dell'infiammazione silente, dei processi perossidativi e nella necessità di mantenere l'efficienza mitocondriale, vero motore della cellula"– sottolinea Benvenuto Cestaro, Direttore della Scuola di Specialità in Scienza dell'Alimentazione dell'Università degli Studi di Milano. "L'infiammazione silente è il primo mezzo di difesa dell'organismo per inattivare virus, batteri, allergeni ambientali. Si tratta di un processo di bassa intensità ma cronico, che può portare ad un esaurimento del sistema immunitario. Per contrastarlo, è utile una dieta antiinfiammatoria, con limitata assunzione di acidi grassi idrogenati, acidi grassi saturi e acidi grassi omega-6 (privilegiando quelli monoinsaturi come l'olio di oliva), una ridotta assunzione di zuccheri semplici e un incremento di carboidrati integrali. Utile anche l'integrazione a base di acido linolenico, cardiolipine e/o specifici fosfolipidi precursori delle cardiolipine, che si sta rivelando di estrema utilità a prevenire e riparare i danni mitocondriali".

ALLEATI DEL CERVELLO
A proposito d'invecchiamento e declino cognitivo, Giovanni Scapagnini, Associato di Biochimica Clinica al Dipartimento Scienze per la Salute dell'Università degli Studi del Molise, precisa: "Il cervello è estremamente esposto allo stress ossidativo e di conseguenza invecchia più precocemente; la dieta rappresenta uno tra i fattori più in grado di influenzare il nostro stato di salute e la qualità dell'invecchiamento. Oltre al glucosio, da cui dipendono le funzioni cerebrali, risultano fondamentali per una corretta fisiologia neuronale le vitamine, in particolare del gruppo B, gli omega 3 per la trasmissione dell'impulso nervoso, la memoria e l'apprendimento; i fosfolipidi, alla base della struttura delle membrane cellulari; L-acetil carnitina (LAC), assimilabile anche attraverso il cibo e la supplementazione, per la sua azione neuroprotettiva. Ulteriori sostanze "non nutrienti" che hanno evidenziato capacità di ridurre il danno ossidativo, sostenere il normale tono dell'umore e migliorare le capacità mnemoniche sono le antocianine e le procianidine del mirtillo, le catechine del tè, i flavanoli del cacao, il resveratrolo e la curcumina, le epicatechine del cacao e l'omotaurina, presente in alcune alghe marine".

AMICI DEL CUORE
"Stile di vita corretto e alimentazione equilibrata, con il supporto di un'appropriata supplementazione, sono efficaci anche sul fronte della prevenzione delle malattie, ad esempio di quelle cardiovascolari" – sottolinea Andrea Poli, Presidente Nutrition Foundation of Italy. "Le osservazioni epidemiologiche e i grandi studi di intervento hanno documentato l'importanza della gestione del profilo lipidico, principale fattore di rischio per le malattie coronariche. Numerosi integratori alimentari sono dotati di una documentata efficacia su tale parametro: tra questi, particolarmente promettenti sono i fitosteroli, gli integratori a base di riso rosso fermentato, il beta-glucano, la berberina, i grassi polinsaturi della famiglia degli omega-3"

PER LA SALUTE E LA BELLEZZA DELLE DONNE
"Per quanto riguarda la salute della donna, meno colpita dai problemi cardiovascolari, lo stile di vita oggi però la espone comunque a fattori di rischio importanti, come stress, alimentazione irregolare, scarsa attività fisica e fumo. Molto studi evidenziano una carenza cronica di alcuni elementi come ferro, acido folico, calcio, magnesio e molte vitamine, sia durante il periodo adolescenziale che in età adulta" – afferma Vincenzo de Leo, Dipartimento di Medicina Molecolare e dello Sviluppo, Sezione di Ginecologia e Ostetricia, Università degli Studi di Siena. "La ricerca oggi ci sta dando interessanti riscontri da integratori alimentari contenenti specifiche sostanze naturali, come ad esempio la cannella per la dismenorrea, trattamenti a base di vitamina B1 per alleviare i sintomi fisici e psichici della sindrome premestruale, fitoestrogeni di origine vegetale in associazione a calcio, vit. D, agnocasto, iperico per contrastare i sintomi neurovegetativi nella delicata fase della vita legata alla menopausa. Interessanti anche i dati relativi a sostanze come la caffeina, il retinolo, il loto (Nelumbo nucifera), la carnitina per il trattamento della cellulite, problema che inizia solitamente nel periodo dell'adolescenza ed è presente a vari gradi in circa il 90% delle donne".

GLI ITALIANI AMANO I BOTANICALS
Un approfondimento speciale meritano gli integratori a base di erbe, che stanno trovando un largo consenso nella popolazione generale e che sempre più entrano a far parte delle abitudini quotidiane. Patrizia Restani, del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell'Università degli Studi di Milano, commenta: "Per inquadrare il mercato degli integratori a base di piante, sono interessanti i risultati del Progetto PlantLIBRA, che ha coinvolto 2400 consumatori in 6 paesi europei - Finlandia, Germania, Italia, Romania, Spagna, UK - e che nel nostro Paese ha interessato quattro città: Milano, Venezia, Roma e Catania. Emerge un profilo del consumatore d'integratori a base di erbe mediamente colto e con un sano stile di vita; il 71% degli intervistati ha un livello d'istruzione medio o alto, il 63% fa attività fisica moderata, il 65% è normopeso, il 48% non fuma. Oltre l'80% dei consumatori ha dichiarato di trarre beneficio dall'uso d'integratori a base di erbe, sempre o talvolta. Le piante più amate e richieste degli italiani: Aloe, Finocchio, Valeriana, Ginseng, Mirtillo, Passiflora, Melissa, Guaranà, Tarassaco, Carciofo ( www.plantlibra.eu )".

I PROBIOTICI AL SERVIZIO DI SALUTE E BENESSERE
Un altro ambito che riveste grande interesse in termini di ricerca e innovazione, nonché di grande richiesta da parte dei consumatori, è quello dei probiotici, definiti da FAO/OMS nel 2001 come "microrganismi vivi e vitali al momento dell'uso, la cui efficacia è legata al consumo di un'adeguata quantità e il cui uso deve portare un beneficio per la salute o il benessere". A questo proposito Lorenzo Morelli, Preside Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza precisa: "La ricerca da 20 anni ritiene quello dei probiotici un settore in cui investire risorse per l'avanzamento delle conoscenze del rapporto fra salute e batteri, identificando questi ultimi non più nei soli agenti patogeni bensì come potenziali mezzi per il mantenimento di un buono stato di salute. Tuttavia, pur a fronte dell'imponente quantità di ricerca e sviluppo svolta, allo stato dell'arte l'unico claim ammesso da EFSA è relativo all'azione idrolitica sul lattosio delle colture batteriche usate per produrre lo yogurt". Prosegue: "Oggi le linee di ricerca ammissibili sui probiotici secondo EFSA sono principalmente focalizzate sulle aree: discomfort gastro-intestinale (adulti affetti da sindrome da colon irritabile, neonati con coliche gassose); difese immunitarie contro agenti patogeni (i probiotici si sono rivelati utili nella riduzione delle infezioni delle vie respiratore superiori e nell'incidenza delle infezioni da Clostridium difficile) e benefici nella risposta agli allergeni".

QUALITA' E SICUREZZA DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI: ITALIA CAPOFILA D'EUROPA
Concludiamo con un punto fermo che riguarda la sicurezza degli integratori alimentari, a cura di Giancarlo Cravotto, Direttore del Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, dell'Università degli Studi di Torino, che commenta: "La forza del sistema di sicurezza italiano per alimenti e integratori è diventato un riferimento per molti Paesi: la nostra organizzazione è basata su un modello "one health" dove la visione è unitaria, quindi una sola salute che include tutta la catena alimentare, dal ciclo di vita di vegetali e animali arrivando all'uomo. E' un processo pianificato e controllato dai campi alla tavola, attuato sulla base delle direttive e regolamenti UE; la direttiva 2002/46/CE del Parlamento europeo - recepita in Italia con il decreto legislativo n. 169 del 21 maggio 2004 - l'impegno scientifico e di verifica di EFSA, l'istituzione di riferimento per la valutazione del rischio per la sicurezza di alimenti nell'UE, la legislazione alimentare italiana ed europea, hanno costruito un'architettura di protezione e di garanzie per il consumatore italiano unica; i produttori d'integratori alimentari in Italia vantano un elevato standard produttivo e un efficiente sistema di assicurazione della qualità, che li colloca ai primi posti in Europa. Non dimentichiamo infine che l'Italia è una tra le nazioni tecnologicamente più avanzate per lo sviluppo di protocolli di "green extraction": selettivi, efficienti e a basso impatto ambientale".

(allegato file PDF Scaricabile)

(Fonte Integratori Italia Milano 23 giugno 2016)

Mutuo Mon Amour. Cereali e Dintorni. Lattiero caseario. Carni e salumi. Export Vino. Suinicoltura. Sicurezza alimentare. Salute e benessere. Prezzi agricoli. Promozioni.

SOMMARIO Anno 15 - n° 24 19 giugno 2016 (In allegato il formato PDF scaricabile)

1.1 editoriale Mutuo mon amour!
3.1 Cereali e dintorni. I dati USDA di giugno
4.1 Lattiero Caseario Latte e derivati in forte ripresa.
5.1 carni e salumi Salumi italiani: produzione (+0,9%) e fatturato (+0,7%) in lieve crescita, trainati dall'export
5.2 export vino L'Export italiano del vino cresce ancora in valore
6.1 suinicoltura Tavolo suinicoltura, Alleanza delle Cooperative: etichettatura d'origine e sostegno all'export per contrastare la crisi
6.2 salute e caffè Il caffè non provoca il tumore
6.3 salute e sicurezza alimentare USA, Kellogg's ritira 23 prodotti diversi
7.1 Cereali e dintorni. Non si attenua la tensione sui mercati delle commodities
8.1 prezzi agricoli Ismea, rallenta a maggio il calo dei prezzi agricoli
9.1promozioni "vino" e partners
10.1promozioni "birra" e partners

Cibus-24-19giu16-COP

Domenica, 19 Giugno 2016 10:35

Il caffè non provoca il tumore

OMS: il caffè non provoca il tumore ma bere bevande molto calde probabile causa cancro esofago.

Questa la sentenza degli esperti dell'International agency for research on cancer (Iarc), l'agenzia dell'OMS per la ricerca sul cancro, che ha assolto dall'accusa caffè, mate e altre bevande calde di provocare tumori. La monografia è stata appena pubblicata su Lancet Oncology. L'Agenzia ha esaminato circa 500 studi fatti negli anni scorsi, trovando che non risulta nulla che giustifichi il fatto che negli anni '90 il caffè venne messo nella categoria 2b (cioè potenzialmente cancerogeno) per il cancro alla vescica.

Dunque secondo la classificazione decisa da un comitato di 23 esperti il caffè e il mate, la bevanda tipica del Sud America, sono nel gruppo 3, quello delle sostanze per cui non c'è una adeguata documentazione scientifica che attesti la cancerogenicità.

Per il caffè si tratta di un 'declassamento', visto che nella precedente monografia sulla bevanda era stato messo invece nel gruppo 2B, quello dei 'possibly carcinogenic', dei 'possibili cancerogeni'.

Se le bevande in sé non sono sotto accusa, sottolinea dunque la monografia, il bere bevande molto calde è finito nel gruppo 2A, quello dei 'probably carcinogenic' (probabilmente cancerogeni), per il rischio aumentato di tumore dell'esofago, documentato anche da diversi studi sull'uomo.

Un dietrofront completo, quindi,spiega Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", per la bevanda fra le più amate in Italia, che nel 1991 era invece stata inserita in un elenco di sostanze che potevano essere cancerogene. Dopo l'allarme sulle carni rossi, era infatti arrivato l'annuncio che anche caffè e bisfenoli sarebbero finiti sotto osservazione del valutarne il rischio cancro. Nel Nord America e in buona parte dei paesi europei il fenomeno è meno diffuso.

Lo stress indotto sui tessuti, nello bere bevande molto calde, oltre i 65 gradi, può aumentare, nelle persone predisposte e insieme ad altri fattori, il rischio di sviluppare un tumore.