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Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha messo in discussione il concetto delle 'intolleranze alimentari', superando la visione del cibo 'cattivo'. Si parla ora di infiammazioni alimentari. Come conoscerle e combatterle.

di Alexa Kuhne

4 marzo 2017

Non esiste il cibo 'nemico'. E' la sua scorretta utilizzazione che fa male. L'organismo va 'svezzato' dalle infiammazioni - molto più subdole di quanto si pensi - proprio come si fa con un bambino di pochi mesi.
Lo dice la ricerca scientifica che, negli ultimi anni, ha messo in discussione il concetto ormai obsoleto delle cosiddette "intolleranze alimentari", superando la visione di cibo 'ostile': in realtà non esistono cibi cattivi di per sé, ma è solo la loro scorretta utilizzazione che ne può determinare la relazione con disturbi e malattie; pensiamo alla connessione spesso esistente tra glutine e sindrome del colon irritabile, tra lieviti e malattie autoimmuni, tra latte e lieviti e artrite reumatoide, tra infiammazione da cibo e obesità.
Di infiammazione da cibo, si parla oggi, superando la vecchia terminologia di "intolleranza alimentare", termine che è stato usato in modo assolutamente improprio per lungo tempo, tanto che oggi il termine stesso è da molti vissuto come indicazione chiara di mancanza di scientificità.

mario mariotti Unika Medical Spa nutraceutica 

Un chiarimento va fatto, prima di tutto: "La reazione infiammatoria dovuta al cibo - spiega il dott. Mario Mariotti, medico estetico fondatore di Unika medical spa ed esperto di nutrizione - ha caratteristiche molto diverse dalle allergie, soprattutto per il modo in cui si viene a creare e per i tempi necessari alla comparsa dei sintomi, anche se spesso i sintomi che si evidenziano sono molto simili".
Per i medici, da tenere sott'occhio sono le citochine infiammatorie, molecole proteiche che si possono misurare perché sono correlate al cibo: "Grazie alle citochine - dice il dott. Mariotti - si può definire quindi quanto una singola condizione clinica necessiti di scelte nutrizionali diverse. La maggiore o minore ristrettezza dietetica sarà commisurata al livello di infiammazione presente. La valutazione del BAFF e di altre citochine come il PAF (Platelet Activating Factor) sta entrando nella pratica comune".

L'infiammazione da cibo esprime una reazione lenta del nostro organismo: "Insorge - spiega il dott. Mario Mariotti - dopo l'assunzione ripetuta della sostanza alimentare, o dopo il contatto con un agente ambientale, non necessariamente alimentare. Si tratta di una reazione connessa all'immunità innata nei confronti degli alimenti. Con l'identificazione del BAFF (B Cell Activating Factor) e la sua azione infiammatoria e immunomodulante si è capito con chiarezza perché l'infiammazione da cibo possa causare a cascata una serie di sintomi talvolta diversi tra loro ma legati ad una causa infiammatoria immunologica comune".
Di fronte ad un possibile fenomeno infiammatorio cronico, è importante prima di tutto confermare una diagnosi e poi trovare il trattamento ad hoc.
"Una volta valutati i valori di BAFF e di PAF - chiarisce Mariotti - che caratterizzano il livello infiammatorio di ogni individuo, fatti attraverso RecallerProgram, si può cominciare un trattamento specifico che è una dieta che guidi il recupero della tolleranza alimentare, esattamente come avviene per lo svezzamento del bambino. Non c'è un cibo cattivo, ed oggi l'immunologia moderna riesce a guarire gravi problemi con una impostazione alimentare".

Come si procede, dunque, nell'impostare una dieta specifica per eliminare l'infiammazione da cibo? La risposta dell'esperto è di procedere come se si stesse svezzando un bambino: "Aiutando l'organismo a riavvicinarsi agli alimenti non 'accettati', in modo da facilitare il recupero della tolleranza. Lo schema di lavoro è quello della rotazione, cioè della individuazione degli alimenti possibile causa di infiammazione, e del loro controllo alimentare in particolari giorni della settimana. Usare il profilo alimentare individuale in questo modo guida ogni persona verso il benessere e verso il controllo di molte delle reazioni infiammatorie. Quando una persona si nutre nel modo più adatto ai propri personali bisogni, sulla base di dati forniti direttamente dall'interno e non in relazione a idee esterne preconcette o arbitrarie, diventa possibile controllare in modo semplice l'aspetto infiammatorio presente e aiutare ogni individuo a riconquistare e mantenere il proprio benessere".

Quello che colpisce è che la sintomatologia correlata con l'infiammazione da cibo è infinita e le ricerche scientifiche relative alla infiammazione a bassa intensità continuano a portare nuovi dati sull'effetto di questo tipo di infiammazione sulla salute.

Vediamo, con l'aiuto di un elenco stilato dall'Esperto, le principali malattie causate da infiammazione da cibo.

  • Malattie autoimmuni: l'aumento di BAFF determina uno stimolo sulle cellule B che può indurre e mantenere la maggior parte delle malattie autoimmuni, come avviene per la tiroidite di Hashimoto.
  • Apparato gastrointestinale: meteorismo, eruttazioni, diarrea, nausea, gastrite, reflusso gastroesofageo, colite, sindrome del colon irritabile, sensazione di pesantezza, dolori addominali, malassorbimento, malattie infiammatorie intestinali, appetito ridotto o aumentato, crampi.
  • Sistema respiratorio: riniti, sinusiti, bronchiti, asma, tosse, tendenza a ripetere forme infettive, poliposi nasale e sinusale, russamento, olfatto ridotto o aumentato.
  • Cute: eruzioni cutanee, eczema, orticaria, acne, dermatiti, prurito cutaneo, ritenzione idrica, eritema solare, psoriasi e dermatite atopica.
  • Sistema nervoso: cefalea ed emicrania, astenia, difficoltà di concentrazione, torpore mentale, sonnolenza, vertigini, affaticamento, sbalzi d'umore, sindrome da stanchezza cronica, alcune forme di insonnia, manifestazioni epilettiche con aura; in relazione a studi recenti che coinvolgono la neurochimica cerebrale, anche aspetti nevrotici, tendenza depressiva, ansia, iperattività e altri sintomi classica- mente neurologici oggi possono essere aiutati anche da un controllo alimentare.
  • Apparato gemito-urinario: cistiti, vaginiti, infezioni, sterilità, dismenorrea, candidosi, cistiti abatteriche (quelle in cui non sembra esserci alcun batterio responsabile), mestruazioni abbondanti o dolorose o irregolari, supporto alla fecondazione assistita, controllo di alcune delle condizioni patologiche della gravidanza.
  • Sistema muscolare e articolare: artrite reumatoide, mialgie, crampi, tendenza agli strappi, dolori articolari, artriti in genere, comprese quelle reattive e psoriasiche, spasmi, tremore, rigidità muscolare.
  • Metabolismo, diabete e obesità: è stato osservato che esiste una relazione tra infiammazione da cibo e sovrappeso. Controllando l'assunzione degli alimenti che generano infiammazione si può ottenere una riduzione della resistenza insulinica indotta dagli alimenti, una riduzione dei radicali liberi con effetti a cascata sul metabolismo.
  • Altro: edemi, gonfiore delle palpebre, del volto o delle gengive, congiuntiviti, infezioni ricorrenti, afte, difficoltà di deglutizione, ronzio auricolare, perdita di udito, aumentata sensibilità ai suoni, palpitazioni, tachicardia, infiammazioni venose o arteriose. È ormai sicuro che l'interferenza sul sistema immunitario possa contribuire alla nascita di molte malattie autoimmuni o reumatologiche quali l'artrite reumatoide.

In genere, comunque, qualsiasi disturbo con componente infiammatoria cronica di cui non si riesca a comprendere l'origine dovrebbe far pensare anche ad una sottostante infiammazione da cibo. Significa che è possibile guarire (o contribuire a migliorare) quel disturbo anche con una semplice dieta, una volta che sia stata compresa l'esistenza di una infiammazione da cibo e che siano sia stato identificato il Profilo Alimentare personale.

Lunedì, 06 Febbraio 2017 13:25

Benessere e attività fisica nei mesi più freddi

Salute e benessere attraverso un sano regime di vita tra alimentazione e attività fisica sono tutti i buoni propositi che ci prefiggiamo e che spesso trascuriamo. Senza diventare fanatici e ossessionati da diete fantomatiche, una efficace tabella che ci aiuti a trovare un giusto equilibrio per ottenere un sano stile di vita soprattutto durante i mesi invernali.

Di Paola Finardi

In inverno le basse temperature abbassano anche quella corporea. Poiché mangiare aiuta a generare calore interno, il nostro appetito automaticamente viene stimolato e in inverno si tende a mangiare di più.
La maggior parte delle persone, nonostante gli sforzi, lotta per perdere peso o evitare di aumentarlo in questa stagione. Quindi se hai notato la bilancia che sale, non preoccuparti, non sei solo.

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Eccoti quindi alcuni modi pratici per aiutarti a rimanere motivato nel tuo viaggio attraverso la stagione invernale.

Vinci la Mente

Seguire una linea alimentare e un programma d'esercizio fisico su base regolare è un compito arduo. La maggior parte delle persone inizia un regime di fitness con entusiasmo solo per interrompere con mancanza d'impegno dopo un breve periodo. Poiché l'inverno non è certo la stagione che invoglia all'esercizio fisico, motivare te stessa a mangiare sano e a esercitarti regolarmente è il primo fondamentale passo.

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Fai un progetto

Più costruirai in anticipo il tuo programma e obiettivo, più è probabile che riuscirai ad aderirvi per tutta la stagione invernale. Riorganizzalo e rinnovalo con assiduità e in base alle esigenze del momento. Scrivilo e non tenerlo solo in mente, appendilo in un luogo che hai spesso sott'occhio. È inoltre possibile rimanere attiva anche dentro casa con semplici esercizi da eseguire indoor e che troverai facilmente in rete.

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Esplora nuovi modi per esercitarti

Puoi creare un piccolo angolo palestra in casa, trovare una piscina coperta se ti piace nuotare, seguire video su youtube, iscriverti a un blog online, trovare un'amica con cui condividere le sedute in palestra, provare yoga, kickboxing, spinning o altre discipline sportive che ti invoglieranno a mantenere una buona forma fisica.

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Modifica le tue ricette quotidiane

L'inverno è il momento ideale per gustare deliziosi piatti e indulgere nei tuoi cibi preferiti, ma questi ricchi piatti possono contenere molte più calorie di quante tu ne abbia effettivamente bisogno.
Abituati a ottimizzare le tue ricette base per intraprendere una dieta sana. Limita ad esempio l'assunzione di zuccheri raffinati abituandoti a utilizzare sostituti come datteri, uva sultanina, scaglie di cocco, miele integrale. Utilizza sostanze alternative, fai ricerca nei blog di nutrizione, segui qualche video ricetta, ti stupirai di quanto buone possano essere le pietanze cucinate con criteri di leggerezza e digeribilità.

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Focalizzati su moderazione e sano equilibrio

Impara a ragionare in modo fitness, a desiderare che il tuo corpo sia tonico e in forma e fai del tuo meglio per mantenerti in questo modo. Persegui questo stile di vita in modo positivo e rilassato: concediti tranquillamente degli strappi che fanno bene alla psiche e non limitarti con troppo rigore.

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Utilizza strategie specifiche nei weekend o durante le vacanze

Ecco alcune tattiche che puoi adottare:

  • Non andare mai a una festa a stomaco vuoto. Mangia sempre una piccola porzione di cibi sani prima di partire.
  • Serviti sempre controllando ciò che metti nei piattini del buffet, è molto importante per mantenere un equilibrio. Invece di partire subito con un eccesso di cibo come se fosse imminente una carestia di proporzioni epocali, goditi quello che hai messo nel piatto con lentezza.
  • Inizia il pasto al ristorante con un piatto d'insalata o verdura cruda, vedrai quanta fame in meno avrai.
  • Limita l'alcol e altre bevande ad alto contenuto calorico.

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La strategia vincente è non prendere in considerazione il mantenimento del peso e della forma fisica ideali come un evento sporadico. Fanne invece una parte della vita di tutti i giorni. Prova a rendere l'intero processo qualcosa di piacevole e mantieni sempre un atteggiamento positivo, equilibrio e amore per te stessa, curati, coccolati, controllati e ricordati che "non si può essere una persona davvero sana fino a quando la mente resiste alle sane abitudini".

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Very Important Notice:
Le informazioni fornite sono di natura generale e a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari quali odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, veterinari, fisioterapisti, ecc.
L'autore non dispensa consigli medici né prescrive o diagnostica. I consigli di nutrizione o supplementazione non sono destinati a essere un sostituto del servizio medico convenzionale. Se si dispone di una qualunque condizione patologica o preoccupazione per la propria salute, consultare il medico.

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Pubblicato in Cultura Emilia
Domenica, 05 Febbraio 2017 14:24

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 05 05 Febbraio 2017

Editoriale: Ormai ci siamo. Il cappio verrà stretto al collo. Rallenta la caduta del latte spot. Vivere senza glutine: i consigli e le ricette. Cereali e dintorni. Leggeri ribassi ma sempre in un clima di instabilità. Emil Banca e Banco Emiliano daranno vita a una delle più grandi BCC d'Italia. Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Copador in "rosso". Chiesto il concordato. Ma le speranze sono dure a morire.

SOMMARIO Anno 16 - n° 05 05 febbraio 2017
1.1 editoriale Ormai ci siamo. Il cappio verrà stretto al collo.
2.1 lattiero caseario Brusca frenata del latte spot.
3.1 Alimentazione e salute Vivere senza glutine: i consigli e le ricette.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Leggeri ribassi ma sempre in un clima di instabilità.
5.1 Fusioni bancarie Emil Banca e Banco Emiliano daranno vita a una delle più grandi BCC d'Italia
5.2 fitosanitari Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
6.2 truffa all'UE Piacenza, agricoltore truffa l'Unione Europea
7.1 pomodoro in crisi Copador in "rosso". Chiesto il concordato. Ma le speranze sono dure a morire.
8.1 economia e lavoro 2016. In Emilia Romagna vola il PIL e l'occupazione.
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

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I mesi invernali possono offrirci lo spunto per ottimizzare al meglio il raggiungimento di una buona forma fisica ed un corretto equilibrio del nostro metabolismo, così come indicato dalla antica medicina tradizionale cinese. PAOLA FINARDI ci aiuta ad approfondire quest'argomento analizzando l'importante funzione dei reni e il loro ottimale funzionamento grazie ad una corretta e sana alimentazione.

di Paola Finardi

Sappiamo che il 21 Dicembre è iniziato il Solstizio d'inverno, giorno in cui lo Yin arriva al suo massimo culmine. Lo Yin, per l'antica medicina tradizionale cinese, è la notte, il freddo, il buio che accompagnano la stagione invernale, momento dedicato maggiormente all'intimità e all'inattività.

prendersi cura reni incerno

Gli organi associati all'inverno sono i reni, scrigno delle nostre energie che si esprimono in due tipologie: la prima è l'energia ereditata dai nostri genitori, ciò che ci rende unici e distinti da ogni altro, la seconda forma di energia è invece quella che attingiamo dal cibo ogni giorno e che serve per mantenerci in vita.
L'inverno assume quindi una valenza importante per questi nostri organi, periodo dedicato al riposo per risparmiare energia e a un'alimentazione che ci nutra senza affaticare troppo il nostro metabolismo.

prendersi cura reni incerno alimentazione

Perché i reni sono così importanti? Perché producono globuli rossi e aiutano le ossa a rimanere forti, regolano l'acqua all'interno del corpo, bilanciano i minerali, rimuovono i prodotti di scarto, producono ormoni, importantissimi prodotti chimici necessari al benessere dell'organismo.

Quali abitudini dannose affaticano i nostri reni?

  • Mancanza di acqua: se l'introito quotidiano è insufficiente, vi sarà come conseguenza un accumulo di tossine nel corpo che influenzerà altre funzioni.
  • Eccesso di sale e zucchero: il sodio aumenta la pressione sanguigna mentre lo zucchero aumenta il contenuto proteico nell'organismo, ambedue le situazioni esercitano una forte pressione sui reni.
  • Mancanza di vitamine e minerali: è importante mantenerne una buona dose giornaliera attraverso un'alimentazione corretta e bilanciata. In particolar modo, la vitamina B6 e il magnesio sono importanti per un funzionamento ottimale dei reni.
  • Eccesso di proteine animali: aumenta il carico metabolico sul corpo affaticando i reni. Meglio non eccedere e mangiarne moderatamente.
  • Mancanza di sonno: il corpo ripara i tessuti renali danneggiati durante il sonno, quindi dormire meglio significa avere reni migliori.
  • Antidolorifici: questi composti chimici usati in eccesso deteriorano reni e fegato.
  • Consumo di alcol: se eccessivo l'alcol diviene tossico mettendo a dura prova i reni e il fegato.

Come prenderci dunque cura dei nostri reni?

Bere sufficiente acqua al giorno lontano dai pasti per aiutare la diuresi, usare prezzemolo come condimento in quanto aiuta a rimuovere ritenzione idrica, eccesso di sale e scorie nei reni.

prendersi cura reni incerno bere acqua

Consumare cibi ricchi di antiossidanti e sostanze benefiche, pertanto via libera a lattuga, limone, curcuma, zenzero, cavoli, bacche e mirtilli, finocchio, radicchio, fagioli e a tisane non zuccherate a base di ortica, tarassaco, bardana, uva ursina, equiseto, mirtillo rosso, cardo mariano da bere fredde o calde a seconda delle nostre preferenze.

prendersi cura reni incerno cibi consigliati

Infine, la consueta curiosità: secondo la medicina tradizionale cinese i reni sono collegati alla paura, potrebbe essere quindi utile compiere qualche esercizio di meditazione per riequilibrare le energie interne.

prendersi cura reni incerno meditazione 

Fermatevi un attimo, mettete le mani intrecciate sulla schiena all'altezza dei reni, chiudete gli occhi, respirate profondamente con il naso, visualizzate l'energia che dalle mani entra nei vostri reni dissipando i veli dell'inquietudine.

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L'autore non dispensa consigli medici né prescrive o diagnostica. I consigli di nutrizione o supplementazione non sono destinati a essere un sostituto del servizio medico convenzionale. Se si dispone di una qualunque condizione patologica o preoccupazione per la propria salute, consultare il medico.

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Gluten free con gusto: una serata a tema con delizioso menù pensato ad hoc per il ciclo "Salute & Benessere". Venerdì 27 gennaio 2017, al ristorante Il Cortile, l'iniziativa promossa da Parma Da Vivere e Arga. Ospiti il prof. Gian Luigi de' Angelis e Ilaria Bertinelli.

Parma, 18 gennaio 2017

Dici celiachia e ti si apre un mondo. Un mondo spesso infarcito da inesattezze e dalla convinzione che rinunciare al glutine significhi privarsi del gusto della buona tavola. Per fare chiarezza assaporando un delizioso menù pensato ad hoc, venerdì 27 gennaio 2017 alle ore 20.00 il ristorante Il Cortile, in borgo Paglia 3 a Parma, ospita la cena dal titolo "Gluten free e intolleranze alimentari" inserita nel ciclo di serate a tema "Salute & Benessere".

Tra una portata e l'altra interverranno il prof. Gian Luigi de' Angelis, Direttore del dipartimento Materno-infantile e della struttura complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma e Ilaria Bertinelli, autrice del libro "Uno Chef per Gaia", una raccolta di consigli e ricette per celiaci e diabetici. Ad intervistare i relatori sarà la giornalista ARGA e ideatrice del format Francesca Caggiati, che porrà loro domande finalizzate ad approfondire dal punto di vista medico e nutrizionale una tematica particolarmente attuale e sentita. Dopo il flan di Parmigiano con salsa al radicchio rosso verranno servite le lasagnette gratinate ai carciofi, le tagliatelle di pasta fresca al ragout di cinghiale e la Duchessa di Parma farcita al profumo di salvia. Il tutto accompagnato da verdure e patate al forno. Dulcis in fundo il tortino al cioccolato fondente con crema alla vaniglia, seguito da un buon caffè. Dalla cantina: acqua naturale e frizzante, vino bianco e rosso in abbinamento. Per partecipare – al costo di 36 euro a personaè necessario dare la propria adesione al numero 0521.285779 entro il 25 gennaio.

L'iniziativa è organizzata e promossa da Arga Emilia Romagna, associazione che raggruppa i giornalisti specializzati nell'informazione dei settori agricoltura, alimentazione, ambiente, energie rinnovabili, boschi, foreste, caccia, pesca e da Parma Da Vivere, pagina sociale che sostiene le iniziative culturali e le eccellenze del territorio di Parma e provincia, con il patrocinio della Provincia di Parma e di Confagricoltura Parma. Inoltre è realizzata grazie alla collaborazione dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e dell'Associazione SNUPI Onlus (Sostegno Nuove Patologie Intestinali), con il patrocinio dell'AIC (Associazione Italiana Celiachia). Interverranno infatti anche Giulio Orsini, Presidente di SNUPI, e Barbara Franchi, consigliere regionale e referente del progetto Alimentazione Fuori Casa (AFC) di AIC Emilia Romagna.

Il ciclo di incontri "Salute & Benessere" vede il susseguirsi di primari e quotati medici specialisti che afferiscono all'Ospedale Maggiore di Parma, all'AUSL e ad altri centri medici di eccellenza presenti sul territorio. A parlare saranno anche esperti di alimentazione, nutrizionisti, naturopati, farmacisti, oltre a persone affette da particolari patologie che porteranno la loro esperienza e rappresentanti di associazioni di riferimento. La rassegna si propone di divulgare attraverso l'edutainment i principi di una corretta alimentazione e di uno stile di vita sano, affinché si diventi maggiormente consapevoli che la salute è un bene primario e ci aiuta a vivere meglio e più a lungo.

I prossimi incontri in calendario da febbraio a maggio tratteranno le seguenti tematiche:

  • La psiche e gli aspetti emotivi ed emozionali: bulimia e anoressia, ma anche ansia e depressione. Il rapporto con il cibo e quali alimenti aiutano a ridurre lo stress
  • Detox, togliere le tossine per vivere meglio: il menù ideale per disintossicarci e mantenere il nostro corpo con un ph ottimale
  • La dieta brucia grassi e il controllo del peso: il sovrappeso non è solo anti estetico, ma pericoloso, soprattutto se localizzato in certe zone. Come è possibile tornare in forma mangiando in modo gustoso e nutriente?
  • I problemi della pelle e dei capelli: quanto incide l'alimentazione e come possiamo migliorarli? Quali sono le sostanze nocive o le situazioni che incidono maggiormente sui problemi dermatologici e tricologici?

Celiachia evento salute benessere parma

Locandina scaricabile allegata 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Passate le feste è ora di rimettersi in forma. Qualche suggerimento da mettere in pratica nei giorni post vacanze per acquisire nuova energia: cibi detox, acqua e tanto movimento.

Di Paola Finardi

A conclusione delle feste natalizie dove la tentazione per i piatti succulenti e tipici della miglior tradizione hanno preso il sopravvento è tempo di riportare il nostro metabolismo all'equilibrio per una buona remise en forme.
Non dobbiamo trascurare il fatto che l'eccesso di cibo significa eccesso di zuccheri, di grassi e di alcol che, accompagnati da meno ore di sonno, possono influire sulle naturali capacità del corpo di disintossicarsi.

regole perfetto detox 0

Ecco allora qualche suggerimento da mettere in pratica nei giorni post vacanze per acquisire nuova energia.
Elimina glutine, zucchero, alcol e cibo spazzatura: questi alimenti sono pro infiammatori e caricano di lavoro il fegato, causando un accumulo tossico. Se ti senti particolarmente stanco e gonfio dopo le feste natalizie, prova a eliminare completamente questi cibi da cinque a sette giorni. Sentirai la differenza!

Acqua e limone o lime: un evergreen, acqua tiepida e un po' di succo di limone fresco prima del caffè mattutino oppure anche nel corso della giornata. Il limone è ricco di acido citrico che facilita la digestione, purifica il fegato, aiuta ad alcalinizzare il corpo e a chelare i metalli pesanti.

regole perfetto detox 1

Succhi di colore verde: ricchissimi di clorofilla che accresce il livello di ossigeno nelle cellule dei tessuti. Falli tu direttamente usando kiwi, bietole, broccoli, spinaci, sedano, lattuga, mela verde, cetrioli, cicoria, cime di rapa, catalogna, ecc. Questi alimenti forniscono al fegato in abbondanza di vitamine e minerali necessari per la disintossicazione.

Movimento: che si tratti di una tranquilla passeggiata o un allenamento ad alta intensità, l'importante è muoversi! L'esercizio fisico aumenta la circolazione e aiuta a eliminare le tossine. Potrebbe essere l'ultima cosa che obiettivamente hai voglia di fare, ma ti sentirai molto meglio dopo!

Introduci cibi brucia-grassi: riempi il frigorifero e la dispensa con i seguenti alimenti.

Noci: sono una ricca risorsa di acidi grassi omega 3, una quarantina di grammi di noci sgusciate ne contiene circa tre di acido alfa-linolenico.

regole perfetto detox 2

Zenzero: rimedio centenario per i disturbi digestivi, è un attivatore del metabolismo e aiuta a bruciare calorie, ridurre l'infiammazione, aumentare l'afflusso del sangue ai muscoli e favorirne la ripresa.
Avena: questo carboidrato a lenta digestione mantiene bassi i livelli di zucchero e insulina nel sangue aiutando il corpo a bruciare i grassi in modo ottimale.
Avocado: i grassi monoinsaturi che troviamo in questo fantastico frutto carnoso (drupa) sono utilizzati velocemente per produrre energia durante la giornata. L'avocado contiene anche uno zucchero semplice, il mannoeptulosio, in grado di provocare una diminuzione della secrezione d'insulina e migliorare l'assorbimento del calcio, azioni entrambe fondamentali per favorire la perdita di grasso.
Fagioli di soia: costituiscono la fonte diretta delle proteine della soia che contribuiscono a costruire la muscolatura in modo efficiente tanto quanto altre proteine del siero o della carne. La soia aiuta a bruciare grassi e abbassa l'appetito.
Salmone: questo pesce è uno delle più ricche fonti di acidi grassi essenziali omega 3 EPA e DHA. Gli omega 3 accendono i geni che stimolano la combustione dei grassi e spengono quelli che ne aumentano il deposito.
Pompelmo: uno studio della Scripps Clinic di San Diego in California riporta che soggetti, i quali hanno mangiato mezzo pompelmo o l'equivalente in succo fresco tre volte al giorno, hanno perso una media di 3 chili in 12 settimane. I risultati sono probabilmente dovuti alla capacità del pompelmo di ridurre i livelli d'insulina e a una sostanza chimica in esso contenuta nota come naringina, che impedisce al grasso di essere immagazzinato nel corpo. Il pompelmo interferisce con l'assunzione di alcuni farmaci, pertanto fai attenzione e, nel caso, consultati col tuo medico.

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Miele: sì, è uno zucchero, ma ha un indice glicemico piuttosto basso e contribuisce pertanto a evitare i picchi di glucidi nel sangue. Livelli d'insulina costanti sono fondamentali per il mantenimento di un ambiente in grado di bruciare grassi. Il miele è anche una ricca fonte di metaboliti di ossido nitrico (NO) che favoriscono il rilascio di grasso dalle cellule adipose del corpo.

La regola numero uno quando ci si vuole disintossicare resta comunque una sola: mangiare poco, muoversi molto e bere tanta acqua.
Detto ciò, buona remise en forme a tutti!

regole perfetto detox 4

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Le informazioni fornite sono di natura generale e a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari quali odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, veterinari, fisioterapisti, ecc.
L'autore non dispensa consigli medici né prescrive o diagnostica. I consigli di nutrizione o supplementazione non sono destinati a essere un sostituto del servizio medico convenzionale. Se si dispone di una qualunque condizione patologica o preoccupazione per la propria salute, consultare il medico.

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Tutto può essere gustato, senza rinunce e senza perdere il peso forma. Basta seguire qualche regola per godere di tutto il buono di queste feste natalizie senza sentirsi appesantiti. L'esperto, il dottor Mario Mariotti, spiega cosa fare.

di Alexa Kuhne

Milano, 20 dicembre 2016 -

Si stanno avvicinando le festività natalizie e, come tutti gli anni, ciascuno di noi dovrà fare i conti con le tavole imbandite e con cibi particolarmente calorici e che metteranno a dura prova il nostro apparato digerente.
Le feste, le vacanze e gli eventi speciali (come il Natale, la Pasqua, ecc.) sono, infatti, occasioni particolarmente a rischio.

"Il mangiare in eccesso è socialmente incoraggiato - spiega l'esperto, il dottor Mario Mariotti di Unika Medical Spa, centro integrato di medicina del benessere - : infatti non solo c'è una grande abbondanza di cibo, ma anche una pressione a provare i piatti speciali preparati per l'occasione. Ecco però alcune tecniche che vi possono aiutare a non esagerare".

  •  Programmate in anticipo: cercate di prepararvi adeguatamente all'evento. Fate più attività fisica nei giorni precedenti, pensate a quale sarà in quell'occasione il vostro desiderio di mangiare e la pressione degli altri; chiedete, se potete, una lista del cibo che sarà servito e programmate quello che mangerete.
  •  Mangiate solo i piatti speciali: non mangiate pane, patate e tutte le altre cose che potete avere a disposizione ogni giorno; cercate di assumere solo i cibi tipici di quella festività (ad esempio il panettone a Natale): in tal modo riuscirete a controllare le calorie introdotte.
  •  Scegliete i piatti poveri di grassi: cercate di scegliere piatti cucinati senza grassi (ad esempio carne o pesce ai ferri), verdure, macedonie o frutta come dessert.
  •  Adottate tecniche applicate al ristorante: anche in occasione delle feste funziona il mangiare lentamente, lo stare attenti al pane e al vino, il farsi servire delle piccole porzioni, il non saltare i pasti precedenti. E', infatti, molto difficile avere un buon controllo dell'alimentazione se si è troppo affamati, per cui è meglio non fare compensazioni saltando i pasti; anzi, una buona tecnica può essere quella di mangiare qualcosa mezz'ora o un'ora prima di andare al ristorante.
  •  Programmate delle vacanze attive e rilassanti: molti centri turistici offrono ampie possibilità di fare sport: cercate quello che fa per voi. Durante la vacanza alternate l'attività sportiva al riposo e al rilassamento. Se siete amanti della natura organizzate delle vacanze in bicicletta: sono molto piacevoli e vi permetteranno di avere un adeguato controllo del peso, anche se mangiate qualcosa di più.

Serate salute e benessere: al via il 25 novembre a Parma sei serate a tema, con medici specialisti e nutrizionisti durante una cena, con un menù creato appositamente in base al tema trattato. Domani sera intervengono il cardiologo Massimo Gualerzi e la naturopata Silvia Strozzi.

Parma, 24 novembre 2016

Un'iniziativa dedicata alla salute e al benessere patrocinata dall'Azienda Ospedaliero Universitaria e dalla Provincia di Parma prende il via venerdì 25 novembre alle ore 20.00 all'Antica Cereria di b.go Tanzi,5 a Parma. In tutto sei serate a tema, in cui esperti tra medici specialisti e nutrizionisti verranno intervistati su tematiche diverse, durante una cena, con un menù creato appositamente in base al tema trattato.

Nella prima serata si parlerà di cuore, di stili di vita e corretta alimentazione con il cardiologo Massimo Gualerzi e la naturopata Silvia Strozzi, che saranno intervistati dalla giornalista Francesca Caggiati durante la cena: non solo dal punto di vista cardiovascolare, ma si parlerà di cronobiologia, di acqua, di super cibi, di stili di cottura, dei colori negli alimenti, solo per portare alcuni esempi.
Agli altri momenti di incontro conviviale già fissati in calendario – che sarà presentato ad inizio serata - saranno invitati a partecipare sempre medici specialisti e nutrizionisti e gli argomenti spazieranno dalle intolleranze alimentari ai problemi legati alla pelle.
Per partecipare alla serata del 25 novembre è richiesta la prenotazione al numero 0521 207387. Ulteriori informazioni sull'iniziativa sono disponibili sulla pagina Fb Parma Da Vivere "Serata Salute & Benessere: il cuore e i corretti stili di vita" oppure scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Iniziamo la settimana con un bel bicchiere di vino rosso! Non è un invito ad ubriacarvi, tutt'altro, ma con moderazione il vino rosso ha notevoli effetti benefici sulla nostra salute. Potete scoprirli nell'articolo odierno con un brindisi e alla vostra salute!

Di Paola Finardi

Cosa contiene un buon bicchiere di vino rosso oltre a tanta allegria e buon umore? Vi troviamo per un 80% circa acqua, mentre il restante 20% è fatto di zuccheri, carboidrati, proteine, alcol, sali minerali, antiossidanti come resveratrolo, melatonina, quercetina, varie vitamine.

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Il vino rosso non è solo il vino migliore per i consumatori, ma anche il miglior tipo di bevanda alcolica in assoluto sulla base delle quantità di antiossidanti presenti. Uno dei punti salienti che rendono il vino rosso più vantaggioso rispetto ad altre forme di alcol è il processo di fermentazione per arrivare al quale viene utilizzata la buccia dell'uva rossa ricchissima di fitonutrienti.
Un moderato consumo di vino rosso di ottima qualità ai pasti, protegge la nostra salute. Vediamo insieme come.

PROPRIETA' ANTIAGING
Il vino rosso contiene molti antiossidanti che sono essenziali per il nostro organismo. Essi possono rallentare l'invecchiamento così come aiutare a ridurre linee sottili e rughe anche grazie al suo potere vasodilatatore che aumenta l'afflusso di sangue rendendo la pelle più bella e più sana.
Già i monaci medievali credevano che il vino riducesse il processo di invecchiamento. Oggi ci pensa la Harvard Medical School a riferirci tali straordinarie proprietà. In particolare, il resveratrolo è il composto ad avere maggiormente l'effetto benefico, in sinergia con gli altri elementi contenuti nel vino rosso. Le loro scoperte, riprese dal Cell Press journal Cell Metabolism, sono state la prima prova convincente del legame preciso tra le proprietà anti-invecchiamento del resveratrolo e il gene SIRT1, enzima strettamente correlato con la longevità.

PROTEGGE IL CUORE
Il resveratrolo è uno dei più potenti composti antiossidanti che possono contribuire a ridurre i grassi saturi accumulati nelle arterie. Il vino rosso contiene anche flavonoidi e saponine che proteggono contro le malattie cardiovascolari. Se bevuto con moderazione, contribuisce ad aumentare il "colesterolo buono" HDL.

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AIUTA A RESPIRARE MEGLIO NELLA STAGIONE FREDDA
L'American Journal of Epidemiology sostiene che coloro che bevono vino rosso hanno il 44% in meno di raffreddori rispetto a coloro che non se ne bevono. Bevuto regolarmente e con cognizione, il vino rosso aiuterebbe quindi ad avere meno malanni durante la stagione fredda, ecco spiegata la diffusione di un rimedio antico come il vin brulè.

CONCILIA IL SONNO
Il lavoro vi ha regalato una notte insonne? La sera successiva coricatevi dopo aver bevuto un mezzo bicchiere di vino rosso. Il vino rosso contiene melatonina, molecola che può aiutare a dormire tranquillamente. Se siete di fronte a insonnia regolare, è necessario consultare un medico.

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AUMENTO DEGLI ACIDI GRASSI OMEGA-3
Il vino rosso innalza i livelli di acidi grassi omega-3 nel plasma, secondo lo studio Immidiet che coinvolge ricercatori europei provenienti da vari Paesi. Essi hanno scoperto che moderati bevitori di vino rosso avevano più alti livelli ematici di omega-3, protettivi contro le malattie cardiache coronariche.

Chiudiamo con la consueta curiosità: gli antichi egizi erano grandi estimatori del vino rosso di cui esaltavano le proprietà nel combattere tutta una serie di malanni, abbinato a erbe mediche e oli essenziali, ma soprattutto ne esaltavano le straordinarie potenzialità nel rilasciare tutti i freni inibitori.
Dunque, tutti di corsa a stappare una bottiglia di vino rosso!

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Very Important Notice:

Le informazioni fornite sono di natura generale e a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari quali odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, veterinari, fisioterapisti, ecc.

L'autore non dispensa consigli medici né prescrive o diagnostica.
I consigli di nutrizione o supplementazione non sono destinati a essere un sostituto del servizio medico convenzionale. Se si dispone di una qualunque condizione patologica o preoccupazione per la propria salute, consultare il medico.

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Se proprio non abbiamo tempo o disponibilità per rifugiarci lontano da tutti in una di quelle meravigliose "spa" da sogno, possiamo magari prenderci cura di noi stesse e regalarci al bisogno un bel massaggio. PAOLA FINARDI ci presenta quali sono i maggiori benefici di un massaggio fatto da un esperto di settore. Scoprite il vostro massaggio preferito e buon relax!

Di Paola Finardi

Generalmente considerati parte della medicina complementare e alternativa analizziamo quali sono i sorprendenti benefici per la nostra salute psico-fisica dei massaggi praticati da professionisti del settore.

I massaggi sempre più offerti come trattamento standard per una vasta gamma di condizioni fisiche e mentali costituiscono un trattamento efficace per ridurre lo stress, il dolore e la tensione muscolare. Nell'immaginario collettivo è una pratica millenaria associata al rilassamento, ma può fare molto di più. Il massaggio è un termine generale per indicare pressatura, sfregamento e manipolazione di pelle, muscoli, tendini e legamenti e può variare da carezze a pressione profonda.

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Ci sono diversi tipi di massaggio, quali: antistress, hawaiano, thailandese, californiano, thai foot, eccetera.
Analizziamo insieme sei motivi per scegliere con maggior consapevolezza quale massaggio potrebbe risultare di maggior beneficio.

- ATTENUA I DOLORI MUSCOLARI
Avete spesso dolori muscolari? Un massaggio fatto bene può aiutare molto. Aumenta e migliora la circolazione, ossigena i tessuti e distende le fasce muscolari divenendo efficace come altri metodi di trattamento per il mal di schiena cronico.

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- CONTRASTA TUTTO CIÒ CHE SI FA SEDUTI O IN PIEDI
La maggior parte delle persone hanno a che fare con un certo tipo di stress posturale che il più delle volte tende a manifestarsi tra le spalle e il collo o in zona lombare. Lavori ipocinetici alla scrivania o che costringono a stare in piedi a lungo provocano forme più avanzate di stress posturale e si manifestano come dolore o debolezza nella parte bassa della schiena e glutei causata da periodi prolungati in posizione seduta o fra spalle e collo per curvature innaturali tipiche di studenti o di impiegati.
Per fortuna, il massaggio può contrastare lo squilibrio causato da queste posizioni, purché effettuato in modo regolare e periodico.

- LENISCE ANSIA E DEPRESSIONE
Il tocco umano, in un contesto che percepiamo sicuro, amichevole e professionale, può essere incredibilmente terapeutico e rilassante. Dopo un massaggio si riducono i livelli di stress e ci si sente più felici. Al di là dei benefici per condizioni o malattie specifiche, molte persone godono di un massaggio perché produce sensazioni di cura, comfort e connessione empatica con il professionista che lo esegue.

- ALLEVIA IL MAL DI TESTA
Quando un mal di testa colpisce, si può provare a prenotare un massaggio dell'ultimo minuto poiché sembra che abbia la facoltà di ridurre la frequenza e la gravità delle tensioni craniche forse proprio per la sua straordinaria capacità di rilassare.

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- MIGLIORA LA PELLE
Indubbiamente si riscontra un miglioramento a livello epidermico. Il massaggio può eliminare le cellule morte, stimola i pori, incrementa l'assorbimento di nutrienti contenuti negli oli utilizzati, riattiva la circolazione e il maggior afflusso di sangue ossigena i tessuti rendendoli più luminosi, setosi e belli.

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- AUMENTA L'ATTIVITÀ DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Uno studio condotto qualche tempo fa dal prestigioso Istituto Karolinska di Stoccolma indica che il massaggio aumenta la conta dei globuli bianchi che svolgono un ruolo importante nella difesa del corpo dalle malattie. Questa pratica porta anche altri cambiamenti fisici come ad esempio più bassi livelli di citochine, molecole che svolgono un ruolo nel processo infiammatorio. Livelli di infiammazione cronicamente elevati, sono noti per essere associati a condizioni come asma, malattie cardiovascolari e depressione. Ricevere un massaggio diminuisce i livelli di cortisolo, ormone dello stress e vasopressina, ormone che si ritiene svolgere un ruolo nel comportamento aggressivo. Inoltre, attraverso la stimolazione della circolazione linfatica, otteniamo una miglior eliminazione da parte dei reni delle scorie e delle tossine e un conseguente miglioramento del sistema immunitario.

Ora abbiamo forse qualche ragione in più per prenotarci un massaggio da fare domani, in fondo chi non ha bisogno di coccolare se stesso?
Chiudiamo con una curiosità.
Pelle e cervello derivano dallo stesso foglietto embrionale e sono quindi in collegamento embriologico: quando massaggiamo la pelle massaggiamo, in fondo, anche la nostra mente!

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Un ringraziamento speciale ad Antonella Bacchi Palazzi di ARMONIE, Parma

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Le informazioni fornite sono di natura generale e a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari quali odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, veterinari, fisioterapisti, ecc.
L'autore non dispensa consigli medici né prescrive o diagnostica.
I consigli di nutrizione o supplementazione non sono destinati a essere un sostituto del servizio medico convenzionale. Se si dispone di una qualunque condizione patologica o preoccupazione per la propria salute, consultare il medico.

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