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Domenica, 01 Dicembre 2013 09:42

L'Export dei formaggi vola.



Corre l'export dei formaggi made in Italy nei primi sette mesi del 2013.

di LGC Parma, 01 Dicembre 2013 -

Nonostante la crisi l'export tira, verrebbe da dire. E in effetti i dati sono positivi e incoraggianti secondo quanto rilevato da Ismea su base dati Istat. Infatti, rileva Ismea, ammonta a circa 183 mila tonnellate il quantitativo di formaggi made in Italy che prendono la via dell'estero, per un giro d'affari complessivo superiore al miliardo di euro, un risultato - sottolinea l'Ismea - che preannuncia un altro anno di soddisfazione per il settore lattiero caseario nazionale.

 

AMBROSI GIUSEPPE gde

Ma, pur confermando i dati, il Presidente di Assolatte Giuseppe Ambrosi lancia un allarme proprio in riferimento all'export: "Grazie ad una fortissima attività delle imprese, la domanda estera di formaggi italiani è in continua crescita. Nel 2012 - prosegue Ambrosi durante l'intervista rilasciata all'agenzia dell'organizzazione lattiera - abbiamo superato le 300.000 tonnellate di prodotti esportati, sfiorando i 2 miliardi di euro, con una crescita del 7% in volume. L'aumento dei volumi si è però accompagnato ad una riduzione dei prezzi medi.

Una tendenza confermata anche nel 2013. Fino ad agosto abbiamo registrato vendite all'estero per un totale di 213.000 tonnellate, con un aumento dei volumi del 6,1% a fonte di un calo dei prezzi medi del 4,4%.

È evidente che il "made in Italy" piace, ma non a ogni costo!"

Comunque, verrebbe da dire "Meno male che l'Export c'è".

- I DATI ISMEA -

Le elaborazioni dell'Istituto sui dati Istat relativi ai primi sette mesi del 2013 indicano, infatti, un incremento di oltre il 5% dei quantitativi esportati sul 2012, accanto ad un aumento degli incassi dell'1,2%. L'estero si conferma essere un importante stimolo per la produzione casearia italiana in un momento di forte stagnazione della domanda domestica, nonostante la remunerazione dei prodotti oltre frontiera appaia nettamente inferiore allo scorso anno. Il prezzo medio all'export dei formaggi italiani risulta infatti ridotto del 4% rispetto ai primi sette mesi del 2012, passando dai 6,58 euro/kg ai 6,32 euro/kg attuali.

Export per segmento

Scendendo nel dettaglio, tra gennaio e luglio risulta particolarmente brillante la performance dei formaggi freschi e dei semiduri. che hanno ottenuto un incremento a due cifre sia in volume (rispettivamente +12% e +11%) che in corrispettivi monetari (+13%, +10%). Un andamento superiore alla media del comparto si evince anche per i molli (+6% in quantità e + 5% in valore), mentre tra i Dop, Grana Padano e Parmigiano Reggiano sono aumentati del 2,5% perdendo però quasi il 5% degli incassi. In controtendenza il Pecorino che registra una flessione dell'export in valore nettamente inferiore alla riduzione dei quantitativi, grazie ad una maggiore remunerazione finale del prodotto (+9% i prezzi di vendita sul 2012).

Export per principali destinazioni

Analizzando le principali destinazioni dell'export caseario nazionale, la Francia si conferma il primo acquirente di formaggi italiani, con oltre 40 mila tonnellate (+5% su base annua). Al secondo posto tra i paesi tradizionalmente clienti, la Germania ha aumentato la sua domanda di quasi l'8% (circa 25 mila tonnellate). A seguire il Regno Unito a cui sono andati oltre 16 mila tonnellate di formaggi made in Italy (+7% ). Tra i paesi extra-Ue, si conferma una situazione non favorevole negli Stati Uniti - quarto mercato nella graduatoria dei Paesi acquirenti - , che nel periodo in esame hanno registrato un calo delle richieste del 2%. Accanto alla crescita delle vendite verso i clienti storici della vecchia Europa, per i formaggi italiani si stanno aprendo nuovi ed importanti mercati di sbocco nell'Est europeo, nel Medioriente e nell'Est asiatico. In quese aree, nonostante i volumi esportati rappresentino quote non molto rilevanti, si evidenziano tassi di crescita molto interessanti che in qualche caso raggiungono anche il 30/40%.

Export Paesi Formaggi gde

Export Volumi Formaggi gde


(FONTI ISMEA E ASSOLATTE)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia



Dopo le "quote Latte" riemerge il dissesto FEDIT. Un emendamento alla legge di stabilità innesca nuovamente la discussione su chi deve ricevere i "1000 miliardi di lire".

di LGC - Emilia, 26 novembre 2013--

"Affossare l'emendamento sui crediti della Federconsorzi vuol dire sottrarre risorse dovute al mondo agricolo, ossia agli uomini ed agli enti che hanno fornito le proprie energie e mezzi al settore per farlo crescere e diventare una realtà da primato a livello internazionale". E' quanto afferma il direttore generale di Consorzi Agrari d'Italia Angelo Barbieri - all'agenzia stampa AGI - nel sottolineare che, "se non verranno riconosciuti i crediti spettanti a Federconsorzi, l'agricoltura italiana disporrà di risorse inferiori per la crescita e la competitività."

Ma sul fronte opposto si muove il resto del sistema organizzato agricolo, "Agrinsieme". Per l'organizzazione che accorpa CIA, Confagricoltura e Confcooperative, sostiene invece che "I crediti non spettano a Federconsorzi, sono risorse da destinare a tutta l'agricoltura".

Una posizione, ovviamente, contraria a quella di "Coldiretti" la quale invece, attraverso CAI (Consorzi Agrari d'Italia) sta riportando in vita la Fedit e vorrebbe perciò essere destinataria di quel "tesoretto".

"Ribadiamo - prosegue la nota di Agrinsieme - la nostra ferma contrarietà al tentativo, tenacemente perseguito in queste ore, di destinare risorse ad un'entità come Federconsorzi che di fatto non esiste più. Se all'interno della Legge di Stabilità si riuscirà a reperire risorse finanziarie per il comparto agricolo, queste dovranno essere utilizzate a vantaggio dell'agricoltura tutta. Si tratta di 400 milioni di euro, intorno ai quali è legittimo aspettarsi dal governo e dalle forze politiche che venga garantita sin dall'inizio la massima chiarezza e trasparenza sulle modalità e sugli scopi con cui le risorse verranno utilizzate".

Lo ribadisce Agrinsieme in riferimento a quanto dichiarato dalla CAI, Consorzi Agrari d'Italia, secondo cui spetterebbe a Federconsorzi il credito di 400 milioni di euro, che si cerca di recuperare attraverso un emendamento, attualmente sospeso, in discussione al Senato.

"I soldi sono degli agricoltori – continua Agrinsieme – e vanno spesi per misure e interventi che diano respiro a tutte le imprese, come la sospensione della seconda rata dell'Imu agricola. Il nostro settore non può correre il rischio di perdere somme preziose in contenziosi, perché potremmo imbatterci in anni di corsi e ricorsi".

 

FEDIT cibus06

Pubblicato in Agroalimentare Emilia



CIRCA 10 TONNELLATE DI PASTA SEQUESTRATE DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO E DENUNCIATO IL RAPPRESENTANTE LEGALE DELL'AZIENDA PER FRODE IN COMMERCIO



Sequestrati e ritirati dal commercio diecimila chilogrammi di pasta in un'azienda esercente l'attività di produzione e commercializzazione di paste alimentari secche e fresche nella provincia di Barletta, Andria e Trani. Il personale del Comando Regionale per la Puglia del Corpo forestale dello Stato ha eseguito il provvedimento di sequestro preventivo d'urgenza emesso dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Trani, nell'ambito dell'attività di controllo per la sicurezza e tutela dei prodotti agroalimentari "Made in Italy". 
Le indagini condotte dai Forestali del Nucleo tutela regolamenti comunitari e della Sezione di analisi criminale, hanno portato alla scoperta di un'attività fraudolenta da parte del rappresentante legale dell'azienda, di anni 63, il quale è stato denunciato all'autorità giudiziaria per frode in commercio.
Sulle confezioni di pasta secca e fresca sottoposte a sequestro, infatti, oltre alla presenza di due bandiere italiane, erano riportate le diciture "Pasta dell'Alta Murgia prodotta con semola di grano duro della Puglia" e "Cooperativa Coldiretti". I Forestali hanno verificato che invece i prodotti presi in esame erano realizzati con grano duro extracomunitario e comunitario anziché con grano prodotto in Puglia.

 

Roma 21 novembre 2013 - -

Domenica, 01 Dicembre 2013 07:46

Il ritorno della fiducia dei consumatori



La ripresa di fiducia dei consumatori è una speranza per le spese di Natale dalle quale dipendono i risultati economici ed occupazionali di molte imprese impegnate anche nell'agroalimentare.



E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare il miglioramento del clima di fiducia dei consumatori, con l'indice Istat che sale a 98,3 a novembre dal 97,3 di ottobre. Le previsioni sono per un taglio degli acquisti di abbigliamento, tecnologie e divertimenti mentre gli italiani rispetto allo scorso anno - sottolinea la Coldiretti - non risparmieranno per le spese alimentari, destinate ad imbandire i tradizionali cenoni, e neanche per i viaggi. La spinta verso spese utili - precisa la Coldiretti - premia l'enogastronomia ed il risultato è un budget complessivo disponibile per regali di Natale pari a circa 171 euro a famiglia, in calo del 5 per cento rispetto al 2012, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dell'indagine "Xmas Survey 2013" di Deloitte. Con la crisi in Italia sono in molti – continua la Coldiretti - ad acquistare i regali di Natale in anticipo per avvantaggiasi dei prezzi piu' convenienti o per non dovere affrontare le lunghe file che caratterizzano il momento clou dello shopping delle festività. Circa un terzo degli italiani - conclude la Coldiretti - acquista infatti i regali di Natale entro la fine del mese di novembre anche se per la maggioranza la ricerca si concentra nel mese di dicembre.

Roma, 26 novembre 2013 -
(fonte Coldiretti)
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Quasi la metà degli italiani dice addio al negozio di fiducia.



Aumentano debolmente solo le vendite di cibo low cost nei discount alimentari con un incremento dell'1,4 per cento nei primi nove mesi dell'anno e dello 0,8 per cento a settembre, rispetto allo scorso anno. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel mese di settembre che evidenziano il calo delle vendite in tutte le altre categorie alimentari e non. A fare registrare il tonfo piu' pesante - sottolinea la Coldiretti - sono i piccoli negozi che nei primi nove mesi dell'anno scontano un calo record del 3,2 per cento delle vendite. Siamo di fronte agli effetti della crisi che porta a dire addio al negozio di fiducia quasi la metà degli italiani (47%) si reca in diversi esercizi commerciali per acquistare il prodotto che cerca dove costa meno, magari aiutati da internet e volantini sui quali è guerra nel pubblicizzare offerte speciali e sconti, secondo l'indagine Coldiretti/Ixè. Con il 71 per cento dei consumatori che dichiara di confrontare con piu' attenzione rispetto al passato i prezzi, gli italiani - sottolinea la Coldiretti - sono costretti a trasformarsi in veri detective della spesa: il 62 per cento va a caccia delle offerte speciali 3 per 2 e degli sconti e il 42 per cento cerca sempre e comunque i prodotti che costano meno. Mai come nel passato - sottolinea la Coldiretti - fare la spesa è diventato una sfida alla ricerca della maggiore convenienza che richiede fatica e tempo, portando gli italiani a fare la spola tra diversi negozi per risparmiare. Le difficoltà economiche hanno costretto molti italiani a tagliare la spesa alimentare e a preferire l'acquisto di alimenti piu' economici prodotti spesso a prezzi troppo bassi per essere sinceri, che rischiano di avere un impatto sulla salute. Dietro questi prodotti spesso si nascondono, infatti, ricette modificate, l'uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi ma - denuncia la Coldiretti - possono a volte mascherare anche vere e proprie illegalità, come è confermato dall'escalation dei sequestri. Quasi un italiano su cinque (18 per cento) è stato vittima di frodi alimentari nel 2013 con l'acquisto di cibi fasulli, avariati e alterati ed effetti anche sulla salute, secondo l'Indagine Coldiretti/IXE'.

- Roma 22 novembre 2013 -

 

Dal 30 novembre all'8 dicembre a FieraMilano la manifestazione internazionale vedrà la partecipazione di diverse imprese locali. Nel padiglione 5 una "piazza piacentina" con uno spazio istituzionale e gli stand delle imprese -
 
Piacenza, 29 novembre 2013 -

Anche per il 2013 - per il quarto anno consecutivo - Piacenza propone la partecipazione collettiva alla manifestazione "Artigiano in fiera", la Mostra mercato Internazionale che si terrà a FieraMilano dal 30 novembre all'8 dicembre. La manifestazione, che giunge quest'anno a livello nazionale alla 18esima edizione, è dedicata alla promozione e alla vendita dei prodotti artigianali ed agroalimentari di tutto il mondo, ma rappresenta anche un'ottima occasione di marketing e di promozione integrata del territorio attraverso le eccellenze enogastronomiche e turistiche.

Piacenza parteciperà, grazie all'impegno e al sostegno della Provincia di Piacenza, della Camera di Commercio (che metterà a disposizione risorse per le imprese oltre al budget condiviso con Provincia e Comune), del Comune di Piacenza e dalla Regione Emilia Romagna con l'allestimento di un'area centrale (di circa 120 metri quadrati) circondata dagli stand delle imprese piacentine. L'area centrale ospiterà una serie di eventi-manifestazioni-degustazioni; gli Iat territoriali si occuperanno per tutta la durata della manifestazione della promozione turistica.

"Il sistema piacentino - hanno fatto presente il presidente della Provincia Massimo Trespidi e gli assessori al Turismo e al Sostegno all'Artigianato e al Commercio Maurizio Parma e Andrea Paparo - ha saputo mettere in pratica una politica di rilancio e di coraggio nonostante il momento di forte difficoltà economica. C'è la volontà delle istituzioni e delle imprese locali di proporsi al meglio su un'importante vetrina lombarda, sia nel settore manifatturiero sia in quello agroalimentare. Si conferma in questo quadro il ruolo strategico di Piacenza come territorio di cerniera e ponte tra due regioni: con Artigiano in Fiera 2013 proseguirà la volata verso Expo 2015. Da quattro anni Provincia e Camera di Commercio hanno puntato su Artigiano in Fiera quale vetrina fondamentale in vista dell'esposizione universale". "Nonostante le oggettive difficoltà del momento, abbiamo voluto confermare il sostegno alla manifestazione milanese – ha evidenziato Giuseppe Parenti, presidente della Camera di Commercio - per testimoniare alle imprese che occorre cercare nuovi mercati, aprirsi al confronto e diventare competitivi. Se per le imprese più attrezzate i nuovi mercati sono internazionali, per quelle più piccole anche la piazza di Milano ha un valore da non sottovalutare. L'importante è presentarsi al meglio". "L'opportunità di promuovere le eccellenze produttive del territorio – ha concluso l'assessore al Turismo del Comune di Piacenza Tiziana Albasi - si contestualizza nella dimensione di Artigiano in Fiera come significativo contributo delle aziende piacentine, aziende che oppongono alla crisi di questi tempi una professionalità alta e qualificata, frutto di anni di lavoro e di aggiornamento per la valorizzazione della nostra realtà territoriale".

Sono circa 40 le aziende piacentine presenti in fiera riunite in stand singoli o condivisi: Luciano Vitolini, Spaziomusa di Lucia Longeri, Lodi e Marzocchi di Vittoria Caggiano, Sergio Fumi Valigeria Srl Amarcord, Il coyote di Julian Tomas Jacoby, Jute & Co Italia Srl, La Buca società agricola, pasticceria Mera, L'angolo salato di Delledonne Ambra, Pink route (che riunisce circa venti imprese), salumifico La Rocca, azienda agricola Dolce Pensiero, Paola Bolzoni, La Tollara società agricola, Il telaio, Justinjoy – IBS, Gianpaolo Bonomi, Lady Caffè, Mi Gusto Piacenza, azienda vitivinicola Santa Giustina, Il Cardo, Dolci Fantasie, Merlettificio Freguya, Case Monache.

La "piazza piacentina" sarà collocata all'interno del Padiglione 5 nell'area riservata all'Emilia Romagna. Nel 2012 erano state 31 le aziende piacentine coinvolte. Lo stand piacentino - sempre nel 2012 - è stato frequentato da migliaia di visitatori ed è stato animato per tutto il periodo da oltre 43 laboratori e degustazioni; 600 i menu-degustazione consumati attraverso la formula "paniere piacentino" - che ha riunito un assaggio di prodotti tipici locali - ed oltre 15mila i depliant di materiale promozionale distribuito dal punto informativo di promozione turistica gestito dagli Iat.

Si ricorda infine che per l'edizione 2013 della Fiera sarà attiva la nuova opportunità per gli espositori di Artigiano in Fiera denominata "Make Hand Buy": si tratta di una piattaforma e-Commerce, più precisamente una vetrina online aperta 365 giorni l'anno, che consente di comunicare e promuovere la propria attività all'interno del mercato europeo, di presentare e vendere più efficacemente i propri prodotti, di rimanere in contatto diretto con la clientela in modo da aprire nuove opportunità di business.

"Artigiano in fiera" sarà aperto al pubblico dal 30 novembre all'8 dicembre dalle 10 alle 22,30.

IL PROGRAMMA

Piacenza sarà presente all'Artigiano in Fiera di Milano con una serie di appuntamenti dedicati ai produttori piacentini e con alcuni laboratori. In particolare sono in programma degustazioni guidate di vino, formaggi, salumi ed altri prodotti tipici e i laboratori mani in pasta, per insegnare l'arte tradizionale della pasta fatta in casa.

L'intero stand sarà incentrato su "Gusto Piacenza", uno strumento di comunicazione innovativo per la promozione turistica piacentina: si tratta di un menu di viaggio dove gli ingredienti delle ricette sono gli elementi distintivi del territorio, miscelati in un gioco di impasti, stagionature e cotture.

Tra gli appuntamenti di maggior rilievo si ricorda sabato 30 novembre la registrazione della puntata della trasmissione televisiva con Gigliana Gilian "La ricetta io ce l'ho" Gusto Piacenza. Durante la trasmissione verranno intervistati i produttori piacentini presenti in fiera e ripresi i vari laboratori e le degustazioni guidate. Particolarmente coinvolgente sarà infine il concerto tenuto dallo Spirit Gospel Choir di Piacenza nel tardo pomeriggio di sabato 7 dicembre all'interno dell'area istituzionale piacentina. Il prossimo 4 dicembre è in programma inoltre una visita istituzionale alla stand piacentino alla presenza delle autorità piacentine.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)




Il portale si rinnova nel "visual" con un aggiornato temeplate ancora più pulito e l'introduzione di Responsive Web Design per una migliore lettura sugli smartphone. Nuova anche la veste della news letter settimanale.

di Lamberto Colla - Parma, 27 novembre 2013 - 

Nella primavera 2011, a quasi dieci anni di distanza, era l'agosto del 2002 quando "cibus" avviò le pubblicazioni, avevamo completamente rinnovato il sito. Dieci anni di lavoro ininterrotti, soprattutto nell'era del digitale, era stato un record. Ma ormai l'obsolescenza imponeva di mettere a riposo quel "vecchietto" e percorre strade più fresche e moderne.

Strade nuove che consentissero di cavalcare la strada dei nuovi mezzi di informazione. Quei "social media" che, a ampie falcate, stavano conquistando il mondo dell'informazione e sempre più, almeno per i prossimi anni, saranno il punto di riferimento tecnico delle testate editoriali per raggiungere i propri consumatori sempre più targettizzati ma anche localizzati.

Ed oggi introduciamo un nuovo "refresch" al portale.

Un rinnovato "template" e soprattutto l'introduzione di Responsive Web Design . Quella particolare tecnologia che consente di adattare il formato del portale all'utilizzo sugli smartphone. Una adattabilità che consente di meglio leggere sui "piccoli schermi" i contenuti delle notizie e navigare con maggiore agilità all'interno delle varie finestre tematiche.

Nell'occasione abbiamo anche rivisto e aggiornato la news letter settimanale che, pur mantenendo una impostazione minimalista, utile a mantenere "leggera" la trasmissione elettronica, dovrebbe prò consente una migliore e molto più gradevole lettura delle notizie.

Lunedi 2 dicembre partirà la prima news letter rinnovata e ci auguriamo che tutto proceda secondo i piani e senza problemi tecnici.

Dicembre, quindi, inizia all'insegna del rinnovamento per il secondo anno consecutivo. Nel 2012 avevamo appena aperto il cantiere della "Gazzetta dell'Emilia & dintorni", che ha visto l'alba "pubblica" a maggio scorso, e oggi rinfreschiamo la testata specializzata (Cibus Agenzia Stampa Elettronica Agroalimentare) nel settore agroalimentare con incursioni nell'ambiente e nell'Horeca.

Buona lettura e auguriamo a Voi e a Noi un miglior 2014 ormai prossimo a subentrare a un "esaurito 2013".

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Mercoledì, 27 Novembre 2013 08:36

L'inarrestabile ascesa del Parmigiano 12 mesi.



Mercati tranquilli ma sale ancora il latte SPOT. 

di Virgilio - Parma, 27 Novembre 2013 -

Mercati sostanzialmente tranquilli tranne una ripresa, per la seconda settimana consecutiva del latte spot sulla piazza di Verona. Altri 50 centesimi che portano il valore massimo a 54,64 €/100 litri e 53,61 come valore minimo. Sembra invece inarrestabile l'ascesa del Parmigiano Reggiano, 12 mesi d'invecchiamento, che a Parma guadagna ulteriori 5 centesimi portando la quotazione più elevata a 9,35 €/kg . Ferme invece le quotazioni delle stagionature 24 mesi.

Grana Padano e burro rimangono fermi alle quotazioni della precedente settimana.


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- Latte - i chiaroscuri del settore.

AMBROSI GIUSEPPE gde

Il settore lattiero caseario nazionale ha forti potenzialità difficilmente esprimibili in questo periodo di crisi. La conferma viene dal presidente di Assolatte, Giuseppe Ambrosi, il quale nel fotografare il 2013 che sta chiudendo evidenzia come la competitività del comparto sia mortificata da diversi fattori: il costo del denaro, del lavoro e dell'energia, dal peso del fisco e dei prezzi delle materie prime. Insomma, costi di produzione troppo elevati e un quadro burocratico e normativo tra i più difficili e costosi del mondo.

Un allarme quello lanciato dal presidente della associazione confindustriale, che dovrebbe essere preso in considerazione anche alla luce dei fatti riconducibili alle "Quote Latte" e ai recenti sviluppi che vedrebbe messo in discussione tutti i conteggi produttivi e le conseguenti "Multe" derivate. La difficile situazione che il presidente Ambrosi evidenzia, deriva "da anni di crescita modesta rispetto alle reali potenzialità, il 2013 si chiuderà con un calo generalizzato della produzione e dei consumi". Le vendite nel corso del 2013 sono calate sensibilmente: Latte fresco: - 4%, latte UHT -3% e latte fermentato -5%. I formaggi DOP cedono spazi a formaggi alternativi come sta accadendo al Parmigiano Reggiano e al Grana Padano mentre quelli che ancora reggono lo devono a una forte "pressione promozionale". Unica eccezione la mozzarella che nella variante "da cucina" ha visto crescere i consumi a confermare della rinnovata tendenza d'acquisto verso le materie prime e gli ingredienti per le preparazioni casalinghe.

Sul fronte export, una volta roccaforte del settore caseario, Ambrosi sottolinea come all'aumento dei volumi si siano ridotti i prezzi medi. Nel 2012 è stata superata la soglia delle 300.000 tonnellate di prodotti esportati con una crescita del 7% alla quale si è accompagnata una riduzione dei prezzi medi. "Una tendenza confermata anche nel 2013, conclude Giuseppe Ambrosi, Fino ad agosto abbiamo registrato vendite all'estero per un totale di 213.000 tonnellate con un aumento del 6,1% a fronte di un calo dei prezzi medi del 4,4%". "Il made in Italy piace ma non a ogni costo".

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 12 - n° 47 25 Novembre 13



SOMMARIO Anno 12 - n° 47- 25 Novembre 13

(PDF Scaricabile)


1.1 editoriale

I predestinati. Conferma della teoria evolutiva..

3.1 PAC 2014-2020

PAC 2014-2020, maggiori incentivi per i giovani e più equa.

4.1 lattiero caseario

Riprende a correre il latte spot. Quote latte, la storia infinita

5.1 quote latte

Quote latte: Coldiretti, se conti sbagliati restituire 2,4 miliardi

6.1 olio

Girolio d'Italia. Edizione 2013: Tappa a Parma

6,2 parmigiano reggiano

Parmigiano Reggiano Night

6,3 ambiente

Cippato, un concime prezioso per la terra

8,1 Spesa alimentare

Ismea, spesa alimentare giù del 4%, dato peggiore da inizio crisi

9.1 ristorazione

FIPE, la ristorazione abusiva vale 5 miliardi

 

Cibus 47nov13 COP

Pubblicato in Agroalimentare Emilia


Iniziativa dedicata ai medici pediatri

Parma 21 novembre 2013 - -

Una mattinata dedicata alla biodiversità parmense con focus su analisi nutrizionali, cereali e agricoltura biologica.

Sabato 23 novembre 2013 - h 10:30-12:30
Azienda Agraria Sperimentale Stuard - Sala Convegni (Strada Madonna dell'Aiuto 7/a - San Pancrazio).

In allegato il programma dettagliato dell'iniziativa
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



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