Cereali, tentativo di recupero in atto ma rischio siccità. Natale buono con le due principali DOP. Legge di Stabilità: taglio delle tasse, -25% per le aziende agricole . Centro Agroalimentare di Parma verso la ristrutturazione del debito. Equitalia, tregua per 13 giorni ma...
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SOMMARIO Anno 14 - n° 52 27 dicembre 2015
1.1 editoriale Equitalia, dalla parte del cittadino. O no?
3.1 cereali Cereali, tentativo di recupero in atto.
4.1 cereali Cereali a rischio siccità.
5.1 Lattiero caseario Babbo Natale porta ricchi e inaspettati doni alle due Dop principali.
6.1 ortofrutta Valfrutta Fresco e Colle d'Oro, siglato accordo strategico
6.2 crisi CAL, c'è l'accordo con i creditori
7.1 pomodoro OI Pomodoro da Industria Nord Italia in assemblea. Bene il 2015 e già proiettati al futuro.
8.1 mercati agricoli Agromercati, Natale senza scossoni
9.1 agricoltura e fisco Agricoltura, tasse tagliate del 25% per le aziende agricole
9.2 crisi CAL di Parma verso la ristrutturazione del debito
10.1 crisi Fallimenti, in lieve diminuzione nel corso del 2015
11.1 promozioni "vino" e partners
Le notizie positive compensano le negative traducendosi in una previsione di mercato imperniata sulla stabilità. Il settore zootecnico trema per la scarsità d'acqua.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 24 dicembre 2015 -
Il mercato sembra stia trovando una base di sostegno sulle notizie meteo globali: effetto del Nino più forte del previsto per il Nord America, problemi di secco in alcune aree del Brasile, forte carenza di copertura nevosa dei cereali autunno vernini in Europa dove una prevista ondata di gelo potrebbe causare ingenti danni alle coltivazioni.
A tutto questo si aggiunga la notizia proveniente dalla Russia che sarebbe intenzionata a eliminare il dazio imposto alla esportazione del grano. Ipotizzando di sommare algebricamente i fattori positivi e negativi, molto probabilmente il risultato sarebbe prossimo allo zero e perciò il prossimo futuro potrebbe essere all'insegna della stabilità.
Intanto i premi sulle farine di soya si sono stabilizzati sui 36/37 dollari per la proteica per il 2016 mentre per il 2017 sono più fermi a 43 dollari.
Mercato nazionale
Sul fronte del mercato interno la situazione rimane inchiodata alle settimane precedenti con le crusche quasi introvabili che hanno raggiunto e superato quota 170 euro alla tonnellata, le polpe in forte costante recupero di valori e i cereali sostanzialmente stabili o cedenti in base alle diverse ricerche di qualità. Come era stato previsto i maggiori problemi vengono dal settore dei trasporti gommati che, si presume, torneranno alla normalità solo dopo la prima decade di gennaio.
Il settore delle bioenergie rimane in fibrillazione e sempre alla ricerca di amidacei ed energetici per fronteggiare le scarse rese dei trinciati.
Cominciano a serpeggiare pensieri preoccupati in relazione alla prossima campagna maidicola a causa dello straordinario periodo di siccità che sta colpendo la penisola da ormai molti mesi con impoverimento delle falde irrigue. Una dotazione d'acqua perciò insufficiente per irrigare il mais e le altre coltivazioni connesse al comparto zootecnico e orticolo industriale.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è risalito a 485 punti, il petrolio rincara a 46,50 $/barile e il cambio vira a 1,091860.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Accordo per la fornitura di grano duro alta qualità dell'Emilia-Romagna per la pasta Barilla. Interessata una superficie agricola di 20 mila ettari per 120 mila tonnellate di frumento. L'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli: "La nostra regione polo produttivo d'eccellenza. Un esempio virtuoso di organizzazione".
Bologna, 22 dicembre 2015
Al via l'accordo per la fornitura di grano duro alta qualità dell'Emilia-Romagna per la pasta Barilla. Valido per la campagna cerealicola 2015-2016, l'accordo prevede un quantitativo di 120 mila tonnellate, per una superficie agricola interessata di circa 20 mila ettari.
Compie così dieci anni l'iniziativa, promossa dalla Regione, che ha permesso di rilanciare la coltivazione del grano duro in Emilia-Romagna, garantendo qualità e redditività, in un mercato globale caratterizzato da un' estrema volatilità dei prezzi. "Grazie a intese come questa - ha sottolineato oggi a Bologna l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli – Barilla può contare su una filiera interamente emiliano-romagnola e su un prodotto di elevata qualità anche da un punto di vista ambientale, mentre gli agricoltori possono programmare la produzione e avere certezza di uno sbocco commerciale, sottraendosi alla logica delle commodity. Siamo di fronte a un esempio virtuoso di organizzazione che permette al territorio emiliano-romagnolo di qualificarsi come polo d'eccellenza per la produzione del grano duro" .
"Il grano duro dell'Emilia-Romagna contribuisce alla realizzazione della nuova linea di pasta ad elevato contenuto proteico lanciata da Barilla – ha spiegato Luigi Ganazzoli, responsabile acquisti della Barilla – questo accordo è in linea con la vocazione del Gruppo alla qualità, innanzi tutto per i consumatori, ma anche per l'ambiente e il territorio, grazie al raccordo ferroviario realizzato al servizio del nuovo centro di stoccaggio e che, sostituendo il trasporto su gomma, permette un risparmio di 1.100 tonnellate di Co2 all'anno".
L'accordo interessa tutta la filiera: dal seme alla pasta. A firmarlo, oltre al Gruppo Barilla, Maria Grazia De Feo della Società Produttori Sementi di Bologna, Raimondo Ricci Bitti per OP Cereali, Alberto Stefanati per OP Grandi Colture Italiane, Matteo Negretto per OP Capa Ferrara e Ivan Cremonini per CerealCap.
Il contratto quadro si articola in singoli accordi firmati dal Gruppo Barilla e dai fornitori. A loro volta questi ultimi (OP Cereali, OP Grandi Colture Italiane, Capa Ferrara OP e CerealCap) stipulano con i singoli agricoltori soci gli impegni di coltivazione, con le specifiche tecniche e le opzioni di valorizzazione del grano duro. Società Produttori Sementi S.p.A. selezionatrice e costitutrice delle principali varietà identificate dal disciplinare, sviluppate con un'attività di ricerca e sperimentazione in parte sostenuta anche dalla Regione, fornisce il seme necessario alla maggior parte delle coltivazioni.
I contenuti dell'accordo 2015-2016
Barilla può dunque contare su varietà appositamente selezionate, particolarmente adatte all'industria pastaria e su un'alternativa competitiva ai grani di alta qualità d'importazione; gli agricoltori possono programmare la produzione contando su uno sbocco di mercato e avvalendosi di un prezzo di vendita concordato (su medie di listino in base alla Borsa merci di Bologna o a prezzo garantito fino a una quota del 30%) che include anche specifiche premialità legate alla qualità (qualità prodotto, adesione al disciplinare di produzione, assistenza tecnica prestata, durata e modalità di stoccaggio).
L'accordo 2015-2016 prevede la modifica delle norme di coltivazione che terranno conto dell'aggiornamento in corso dei Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna. Gli adeguamenti a nuove conoscenze e all'evoluzione delle norme sull'uso dei fitofarmaci, oltre a garantire tecniche di coltivazione più sostenibili da un punto di vista ambientale, con effetti anche sulla qualità finale del prodotto, agevolano l'adesione degli agricoltori alle misure agro-clima-ambientali del Psr 2014-2020, dove sono previsti, tra gli altri, aiuti specifici per favorire la corretta rotazione per prevenire il rischio micotossine.
Viene confermata la possibilità di avvalersi di un apposito sistema informatico ( granoduro.net ), che supporta i produttori nell'individuazione delle scelte tecniche per ottenere un prodotto di alta qualità, ma anche pienamente sostenibile da un punto di vista ambientale.
La coltivazione del grano duro in Emilia-Romagna
Il grano duro è il cereale utilizzato per la pasta, prodotto simbolo del made in Italy. In Italia, che è il principale produttore mondiale di grano duro insieme al Canada, si registra attualmente un grado di approvvigionamento interno del 60-65%. A fronte di un consumo di circa 5,5 milioni di tonnellate da parte dell'industria molitoria, la produzione interna si aggira sulle 3,5 milioni di tonnellate. L'Emilia-Romagna è da sempre una delle regioni più vocate per quanto riguarda la produzione di grano duro di qualità. Gli accordi con il gruppo Barilla hanno certamente contribuito alla ripresa delle superfici coltivate, oltre ad un innalzamento delle capacità professionali necessarie al miglioramento della qualità del prodotto, sia in campo che nella fase di gestione e stoccaggio. Il primo accordo quadro risale al 2006 e prevedeva un quantitativo di 30 mila tonnellate. Da allora a oggi le superfici a grano duro coltivate in Emilia-Romagna sono triplicate, passando da circa 20 mila a 60 mila ettari. L'accordo vale circa un terzo della produzione di grano duro regionale.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Petrolio sempre più giù, raggiunge quota 34,40$/barile e intanto i cereali iniziano la scalata di recupero. Le chiusure di venerdi 18 dicembre.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 dicembre 2015 -
Prosegue il tentativo di recupero dei cereali che lo scorso dicembre hanno registrato segni positivi anche di entità significativa per alcune merceologie.
Un secondo buon recupero che potrebbe essere stato indotto da potenziali problemi meteorologici che potrebbero investire il Brasile.
Intanto l'indice dei noli prosegue il percorso discendente potendo perciò contribuire a favorire i mercati più lontani ma il risultato sarà visibile tra qualche settimana.
Mercato nazionale
Prosegue la cavalcata dei cruscami e delle polpe in attesa di verificare la reazione dei proteici alle nuove condizioni di mercato. Sempre ricercati i prodotti per i biodigestori.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è in flessione negativa a 477 punti, il petrolio scende a 34,40 $/barile e il cambio a 1,08790.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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La FED ha finalmente deciso per l'aumento dei tassi. Il petrolio, e l'indice dei noli continuano a scendere. In sudamerica l'Argentina mette accende i motori per una svalutazione della moneta.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 18 dicembre 2015 -
Era nell'aria e è avvenuto. La FED ha alzato i tassi a conferma della consolidata ripresa dell'economia statunitense. Solo un +0,25% è la correzione intervenuta dalla FED ma quanto basta per spingere il dollaro a rafforzarsi ancora.
Nel frattempo il nuovo Presidente Argentino dopo aver agito sui dazi, ha comunicato la liberazione del cambio Peso/Dollaro che di fatto aprirà una stagione di svalutazione della moneta sud americana.
E' presto per trarre delle conclusioni e le reazioni dei mercati però non tarderanno a farsi sentire. La sensazione degli operatori prevedono un Bord in ribasso per recuperare concorrenzialità sul fronte sud americano e un Dollaro in recupero sull'Euro.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è ancora in flessione negativa a 471 punti, il petrolio cede sino a 35,50 $/barile e il cambio a 1,0855.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Cala il petrolio, cala l'indice dei noli ma gli scambi sono ancora ridotti. In attesa della decisone della Federal Reserve gli operatori sembrano osservare piuttosto che speculare.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 dicembre 2015 -
Il nuovo Presidente Argentino ha agito sui dazi, ma la notizia i mercati la avevano già scontata, mentre per la svalutazione della moneta la strada è ancora lunga. Intanto il mercato non ha sussulti, e i fondi continuano a guardare. Un'attesa che potrebbe essere giustificata dalla mancanza di liquidit, dalla incertezza degli scenari mondiali o dall'effetto Glencore, il colosso delle materie prime che, nel giro di pochi giorni, ha visto il titolo borsistico precipitare e risorgere, "Follia Glencore" titolava lo scorso 5 ottobre il Sole 24 Ore (da -31% a +72% in sette giorni senza motivo).
Intanto i noli così bassi dovrebbero favorire i mercati più lontani ma il risultato sarà visibile tra qualche settimana. L'ultima variabile incerta da non sottovalutare sta nella decisione che èrenderà la FED che, come ormai appare una certezza, sembra orientarsi verso l'innalzamento dei tassi.
La farina di soia su base annua per il 2016 ieri sera (15/12) ndr) prima dell'ultimo calo quotava circa 311 per la 44 e 320 per la proteica normale 46,50% porto di Ravenna.
Mercato nazionale
Comunque, come si diceva, gli scambi sono ancora ridotti e questo vale anche per il mercato interno normale, dove stagnano i consumi e il "commercio". Le uniche merci in contro tendenza sono per il momento i cruscami di frumento che martedi, nel dopo listino, erano ancora in aumento, e le polpe di barbabietola a causa di una scopertura. Un fenomeno analogo potrebbe presto verificarsi anche per altre materie provenienti dall'estero e con trasporto vaicolare, come ad esempio orzo-grano-mais distiller colza e girasole-piselli ecc... Il periodo critico per la logistica gommata avrà le sue punte massime tra la 52esima settimana e la seconda del nuovo anno.
Intanto i prodotti per i biodigestori sempre ricercati, e il grosso lotto di mais inquinato derivazione Ravenna, nel frattempo si è quasi volatilizzato su biodigestori industriali ben attrezzati a superare gli ostacoli burocratici non impressionati dalla mole di burocrazia.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è in flessione negativa a 484 punti, il petrolio rimbalza a 37,10 $/barile e il cambio a 1,09341.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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In attesa delle decisioni del nuovo Presidente dell'Argentina che potrebbe svalutare la moneta con riduzione dei dazi all'esportazione, i mercati non manifestano particolari variazioni.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 dicembre 2015 -
Nessuno scossone dalla pubblicazione dei dati USDA e i mercati perciò non reagiscono a conferma di una notevole consistenza degli stock. Le variabili che potrebbero condizionare i mercati potrebbero provenire dal sud america e in particolare dall'Argentina. Il nuovo Presidente Argentino con tre mosse potrebbe scombussolare il mercato attraverso: svalutazione della moneta e contemporanea riduzione dei dazi all'esportazione, quindi vendita delle scorte strategiche di seme di soya per introitare valuta forte.
Esiste anche la possibilità che gli Usa concedano aiuti alla produzione del biodiesel destinando le risorse alla produzione e non alla miscelazione innescando un sistema incentivante alla spremitura che condurrebbe, presumibilmente, a tendenze ribassiste delle farine e rialziste invece per l'olio e del seme, sempre che siano ancora valide le logiche convenzionali di mercato.
Tutto ciò è comunque circoscritto al campo delle ipotesi e nel frattempo si assite a una maggiore resistenza sui cereali, sui semi, e sull'olio. Ancora debole il mercato della farina di soya.
La farina di soia su base annua per il 2016 nella serata di giovedi, prima dell'ultimo calo, quotava circa 311 per la 44 e 318 per la proteica normale 46,50% porto di Ravenna.
Mercato nazionale
Momento di difficile interpretazione dei mercati che da un lato sembrano senza rete e tendenti al basso, mentre al contrario la sensazione è di avere raggiunto i minimi storici e perciò in attesa di imminenti probabili ripartenze.
Scambi ridotti e questo vale anche per il mercato interno normale. L'unico segmento in contro tendenza sembra per il momento essere solo il comparto cruscami di frumento e i prodotti per i biodigestori, sempre molto ricercati.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è in flessione negativa a 534 punti, il petrolio crolla a 36 $/barile e il cambio recupera ancora a 1,09423.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Dopo le dichiarazioni di Draghi l'euro si rafforza sul dollaro. In attesa delle mosse della Yellen, presidente della Federal Reserve, il cui annuncio è atteso tra il 16 e il 18 dicembre, i mercati sembrano avere subito un risveglio dal letargo delle ultime settimane.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 4 dicembre 2015 -
A turbare la calma dei mercati cerealicoli ci ha pensato il Governatore della BCE Mario Draghi con la conferma del QE (Quantitative Easing) sino al marzo 2017 e contestualmente la BCE ha deciso per il taglio del -0,3% dei tassi sui depositi. Un annuncio che ha scosso i mercati innescando immediatamente il rafforzamento dell'euro sul dollaro che ha raggiunto quota 1,09080 nella giornata odierna.
La farina di soia, su base annua, per il 2016 quotava 325 nella giornata di giovedi per la 44 e 333 per la proteica normale 46,50%. Sono state realizzate operazioni sul 2017 con la proteica a 340 in partenza dal porto di Ravenna.
Mercato nazionale
Nessuna particolare novità per quanto riguarda il mercato interno i cui segnali positivi sono limitati al settore bioenergetico dove continuano a tenere banco il Glicerolo e le Oleine. Da segnalare inoltre una presenza consistente di grano duro deteriorato e declassato a uso energetico, per il cui utilizzo occorre rispettare rigorose procedure burocratiche.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è in flessione negativo a 574 punti, il petrolio cede altri 40 centesimi 41,20 $/barile e il cambio schizza a 1,09080.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Unico settore vivace, anche nella settimana in corso, rimane quello energetico. L'indice di cambio prosegue nella direzione del raggiungimento della parità tra Euro e Dollaro statunitense.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 3 dicembre 2015 -
Sempre calmi sia i mercati nazionali sia quelli internazionali. La costante che accomuna i prodotti è il "non calo" dei prezzi. Deboli le piazze internazionali soprattutto negli Stati Uniti.
La farina di soia, su base annua, per il 2016 quotava 335 nella giornata di martedi per la 44 e 339 per la proteica normale 46,50%. Sono state realizzate operazioni sul 2017 con la proteica a 346 in partenza dal porto di Ravenna.
Mercato nazionale
Come anticipato anche il mercato interno non mostra ancora segnali di particolare vivacità, fatta eccezione per i settore bioenergetico dove continuano a tenere banco il Glicerolo e le Oleine. Da segnalare inoltre una presenza consistente di grano duro deteriorato e declassato a uso energetico, per il cui utilizzo occorre rispettare rigorose procedure burocratiche.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è in leggera ripresa a 598 punti, il petrolio torna a scendere a 41,60 $/barile e il cambio prosegue la fase discendente verso la parità come alcuni analisti ipotizzano entro fine anno 1,05860 arrivando a sfiorare anche 1,05 nelle scorse ore.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Cereali ancora statici. derivati del latte in pausa e primi segnali di ripresa per il Grana Padano. Bene l'incontro tra De Castro e Hogan. Boom per le bollicine. Latte, per Mercuri occorre lavorare sulle aggregazioni. Parmigiano Reggiano punta sulla qualità. Un macigno sulla fiducia appena riconquistata.
(in allegato il formato pdf scaricabile)
SOMMARIO Anno 14 - n° 48 29 novembre 2015
1.1 editoriale Un macigno sulla fiducia appena riconquistata
3.1 cereali Cereali, all'insegna della staticità.
4.1 Lattiero caseario Derivati del latte in pausa. Primi segnali di ripresa per il Grana Padano
5.1 vino e etichettatura Mercuri: bene incontro De Castro - Hogan
5.2 latte Mercuri: le misure placano la tempesta ma serve lavorare sulle aggregazioni
6.1 parmigiano reggiano Il Parmigiano Reggiano punta sempre più sulla qualità
6.2 vino E' boom per le bollicine
7.1 agromercati Ismea, Overview sui mercati.
8.1 mais e soia Mais e Soia dati previsionali novembre 2015
9.1 promozioni "vino" e partners