Roma 26 maggio 2016 - Le vendite al dettaglio per i prodotti alimentari aumentano su base annua in tutte le forme distributive dai discount (+4,6%) alle piccole botteghe (+2,8%), ma anche negli ipermercati (+1,9%) e supermercati (+3,5%).
È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati sul commercio al dettaglio dell'Istat relativi a marzo 2016 rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
L'alimentare - sottolinea la Coldiretti - cresce complessivamente ad un tasso del 3,7% su base annua anche se la variazione congiunturale è negativa dell'1,2%. L'aumento della spesa alimentare su base annua è un segnale positivo poiché si tratta - precisa la Coldiretti - la seconda voce del budget familiare dopo l'abitazione.
L'auspicio è che ora gli aumenti di spesa nella distribuzione alimentare si trasferiscano anche al settore agricolo che - continua la Coldiretti – si trova in piena deflazione con i compensi riconosciti per molti prodotti che non coprono neanche i costi di produzione, dal latte alla carne fino alla frutta e verdura.
I prezzi nelle campagne italiane - conclude la Coldiretti - sono crollati dal -24 % per il grano duro al - 57% per i peperoni ma si riducono le quotazioni del 34% per il latte, del 48% per i pomodori e del 54% per le arance ad aprile rispetto allo scorso anno.
(Fonte coldiretti 26 maggio 2016)
Mais & Soia: stime della nuova stagione maggio 2016. Mais in crescita poco inferiore al record della stagione 2014-2015. Stabile la produzione di semi di Soia con le maggiori produzioni di Cina & C. parzialmente bilanciate dalle diminuzioni previste per gli USA.
MAIS: Dati previsionali per 2016-17
La produzione globale di Mais per la nuova stagione (inizio della stagione: 1°Settembre) è prevista a 1011.07 Mio t, +42.2 Mio t rispetto al 2015-16, e poco inferiore al record di 1013.5 Mio t della stagione 2014-15.
La produzione di Mais negli Stati Uniti è attesa a 366.54 Mio t. per il 2016-17, con un aumento di 5.6 milioni di acri nelle piantagioni di Mais, il quale compensa abbondantemente la riduzione delle rese dei terreni.
L'export degli USA è stimato in crescita rispetto al 2015-16 (+4.44 Mio t). I prezzi competitivi e la minor offerta e concorrenza da parte del Brasile dovrebbero supportare l'aumento dell'export degli Stati Uniti per le stagioni 2016-17 e 2015-16.
Gli stock finali negli USA per il 2016-17 sono proiettati a 54.68 Mio t, +8.89 Mio t rispetto al 2015-16. Se la previsione si realizzasse, gli stock sarebbero i più alti dalla metà degli anni '80.
La produzione di Mais è stimata in aumento per i principali produttori, con una ripresa nelle produzioni per Sud Africa e UE, maggiori aree coltivate in Argentina, Russia e Ucraina.
In Cina la produzione di Mais è stimata a ribasso di 6.6 Mio t, in seguito ai cambiamenti delle politiche di sostegno e alla riduzione degli incentivi per le piantagioni di Mais per i bassi prezzi interni.
In Cina il consumo di Mais è proiettato a +9.5 Mio t.
SOJA: Dati previsionali per 2016-17
La produzione globale di semi di Soia per la nuova stagione 2016-17 (inizio della stagione: 1°Ottobre) è stimata a 324.2 Mio t, con aumenti per Cina, India, Brasile, Ucraina e Argentina, parzialmente bilanciati da una diminuzione negli Stati Uniti.
Negli USA la produzione di Soia è attesa a 103.42 Mio t (-3.3% rispetto alla stagione 2015-16), con minori aree coltivate e rese. Gli stock finali sono previsti a 8.29 Mio t, -2.6 Mio t rispetto alle proiezioni riviste per il 2015-16.
In Brasile la produzione è proiettata a 103.0 Mio t (+4.0 Mio t dal 2015-16), con più aree coltivate e rese dei terreni. Anche inArgentina la produzione di Soia è stimata in aumento di 0.5 Mio t, per un valore di 57.0 Mio t.
In Cina si prevede una produzione in crescita (+0.4 Mio t) date le maggiori aree coltivate in seguito alla riduzione degli incentivi per le piantagioni di Mais.
L'export mondiale di Soia è previsto a 138.3 Mio t, +4.3% rispetto al 2015-16, con aumenti per i maggiori Player esportatori, ovvero Stati Uniti, Argentina e Brasile.
L'import di Soia in Cina è stimato a 87.0 Mio t (+4.0 Mio t rispetto al 2015-16).
(in allegato la galleria imagini con i grafici CLAL)
La settimana si è riaperta nel segno della volatilità. Continuano i problemi connessi alla logistica e la campagna del mais si avvia a chiudersi con prezzi a cavallo della soglia dei 200€/tonnellata.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 26 maggio 2016 -
Il mercato è alla ricerca di un nuovo assestamento e perciò ha mostrato, in apertura di settimana, segni di volatilità. Lunedì la seduta ha chiuso in ribasso per il comparto soya e martedi, durante quasi tutta la giornata, il mercato telematico per il comparto è stato negativo poi, a mercato aperto, si sono registrate oscillazioni da -15 a + 11 per il seme, e da -9 a + 7 per la farina con chiusura a:
Semi: lug 1054,60 (-3,6) ag 1053,00 (-4,6) nov 1029,20 (-7)
Farina: lug 388,90 (+1,2) ag 376,40 (-1,1) dic 361,70 (-2,9)
Corn: lug 397,40 (-0,20) sett 400,00 (+0,20)
Grano: lug 464,00 (+2) sett 475,00 (+2) dic 493,20 (+2,2)
Se ne deduce che i fondi di investimento hanno operato una strenua difesa degli investimenti realizzati nelle scorse settimane.
Il Mercato domestico Persistono le preoccupazioni relativamente a questa progressione positiva, che dura ormai da 30 sessioni, della farina di soia e dei proteici. Per i cereali è da segnalare il rincaro del mais dovuti in parte anche problemi di natura logistica. Se si aggiunge la previsione di minori raccolti la tendenza ai rincari non si esclude che possa trasferirsi anche al frumento e all'orzo.
Il mercato interno continua a essere fiacco e i consumi non crescono e gli scambi sono limitati.
Per il settore bioenergetico si segnala la continua rincorsa ai sottoprodotti per sopperire alla mancanza di mais tossinato sia in granella che in farina al quale si aggiunge che i cruscami restano su prezzi piuttosto elevati in forza del fatto che l'industria molitoria lavora "sotto tono". Sembra sempre più probabile che, salvo eventi meteo che possano influenzare la qualità del mais, la prossima campagna porterà con sè prezzi maggiorati anche in ragione di una potenziale chiusura dell'attuale sui 200 euro a tonnellata.
Indicatori internazionali 24 maggio 2016
l'Indice dei noli è sceso a 618 punti, il petrolio è risalito a 49 $ e l'indice di cambio si è ribassato leggermente 1,11480
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Sono sufficienti flebili notizie di una probabile carenza di farina che subito il mercato (leggi fondi di investimenti) scatenano una reazione rialzista.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 24 maggio 2016 -
Ancora una chiusura di settimana contraddistinta da nuovi rincari:
Semi: Lug 1074,20 (+2,6) ago 1073,40 (+0,40 nov 1048,60 (-4)
Farina: Lug 92,70 (+14,6) ago 380,80 (+9) dic 366,60 (+4,2)
Corn: Lug 394,40 (+4,4) sett. 396,60 (+4,2)
Grano: Lug 467,60 (-1) sett 478,60 (-0,60) dic 496,40 (-1)
I fondi non allentano le prese e sfruttano le notizie provenienti dal Sud America per giocare al rialzo:
"Tutto è giocato sulla possibile carenza di farina in Argentina e Brasile che dovrebbe far dirottare la domanda in USA- scrive Pellati Informa - . Secondo i fondi, il raccolto argentino di semi, la cui raccolta è anche in ritardo, sarebbe molto inferiore a quello stimato dall'USDA e avrebbe forti problemi di qualità. Pertanto la domanda del mondo si rivolgerà agli USA".
In apparenza una simile tensione non dovrebbe essere palesata poiché le cifre "ufficiali" della produzione argentina sono ben diverse. ma il Chicago Board, secondo Pellati Informa, ha imboccato con decisione una teoria contraria.
I segnali poco incoraggianti lasciano preludere un periodo incandescente sulla farina e sul seme che non mancherà di riflettersi sul Corn e sui derivati proteici.
In territorio domestico molte le preoccupazioni relativamente a questa progressione positiva, che dura ormai da 30 sessioni, della farina di soia e dei proteici. Per i cereali è da segnalare il rincaro del mais dovuti in parte anche problemi di natura logistica.
Per il settore bioenergetico si segnala la corsa alla semola umida e ai sottoprodotti per sopperire alla mancanza di mais "tossinato" sia in granella che in farina.
Indicatori internazionali 23 maggio 2016
l'Indice dei noli è sceso a 625 punti, il petrolio stabile a 48,00 $ e l'indice di cambio è sceso a 1,12292
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Un clima di permanente campagna elettorale. E i risultati si vedono. Cereali e dintorni, poche variazioni, attesa per le notizie sul meteo estivo. Gran rimbalzo del Latte Spot. Grana Padano contro la pressione alta. Al via in Emilia Romagna il "Progetto UniCredit Mipaaf. Coltivare il futuro". Mais & Soia: stime della nuova stagione maggio 2016. Pastificio Andalini, 60 e non dimostrarli.
SOMMARIO Anno 15 - n° 20 22 maggio 2016 (in allegato il formato pdf scaricabile)
1.1 editoriale Un clima di permanente campagna elettorale. E i risultati si vedono
3.1 Cereali Cereali e dintorni. Poche variazioni, attesa per le notizie sul meteo estivo. FEDIT: alla fine paga sempre pantalone.
4.1 Lattiero Caseario Gran rimbalzo del Latte Spot.
5.1 vino e riconoscimenti Decanter, a Piacenza la Medaglia di bronzo.
5.2 salute e benessere
6.1 consorzio agrario Bologna La scomparsa di Filiberto Fantoni
6.2 concorsi Cirio Alta Cucina e Yoga protagonisti al concorso internazionale "Scappi"
7.1 consorzi agrari e fedit FEDIT: alla fine paga sempre pantalone
7.2 Crisi latte Latte, Calzolari (Alleanza Cooperative): Sosteniamo proposta di Martina per regolare l'offerta
8.1 agro-finanziamenti Al via in Emilia Romagna il "Progetto UniCredit Mipaaf. Coltivare il futuro"
9.1 cereali Cereali e dintorni. Momento di riflessione.
10.1 mais e soia Mais & Soia: stime della nuova stagione maggio 2016
11.1 imprese di successo Pastificio Andalini, 60 e non dimostrarli
12.1 Economia e politica Pizzarotti non è condannato!
13.1promozioni "vino" e partners
14.1promozioni "birra" e partners
Proseguiranno sino a fine mese i problemi connessi alla logistica terrena per quanto riguarda il mercato domestico. Scambi sempre limitati e consumi che non decollano hanno caratterizzato il mercato interno anche per la settimana appena trascorsa.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 20 maggio 2016 - Il mercato tiene e i fondi di investimento non sembra intendano capitalizzare e portarsi a casa i profitti. Qualche lieve cenno di cedimento si è registrato nella serata di mercoledi ma alla fine la chiusura è stata pressoché in linea:
Semi : lug 1075,20 (-5) ag 1077,00 (-5,4)
Farina : lug 372,70 (+3,6) ag 368,60 (+2,1)
Corn : lug 399,40 (+2,4) sett 402,20 (+2,4)
Grano lug 480,00 (-1,6) sett 490,00 (-1,2) dic 506,00 (0)
E' opinione diffusa tra gli operatori che i fondi attendano le notizie circa l'influenza meteo sull'estate che si prevede molto calda nel tentativo di agganciarsi al "mercato del tempo" massimizzando i profitti al momento della liquidazione.
Il Mercato domestico sarà condizionato dalla scarsità di mais, sia il 103 di base sia quello con caratteristiche, con conseguente maggior pressione di acquisti sulla merce ai porti quotato, lo scorso giovedi, intorno ai 185 euro, e sui silos interni a 195 euro tonnellata. Ancora problemi sono rilevati per la merce trasportata via terra, con cospicui ritardi sulle consegne, dovuti essenzialmente alle molte festività che si sono succedute e che ancora sono in calendario (2/5, 5/5, 16/5 e le prossime del 26 e 30 maggio). Solo a giugno si dovrebbe tornare alla normalità seppure continui la penuria di merce per garantire la redditività di trasporti con merce da esportare. Una situazione che coinvolge. oltre al mais, anche per grano, orzo, farine di colza, girasole, distiller di mais e di grano, panello di lino, polpe di barbabietola, piselli proteici, ecc.
Il mercato interno continua a essere fiacco e i consumi non crescono e gli scambi sono limitati.
Il mercato sui futuri del 2017 per le farine di soya è a livelli di 357 per la normale e 367 per la proteica, mentre per il mais le posizioni da ottobre 2016 a maggio 2017 le quotazioni si aggirano, in base alle qualità e alle regioni, da 170 a 180 euro arrivo Nord Italia Lombardia.
Per il settore bioenergetico si segnala la corsa alla semola umida e ai sottoprodotti per sopperire alla mancanza di mais tossinato sia in granella che in farina.
Indicatori internazionali 19 maggio 2016
l'Indice dei noli è risalito a 649 punti, il petrolio è sceso a 47,5 $ e l'indice di cambio è 1,12194
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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La scomparsa di Filiberto Fantoni, storico direttore del Consorzio Agrario Provinciale di Bologna negli anni del boom economico
Bologna 17 maggio 2016 - E' scomparso nei giorni scorsi all'età di 93 anni Filiberto Fantoni storico direttore e anima pragmatica del Consorzio Agrario Provinciale felsineo dal 1965 al 1989, negli anni del boom, in cui la capillare rete consortile - da lui abilmente guidata - rappresentava una delle realtà economiche più fiorenti non solo di Bologna, ma di tutta la regione Emilia Romagna.
Fantoni, nato sotto le Due Torri nel 1923, fu operativo nello staff del Consorzio locale già dal 1942 e seppe interpretare al meglio le necessità ed evoluzioni delle filiere agricole.
Quando vennero meno i conferimenti obbligatori degli ammassi –per esempio – Fantoni riuscì nell'impresa non semplice di rendere il Consorzio e suoi servizi del tutto indispensabili per tutto il comparto. Attraverso lo stretto legame con le strutture cooperative, soprattutto con l'opera del Concopa (una maxi-cooperativa indipendente ma anche una sorta di emanazione diretta del Consorzio) Fantoni riuscì a fornire all'ente un nuovo slancio e una rinnovata fiducia rinsaldando il ruolo stesso sul territorio sia in supporto alla produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli sia attraverso la fornitura di mezzi tecnici e assistenza agronomica a soci e cooperative. Per tutta l'agricoltura bolognese è stato per mezzo secolo un uomo lungimirante, a lungo un punto di riferimento ed esempio di dedizione e capacità professionale per generazioni di dirigenti del settore. Fu precursore ed innovatore delle modalità di conservazione della filiera ortofrutticola, ideatore delle centrali di stoccaggio e mantenimento mediante l'utilizzo dei magazzini del freddo, tutt'ora presenti e quasi tutti attivi, dislocati nel comprensorio consortile: da Minerbio a Imola, da Molinella a Baricella.
Per Fantoni il Consorzio Provinciale di Bologna era il fulcro che stava al centro dell'universo agricolo, capace di attrarre e coordinare l'azione delle società cooperative e di disegnare in tempo utile le vie migliori per garantire ai soci le migliori condizioni sui diversi mercati e il reperimento dei mezzi più avanzati. Chi ha lavorato al suo fianco e opera ancora al Consorzio Agrario, ora dell'Emilia, ne conserva un ricordo vivido e un insegnamento indelebile.
Ufficio Comunicazione & Stampa
Consorzio Agrario dell'Emilia
Mais & Soia: stime della nuova stagione maggio 2016. Mais in crescita poco inferiore al record della stagione 2014-2015. Stabile la produzione di semi di Soia con le maggiori produzioni di Cina & C. parzialmente bilanciate dalle diminuzioni previste per gli USA.
MAIS: Dati previsionali per 2016-17
La produzione globale di Mais per la nuova stagione (inizio della stagione: 1°Settembre) è prevista a 1011.07 Mio t, +42.2 Mio t rispetto al 2015-16, e poco inferiore al record di 1013.5 Mio t della stagione 2014-15.
La produzione di Mais negli Stati Uniti è attesa a 366.54 Mio t. per il 2016-17, con un aumento di 5.6 milioni di acri nelle piantagioni di Mais, il quale compensa abbondantemente la riduzione delle rese dei terreni.
L'export degli USA è stimato in crescita rispetto al 2015-16 (+4.44 Mio t). I prezzi competitivi e la minor offerta e concorrenza da parte del Brasile dovrebbero supportare l'aumento dell'export degli Stati Uniti per le stagioni 2016-17 e 2015-16.
Gli stock finali negli USA per il 2016-17 sono proiettati a 54.68 Mio t, +8.89 Mio t rispetto al 2015-16. Se la previsione si realizzasse, gli stock sarebbero i più alti dalla metà degli anni '80.
La produzione di Mais è stimata in aumento per i principali produttori, con una ripresa nelle produzioni per Sud Africa e UE, maggiori aree coltivate in Argentina, Russia e Ucraina.
In Cina la produzione di Mais è stimata a ribasso di 6.6 Mio t, in seguito ai cambiamenti delle politiche di sostegno e alla riduzione degli incentivi per le piantagioni di Mais per i bassi prezzi interni.
In Cina il consumo di Mais è proiettato a +9.5 Mio t.
SOJA: Dati previsionali per 2016-17
La produzione globale di semi di Soia per la nuova stagione 2016-17 (inizio della stagione: 1°Ottobre) è stimata a 324.2 Mio t, con aumenti per Cina, India, Brasile, Ucraina e Argentina, parzialmente bilanciati da una diminuzione negli Stati Uniti.
Negli USA la produzione di Soia è attesa a 103.42 Mio t (-3.3% rispetto alla stagione 2015-16), con minori aree coltivate e rese. Gli stock finali sono previsti a 8.29 Mio t, -2.6 Mio t rispetto alle proiezioni riviste per il 2015-16.
In Brasile la produzione è proiettata a 103.0 Mio t (+4.0 Mio t dal 2015-16), con più aree coltivate e rese dei terreni. Anche inArgentina la produzione di Soia è stimata in aumento di 0.5 Mio t, per un valore di 57.0 Mio t.
In Cina si prevede una produzione in crescita (+0.4 Mio t) date le maggiori aree coltivate in seguito alla riduzione degli incentivi per le piantagioni di Mais.
L'export mondiale di Soia è previsto a 138.3 Mio t, +4.3% rispetto al 2015-16, con aumenti per i maggiori Player esportatori, ovvero Stati Uniti, Argentina e Brasile.
L'import di Soia in Cina è stimato a 87.0 Mio t (+4.0 Mio t rispetto al 2015-16).
(in allegato la galleria imagini con i grafici CLAL)
Mercati ancora di difficile interpretazione e la parola d'ordine è cautela. Dopo la frenetica corsa al rialzo avviata lo scorso 8 aprile sembrerebbe, il condizionale è d'obbligo, che il mercato sia in una fase di riflessione. La stima colturale USDA.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 maggio 2016 - Il mercato sembra entrato in una fase di "riflessione" dopo la poderosa cavalcata iniziata l'8 di aprile scorso. I fondi d'investimento si sono allungati, specie per i semi e la farina di soia, e difficilmente andranno all'incasso tutti insieme. Altrettanto improbabile che lascino la presa sulla base delle previsioni meteo circa una estate torrida in balia del famigerato "El Niño" che potrebbe generare le condizioni per altri rincari.
Dopo le chiusure dei mercati sono state rese note le stime USDA sullo stato delle colture: "che risultano tutte positive: il corn è seminato per il 75 % contro una media dei 5 precedenti anni al 70 %, la soia è seminata al 36% contro la media del 32%. Il grano primaverile all'89% contro il 64%. Il grano invernale è giudicato "buono/eccellente" per il 62 % (lo scorso anno era al 45 %) invariato dalla scorsa settimana"
In territorio domestico, Da segnalare il rincaro del mais dovuti in parte anche problemi di natura logistica. Dopo le varie festività, qua e là sparse per l'europa, vedremo se si tornerà a una situazione di normalità nonostante, da un po' di settimane, si registrano difficoltà nel reperire merce per completare i viaggi di ritorno verso l'estero e conseguente aggravio dei costi di trasporto per la merce in entrata.
In generale la situazione di mercato rimane di difficile interpretazione e l'impressione degli esperti analisti è che i fondi dovrebbero mantenere ancora in tensione verso l'alto il mercato in attesa di eventi.
Sul fronte interno quindi la situazione non sembra migliorare in fatto di scambi e di consumi sempre ai minimi. Il mercato sui futuri del 2017 per farine di soya è a livelli di 355 per la normale e 365 per la proteica, mentre per il mais le posizioni da ottobre 2016 a maggio 2017 si orientano, in base alle qualità e regioni, da 170 a 180 euro arrivo Nord Italia Lombardia.
Per il settore bioenergetico si segnala la corsa alla semola umida e ai sottoprodotti per sopperire alla mancanza di mais "tossinato" sia in granella che in farina.
Indicatori internazionali 16 maggio 2016
l'Indice dei noli è sceso a 613 punti, il petrolio tornato a salire a 48,60 $ e l'indice di cambio è sceso a 1,1326
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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800milioni di euro per le imprese locali del settore nel triennio 2016-2018 e un programma di interventi formativi e soluzioni tecnologiche innovative
BOLOGNA, 16 maggio 2016 – In Emilia Romagna l'agricoltura ha conseguito nel 2015 un valore aggiunto di oltre 3,3 miliardi, in crescita del 3,7% rispetto all'anno precedente, con un aumento anche sul fronte degli occupati dell'1,6% (70mila unità).
Anche per il 2016 il valore aggiunto dell'agricoltura in Emilia Romagna è previsto in leggera crescita: +0,3% (elaborazioni UniCredit su dati Prometeia). Allargando il discorso all'intera filiera agroalimentare, si registra nel 2015 una crescita dei flussi delle esportazioni regionali pari al 6% (circa 5 miliardi e 800milioni di euro) rispetto al 2014.
A fronte di queste evidenze e tenuto conto delle prospettive di crescita del settore nel medio-lungo termine (aumento della domanda mondiale di cibo, dovuto a crescita demografica – popolazione mondiale sopra gli 8 miliardi entro il 2024 - e maggior reddito disponibile a livello globale; elevato potenziale di export da valorizzare, +7miliardi di euro nei prossimi 3 anni secondo Sace), oggi UniCredit e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf) hanno illustrato un programma finalizzato a sostenere gli investimenti e favorire l'accesso al credito delle imprese operanti nel settore agroalimentare italiano.
Per l'Emilia Romagna la Banca si pone l'obiettivo di erogare circa 800milioni in tre anni.
E' il "Progetto UniCredit Mipaaf. Coltivare il futuro", che è stato descritto nei suoi contenuti da Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit, e Gabriele Piccini, Country Chairman Italy dell'Istituto. L'evento, tenutosi a Milano, è stato seguito in streaming in 40 città italiane - in Emilia Romagna a Piacenza, Ferrara e Forlì -, coinvolgendo complessivamente oltre 1200 imprenditori in tutto il Paese.
"La crescita registrata nel 2015, anno di Expo, ci dimostra come il Made in Italy agroalimentare sia sempre più protagonista - ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina - e in grado di offrire importanti opportunità, anche in termini di occupazione. Ma possiamo e vogliamo crescere ancora, soprattutto per quanto riguarda l'export. Con il progetto realizzato insieme a Unicredit facciamo un passaggio decisivo in questa direzione, migliorando il rapporto tra banche e imprese agroalimentari. C'è un'importante destinazione di risorse pari a 6 miliardi di euro, ma soprattutto torna ad esserci un credito specializzato per l'agricoltura e l'agroalimentare. Grazie a un approccio mirato e in grado di cogliere la specificità delle aziende del settore, facilitiamo non solo l'accesso al credito ma supportiamo le piccole e medie imprese su alcuni fronti chiave come formazione e promozione".
«L'agroalimentare – ha dichiarato Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit - è un settore strategico per il nostro Paese, che deve rappresentare sempre di più la nostra eccellenza all'estero. La crescita del settore nell'ultimo decennio è stata affidata alle esportazioni, aumentate ad un tasso medio annuo del 6%. A fine 2015 le esportazioni agroalimentari valevano oltre 36 miliardi di euro, con un incremento del 7,4% rispetto all'anno precedente. L'Italia è anche leader mondiale per numero di prodotti certificati. Al 31 gennaio 2015, si contavano 278 prodotti su un totale di 1.311 (21,1% del totale), per un valore della produzione intorno a 6,5 miliardi e un valore al consumo più che doppio. Nonostante la qualità dei nostri prodotti e il crescente interesse per il made in Italy, l'Italia esporta meno dei principali paesi competitor. Il confronto internazionale indica che rimane un potenziale di export da valorizzare ancora molto elevato, come segnala lo stesso fenomeno dell'Italian sounding, stimato intorno a 60 miliardi di euro».
«La filiera agroalimentare italiana – ha dichiarato Gabriele Piccini, Country Chairman Italy di UniCredit - è composta da un tessuto di piccole e medie imprese e può ancora fare molto sul fronte dell'organzzazione e dell'aggregazione. Il nostro progetto prevede un supporto a 360 gradi, dalla esportazione dei prodotti alla loro certificazione, dal sostegno finanziario alla consulenza tecnologica. Tutti questi motivi ci hanno indotto a intervenire in maniera organica a sostegno del settore agroalimentare. Innanzitutto abbiamo stanziato un apposito plafond di 6 miliardi di euro per il triennio 2016-2018 e parallelamente metteremo in campo per gli imprenditori del settore un programma di interventi formativi e di soluzioni tecnologiche innovative».
Il "Progetto UniCredit Mipaaf. Coltivare il futuro" si fonda su alcuni pilastri.
Il primo poggia sulla erogazione di nuova finanza per sostenere progetti e investimenti delle imprese dell'agroalimentare italiano. Per l'Emilia Romagna UniCredit ha deciso di destinare a questo settore circa 800milioni di euro nel triennio 2016-2018, per rispondere alle specifiche esigenze degli imprenditori. Inoltre, UniCredit lancerà il nuovo Agribond, una tranched cover dedicata alle imprese della filiera agricola, che, basandosi sulla garanzia pubblica fornita da ISMEA e sfruttandone l'effetto moltiplicatore, consentirà l'attivazione di nuove erogazioni inizialmente per 300 milioni di euro, replicabili nel tempo
Il secondo pilastro riguarda invece la formazione e lo sviluppo delle conoscenze. Nasce infatti una Agri-Business School che poggia su tre macro aree tematiche: competenze di base, ovvero un percorso formativo per acquisire le principali conoscenze finanziarie; Export Management, che comprende sessioni formative dedicate a tematiche di internazionalizzazione; eInnovazione, che propone sessioni formative su tematiche di particolare attualità come la filiera corta, la tracciabilità e l'agricoltura di precisione.
Molto importante è inoltre il concetto di "Smart Agriculture". Per questo nasce oggi "Value for Food", l'iniziativa congiunta di UniCredit, Cisco Systems Italy (azienda leader nelle tecnologie del digitale) e Penelope Spa (azienda leader in tecnologia e know-how per il digitale nell'Agri-Food) rivolta a finanziare e realizzare programmi di evoluzione tecnologica delle Aziende Agroalimentari, che sappiano coniugare le esigenze di comunicazione e marketing territoriale, di efficientamento e automazione dei processi di filiera, di dematerializzazione e di digitalizzazione degli asset informatici.
L'iniziativa mira a predisporre un'offerta di servizi alle Aziende Agricole – dalla formazione alle piattaforme digitali - sostenuta da un programma di finanziamento. Value For Food è lo strumento che consente la valorizzazione del proprio marchio e dell'immagine del Made In Italy (branding), la difesa dalla contraffazione diffusa dei prodotto (anticontraffazione), l'efficientamento dei processi produttivi garantendo la sinergia con i fornitori e i distributori (tracciabilità) e il vantaggio competitivo a livello internazionale.
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