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Interventi urgenti nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Ravenna -

 

Parma, 15 maggio 2014 -

 

A seguito dei gravi fenomeni di dissesto causati dagli eventi atmosferici che hanno interessato negli ultimi mesi diverse opere pubbliche di bonifica in Emilia-Romagna l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni ha disposto finanziamenti per interventi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Ravenna per un importo complessivo di 310.000 euro.
I fondi saranno impiegati per ripristinare la funzionalità delle opere pubbliche di bonifica danneggiate ed eliminare al più presto le situazioni di pericolo per infrastrutture pubbliche, centri abitati e attività economiche.
In provincia di Piacenza si è provveduto al ripristino della transitabilità sulla strada pubblica "Mezzano Scotti - Crocetta - Cicogni" (35.000 euro) in comune di Bobbio.
In provincia di Parma si interviene per garantire la transitabilità sulle strade pubbliche "Graiana Chiesa - Graiana Castello" (40.000 euro) in comune di Corniglio, "Pianazzo - Grondana" (20.000 euro) in comune di Tornolo e "Molino Monti – Volpi in comune di Bardi (15.000 euro).
In provincia di Reggio Emilia è stato finanziato il consolidamento delle opere di bonifica montana a presidio della viabilità pubblica in località Monte della Guardia in comune di Viano (25.000 euro).
In provincia di Modena sarà messa in sicurezza la strada pubblica Via Case Maioncelli in località Borra in comune di Lama Mocogno (40.000 euro) e si consolideranno le sponde del Canale Fossetta di Gruppo in comune di Carpi danneggiate da franamenti (35.000 euro).
In provincia di Ferrara si provvederà alla ripresa del franamento di sponda destra del Canale Collettore Burana per ripristinare la viabilità sull'adiacente strada comunale per Burana in comune di Bondeno (80.000 euro).
In provincia di Ravenna è stata ripristinata la botte a sifone sullo Scolo consorziale Marocchia sottopassante il Canale dei Mulini di Lugo in fregio alla strada comunale San Biagio, in comune di Fusignano (20.000 euro).
In questi giorni è in corso la stima dei danni dovuti agli eventi delle ultime settimane.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Online sulle pagine web della Regione una sezione dedicata alle elezioni 2014. In lizza 159 candidati, di 12 liste, per aggiudicarsi uno dei 14 seggi a Strasburgo assegnati alla Circoscrizione Nord-Est -

 

Parma, 15 maggio 2014 -

Domenica 25 maggio, oltre al rinnovo delle amministrazioni comunali, si voterà per eleggere il nuovo Parlamento europeo. Circa 3,5 milioni di elettori emiliano-romagnoli - di tutti i 340 Comuni della Regione - sono chiamati alle urne.
Sul sito http://elezioni.regione.emilia-romagna.it – realizzato in collaborazione tra Giunta regionale e Assemblea legislativa - un'apposita sezione dedicata al voto che proporrà news, curiosità e aggiornamenti: disponibile il collegamento con la banca dati elettorale (Bde) dell'Assemblea legislativa, contenente i risultati delle precedenti elezioni europee.
I seggi sono aperti nella sola giornata di domenica dalle ore 7 alle ore 23: gli elettori devono presentarsi ai seggi con un documento valido e la tessera elettorale.
Lo scrutinio avverrà immediatamente al termine delle operazioni di voto: i risultati, anche per gli Stati che hanno votato in giorni precedenti, saranno resi noti a partire dalla tarda serata di domenica 25 maggio.
L'Emilia-Romagna è "inserita" nella Circoscrizione Nord-Est (comprendente anche il Veneto, il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia) che concorrerà alla elezione di 14 eurodeputati sui complessivi 73 assegnati all'Italia (sono 96 quelli eletti dalla Germania, 74 dalla Francia e 73 anche per il Regno Unito).
Il Parlamento europeo è l'unico organo dell'Unione europea eletto direttamente dai cittadini. Infatti le elezioni che si terranno in Europa dal 22-25 maggio 2014 (a seconda della data scelta dal Paese) serviranno ad eleggere i 751 deputati al Parlamento europeo, rappresentanti degli oltre 500 milioni di persone che vivono nei 28 Stati membri dell'Unione europea.
I candidati
Per la circoscrizione Nord-Est, di cui fa parte l'Emilia-Romagna, concorrono 12 liste mentre l'elettore può scegliere tra 159 candidati per assegnare le 3 preferenze a disposizione: le donne in corsa sono in tutto 60, pari al 37,7% del totale.
L'età media dei candidati è di 49 anni: 47 per le donne e 50 per gli uomini. Il 26,3% dei 159 candidati della circoscrizione Nord-Est proviene dall'Emilia-Romagna: 13 dalla provincia di Bologna, 7 dalla provincia di Forlì - Cesena, 6 dalla provincia di Reggio Emilia, 5 dalle provincie di Parma e Ferrara, 3 da quella di Modena, 1 dalle provincie di Piacenza, Ravenna e Rimini. Quindi la maggior parte dei candidati (47,8%) è nato nelle altre regioni della circoscrizione Nord-Est (Trentino Alto - Adige, Friuli Venezia - Giulia e Veneto.


Come si vota


Il voto di lista si esprime tracciando sulla scheda - in Emilia-Romagna è di color marrone, con la matita copiativa, un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta. Ogni elettore può inoltre esprimere, al massimo tre voti di preferenza (l'eventuale terza preferenza deve essere di "genere" diverso rispetto alle altre due, pena l'annullamento della stessa), scrivendo nelle apposite righe, tracciate a fianco e nel rettangolo contenente il contrassegno della lista votata, il nome e cognome o solo il cognome dei candidati preferiti, compresi nella lista medesima. Non si possono esprimere voti di preferenza con indicazioni numeriche.
Ogni Paese utilizza un proprio sistema elettorale: solo la metà di Stati, come l'Italia, prevede una soglia di sbarramento per l'accesso delle liste alla ripartizione dei seggi.
L'età per esercitare l'elettorato passivo (candidarsi), in Italia, è di 25 anni (è di 18 anni in 15 Paesi, a 21 in 9 Stati, a 23 anni solo in Romania e 25 anche in Grecia e a Cipro), mentre quella per l'elettorato attivo (poter votare) è uguale a tutti gli altri Stati ed è di 18 anni.

 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Corecom, restituiti 2,3 milioni di euro a cittadini e imprese (10% degli indennizzi nazionali). Istanze per Provincia: prima Bologna, ultima Piacenza -

 

Parma, 15 maggio 2014 -

Ammonta a oltre 2,3 milioni di euro l'importo complessivo degli indennizzi a cittadini e imprese dell'Emilia-Romagna riconosciuti da compagnie telefoniche e di telecomunicazione grazie all'attività di conciliazione svolta nel 2013 dal Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom). Un dato rilevante, soprattutto se si pensa che rappresenta poco meno del 10% dell'importo totale restituito a livello nazionale in seguito alla conciliazione di controversie tra utenti e aziende fornitrici di servizi di Tlc portate a buon fine da tutti i Corecom delle Regioni italiane, attività che ha visto l'anno passato circa 24,7 milioni di euro riconosciuti dagli operatori telefonici a utenti che avevano lamentato disservizi.

È quanto emerge dai dati sull'attività di conciliazione svolta dal Corecom dell'Emilia-Romagna nel 2013. Un'attività delegata dall'Autorità garante per le comunicazioni (Agcom) a partire dal 2005 e cresciuta progressivamente fino ad arrivare alle 4.757 domande pervenute nel 2013 (con un incremento del 2,85% rispetto al 2012) e risultate ammissibili in più del 96% dei casi. Sempre in merito all'anno scorso, l'operatore cui far risalire il maggior numero di richieste di conciliazione è stato Vodafone Omnitel Bv con 989 istanze di utenti (20,79%), a seguire Telecom con 915 richieste di conciliazione (19,23%) e Fastweb (599 richieste, 12,59%).

I 2,3 milioni di euro di indennizzi a cittadini e imprese del 2013 sono inferiori ai 2,9 milioni del 2012 e superiori agli 1,9 milioni del 2011, ma l'obiettivo è arrivare, anche attraverso l'attività di conciliazione, a stimolare comportamenti virtuosi nel comparto delle Tlc, capaci di ridurre il contenzioso. Quanto al Corecom, il bilancio di previsione 2013 dell'Assemblea legislativa ha assegnato al Comitato 459 mila euro per le attività previste, di cui poco più di 182 mila garantiti da Agcom. Con il personale e le spese fisse, il costo complessivo del Comitato arriva al milione di euro.

Il servizio per la conciliazione fornito dal Corecom è completamente gratuito e consente in tempi piuttosto rapidi di risolvere casi di disservizio comuni e in aumento, vista la continua crescita delle offerte tariffarie e la sempre maggiore diffusione dell'uso di cellulari, smartphone, tablet e pay tv. Basti pensare che nel 2008 le richieste di conciliazione erano 2.970.
Si accede al servizio dal sito del Comitato: www.assemblea.emr.it/corecom. E' disponibile anche un numero verde: 800967701.

I procedimenti di conciliazione conclusi nel 2013 dal Corecom Emilia-Romagna sono stati 4.805, oltre la metà dei quali chiusi con un accordo (il 55,46%, pari a 2.665 casi). Nei restanti, si sono invece registrati accordi parziali (2,64%; 127 pratiche), estinzione del contendere (13,94%; 670 casi), mancata adesione del gestore (11,55%; 555 casi), mancato accordo (11,05%; 531 casi), mancata comparizione di una entrambe o le parti (meno del 2%).

E se tra le 2.792 conciliazioni concluse con accordo totale o parziale - e che hanno dato seguito a indennizzi agli utenti per oltre 2 milioni e 366 mila euro - l'importo medio a favore dell'utente è stato di circa 400 euro, la cifra più alta ha raggiunto i 20 mila euro.

Non mancano poi i casi, sia pur in misura minore, di 'restituzione' agli operatori, per un totale di 308 mila e 344 euro, corrispondenti a una cifra media di circa 110 euro e un importo massimo raggiunto di 32 mila euro.

Guardando proprio agli operatori chiamati in causa nei procedimenti di conciliazione davanti al Corecom, vanno ricondotti a Telecom 681 accordi chiusi per un totale di 777.339 euro indennizzati agli utenti (tra rimborsi e storni), a Vodafone 496 accordi per 482.469 euro restituiti, a Fastweb 419 accordi per 211.870 euro,a Wind 209 accordi per 165.652 euro restituiti.

Tra i differenti motivi alla base delle controversie, in prima posizione si trovano le presunte errate fatturazioni con 1.781 richieste di conciliazione (37,44%), seguono i malfunzionamenti e i disservizi con 674 richieste (14,17%), la mancata portabilità della numerazione della linea fissa con 506 istanze (10,64%) e, al quarto posto, i problemi di recesso con 466 richieste (9,8%) e di poca trasparenza (ad esempio, mancata chiarezza delle clausole contrattuali) con 321 richieste (6,75%). Percentuali minori riguardano poi casi di disattivazione del servizio (5,76%), sospensioni e interruzioni amministrative (5,76%), attivazioni (3,13%), ritardi (2,38%) e, a seguire, portabilità della linea mobile (1,85%) e altre casistiche residuali.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale delle istanze pervenute, anche nel 2013 è Bologna il territorio provinciale con la percentuale più elevata con 1.716 istanze (36,06%), seguono la provincia di Forlì-Cesena con 657 richieste (13,81%), Modena con 520 richieste (10,93%), Ravenna con 462 richieste (9,71%), Rimini con 299 istanze (6,28%), Ferrara con 297 richieste (6,24%) e Reggio Emilia con 289 (6,07%). Piacenza, con l'1,89% (90 istanze), registra la percentuale più bassa e anche la maggiore diminuzione rispetto all'anno precedente (era del 3,63% nel 2012).

Sono due, al momento, gli accordi per il servizio di conciliazione a distanza, con il Comune di Rimini e con quello di Cesena.

Per quel che riguarda la classificazione delle istanze per tipologia di rete, quelle che riguardano linee fisse (61,23%) sono in calo rispetto all'anno precedente (circa 6 punti percentuali) mentre aumentano le controversie che riguardano la linea mobile, che dal 28,14% del 2012 salgono al 33,87%. In leggera flessione (meno dell'1%) anche le istanze che riguardano la pay tv che dal 4,15% del 2012 passano al 3,70%.

La relazione sull'attività 2013 del Corecom è disponibile al link:

http://www.assemblea.emr.it/corecom/attivita/programmi-risorse/relazioni-consuntive/relazione-consuntiva-2013/at_download/file/Relazione%20consuntiva%202013.pdf

 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Alfredo Peri risponde al consigliere Defranceschi: "A volte si parla di ciò che non si conosce, occorre verificare i numeri" -

 

Parma, 15 maggio 2014 –

"Le questioni sollevate da Defranceschi, oltre ad essere strumentali, sono vecchie. I Comuni seguono quotidianamente la vita di coloro che abitano nelle strutture provvisorie e ne conoscono le esigenze meglio di chiunque altro". Così l'assessore regionale alle Infrastrutture Alfredo Peri ha risposto alle accuse del consigliere Defranceschi in merito a sicurezza, bollette e gestione dei 620 moduli abitativi provvisori (Map) ancora in funzione.
"Bisogna conoscere i numeri e i problemi di cui si parla", precisa Peri.

I MAP

I Map ancora utilizzati sono 620 (e non 1600 come riferito) sui 977 inizialmente istallati, compresi 220 rurali. I moduli sono coibentati, ma è evidente che l'inerzia termica di un modulo provvisorio prefabbricato non potrà mai raggiungere quella di un edificio normale. La Regione ha puntato al migliore risultato possibile nei necessari tempi stretti, chiedendo in molti casi alle ditte di apportare miglioramenti specifici proprio sul tema della coibentazione.

GLI ASSEGNATARI

Sul tema delle verifiche sulla regolarità e sul mantenimento dei requisiti degli assegnatari, dai controlli dei Comuni è emerso che una cinquantina di nuclei, per diverse ragioni, presenta irregolarità. "Ora si dovrà procedere alle necessarie regolarizzazioni – spiega Peri - Non è accettabile che qualcuno abbia accesso a risorse destinate al sisma senza averne i requisiti".

LE BOLLETTE

"Nessun accordo 'segreto' con Enel sulle bollette per nascondere l'andamento dei consumi e dei costi energetici", smentisce l'assessore.
I costi dei consumi sono direttamente collegati all'utilizzo dell'energia all'interno dei Map, dove – per ragioni di sicurezza – tutto funziona a elettricità: illuminazione, riscaldamento e raffreddamento, uso cucina e acqua sanitaria. Le oscillazioni molto alte tra diverse bollette mostrano che ci possono essere usi morigerati e usi poco controllati dell'energia. A fronte della riemissione delle fatture (dopo il ricalcolo delle bollette seguito all'accordo con l'Autorità) e dell'intervento dei servizi sociali, attualmente non ci sono né distacchi di corrente né "morosi". Quello dell'energia elettrica, infine, è l'unico costo a carico delle persone assistite nei Map.

LE INFORMAZIONI AI CITTADINI

Un'informazione puntuale e precisa relativamente alle diverse modalità di assistenza della popolazione terremotata è stata fatta, sin dall'inizio, dal Commissario nei confronti dei Comuni, e dai Comuni, a loro volta, nei confronti dei cittadini. Sono state spiegate modalità e condizioni sulle varie soluzioni: affitto, Cas e Map. In particolare, poiché l'intento – condiviso da tutti – era realizzare il minor numero di Map, si è sollecitato chi aveva bisogno di assistenza a scegliere gli affitti e i Cas, evidenziando sin dall'inizio eventuali problemi legati alla scelta dei Moduli provvisori.

I COSTI PER LA GESTIONE DEI MAP E IL COLLAUDO

A carico dei Comuni non si creerà alcun costo aggiuntivo per la gestione dei Map: il contratto con cui sono stati realizzati prevede la fornitura e la disponibilità per almeno 6 anni, con l'introduzione di un meccanismo di buy-back a favore del Commissario. Già al termine dei primi 24 mesi, nel caso in cui i moduli non siano più utilizzati, c'è l'obbligo per le imprese fornitrici di smontarli e riprenderli, con un risparmio per la gestione commissariale del 20% a partire dal secondo anno. I costi calano, quindi, mano a mano che i Map vengono smontati. In tutti i Map è stata fatta la verifica tecnico-funzionale degli impianti per controllarne la sicurezza e l'efficacia; per questi moduli non è previsto il collaudo statico, in quanto si tratta di strutture appoggiate al suolo. Per tutte le opere infrastrutturali sono in corso i collaudi tecnico-amministrativi, che però nulla hanno a che fare con la sicurezza di chi li abita.

 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

La presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Palma Costi: "Favoriamo lo sviluppo e promuoviamo le nostre eccelenze" -

 

Parma, 14 maggio 2014 -

“Rafforzare la riconoscibilità, la reputazione e l’apprezzamento delle produzioni italiane di settore in Messico” e “favorire lo sviluppo di nuove opportunità di business per le imprese”: questi gli obiettivi, i risultati attesi, invece, sono “accrescere l’immagine di qualità del Made in Italy”, “favorire l’internazionalizzazione della filiera attraverso lo sviluppo e il rafforzamento dei contatti con operatori di settore” e “avviare e potenziare un centro servizi collettivo post vendita per i macchinari italiani”.

La presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Palma Costi, in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna, ha presentato così “Mecamex”, il progetto interregionale per la diffusione della meccanica italiana in Messico che l’Emilia-Romagna ha promosso insieme a Piemonte, Veneto, ministero dello Sviluppo economico e Italian trade agency, in un convegno ieri nella Terza Torre di viale Aldo Moro, a Bologna.

“Il sostegno all’export e ai processi di internazionalizzazione dell’Emilia-Romagna quale attività regionale strategica e prioritaria, assieme al sostegno dei processi di innovazione, ci ha portato a definire recentemente due nuovi atti fondamentali di programmazione- spiega la presidente nel suo intervento-, il primo è la strategia detta S3, cioè Smart specialization strategy, e poggia sul ruolo cruciale della meccanica, che assieme ad agro-industria, abitare e costruire è alla base degli investimenti dei prossimi anni per oltre 500 milioni di euro grazie al cofinanziamento comunitario; il secondo è la nuova legge regionale per favorire l’attrazione degli investimenti internazionali e supportare i processi di internazionalizzazione attiva del nostro sistema produttivo, tecnologico, formativo e socio-sanitario”.

Al convegno ha partecipato anche Miguel Ruiz-Cabanas Izquierdo, l’ambasciatore messicano in Italia: “Il Messico è un paese importante e prossimo a profonde riforme strutturali, noi e l’Italia, e in particolare l’Emilia-Romagna, possiamo essere soci naturali, perché le nostre economie sono complementari- sostiene il diplomatico-, noi non chiediamo alle imprese di questi territori di abbandonarli con la delocalizzazione ma semmai di aprire una ulteriore opportunità produttiva e di internazionalizzazione in un paese che crede nelle piccole e medie imprese straniere, tanto da aver preparato per loro un apposito fondo da 500 milioni di euro”.

Il convegno è stata l’occasione per discutere non solo di meccanica ma anche di altre eccellenze regionali: la presidente Costi ha infatti proposto all’ambasciatore di “organizzare insieme la partecipazione a Expo”, dal momento che “l’Emilia-Romagna è luogo di eccellenza mondiale sul cibo, sul packaging e sull’impiantistica alimentare e la catena del freddo”. L’idea della Regione è quindi quella “un accordo strategico di collaborazione triennale centrato sulla co-organizzazione del World food forum, la realizzazione di incontri diretti fra imprese, centri di ricerca e università e visite alle principali realtà di eccellenza della regione”.


 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

210 milioni di euro per il territorio della provincia di Modena colpito dalle inondazioni lo scorso gennaio. La soddisfazione del presidente Errani -

 

Modena, 13 maggio 2014 –

“Un fatto importante, che riconosce le giuste ragione di un territorio già profondamente ferito dal terremoto del 2012. Cominceremo subito insieme ai sindaci interessati a lavorare per dare a cittadini e imprese le risposte necessarie”.
Così, esprimendo soddisfazione per il risultato ottenuto, il presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario per la Ricostruzione, Vasco Errani, ha commentato l’entrata in vigore, con la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale,  del decreto-legge che stanzia 210 milioni in favore delle popolazioni colpite dagli eventi alluvionali tra il 17 e il 19 gennaio scorsi nel territorio della provincia di Modena. I fondi, per gli anni 2014 e 2015, sono destinati a contributi per danni ma anche a urgenti interventi connessi alla messa in sicurezza idraulica e per il ripristino di opere pubbliche.

 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Domani alle ore 21 al Teatro Asioli di Correggio sarà premiata Valentina Preda, vincitrice della sezione Jazz del concorso regionale “ La musica Libera Libera la musica” V edizione -

 

Reggio Emilia, 13 maggio 2014 –

L’assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti e la direttrice artistica della rassegna  Crossroads: jazz e altro in Emilia-Romagna  Sandra Costantini, il 14 maggio alle ore 21 al Teatro Asioli di Correggio (RE), premieranno Valentina Preda, vincitrice della sezione Jazz del concorso regionale “La musica Libera Libera la musica” - V edizione. Valentina preda si esibirà in apertura del concerto del musicista Federico Casagrande “The Ancient Battle of the Invisible”.

L’esibizione è uno dei premi previsti per i vincitori del concorso regionale, organizzato dall'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e dall’Agenzia Informazione e Comunicazione della Giunta della Regione, in collaborazione con il Meeting delle Etichette indipendenti (MEI), il Porretta Soul Festival, Musica nelle Aie-Castel Raniero Folk Festival, la Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, il Centro Musica di Modena, Radio Bruno, Crossroads, ed Estragon, con la partecipazione speciale dell’associazione Toscana Musiche. Con Valentina Preda suoneranno Angelo Epifani al pianoforte; Stefano Mazzanti alla chitarra acustica e Felice Del Gaudio al contrabbasso.

Valentina Preda, che ha vinto il concorso regionale con il brano Lonesome Rider, è nata a Bologna nel 1981. Ha iniziato a prendere lezioni di canto a 20 anni e ottenuto il Diploma in Canto Moderno Avanzato presso Music Academy 2000 di Bologna. Successivamente  ha studiato tecnica vocale con Deborah Bontempi, Stefania Chiari, Francesca Brancone e Alice Albertazzi e ha approfondito lo studio di canto Gospel partecipando a seminari tenuti da Cedric Shannon Reeves e dal Reverendo Lee Brown. Ora prosegue il suo percorso con l’insegnante di canto Stefano Banchelli. Ha collaborato con diverse realtà musicali bolognesi come "The Voices Factory" e la Cover band rock blues anni 60/70 “Sugar Daddies & The Squeezes”. Nel 2013 ha registrato il brano "Lonesome Rider" con il jazzista lucano di adozione bolognese, Felice Del Gaudio, con il quale è al momento in studio per la realizzazione di un nuovo progetto musicale.

Gli altri premi

La giuria di qualità presieduta da Roberto Franchini , tenendo conto anche del voto on line, ha stabilito i vincitori: per la sezione Musica Libera, a pari merito; I Musicanti di Grema (Parma) con il brano Senza Gravità e The Talking Bugs (Bologna) con Consequences of your sound; per la sezione Rock Altre di B con Sherpa (anche loro bolognesi); per la sezione Soul e R&B i Groove City con No Need No Money (Bologna) e per la sezione Folk, da Forlimpopoli, i Marcabrù con  Onda Tonda.

Valentina Preda on web

https://www.facebook.com/guapavale

http://www.youtube.com/user/valentinapreda

https://soundcloud.com/valentina-preda

 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

 

Parma 12 Maggio 2014 -

Un pomeriggio dedicato al tema dell’ e-commerce, l’analisi approfondita ed il confronto tra metodologie di business online ed offline, e la concreta possibilità di creare sinergie vincenti tra comunicazione tradizionale e digitale: questo è E-Commerce Lab, il primo appuntamento di seminari tematici organizzati da Zenzero Comunicazione.

Il 13 Giugno 2014 presso l’Hotel San Marco di Pontetaro, dalle 14.30 alle 18.30, prenderà il via il primo appuntamento di seminari tematici organizzati da Zenzero Comunicazione interamente proiettati verso il mondo dell’e-commerce, dal titolo Quale relazione tra punto vendita ed e-commerce? Esempi e strategie per amplificare il tuo business attraverso sinergie offline-online”.

Lo scopo è quello di garantire una formazione qualificata sia a quelle aziende che vogliono guardare al futuro, che a tutti coloro che desiderano approfondire le proprie conoscenze in un settore capace di assicurare sempre maggiori possibilità di sviluppo. Il ricco programma dell’incontro si snoderà tra approfondimenti, esempi concreti da cui poter prendere spunto, ed interventi tenuti dagli esperti di Zenzero Comunicazione, che metteranno a disposizione del pubblico la loro pluriennale conoscenza sull’argomento, per illustrare un nuovo approccio al business attraverso uno sguardo completo sulla comunicazione sia digitale che tradizionale.

Inoltre, sono previsti due focus legati alle novità nel campo dell’e-commerce: uno dal punto di vista delle vendite online, consumer behaviour e trend per il 2014, l’altro più specificatamente indirizzato verso l’analisi delle modifiche previste al Codice del Consumo per chi compra e acquista online, che entreranno in vigore dal 13 giugno prossimo. Ampio spazio sarà dato al confronto con i relatori per poter chiarire dubbi e curiosità sull’argomento, ed al termine della giornata verrà consegnato un vero e proprio “Attestato di Partecipazione”, nonché le slide riassuntive mostrate durante il corso. Infine, non mancheranno due momenti di “coffee break” ed un piacevole aperitivo finale, utili per sviluppare ed approfondire contatti di networking.

Per  coloro che si iscriveranno entro il 20 Maggio, il costo di partecipazione è di € 149 anziché di € 199, mentre per tutti i dettagli su programma, modalità di iscrizione e pagamento potete consultare il sito ufficiale: ecommercelab.zenzerocomunicazione.it

 

 

(Fonte: Ufficio Stampa Zenzero Comunicazione)

 

Lunedì, 12 Maggio 2014 10:02

Un successo firmato Parma Vintage

Di Chiara Marando – Parma 12 Maggio 2014

Abiti, gioielli, borse, scarpe ed accessori! Diciamolo, una donna può perdere la cognizione del tempo e dello spazio quando si ritrova proiettata in un mondo fatto di tutto questo. Se poi il contenitore è una location come la splendida Villa del Ferlaro a Sala Baganza, in provincia di Parma, il risultato è assicurato.

Chi ci è stato ha già capito. Sto parlando di Parma Vintage, la lussuosa mostra-mercato di modernariato e moda d'altri tempi, organizzata da Bi&Bi Comunicazione, che per un intero weekend ha dato vita ad un evento unico nel suo genere. Non a caso, per l'occasione, è stato scelto un consulente e partner d'eccezione come il marchio A.N.G.E.L.O. (www.angelo.it), nella persona di Angelo Caroli, uno dei punti di riferimento più noti nel settore dell'abbigliamento usato. Il suo Vintage Palace è una sorta di enorme parco giochi all'interno del quale è impossibile non farsi catturare dal fascino degli abiti di un tempo, e dove poter acquistare delle vere e proprie “chicche” da intenditori per arricchire il proprio guardaroba.

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Complice la bella stagione, la Villa del Ferlaro è stata presa d'assalto da un pubblico di curiosi e intenditori, in un continuo viavai senza sosta. Insomma, Parma Vintage è stato un vero e proprio successo. E a dirla tutta, non poteva essere altrimenti. Tanti gli espositori, provenienti da tutta Italia, che hanno messo in mostra un ricco assortimento di pezzi d'autore, e non solo, dalle linee e dai disegni affascinanti, in una moltitudine di colori e forme da lasciar storditi.

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Difficile decidere dove guardare e ancora più difficile scegliere cosa portare a casa, per non parlare della sezione dedicata agli abiti da sposa, un tripudio di eleganza capace di rendere veramente unico il “giorno più bello”. Ma dato che non basta solo l'abito, ecco a disposizione per domande e chiarimenti wedding planner, cake designer, dog sitter e addirittura la stylist per il vostro amico a quattro zampe. Tutto, ovviamente, in stile rigorosamente vintage.

Ve lo siete persi? Niente paura, potete trovare tutte le informazioni su servizi ed espositori qui www.ilmercatodeglieventi.it

Pubblicato in Design Emilia
Domenica, 11 Maggio 2014 10:15

Una PAC migliorabile

PAC

 

 Pac - Rabboni: "La nuova proposta del Ministero sugli aiuti accoppiati è un passo in avanti, ma migliorabile". Sì all'inserimento di pomodoro e barbabietola. Escluso il Piano proteine vegetali

Bologna 8 Maggio 2014 - “Soddisfazione per l’accoglimento di alcune delle indicazioni dell’Emilia-Romagna, in particolare quelle relative al pomodoro da industria e alla barbabietola, ma rammarico per gli importi modesti   dei pagamenti  e per  l’esclusione  del Piano  proteine vegetali.”
Questo in sintesi il commento dell’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia-Romagna Tiberio Rabboni al termine della riunione  delle Regioni con il Ministro Martina per gli aiuti accoppiati della Pac 2014-2020. Una riunione ancora interlocutoria e che verrà aggiornata nei prossimi giorni.  “La proposta presentata dal Ministro – spiega Rabboni – rappresenta un passo in avanti  per quanto riguarda l’accoglimento delle nostre richieste  per il pomodoro da industria e la barbabietola da zucchero, due filiere di grande importanza per l’Emilia-Romagna e l’Italia.  Tuttavia si tratta di una proposta migliorabile.”
Tra i punti  non soddisfacenti dell’accordo per l’assessore emiliano-romagnolo vi sono il basso importo degli aiuti accoppiati per pomodoro e barbabietola,  rispetto a quelli  previsti dai principali Paesi competitori dell’Italia, il non accoglimento  della richiesta  dell’Emilia-Romagna per la frutta trasformata e  l’esclusione  del Piano per le proteine vegetali che in un primo tempo era stato inserito. Un settore quest’ultimo molto importante per l’alimentazione bovina e nel quale  l’Italia è fortemente dipendente dall’estero. “Soprattutto per la soia e l’erba medica – sottolinea Rabboni – è necessario aumentare la produzione nazionale per garantire una filiera no ogm".

 

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