Visitare Expo: più facile a dirsi che a farsi. Ecco una carrellata di situazioni per capire cosa aspettarsi veramente da una giornata tipo tra i padiglioni di questa Esposizione Universale.
Di Chiara Marando – Sabato 05 Settembre 2015 - (guarda la gallery in fondo all'articolo)
Decidere quando andare ad Expo è un po’ come scegliere il giorno e l’ora giusti per una ”partenza intelligente”: si tirano i dadi e si tenta la fortuna. Solo che la fortuna non è utile esclusivamente all’ingresso, che anzi può essere addirittura rapido, bensì nel corso dell’intero giro turistico.
Ma andiamo con ordine e proviamo ad analizzare una giornata tipo da visitatore all’interno di questo enorme “parco giochi” mediatico.
Non si discute sull’impatto scenico che conquista già ad una prima occhiata, ci si trova catapultati in un universo parallelo che racchiude parte del mondo, un brulicare di nazionalità che si avvicendano tra i vari padiglioni, bandiere di culture che si esprimono in architetture originali e fantasiose. La parola d’ordine non è tanto “essere”, piuttosto “stupire” per raccontare l’eccezionalità racchiusa in ogni Paese.
Quindi, ecco che dopo un momento di panico da smarrimento si afferra la cartina e si decide da dove cominciare. Bene, prima di buttarsi nel turbinio di gente il percorso quasi obbligato giunge in aiuto e conduce nel Padiglione 0, quello dell’ONU. Un’enorme biblioteca in legno a parete accoglie i visitatori e mostra loro una metafora visiva del “Sapere Universale” per poi lasciare spazio, nelle sale successive, ad un excursus sul genere umano ed il suo rapporto con il cibo: conservazione, coltivazioni protette, consumismo e spreco.
Ma la cartina con l’elenco delle “attrazioni” è ancora lì tra le mani e, terminato questo giro iniziale, è praticamente impossibile non consultarla, pena l’essere recuperati chissà dove da un cane San Bernardo verso l’orario di chiusura.
Certamente chi decide di esplorare Expo ci arriva già con qualche idea su quali padiglioni visitare ma, ahimè, la realtà potrà dimostrarsi molto più crudele: le code non perdonano.
No, non si tratta di un bollettino di guerra ma è giusto evidenziare una mancanza estremamente importante in fatto di organizzazione, ovvero che non può essere umanamente sostenibile il sopportare ore di coda in piedi sotto il sole per riuscire ad entrare in quelli che vengono considerati i padiglioni più meritevoli. Tutto questo non solo riduce drasticamente le possibilità di visita, ma è causa di veri e propri collassi. E poi diciamolo, che cosa ci sarà mai di così strepitoso da vedere per meritare una tale fatica?
A onor del vero, molti Paesi sono riusciti a realizzare dei veri e propri capolavori emozionali, racconti che parlano di territori, usi e costumi, popolazioni ed , ovviamente, cibi tipici e specialità strettamente legate alla loro terra. Per farlo sono stati scelti strumenti diversi: pannelli descrittivi, foto, filmati, ologrammi, musica, composizioni create con elementi naturali, proiezioni e spettacoli. L’innovazione si sposa con la tradizione e da vita ad un viaggio della conoscenza.
Quindi quali sono i padiglioni da visitare?
In realtà non c’è una vera e propria regola, ma il consiglio è di non escludere a priori i meno vistosi e monumentali perché possono regalare piacevoli esperienze, nonché far scoprire caratteristiche meno conosciute delle diverse nazionalità. E’ il caso dell’Inghilterra che ha scelto un alveare gigante per raccontare l’importanza delle api nel suo ecosistema, oppure dell’Austria che propone una camminata tra i boschi che caratterizzano le sue montagne, un inno all’aria pura ed all’attenzione verso la natura.
Inutile dire che la via dedicata alle regioni italiane non può mancare. La carrellata si conclude con il Padiglione Italia e, soprattutto, con l’ormai famoso Albero della Vita, simbolo di questa Esposizione Universale. Ecco, il vederlo illuminato ed assistere allo spettacolo serale di luci, acqua e musica fa venire la pelle d’oca.
Ritornando al tour, una menzione particolare, anche per l’organizzazione e le tempistiche, va alla Corea del Sud che, grazie a straordinarie trovate tecnologiche, è riuscita a trasformare poeticamente il suo personale concetto della filosofia “Nutrire il Pianeta”. Segue il Marocco che, con grande sensibilità, narra la storia delle sue tradizioni passando tra i vari territori e prodotti che ne rappresentano l’identità.
Poi ci sono i più ricercati, e qui la pazienza per l’attesa non è mai troppa: parlo ad esempio del Giappone, dove la delicatezza di una narrazione ricercata accompagna in un cammino alla scoperta delle radici culturali e gastronomiche; degli Emirati Arabi Uniti, la cui struttura ha pareti in sabbia increspata dal vento alte 12 metri; della Francia, che ricorda nella forma quella del mercato coperto, luogo simbolo della cultura alimentare francese; della Cina, il cui padiglione rispecchia l’atteggiamento di integrazione e rispetto del popolo nei confronti della natura.
A tutto questo si aggiunge la possibilità di gustare le diverse specialità perché, alla fine di ogni tour, ad attendere gli avventori ci sono ristoranti e bar che propongono cibo tipico take away, oppure pietanze più elaborate da mangiare comodamente seduti al tavolo.
Purtroppo, anche in questo caso, una scelta meticolosa è d’obbligo perché alla domanda frequente «Offrono qualcosa da mangiare giusto come assaggio?», la risposta è un secco «NO». Fin qui però nulla di strano, solo che i prezzi esposti risultano veramente esagerati a fronte di porzioni estremamente ridotte che possono essere considerate dei veri finger food. Quindi, un controsenso in piena regola che ben dimostra la volontà di sfruttare in tutto e per tutto quella che costituisce la “gallina dalle uova d’oro” del momento.
Ma poi, sarà oro zecchino oppure splendida e vistosa bigiotteria?
Di Chiara Marando – Sabato 1 Agosto 2015
Inseparabili compagni di vita, amici fidati capaci di regalare il sorriso ed asciugare le lacrime nei momenti di tristezza: sono i nostri cani.
E’ vero, oggi la tendenza è quella di viziarli un po’ troppo ma in fondo che male c’è a fronte di tutto l’affetto e la dedizione che ci dimostrano. Quindi, se siete stanchi di preparare per loro il solito pasto secco fatto di crocchette, certamente equilibrate ma poco invitanti, provate a cimentarvi in qualche manicaretto sfizioso, perfettamente bilanciato ed estremamente gustoso. Insomma qualcosa che mangereste anche voi senza problemi.
Ci sono veri e propri chef che si occupano di inventare ricette alternative e naturali, una cucina che vuole ricalcare quella per i padroni ma con qualche accorgimento in più in fatto di ingredienti. Già, perché alcuni alimenti possono risultare estremamente nocivi quindi è bene tenere presente poche regole prima di cominciare.
L’alimentazione dei cani si basa su necessità nutrizionali molto precise, un mix perfetto di proteine, carboidrati e grassi che deve essere rispettato per poter garantire la perfetta salute dell’animale. Ecco quindi che un giretto dal veterinario per ricevere qualche informazione in più su caratteristiche ed esigenze legate alla razza ed all’età del cane possono essere fondamentali per comprendere quale strada alimentare intraprendere.
Ora passiamo alla composizione del pasto ideale: proteine (carne bianca o rossa, da alternare a pesce, uova o formaggio magro) e carboidrati (pasta, riso, pane secco, verdure e cereali).
Gli esperti consigliano carne non troppo grassa da bollire per un paio di minuti, formaggio light, uova cotte e sbriciolate nel pasto con tutto il guscio perché ricco di calcio, pasta e riso ben cotti e sciacquati per togliere l’amido, verdura cotta ad eccezione di spinaci, bietole e cicorie la cui quantità deve essere controllata.
Nella lista dei cibi da bandire ci sono cioccolata, caffè e tè per il loro contenuto di sostanze eccitanti, cipolla aglio e cavolo, perché possono causare anemie, ed ancora lattosio, uva e uvetta, alimenti crudi, funghi, sale e zucchero, ed infine l’impasto del pane che può crescere ed espandersi fino a provocare la rottura dello stomaco e dell’intestino.
Dopo questo breve ma importante excursus, ecco qualche idea gourmet direttamente dagli esperti per realizzare preparazioni che tenterebbero ai più golosi:
Di Chiara Marando – Sabato 18 Luglio 2015
La dolce brezza marina che soffia regalando temperature inaspettate, i colori accesi che riflettono lo splendore della natura ed un mare cristallino che invita a tuffarsi: tutto questo è l'Isola d'Elba. Uno scrigno che racchiude spiagge dorate, scogliere e massicci granitici avvolti dalla macchia mediterranea, paesini incastonati nei monti che raccontano storie di popoli, sapori e profumi di una terra baciata dal sole e accarezzata dal vento. Ed è proprio questa varietà di luoghi e paesaggi la caratteristica dominante dell'Isola, un alternarsi di spiagge che passano dai lunghi arenili di sabbia dorata, alle piccole calette di sassolini, ai ciottoli bianchi fino al liscio granito. Si può scegliere ogni giorno un punto diverso in cui fermarsi per lasciarsi andare a sole e relax.
La spiaggia di Cavoli è una delle perle dell'Isola. Si affaccia all'interno di una splendida insenatura circondata dalla vegetazione, il punto ideale per chi ama la tranquillità e lo spettacolo di un cielo stellato che si riflette nel lento movimento delle onde in notturna.
E ancora sabbia luminosa, acqua cristallina e scogliere protette da un promontorio selvaggio dominato dalla natura rendono la spiaggia di Fetovaia una tra le più suggestive dell'Isola.
Poco lontano, ideale per chi ha dei bambini e desidera la comodità, la spiaggia di Marina di Campo permette di camminare comodamente nell'acqua, con un fondale che degrada dolcemente anche oltre 50 metri dalla battigia. A due passi dal mare si apre il paese, le cui vie del centro sono continuamente animate da bancarelle, musica, ristoranti e negozietti tipici aperti fino a tardi.
Parlando di spiagge non si può dimenticare quella di Procchio, una delle più estese ed attrezzate. Percorrendo le strette stradine che fanno da anello tra i vari centri abitati si possono scorgere panorami mozzafiato dove le Isole di Capraia e la lontana Corsica fanno da cornice, calette nascoste dalla vegetazione e scogli levigati da vento e mare come nella rinomata Sant'Andrea.
Uno dei centri più mondani delle serate estive, immerso in un'atmosfera romantica soprattutto nelle ore del tramonto, quando il sole scompare dietro la Torre sul porto , è la piccola Marciana Marina. Il suo incantevole lungomare, ornato da tamerici e circondato da caratteristiche botteghe, è uno dei punti focali della vita del paese. Attraversando il vecchio borgo medievale, ciò che colpisce è la dimensione ferma nel tempo che veste ogni angolo, uno scrigno avvolto dalla macchia mediterranea che regala preziosi scorci da immortalare. La spiaggia più famosa e amata dai marinesi è quella della Fenicia, situata dietro la Torre, l’unica presente nel territorio comunale.
E poi ci sono i sapori dell'Isola. La cucina elbana si basa su piatti semplici dove dominano la fantasia e la sapienza nella scelta degli ingredienti. La lunga e complessa preparazione di alcune pietanze fa di esse delle specialità molto richieste, tra queste primeggia lo Stoccafisso alla Riese, un succulento piatto accompagnato da acciughe sotto sale, cipolla, basilico, pomodori, peperoni verdi ed ancora olive nere, pinoli, capperi e peperoncino. Altre prelibatezze sono il Gurguglione, a base di verdure, il riso al nero di seppia, i totani ripieni, il celebrato Caciucco ed altri piatti più semplici come le sardine ripiene. E visto che il dolce non può mai mancare la Schiaccia briaca è la degna conclusione: torta a base di pinoli, uvetta e nocciole con una abbondante spruzzata di alchermes.
Si dice che un buon pasto sia sempre accompagnato da un buon vino e tra le varietà proposte dal territorio dell'Isola spiccano l'Elba Bianco, l'Elba Rosso, il Rosato, l'Ansonica, l'Aleatico ed infine il Moscato da abbinare ai Cantucci per un perfetto connubio tra profumo e gusto.
Di Chiara Marando – Sabato 27 Giugno 2015
New York, ovvero la città cosmopolita per eccellenza, la Grande Mela che fa sognare, che incanta e stordisce. Le sue bellezze monumentali e la sua intensità architettonica sono ormai ben note, un tripudio di attrazioni che lascia senza fiato, il ritrovarsi increduli davanti a quei simboli di libertà tanto ostentati dalla cinematografia.
Ma quanto si sa della cultura gastronomica newyorkese? Quanto si conosce dell’identità culinaria di un luogo che ha fatto della multiculturalità il suo vessillo?
In realtà, anche in questo caso, non si può parlare di una vera e propria tradizione, ma più che altro di contaminazioni che nel corso del tempo si sono stabilizzate ed hanno portato ad una commistione vincente di sapori e profumi internazionali.
Bene, proviamo quindi a fare un breve excursus per scoprire alcune bontà e ristoranti che proprio non possono mancare in un diario di viaggio newyorkese, tenendo presente che non ci sono orari, si mangia liberamente a qualsiasi ora del giorno e della notte. Questo significa che potrà capitare di ritrovarsi seduti ad una “Bakery” alle 10 del mattino, intenti a gustare un muffin gigante con l’irrinunciabile caffè americano, e di imbattersi in qualcuno che ha scelto di mangiare un’insalata oppure un hamburger con patatine fritte. Nessuna stranezza, ma solo una parte del fascino di questa città.
Quindi, cominciamo proprio dalla colazione, forse il pasto principale perché completo di tutto e quando si dice tutto si intende un piatto come la classica torretta di pancakes con sciroppo d’acero, salsa ai mirtilli, frutta e burro, oppure uova fritte con bacon croccante e patate, ed ancora i già citati muffin…veramente spettacolari. Il ristorante Ruby Tuesday, a pochi passi da Time Square, saprà darvi il buongiorno al meglio (85 7th Ave, New York, NY 10036).
Un'altra piacevole abitudine è quella di passeggiare sorseggiando uno Smoothie alla frutta, oppure lasciandosi tentare dal Pretzel gigante o da un delizioso hot dog acquistato in uno dei tanti chioschi che animano le strade. E’ bene ricordare che lo street food a New York è ormai diventato una filosofia di vita, questo significa che sarà molto difficile non cadere in tentazione.
Sempre parlando di leccornie tipiche è impossibile non citare le golose Donuts, ciambelle fritte ricoperte di glassa, oppure i fragranti Bagel, ovvero sempre ciambelle ma questa volta di pane fragrante da imbottire con burro o salumi. Da provare il Murray’s Bagel(500 Avenue of the Americas, New York, NY 10011).
Ed ora passiamo alla carne. Che sia buona non c’è alcun dubbio, l’unico problema è che la maggior parte delle volte risulta sparire sotto uno spesso strato di salsa BBQ che ne nasconde il sapore. Se questo non spaventa ma anzi attira, allora il paradiso per gli amanti di Costine, hamburger, bistecche di manzo e maiale è il Dallas BBQ , nei pressi di Time Square: porzioni estremamente abbondanti e prezzi contenuti (241 West 42nd Street, NY).
Nel pieno centro di Time Square, invece, c’è un altro ristorante molto curioso che merita una visita: il Bubba Gamp, un locale ispirato al famoso film “Forrest Gump” dove poter mangiare sfiziosi gamberetti cucinati nei modi più disparati (1501 Broadway, New York, NY 10036).
Infine, una menzione particolare va al P.J Clarcks, vicino a Lincoln Square, uno dei locali più antichi della città che ha aperto i battenti nel lontano 1884 ed ha attraversato i grandi momenti della storia cittadina. Da qui sono passati artisti, intellettuali e personaggi noti come Jakie O, Nat King Cole, Jhonny Depp e tanti altri.Un luogo dall’anima retrò nel quale poter assaporare delle vere prelibatezze, dalla carne al pesce fresco, cucinate in modo raffinato ma al contempo semplice. Non fatevi scappare il Tortino di granchio, l’hamburger al pepe verde con salsa a parte ed un’altra specialità newyorkese, ovvero la ricca Cheesecake (44 West 63rd Street, New York, NY 10023).
D'estate il vino rosso si gusta freddo: 16 gradi è il consiglio che arriva direttamente dal Consorzio del vino Chianti
Di Chiara Marando – Sabato 20 Giugno 2015
Estate e vino, un binomio perfetto. Già, perché anche se in molti pensano di dover rinunciare al piacere di un buon bicchiere per via delle alte temperature, la realtà è un’altra.
No al vino rosso troppo caldo.
Cominciamo con lo sfatare il mito che il vino rosso debba essere servito sempre a temperatura ambiente. O meglio, tutto dipende dall’ambiente. Si tratta di un equivoco causato dal pensiero “vecchia scuola” che nega la possibilità di utilizzare il frigo come metodo di conservazione.
Invece il fresco, soprattutto durante l’estate, non solo aiuta a gustare al meglio tutti i sapori e gli aromi di un buon vino rosso, ma ne impedisce l’ossidazione e l’alterazione delle qualità sensoriali. Per non parlare del tipico Lambrusco, che può diventare anche un irrinunciabile aperitivo se servito ben ghiacciato.
La temperatura ottimale di servizio è tra i 16°-18C°, soprattutto per vitigni quali Lagrein, Teroldego, Schiava, Bardolino, Fumin e Chianti. Non a caso, proprio il Consorzio del vino Chianti ha lanciato l’iniziativa "Chianti Fresco" attraverso un particolare kit 'rinfresca vino' fornito a locali e vinerie utile per mantenere o raggiungere il livello termico ottimale. Il progetto, dal nome, "Chianti fresco: gustalo a 16 gradi", realizzato con la collaborazione di Co.Vi.Ro., l'Arte dei Vinattieri e l'Accademia della Cultura Gastronomica, desidera sfatare quello che fino ad ora era stato un tabù come ben spiega il Consorzio toscano: "Occorre seguire una semplice ma fondamentale regola, ovvero che la temperatura deve essere corretta come il clima che si trova in cantina". I famigerati16 gradi, quindi, sono perfetti per apprezzare la gradevolezza e la freschezza dei profumi che si sprigionano quando si sorseggia un calice di Chianti durante l'estate.
Ed ora un consiglio per gli amanti del vino bianco: mai berlo eccessivamente freddo perché perderebbe quelle caratteristiche che ne contraddistinguono i sentori.
Quindi, appena versato nel bicchiere, è sempre meglio aspettare qualche istante per farlo scaldare così da poterlo assaporare al meglio.
I visitatori possono selezionare i prodotti, acquistarli e farli recapitare a qualsiasi indirizzo, in Italia e nel mondo
Di Chiara Marando – Sabato 06 Giugno 2015
Occhi puntati su Expo 2015, ormai non è una novità certo, ma la vera curiosità è rappresentata dalle iniziative che ogni giorno prendono forma tra i diversi padiglioni.
Padiglioni come quello di “CIBUSèITALIA”, un luogo ideato per divulgare e valorizzare l’immagine dell’industria alimentare italiana, le sue eccellenze. Un viaggio all’interno del cibo Made in Italy, dall’agroindustria, alla ricchezza dei territori e dei prodotti, passando per gli imprenditori che questa ricchezza sono riusciti a svilupparla ed innovarla.
Ed è proprio ““CIBUSèITALIA” a lanciare l’idea della spesa virtuale. Da oggi i visitatori di EXPO potranno non solo conoscere, ma anche acquistare i migliori prodotti dello stivale, con la possibilità di riceverli comodamente nell’hotel in cui alloggiano, oppure direttamente a casa, in Italia o in qualsiasi altro Paese del mondo.
Come? Tramite il servizio CIBUS EXPO SHOP
Oltre 1.000 marchi del food italiano esposti e tra i quali scegliere per arricchire le proprie ricette quotidiane, con la possibilità di continuare ad apprezzare e degustare l’inconfondibile sapore di vere e proprie eccellenze: formaggi, salumi, riso, pasta, ed ancora dolci tipici, olio extravergine di oliva, pomodoro e caffè.
Tradizione e tecnologia si incontrano al primo piano del padiglione, dove è attivo un Service Point DHL Express che permette di creare su tablet il proprio carrello, pagare con carta di credito e segnalare l’indirizzo dove consegnare il tutto. Ma la spesa virtuale può essere effettuata anche avvicinando il proprio smartphone ai codici QR che accompagnano l’esposizione.
Infine, è attivo il sito e-commerce shop.cibusexpo2015.it.
Dal 15 al 17 maggio Sala Baganza sarà il regno del gusto con il “Festival della Malvasia Cosèta D’Or”
Di CM - Parma 06 Maggio 2015 -
Dal 15 al 17 maggio, Sala Baganza si trasformerà in un vero e proprio regno del gusto. Prende il via la XX° edizione de “Il Festival della Malvasia Cosèta d’Or”, un weekend intenso interamente legato al tema del vino e del cibo, che si animerà nella splendida cornice dell’antico Giardino farnesiano della Rocca.
Due gli anniversari che verranno festeggiati nell’edizione 2015: i 20 anni del Festival ed il primo anno del Museo del Vino, che ha sede nell’antica ghiacciaia della Rocca.
Degustazioni, laboratori, cooking show, pic nic all’aperto, spettacoli, concerti, incontri, mostre e tanto altro. Un Festival che si rivolge ad un pubblico ampio, dai giovani alle famiglie, coinvolgendolo attraverso iniziative enogastronomiche di sicuro successo, prima fra tutte la cena itinerante con il bicchiere al collo che si terrà il sabato sera per le vie del borgo ed in giardino. Un’ottima occasione per degustare le Malvasie ed i prodotti tipici di territorio che annovera eccellenze come il Prosciutto di Parma ed il Parmigiano Reggiano.
Ma l’evento non sarà soltanto questo. A riempire di profumi e sapori l’antico Giardino della Rocca Sanvitale, infatti, ci saranno anche prodotti provenienti da altre regioni, perfetta sintesi che spiega l’idea del Festival di diventare sempre di più un momento di incontro dei sapori d’Italia.
Il tutto avvolto nella suggestiva atmosfera di Sala Baganza, che per due giorni si vestirà da cittadella del vino anche grazie ai ristoranti che proporranno menù a base di malvasia, negozi aperti e gemellati con le cantine, strade chiuse al traffico e allestimenti tematici.
Per scoprire il programma di queste giornate basta consultare il sito ufficiale www.festivaldellamalvasia.it, oppure la pagina facebook.com/festivaldellamalvasia
Come ogni anno torna l’imperdibile appuntamento rivolto ad amanti del vino e professionisti della ristorazione: dal 22 al 25 marzo prossimi le Fiere di Verona ospiteranno Vinitaly 2015, l’evento di richiamo internazionale dedicato al mondo dell’enologia.
Bormioli Rocco sarà presente per mostrare tutte le accattivanti novità realizzate per esaltare il vino, i suoi profumi e le sfumature di gusto che ne contraddistinguono ogni sorso. Prodotti capaci di riflettere tutta l’esperienza e la cura che Bormioli Rocco mette nelle sue creazioni, una sintesi tra design, eleganza e materiali pregiati ad alta resistenza ed affidabilità. Un’occasione perfetta per presentarsi come partner ideale per tutti i professionisti del food-service.
Vero protagonista dello stand sarà il brand InAlto con le sue collezioni di calici di alta gamma dedicate al Fine Dining. Dopo il successo di InAlto Uno, disegnata da Aldo Cibic, quest’anno saranno le collezioni Tre Sensi e Invito ad attirare l’attenzione.
Tre Sensi rappresenta l’omaggio di InAlto a vista, olfatto e gusto in quello che diviene un nuovo approccio al vino, più completo e professionale. Calici eleganti, leggeri e resistenti, grazie all’esclusivo trattamento XLT, appositamente studiati per la degustazione e realizzati in collaborazione con AIS (Associazione Italiana Sommeliers).
La collezione Invito è la sintesi del design italiano, una gamma di accessori per la tavola che si compone di due linee di caraffe ed un decanter. Ogni singolo prodotto racchiude una sua identità perché soffiato a bocca e realizzato a mano ispirandosi all’antica tradizione artigianale della lavorazione del vetro.
Da Bormioli Rocco myBusiness arriva anche la collezione Diamond con il bicchiere nelle versioni trasparente e colorato in massa (forest green, rock purple e ocean blue), i preziosi sottopiatti e le nuovissime coppe dessert in due capacità (22,5 e 36 cl).
Sempre per myBusiness saranno esposti i nuovi vasi Quattro Stagioni con manico, nelle varianti trasparente ed azzurra. Un’idea che segue il trend del “drinking & eating in a jar” , la moda giovane e di tendenza che Bormioli Rocco interpreta con il concetto Serving Creativity: prodotti multifunzionali utilizzati per cibi e cocktail.
Bormioli Rocco ha approfondito anche il variegato mondo delle birre per proporre nuove forme di bicchieri e calici che potessero esaltare al meglio le singole peculiarità organolettiche. Da questo concetto è nata la collezione Beer Club che abbina ad ogni tipologia di birra il contenitore ideale.
Il calice Tre Sensi Medium sarà protagonista, come sponsor tecnico, dell’evento di inaugurazione che aprirà Vinitaly 2015 organizzato da Operawine, in occasione della quarta edizione del Finest Italian Wine che si terrà sabato 21 marzo in piazza Brà a Verona nelle prestigiose sale del Palazzo della Gran Guardia.
Bormioli Rocco vi aspetta a VINITALY:
Partner di Slow Food presso P.10 Stand F4;
Partner dell’azienda Philarmonica PAD.9 Stand C17;
Partner di A.I.S. : Lounge AIS 1 piano Pad. 9 e stand AIS PAD. 7 Stand D10.
(Fonte: Ufficio Stampa Zenzero Comunicazione)
Di Chiara Marando – Parma 07 Febbraio 2015
San Valentino è alle porte e, come spesso accade, gli innamorati stanno pensando in quale modo trascorrere la serata più romantica dell’anno. La cenetta a lume di candela è sempre una soluzione molto gettonata ma se al romanticismo dell’atmosfera si aggiunge il fascino di una struttura maestosa come quella di un castello secolare, allora il successo è assicurato. Stiamo parlando del Castello di Cortanze, in provincia di Asti, un maniero medievale magistralmente ristrutturato che conserva tutto il sapore delle epoche passate in una suggestione quasi magica. Struttura maestosa ed accogliente, nonché location perfetta per eventi ma anche per un momenti di relax lontano dal caos cittadino. Un totale di 9 camere e 3 suite eleganti e raffinate che ben si adattano con l’arredamento circostante, perfette per trascorrere un weekend in totale tranquillità ammirando la vallata circostante e lasciandosi coccolare dalle delizie del ristorante.
Il suggerimento arriva direttamente da uno chef d’eccezione come Mattia Poggi, volto noto nel mondo dell’alta cucina e conduttore di programmi culinari sul canale Alice TV, che si occuperà di gestire il ristorante del Castello e rendere la serata di San Valentino indimenticabile. Mattia non svela i particolari del menù ma ci anticipa quello che sarà il suo stile ai fornelli: ingredienti di alta qualità preparati con cotture poco elaborate così che i sapori possano “esplodere” in bocca rivelandosi a poco a poco nel palato. Non un semplice pasto, ma una vera e propria esperienza sensoriale che ben si completa con l’offerta della ricca carta dei vini, un mix tra rinomate etichette della zona, specialità italiane e del Nord Europa.
Per tutti coloro che decideranno di trascorrere il 14 febbraio a casa, lo chef consiglia qualche ricetta facile ma di sicuro effetto, utili per dare prova di grande abilità in cucina. Un menù completo firmato Mattia Poggi: si inizia con un antipasto di Calamari crudi al profumo di timo, si continua con dei Gnocchetti agli scampi per poi passare ad un secondo di carne a base di Agnello in crosta di pistacchi.
Per l’antipasto è necessario tagliare i calamari a listarelle sottili così che assorbano il condimento che deve essere preparato con olio, sale, timo e succo di limone.
Ed ora il primo: stufare 8/10 scampi con olio, aglio e burro, farli tostare, sfumarli con il cognac e coprirli di acqua facendo cuocere il tutto per 10 minuti. Una volta pronti, mettere da parte gli scampi e filtrare il liquido in una padella di acciaio. Nel frattempo, cuocere i gnocchetti in acqua salata per un minuto terminando la cottura nel brodetto precedentemente filtrato. Quando avranno assorbito il liquido, mantecare con olio ed aggiungere gli scampi.
Il secondo è ancora più semplice: rosolare le costolette di agnello con un filo di olio, spennellarle poi con un velo di senape e passarle nei pistacchi tritati. Infine, infornare per 10 minuti a 190°/200°.
Il dolce poi non può mancare, rigorosamente afrodisiaco e rinvigorente come una soffice Mousse al cioccolato e caffè.
Castello di Cortanze
Via Marchesi Roero, 1
14020 Cortanze (AT)
Tel. 0141 901410
Di Chiara Marando - Parma 03 Gennaio 2015
Penso che ormai tutti conoscano “Slow Food”, il marchio che identifica l’eccellenza alimentare, quella che si impegna a ridare valore al cibo nel rispetto di chi lo produce, quella che opera in armonia con l’ecosistema e le tradizioni di ogni singolo territorio. E penso anche che più o meno tutti abbiamo sentito parlare, oppure visitato, uno dei tanti “Eataly”, punti vendita portabandiera della filosofia Slow Food all’interno dei quali poter trovare ogni sorta di delizia gastronomica tipicamente italiana, piccoli tesori della tradizione.
Ecco, proprio sulla scia di questo credo alimentare, dal 2011, stanno nascendo i franchising de “L’Hamburgheria di Eataly”, ovvero fast food di alta qualità dove i sapori genuini della nostra terra e l’esperienza dei produttori si fondono per dare vita ad un nuovo modo di concepire il gusto. Dopo Milano, Roma, Novara, Bergamo, Verona e Torino, anche a Parma ha aperto i battenti da poco più di un mese questo spazio interamente dedicato alla cosiddetta “hamburger experience”.
Gli ingredienti di punta sono un mix tra carni pregiate come quella di pura razza Piemontese dell’Azienda “La Granda”, salumi eccezionali firmati “Antica Ardenga”, birre artigianali del “Birrificio Baladin” oppure di “Birra del Borgo”, ed ancora pane, piadine e focacce accuratamente selezionate, formaggi DOP, olio extravergine Taggiasco ROI, insieme a Parmigiano Reggiano e verdure fresche di stagione rigorosamente italiane. Il tutto servito in un locale giovane, moderno ed elegante.
Il menù parte con gli Hamburger, dal più semplice “Giotto” fino al “Tropeagiotto” che alla carne aggiunge cipolla rossa di Tropea, oppure il “Cis-Pangiotto” fatto con l’aggiunta di Formaggio Raschera DOP e pancetta affumicata naturale. Poi ci sono le versioni con l’hamburger di pollo oppure il più elaborato “Lo Strolghino”, dove l’impasto è realizzato con strolghino di culatello, sale di Cervia, Lambrusco e spezie naturali. Ma troverete anche il “Kebabun” in tante piacevoli varianti, ovvero carne avvolta in una fragrante piadina romagnola presentata con molteplici abbinamenti. E per finire ecco le focacce con i salumi del territorio, mozzarella di bufala e verdure.
La formula è quella di un self service: si sceglie il piatto dalla carta, si va ad ordinare e si aspetta che arrivi la conferma dell’avvenuta preparazione. Vi è la possibilità di optare per i menù, ossia l’hamburger o il Kebabun prescelto accompagnato da patatine fritte lavorate fresche ogni giorno, insieme a birra, vino o bibita.
E fin qui tutto bene. Certo, ma nonostante la qualità del cibo non sia minimamente in discussione, in realtà mancano alcuni elementi a mio parere basilari. Mi spiego meglio. Leggendo le delizie della lista è impossibile non farsi assalire dall’acquolina, però questa impressione non viene confermata a pieni voti al momento dell’assaggio in quanto sembra che la preparazione sia carente in fatto di gusto e ricercatezza. Inoltre, non esiste fast food senza la velocità del servizio, caratteristica piuttosto altalenante in questo caso. Infine, prezzi e porzioni non sono proprio quelli tipici di un locale della categoria. In altre parole, il costo a singola portata è troppo alto, ma si bilancia se si decide di prendere il menù, ed il detto “bisogna alzarsi da tavola ancora con l’appetito” viene prontamente rispettato.
L’Hamburgeria di EATALY
Via Fausto Bocchi 7/A,
c/o Barilla Center Parma
Tel: 0521 247632
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15-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
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L’azienda agricola ‘Fattoria A... Leggi tutto
15-11-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
C.A.S.E.A.
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15-11-2024 Comunicati Lavoro Emilia
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13-11-2024 Comunicati Agroalimentare Parma
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09-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
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09-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
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08-11-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
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06-11-2024 Comunicati Solidarietà Emilia
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Lo stand richiamerà il proge... Leggi tutto
05-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Coopservice Logistica e Traslochi
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05-11-2024 Comunicati Ambiente Parma
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Coopservice, in linea con le c... Leggi tutto
04-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Coopservice Logistica e Traslochi
Bimbo Tu con Yogi Foundation e... Leggi tutto
01-11-2024 Comunicati Economia Emilia
Unicredit
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01-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
IREN SPA
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01-11-2024 Comunicati Agroalimentare Parma
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01-11-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
Consorzio Parmigiano Reggiano
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01-11-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
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09-11-2024 Cucina
Redazione2
L'evento, che si svolgerà dall... Leggi tutto
07-11-2024 Lavoro
Redazione2
Di Eva Bergamo(Quotidianoweb.i... Leggi tutto
26-10-2024 Salute e Benessere
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Di Dottoressa Eva Bergamo Roma... Leggi tutto
19-10-2024 Salute e Benessere
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15-10-2024 Salute e Benessere
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14-10-2024 Salute e Benessere
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11-10-2024 Salute e Benessere
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Domenica 6 ottobre, il centro ... Leggi tutto
07-10-2024 Salute e Benessere
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Di Erica Ferrari Parma, 30 set... Leggi tutto
01-10-2024 Salute e Benessere
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Le ragazze di DiversitAbility ... Leggi tutto
30-09-2024 Salute e Benessere
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30-09-2024 Salute e Benessere
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18-09-2024 Eventi
Redazione 1
"Inclusione: a scuola ... Leggi tutto
28-08-2024 Formazione
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Morso dal ragno violino muore ... Leggi tutto
19-08-2024 Salute e Benessere
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Pellegrino, 3 luglio 2024&nb... Leggi tutto
05-07-2024 Energie Rinnovabili
IREN SPA
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03-07-2024 Energie Rinnovabili
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24-06-2024 Salute e Benessere
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Torna l’appuntamento con il To... Leggi tutto
24-05-2024 Eventi
Redazione 1
Di Mita Valerio Roma, 15 marzo... Leggi tutto
19-03-2024 Salute e Benessere
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Non solo i ragazzi dimostrano ... Leggi tutto
03-03-2024 Salute e Benessere
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Sabato 2 marzo intera giorna... Leggi tutto
15-02-2024 Turismo
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10-02-2024 Salute e Benessere
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A seguito della pandemia da Co... Leggi tutto
17-12-2023 Salute e Benessere
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11-11-2023 Salute e Benessere
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Appartamento con Eleganti Fini... Leggi tutto
13-11-2016 Vendita immobili
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13-11-2017 Vendita immobili
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07-11-2017 Vendita immobili
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PIACENZA - 0216 - CAMPAGNA PIA... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
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PIACENZA - INFRANGIBILE In pic... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
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PIACENZA - CARPANETO PIACENTIN... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
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PARMA - VIA PONTREMOLI A due p... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
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07-11-2017 Vendita immobili
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19-07-2016 Vendita immobili
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13-07-2016 Vendita immobili
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11-07-2016 Vendita immobili
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27-06-2016 Vendita immobili
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19-06-2016 Vendita immobili
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08-06-2016 Vendita immobili
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09-05-2016 Vendita immobili
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03-05-2016 Vendita immobili
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24-04-2016 Vendita immobili
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24-03-2017 Messaggi Personali
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20-03-2017 Messaggi Personali
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