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"È "assolutamente priva di fondamento" e "frutto o di scarsa conoscenza delle cose" la notizia che l'UE possa aumentare la base su cui calcolare il rimborso degli aumenti delle accise sul gasolio, andando così a ridurre l'importo per le imprese beneficiarie. A sostenerlo è Conftrasporto, che in una nota risponde quindi direttamente all'allarme lanciato da TrasportoUnito.

L'associazione di categoria guidata da Maurizio Longo aveva infatti diffuso la notizia che Bruxelles starebbe valutando una modifica alla direttiva comunitaria 96/2003, ora in vigore, che fissa il valore delle accise su cui calcolare i rimborsi degli aumenti a quota 403,21 euro per mille litri, portando invece la base di calcolo a 607,40 euro per mille litri, con la conseguenza di ridurre il rimborso a una quota di 10 euro per mille litri.

Per Conftrasporto, infatti, la proposta di modifica della direttiva non è recente, bensì risalente al 13 aprile 2011. Inoltre, spiega ancora l'associazione, dato che la tassazione energetica (che comprende le accise) fa parte della "procedura legislativa speciale", richiede l'unanimità di tutti gli Stati membri e la consultazione del Parlamento Europeo per essere modificata. <div">"Dire che c'è il rischio di ritrovarsi un provvedimento del genere direttamente sulla Gazzetta della Unione Europea – conclude il segretario nazionale di Conftrasporto, Pasquale Russo, sempre riferendosi a quanto paventato da TrasportoUnito nella nota in questione - è pura fantasia".

(fonte Trasportonline)

Pubblicato in Trucks Emilia


Inaccettabile per Conftrasporto la decisione di tagliare sul recupero degli aumenti di accise che, "una volta applicati ridurranno la competitività delle nostre imprese".

di Redazione -  Ottobre 2013 -

Conftrasporto ha scoperto che nelle pieghe del Decreto Stabilità c'è una drastica riduzione del recupero dell'aumento delle accise sul gasolio, assicurata finora agli autotrasportatori. L'entità del taglio sarà fissata da un altro decreto. E Uggè parla di fermo.
"L'ultima versione della suddetta legge, commenta Conftrasporto sul proprio sito WEB, prevede un intervento che riduce il recupero dell'accisa alle imprese di trasporto. La norma rinvia al DPCM la percentuale di riduzione, anche se già stabilisce che, qualora tale decreto non fosse emanato, la percentuale di riduzione è fissata al 25%."
Una decisione grave alla quale il Governo dovrà dare una rapida risposta, magari già il 22 ottobre in occasione dell'incontro programmato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
"Non è accettabile, infatti, - prosegue la nota di Conftrasporto - che da un lato non si emanino misure di carattere amministrativo per rendere applicabili le norme in vigore e dall'altro si decidano unilateralmente riduzioni sul recupero degli aumenti di accisa che, una volta applicati, ridurranno la competitivà delle nostre imprese."

Trascriviamo di seguito il comunicato stampa a firma del Presidente FAI-Conftrasporto Paolo Uggè.

"Se il Governo voleva uno scontro frontale con il mondo dell'autotrasporto ha certamente compiuto la manovra migliore per ottenerlo: la decisione di tagliare il recupero dell'accisa sui carburanti non potrà infatti che avere una risposta immediata e decisa e ognuno dovrà assumersi poi le proprie responsabilità in caso di un fermo nazionale dell'autotrasporto. Un fermo che le associazioni di categoria potrebbero essere costrette a proclamare di fronte a questo ennesimo schiaffo. Il Governo Letta evidentemente pensa di poter fare liberamente quello che neppure il governo dei tecnici ha osato fare, ma sta compiendo un clamoroso errore". Con queste durissime parole il presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè ha commentato l'introduzione, nel decreto di stabilità, di un decreto del presidente del consiglio dei ministri, "con il quale il Governo si prepara a ridurre il recupero dell'accisa sui carburanti del 25 per cento. Una nuova decisione che la dice lunga sull'incapacità del Governo di trovare la strada giusta per uscire dalla crisi", ha proseguito Paolo Uggè. "È semplicemente incredibile che da un lato non si riesca a comprendere che basterebbe approvare semplicissime norme amministrative (lo sportello doganale unico, la cancellazione dall'Albo delle imprese di circa 50mila realtà che non possiedono i requisiti, i controlli mirati per colpire gli evasori...) per aumentare automaticamente le entrate per le casse dello Stato e dall'altro si possano approvare soluzioni in grado solamente di generare un ulteriore decremento della produttività del sistema Paese. La tragica verità è che siamo di fronte a decisioni improvvisate, che neppure il peggior amministratore di condominio potrebbe immaginare. Il Governo sappia però che imboccando questa strada si assumerà un carico di pesantissime responsabilità di cui dovrà rispondere a tutto il Paese. Il mondo dell'autotrasporto si attende una risposta chiara e definitiva nella giornata di domani nella quale è previsto l'incontro fra esponenti del ministero e del mondo dell'autotrasporto. Dopodiché agirà di conseguenza".
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