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I fondi d'investimento puntano sulla soia e i proteici stanno riprendendo valore. Incomprensibile il rafforzamento dell'euro soprattutto se si mettono a confronto le economie USA e UE; la prima in apparente salute e la seconda in frenata su tutti i fronti

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 aprile 2016 - 
In attesa dei consueti dati statistici di USDA previsti per oggi, sembra, almeno a osservare le quotazioni a cavallo del week end, che il mercato stia mettendo le ali alla Soia:

Venerdi:
Semi : maggio 916,60 (+12,2) luglio 925,00 (+12,1)
Farina : maggio 273,70 (+6,9) luglio 276,10 (+6,7)
Lunedì:
Semi : maggio 928,20 (+11,4) luglio 936,60 (+11,6)
Farina : maggio 280,10 (+6,4) luglio 282,50 (+6,4)

Inoltre, nella giornata di ieri, il seme di soia era in crescita di 6 punti e la farina di tre. Comunque, anche se con 15 dollari in più, la farina di soia resta un proteico particolarmente appetibile, soprattutto se si fa appello alla memoria e si ritorna al tempo in cui quotava 500 euro a tonnellata. Oggi, in confronto a quel periodo, il prezzo è da considerarsi conveniente.

I fondi di investimento, padroni del mercato di questi giorni, divulgano informazioni circa l'ipotesi di avverse previsioni meteorologiche per la prossima estate con ondate di caldo a partire da luglio che potrebbero danneggiare le coltivazioni.
Si potrebbe malignamente dedurre che si celi una "manovra" per indurre una maggiore investimento colturale a favore della soia dove le operazioni speculative avrebbero maggiori probabilità di successo.

Indicatori internazionali 12 aprile 2016

l'Indice dei noli è salito sensibilmente a 539 punti, il petrolio gira attorno a 40$ e l'indice di cambio va ancora a favore dell'€ a 1,1419 .

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Martedì, 12 Aprile 2016 08:41

Cereali. L'impennata dei proteici e dei noli

I fondi d'investimento hanno ripreso a farla da padroni. Cresce l'indice dei noli. L'impennata dei proteici potrebbe essere un segnale di un relativamente brusco risveglio delle quotazioni.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 aprile 2016 -
In attesa dei consueti dati statistici previsti per oggi di USDA, l'ultimo giorno di contrattazioni della scorsa settimana si è chiuso con l'impennata dei proteici:

Semi: maggio 916,60 (+12,2) luglio 925,00 (+12,1)
Farina: maggio 273,70 (+6,9) luglio 276,10 (+6,7)
Olio: maggio 33,94 (-0,16) luglio 34,21 (-0,16)
Corn: maggio 362,20 (+0,6) luglio 365,00 (+1)
Grano: maggio 460,20 (+3,2) luglio 466,60 (+2,2) dicembre 490,60 (+1,6)

L'indice dei noli intanto prosegue la sua risalita e i fondi di investimento sono tornati a farla da padroni cercando di "intimorire" gli operatori su ipotesi di raccolti estivi poco produttivi e di scarsa qualità.
Sembra che il "mercato" stia cercando qualcosa a cui agganciarsi per fare risalire le quotazioni.

Il mercato domestico Nessuna novità tranne che aumentano le preoccupazione per i ridotti scambi e la tanto sperata ripresa non sembra spiccare il volo. L'economia gira piano piano come dimostrano i dati che quotidianamente vengono diffusi e questo non può generare aspettative positive nel breve periodo.

Il settore delle bioenergie continua a scontare la deficienza di biomasse a prezzi abbordabili che ormai sono un ricordo del passato.

Indicatori internazionali 11 aprile 2016


l'Indice dei noli è salito sensibilmente a 539 punti, il petrolio gira attorno a 40$ e l'indice di cambio va ancora a favore dell'€ a 1,13914 .

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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L'indice di cambio supera quota 1,44. Dalla Cina giungono segnali di prudenza circa l'ipotesi di immissione di scorte sul mercato. Sale ancora l'indice dei noli.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 aprile 2016 -

Più che il mercato sta facendo rumore la posizione della Federal Reserve che continua a dirsi cauta all'ipotesi dell'aumento dei tassi d'interesse. Una posizione che porta ad avere un cambio euro dollaro superiore all'1,14 e che non agevola le esportazioni dal Vecchio verso il Nuovo Continente. Al contrario risulta un fattore agevolante per gli acquisti. La domanda alla quale risulta difficile dare risposta "Come mail l'Euro sia così forte nonostante il difficile momento dell'economia europea.

Padroni del mercato sono i fondi di investimento. Nel tentativo di imprime spinte rialziste corrono voci di una sfavorevole estate USA e conseguente flessione della quantità e, presumibilmente, anche della quantità.

Si affievolisce la preoccupazione circa la notizia proveniente dalla Cina in merito all'ipotesi di immissione sul mercato delle proprie scorte. il timore di creare un collasso al mercato sta lasciando il posto a una ipotesi di rilascio lenta e programmata delle scorte.

Il mercato domestico L'interesse degli operatori nostrani invece è orientato alla prossima campagna cerealicola estiva e sui prezzi che dovrebbero risultare ben poco sostenuti anche in ragione delle abbondanti previsioni sui raccolti.

Il settore delle bioenergie continua a scontare la deficienza di biomasse a prezzi abbordabili e è sfumata anche l'ipotesi di importazione di mais scondizionato dal nord africa in quanto inquinato da OGM. Quindi a caccia di prodotti alternativi tipo mangimi per biodigestori (substrati atti alla fermentazione anaerobica)


Indicatori internazionali 6 aprile 2016

l'Indice dei noli è salito ancora ed a quota 500 punti, il petrolio in leggera risalita a 38$ e l'indice di cambio €/$ ha superato quota 1,14 registrando 1,14424.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Martedì, 05 Aprile 2016 08:35

Cereali. Dai dati USDA nessuna sorpresa

La pubblicazione dei dati USDA non ha generato stravolgimenti dei mercati. Quindi le preoccupazioni dei giorni precedenti sembra siano rientrate e neppure le notizie cinesi non sembrano, al momento, preoccupare oltre certi limiti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 4 aprile 2016 -
 I dati dell'Usda dello scorso 31 marzo non hanno che confermato quanto già si sapeva. Non ci sono segnali di carenza di merce.

(i dati USDA sono in Galleria Immagini)

Queste cifre giovedì scorso avevano dato impulso al ribasso del corn e al rialzo del grano, poi venerdì correzione sul corn che recuperava e il grano si confermava in rialzo:
Semi : maggio 918,20 (+7,4) luglio 926,00 (+8,2)
Farina : maggio 272,30 (+2) luglio 275,10 (+2)
Olio : maggio 34,45 (+0,23) luglio 34,67 (+0,23)
Corn : maggio 354,00 (+2,4) luglio 357,60 (+2)
Grano : maggio 475,60 (+2,2) luglio 483,00 (+2,2) dicembre 506,60 (+2,6)

Per il momento il mercato e i fondi non sembrano dare molto peso alle notizie provenienti dalla Cina circa l'immissione nel mercato interno delle loro scorte di cereali. Comunque tale inerzia/resistenza è anche segno che il mercato da tempo è stagnante sul fondo.

Il mercato domestico Intanto sul mercato interno, al momento, cambia poco. L'interesse si sta orientando sui prezzi delle prossime campagne cerealicole estive, che dovrebbero essere abbondanti, e prevedibilmente a prezzi "popolari".

Il settore delle bioenergie continua a scontare la deficienza di biomasse a prezzi abbordabili che ormai sono un ricordo del passato.


Indicatori internazionali 1 aprile 2016

Ll'Indice dei noli è salito ancora a 450 punti, il petrolio scende a 36,5$ e il cambio ruota attorno a 1,13824 .

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Spudorati incapaci. Crisi del latte. Piani produttivi per il Parmigiano Reggiano. Confcooperative migliora i ricavi e mantiene l'occupazione. Allerta sicurezza alimentare, ma è una bufala. Cereali, la Cina fa paura.

SOMMARIO Anno 15 - n° 13 03 aprile 2016 - (In allegato il file scaricabile - pdf)

1.1 editoriale
Spudorati incapaci.
3.1 cereali
Cereali. La Cina spaventa i mercati.
4.1 Lattiero Caseario
Latte, il momento più difficile del comparto.
5.1 crisi latte Crisi lattiero caseario: la proposta di Cooperative Italiane.
5.2 emil banca 2015 Emil Banca: positivo il bilancio d'esercizio 2015
6.1 export parmigiano Export Parmigiano Reggiano: +13,2% e boom in USA (+34%) nel 2015
6.2 piani produttivi Parmigiano Reggiano. Cia di Reggio: sui piani produttivi si poteva fare di più
7.2 confcooperative ER Confcooperative Emilia Romagna: aumenta il fatturato, stabili i soci e gli occupati
8.1 allerta sicurezza alimentare
Allarme Escherichia Coli in Europa. Una bufala!
9.1 promozioni "vino" e partners

 

Domenica, 03 Aprile 2016 08:38

Cereali. La Cina spaventa i mercati

A poche ore dalla disponibilità dei dati USDA, a buttare benzina sul fuoco ci pensa la Cina con l'ipotesi di un'importante immissione di scorte sui mercati. Sul fronte interno da segnalare solo il rallentamento dei cruscami.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 1 aprile 2016 -
Mercati già in fibrillazione per l'imminente pubblicazione dei dati USDA tremano per le notizie che provengono dalla Cina circa la possibilità di smaltimento degli stock interni a prezzi internazionali ma con sostegno interno agli agricoltori. Un'ipotesi che potrebbe produrre un'ondata di prezzi fortemente competitivi sui circuiti internazionali dei cereali.

A completamento dell'informazione aggiungiamo che gli stock mondiali sono concentrati per l'80% in soli 5 paesi e il 90% in 10 paesi. Ma, e qui sta l'allarme, ben il 50% della disponibilità è concentrata in Cina (fonte Associazione Granaria di Milano - focus 2013-2015).

Il mercato domestico continua a non mostrare particolari segnali di ripresa e, pare, i cruscami stanno rallentando e non dovrebbe essere lontano il tempo del calo. I cereali molto più fermi i proteici protetti dal super Euro. Le filiere zootecniche e agroalimentari continuano a galleggiare nella loro crisi in attesa di interventi governativi.

Bioenergie. Il settore delle bioenergie sempre alla ricerca di biomasse a prezzi di saldo ma sempre più difficili da intercettare. Sulla prossima campagna maidicola gli operatori hanno intercettato prezzi, sul settembre marzo, tra i 175/180 euro arrivo BS-CR-MN per il mais di base contratto 103. In caduta i prezzi dei trinciati e dei pastoni.

Indicatori internazionali


l'Indice dei noli è salito ancora a 414 punti, il petrolio ruota sui 38$ e il cambio a 1,13289.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Una Pasqua ben poco serena. Cereali, tra alti, bassi e alti ancora in attesa di USDA. E' nato il Parmigiano Reggiano di Montagna. Mucca pazza: scoperto un caso sospetto di BSE in una mucca in Francia. cereali, mais e soia- tendenze.

SOMMARIOAnno 15 - n° 12 27 marzo 2016
1 .1 editoriale Pasqua ben poco serena.
2.1 buona pasqua! Gli Auguri di una Serena Pasqua a tutti i nostri affezionati lettori.
3.1 cereali Cereali. Tra alti e bassi in attesa dell'USDA del 31 marzo
4.1 Lattiero Caseario Latte sempre più in rosso.
5.1 cereali tendenze Ismea, tendenze e dinamiche recenti dei cereali
5.2 mais soia tendenze Ismea, mais, soia. Tendenze e dinamiche recenti
6.1 Novità Parmigiane E' nato il Parmigiano Reggiano di Montagna.
6.2 biologico italiano Valfrutta, lancia la nuova alinea di legumi italiano Bio
7.2 mucca pazza Mucca pazza: scoperto un caso sospetto di BSE in una mucca in Francia
8.1 mais e soia Mais e Soia: marzo 2016 - USDA rivede al ribasso le scorte del Brasile
9.1 Cereali Cereali. Balzo in avanti dei prezzi in attesa dell'USDA.
10.1 pomodoro Pomodoro da industria. Export record per 1,5 miliardi.
11.1 promozioni "vino" e partners

(in allegato il file completo scaricabile - pdf)

cibus 12 27mar16 COP

Domenica, 27 Marzo 2016 08:51

Ismea, tendenze e dinamiche recenti dei cereali

I primi sette mesi della campagna di commercializzazione 2015/16 sono stati caratterizzati da una tendenza flessiva delle quotazioni all'origine del frumento. A livello mondiale, i fondamentali di mercato del frumento sono stati infatti caratterizzati nell'ultimo triennio da raccolti record e scorte in costante aumento.

In particolare, il prezzo medio nazionale del frumento duro è sceso a 251,89 euro/t a gennaio 2016, in flessione del 3% rispetto al mese precedente e di oltre il 30% circa nel confronto tendenziale, come anche il prezzo del frumento duro non comunitario, che è sceso a ottobre a 313,50 euro/t (-2% su base congiunturale e - 32% nel confronto con ottobre dello scorso anno). Tali dinamiche sono da ricondurre alla crescita del raccolto nazionale e nord americano del 2015 ed anche all'aumento delle scorte che hanno spinto al ribasso i prezzi.

Riguardo al frumento tenero, l'andamento del mercato tra luglio 2015 e gennaio 2016 è risultato più altalenante, pur mantenendo una tendenza flessiva, scendendo a 187,76 euro/t a gennaio 2016, in calo dell'1,6% rispetto al mese precedente e dell'8% nel confronto tendenziale. Tali dinamiche riflettono l'andamento registrato per il prodotto estero che vede una flessione dei prezzi della granella in ragione della ulteriore progressione dell'offerta mondiale e delle scorte, a fronte di un minor dinamismo riscontrato per i consumi.
L'offerta mondiale di frumento nel 2015 ha raggiunto livelli record attestandosi a 732 milioni di tonnellate circa (+0,5%). A livello territoriale la progressione appare piuttosto diffusa, con qualche eccezione cha ha riguardato soprattutto il Canada che sconta un andamento climatico particolarmente siccitoso. Nello specifico delle due tipologie di frumento, la dinamica produttiva globale evidenzia una consistente crescita del frumento duro (+15% a quasi 40 milioni di tonnellate) e una sostanziale stabilità del frumento tenero (-0,3% a 691 milioni di tonnellate).

(marzo 2016 - fonte Ismea)

Una improvvisa volatilità dei prezzi ha segnato le ore prima di Pasqua. ma per comprendere se questa sarà la tendenza, occorre aspettare il martedì 29 e poi l'USDA del 31/3.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 25 marzo 2016 -
Nonostante i fondamentali siano rimasti immutati, il mercato sale con forza.
Questa improvvisa volatilità al rialzo era stato avvertito nei giorni precedenti ma in chiusura di settimana si è maggiormente intensificato senza alcuna apparente giustificazione. Forse è da imputare a qualche illazione sulle prossime stime Usda del 31/3 relative alle intenzioni di semina.

A riprova ecco le chiusure del c.b.o.t.:
Semi : maggio 910,40 (+5,2) luglio 917,60 (+5,4)
Farina : maggio 275,30 (+4,4) luglio 277,80 (+4,2)
Corn : maggio 370,00 (+1,4) luglio 374,40 (+1,2)
Grano : maggio 463,00 (+0,25) luglio 470,60 (-0,25)

Prezzi in sensibile aumento ma per comprendere se questa sarà la tendenza, occorre aspettare il martedì 29 e poi l'USDA del 31/3.

Il mercato delle bioenergie annaspa ancora alla ricerca di amidacei a buon prezzo. Pastoni di mais a 90 euro alla tonnellata e trinciati a 36/38 euro alla tonnellata.

Indicatori internazionali


l'Indice dei noli è salito ancora a 401 punti, il petrolio ruota sui 40$ e il cambio a 1,1159.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Non riesce a decollare il mercato dei cereali e nemmeno riesce semplice comprendere le tendenze a lungo periodo ma nemmeno nel breve. Consumi sempre ridotti e cruscami sempre alle stelle.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 24 marzo 2016 -
Veramente poco da segnalare, se non che a inizio settimana sembrava che i mercati decollassero, complici i fondi di investimento, mentre poi è virato al segno negativo diffuso sulla maggior parte dei prodotti.

Il mercato sembra non trovare una via precisa, e le giustificazioni correnti circa i dati che diffonderà l'Usda del 31/3 sulle intenzioni di semina, lasciano a desiderare.
l'Indice dei noli nel frattempo è salito a 398 punti, il petrolio a 41,03 dollari al barile e il cambio gira a 1,1194 quindi si è ridimensionato dopo le scintile  dei giorni scorsi seppure sia ancora a valori stellari.

Gli unici sussulti, sul mercato interno, giungono dai cruscami di grano che hanno raggiunto prezzi considerevoli, 150/160 euro, e dai cereali più tenuti specie il mais. Il prezzo del mais è calmierato dal mais al porto, mentre sospinto vero l'alto dalla carenza di arrivi via camion dall'estero.
Il mercato delle bioenergie annaspa alla ricerca di amidacei a buon prezzo ma solo pochi sanno districarsi nel mercato sempre più asfittico, si cerca mais avariato per l'Europa.

Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è salito ancora a 398 punti, il petrolio ha ruota sui 41,03$ e il cambio a 1,1194.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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