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Alla Cooperativa Muratori S. Felice sabato 19 settembre il tradizionale pranzo con porchetta per soci e autorità. -

Modena, 17 settembre 2015

È in programma dopodomani – sabato 19 settembre – il tradizionale pranzo con la porchetta organizzato dalla cooperativa Muratori di S. Felice sul Panaro, aderente a Confcooperative Modena. Alla festa, che comincia alle 12.30 presso i capannoni della cooperativa in via Perossaro 1388 (di fronte al campo di volo), sono invitati i soci con i familiari, amministratori pubblici e rappresentanti delle associazioni imprenditoriali.

Per la Muratori di S. Felice quest'anno il tradizionale pranzo con la porchetta è l'occasione per festeggiare la nuova sede, inaugurata lo scorso 27 giugno. Ricostruita sulla stessa area sulla quale sorgevano gli uffici demoliti a causa del terremoto del maggio 2012, la nuova sede della cooperativa è completamente antisismica. Si estende su due piani per complessivi 1.200 mq, con uffici open space altamente tecnologici; gli impianti di riscaldamento e condizionamento sono all'avanguardia e l'intero edificio è stato realizzato con criteri che permettono nel tempo di ridurre i costi di manutenzione.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperativa MO)

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Domani - sabato 12 settembre - Unicapi riconsegna gli alloggi. Intervengono il senatore Stefano Vaccari (Pd), l'assessore regionale alla Ricostruzione post sisma Palma Costi, il sindaco di Novi Luisa Turci, il presidente di Unicapi Loris Bertacchini, il progettista Marco Toni e l'ad di Sistem Costruzioni Emanuele Orsini. -

Modena, 11 settembre 2015 -

È stata ricostruita in un anno la palazzina di Rovereto sulla Secchia (Novi di Modena) che la cooperativa Unicapi di Modena aveva demolito, nonostante i danni causati dal terremoto del maggio 2012 non fossero così gravi. La cooperativa ha deciso comunque di abbatterla e ricostruirla per dare al territorio una nuova casa qualitativamente migliore. La cerimonia di riconsegna degli alloggi ai soci è in programma domani – sabato 12 settembre – alle 11 a Rovereto in via Petrarca 43; intervengono il senatore Stefano Vaccari (Pd), l'assessore regionale alla Ricostruzione post sisma Palma Costi, il sindaco di Novi Luisa Turci, il presidente di Unicapi Loris Bertacchini, il progettista Marco Toni e l'ad di Sistem Costruzioni Emanuele Orsini.

«Questa nuova palazzina simboleggia la rinascita di Rovereto dopo i danni, economici ma soprattutto psicologici, provocati dal terremoto – afferma il presidente di Unicapi Loris Bertacchini - L'edificio viene riconsegnato ai nove soci a tempo di record grazie all'impegno organizzativo di Sistem Costruzioni, al contributo economico della Regione e allo sforzo finanziario sostenuto dalla nostra cooperativa». L'intervento è costato 1,7 milioni di euro; il contributo regionale copre circa il 66 per cento, il resto è finanziato da risorse di Unicapi. La nuova palazzina, che sorge su due piani più un pianoterra, è caratterizzata da una struttura prefabbricata in legno Xlam. La leggerezza della materia prima, unita con connessioni metalliche di acciaio, attribuisce alla costruzione ottime doti antisismiche. L'alloggio del piano terra è destinato a un nucleo familiare con due persone disabili, che sono state coinvolte nella progettazione per meglio rispondere alle loro esigenze. Il primo e secondo piano hanno quattro alloggi ciascuno, di dimensione diversa (65, 80 e 95 mq circa); tutti i nove alloggi sono in classe energetica A. La produzione del riscaldamento invernale e dell'acqua calda, nonché il raffrescamento estivo, avviene attraverso pompa di calore; all'interno degli alloggi vi sono dei terminali a ventilradiatori con pannello radiante e termoarredo nei servizi igienici. L'impiantistica prevede l'uso di fonti alternative (fotovoltaico per l'energia elettrica e solare termico per l'acqua calda). Con la riconsegna degli alloggi di Rovereto, Unicapi ha completato la ricostruzione post sisma, per la quale ha speso complessivamente oltre 5,7 milioni di euro. Ricordiamo che Unicapi, che aderisce sia a Confcooperative che Legacoop Modena, è la principale cooperativa modenese di abitazione a proprietà indivisa. Ha più di 3 mila soci tra assegnatari e non e gestisce 931 alloggi in quindici Comuni della nostra provincia.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Mercoledì, 09 Settembre 2015 15:29

Modena - Riparte il progetto Imprendocoop

Nuove cooperative per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità. Confcooperative Modena mette a disposizione dei giovani interessati a creare nuove cooperative in settori innovativi un percorso formativo di alto livello, premi in denaro, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. -

Modena, 9 settembre 2015 -

Dopo il successo della prima edizione, riparte Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe. Confcooperative Modena mette a disposizione dei giovani interessati a creare nuove cooperative in settori innovativi un percorso formativo di alto livello, premi in denaro, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. Come la prima, anche la seconda edizione di Imprendocoop è stata sviluppata in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe di Modena, l'ente che si occupa di ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico e formazione a favore delle imprese. Il progetto è patrocinato dal Comune di Modena e sostenuto da Emil Banca. A questi soggetti si uniscono quest'anno l'Università di Modena e Reggio Emilia e Coop Up, la rete di Confcooperative nazionale per le idee, l'innovazione e lo sviluppo di imprese.

«Dalla prima edizione di Imprendocoop sono nate quattro cooperative, che si sono costituite tra maggio e giugno. Questo conferma – dichiara il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco – che la cooperativa è lo strumento più adatto per dare forma e sostanza alle idee e progetti innovativi d'impresa sviluppati dai giovani». Il progetto, rivolto a giovani, spinoff e spinout, persone con la voglia di fare impresa, si sviluppa l'autunno 2015 e la primavera 2016. È prevista la selezione finale di tre progetti che saranno premiati con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. I progetti vincenti potranno avere, inoltre, uno spazio co-working per sei mesi, servizi amministrativi, fiscali ed elaborazione servizi del personale gratuiti per tutto il 2016, accesso ai servizi di Confcooperative Modena, agevolazioni per i finanziamenti di Emilbanca. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa e all'adesione a Confcooperative Modena. La raccolta delle candidature avviene on line su www.imprendocoop.it  e termina il 31 ottobre.

A novembre gli aspiranti imprenditori selezionati cominceranno il percorso formativo (nove tra incontri, laboratori e seminari tecnici) per apprendere le competenze necessarie a concretizzare un'idea e creare un'impresa. Durante questo periodo, che finirà a metà febbraio, i partecipanti a Imprendocoop saranno sempre affiancati da mentor, tutor, esperti e dirigenti di cooperative che li aiuteranno nella fase di start up. Entro marzo 2016 i progetti d'impresa saranno valutati da un comitato tecnico scientifico. Dopo l'evento pubblico di premiazione dei progetti vincenti, in programma a fine marzo 2016, manager e imprenditori cooperativi trasferiranno agli aspiranti cooperatori parte del loro know how e, grazie alle loro reti di relazioni, accelereranno l'ingresso delle neo cooperative nel mercato. In questa fase i tutor di Democenter e Confcooperative garantiranno supporto nella ricerca di fondi, accesso al credito e partecipazione a bandi per finanziamenti pubblici. Info www.imprendocoop.it; www.democentersipe.it

Imprendocoop, le dichiarazioni degli altri soggetti che sostengono il progetto

«La nostra Fondazione in questi ultimi anni ha lavorato in modo particolarmente intenso per le start up, ad esempio con il progetto Intraprendere, gli incubatori di Spilamberto e Mirandola e le alleanze internazionali che abbiamo siglato, dalla Silicon Valley al tecnopolo di Mosca – afferma il presidente della Fondazione Democenter-Sipe Erio Luigi Munari – Oggi mettiamo questa esperienza a disposizione del mondo cooperativo nella convinzione che questa sia una buona opportunità anche per le start up. La forma cooperativa è, infatti, un'occasione importante per dare vita a imprese che per loro stessa natura guardano al futuro più che al profitto immediato, mettendo al centro la persona e le sue competenze». «La nostra è una cooperativa di credito attiva a Modena, Bologna e Ferrara, con oltre 23 mila soci: lo sviluppo della cooperazione è una delle attività che caratterizzano da sempre il nostro modo differente di fare banca – aggiunge il vicedirettore di Emil Banca Matteo Passini – Ai futuri cooperatori possiamo offrire, a costi molto contenuti, i finanziamenti che servono per sviluppare le idee e i progetti che la rete di consulenza di Imprendocoop aiuterà a rendere solide e sostenibili». Il Comune di Modena ha confermato il patrocinio e sostegno all'iniziativa «perché affronta il fenomeno della disoccupazione, in particolare quella giovanile, in un modo propositivo e con l'obiettivo di aiutare i giovani a concretizzare le loro idee e attivarne le energie». È il commento dell'assessore alle Attività economiche Tommaso Rotella che, pur non potendo partecipare alla conferenza stampa di presentazione, ha voluto comunque sottolineare che «Imprendocoop ci piace perché prevede non solo incentivi alle start up, ma anche servizi, trasmissione di conoscenza e tutoraggio da parte delle imprese più strutturate a quelle che nascono, informazioni su opportunità e una 'bussola' che aiuti a trovare e mantenere la rotta in un contesto burocratico che siamo impegnati a snellire e semplificare ulteriormente».

(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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È nata nel 1945 grazie a don Mario Prandi, fondatore Case della Carità -

Modena, 4 settembre 2015 -

Ha compiuto settant'anni la cooperativa Fontanaluccia, la storica cooperativa di produzione e lavoro fondata il 21 agosto 1945 nella frazione di Frassinoro per iniziativa di don Mario Prandi, il sacerdote reggiano fondatore delle Case della Carità scomparso nel 1986. Il settantesimo anniversario della Fontanaluccia viene celebrato domani – sabato 5 settembrea Fontanaluccia con una messa in programma alle 10 nella chiesa di S. Lucia; a seguire la proiezione nel CineLux di un dvd sulla storia della cooperativa e un pranzo presso il PalaPrandi. La cooperativa Fontanaluccia, specializzata in edilizia, sia nuova che ristrutturazioni, ha quindici dipendenti, tutti soci; il presidente è Andrea Agostinelli, affiancato dal vice Mariano Zanotti. La cooperativa è attualmente impegnata nella costruzione di 24 alloggi a S. Damaso per conto di Unioncasa, 18 alloggi a Magreta (committente l'Opera Pia Don Franchini) e la sala polivalente del centro pastorale S. Francesco per la parrocchia di Formigine. Da segnalare che la Fontanaluccia è riuscita ad abbattere quasi completamente il numero degli infortuni nei suoi cantieri. Dal 2003 a oggi ne ha registrati dodici, il più grave dei quali ha costretto il lavoratore a 35 giorni di assenza; tutti gli altri infortuni hanno avuto una prognosi compresa tra i quindici e i sei giorni. Nessun infortunio si è verificato negli ultimi due anni. Nonostante possa essere considerata un esempio virtuoso nella prevenzione degli infortuni, la cooperativa Fontanaluccia ha partecipato al progetto A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica, che da cinque anni si propone di assistere le imprese modenesi nell'applicazione delle norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso l'elaborazione di indicazioni semplici e concrete e la condivisione di buone prassi aziendali.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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Concerto gratuito domani sera - 4 settembre - a Formigine. La Cantina Formigine Pedemontana ospita Saxofollia, un quartetto di sassofonisti nato nel 1993 a Parma. -

Modena, 3 settembre 2015 -

Concerto "tra le botti" domani - venerdì 4 settembre - a Formigine: la Cantina Formigine Pedemontana ospita Saxofollia, un quartetto di sassofonisti nato nel 1993 a Parma. Lo spettacolo, a ingresso gratuito, comincia alle 21; musicisti e pubblico saranno accolti all'interno dell'area produttiva della cooperativa.

«Credo molto nel connubio tra la cultura accademica e la cultura del cibo, specialmente quello che deriva dalla nostra terra che fa del mangiar sano la sua migliore caratteristica – afferma Eugenia Baranzoni, vicepresidente della Cantina Formigine Pedemontana e promotrice dell'evento - Portare all'interno dei nostri locali un quartetto elegante, ma allo stesso tempo frizzante, come Saxofollia rappresenta una sorta di omaggio al nostro Lambrusco. Inoltre è per noi motivo di gioia utilizzare la nostra struttura per accogliere eventi di grande levatura artistica. Il concerto, poi, precede di qualche giorno l'inizio della vendemmia, un periodo che, al tempo dei nostri nonni, voleva dire duro lavoro, ma anche festa e allegria tra le viti».

Il programma musicale della serata formiginese sarà un omaggio alla tradizione musicale italiana, da Vivaldi a Rossini e Puccini. Saxofollia proporrà anche colonne sonore per il cinema composte dai premi Oscar Nino Rota ed Ennio Morricone. Il concerto si chiuderà con un punto di incontro tra le origini jazzistiche del saxofono e la musica melodica italiana attraverso "Estate", la famosa canzone composta nel 1960 da Bruno Martino e che dà anche il titolo all'ultimo disco di Saxofollia, uscito a marzo.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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La cooperativa formiginese ha offerto a queste donne un lavoro dignitoso e vicino a casa per poter seguire i figli e gestire la famiglia. -

Modena, 31 agosto 2015 -

Sono passati più di dieci anni da quando la cooperativa sociale Vagamondi di Formigine, specializzata nel commercio di prodotti equosolidali, ha iniziato a lavorare con lo Sri Lanka. In principio c'erano otto donne, perlopiù madri di bambini sordomuti, che cominciarono a produrre fiori finti realizzati con materiali vari, tra cui le calze da donna, spezie, semi e foglie, da utilizzare poi nel mercato italiano per il confezionamento di bomboniere. Attraverso il lavoro la cooperativa formiginese ha offerto a queste madri un lavoro dignitoso e vicino a casa per poter seguire i figli e gestire la famiglia. Nel 2007 Vagamondi ha aiutato queste donne a creare una vera e propria impresa, chiamata Araliya Community Company. Araliya, che in cingalese significa "bellezza di donna", è il nome di un profumatissimo fiore bianco dello Sri Lanka usato, secondo antiche tradizioni, per dare il benvenuto agli ospiti. Negli anni Araliya Community Company è cresciuta fino ad avere nel 2010 ottanta dipendenti.

«Adesso il gruppo di Aralya, formato da circa sessanta donne, lavora la corda di cocco, che è la materia prima principale utilizzata per produrre zerbini, sottopentole, piccole lavagnette portamessaggi ecc. - spiega Luca Borsarini, della cooperativa sociale Vagamondi – Inoltre le donne realizzano articoli in carta da giornale e piccoli fiori per il confezionamento di bomboniere». Le donne di Araliya hanno molta manualità e sono brave anche a cucire, tanto che alcune di esse si sono specializzate nella produzione di tovaglie, tovaglioli e centrotavola in cotone 100 per cento certificato; il tessuto è fornito da un'altra azienda storica del commercio equo cingalese. La retribuzione delle donne di Araliya rispetta i criteri stabiliti da Agices Equo Garantito, la principale associazione italiana del fair trade. Araliya lavora per diverse organizzazioni del commercio equosolidale in America e in Australia, ma il suo cliente più importante resta Vagamondi. «In questi anni la nostra cooperativa ha dato ad Araliya la possibilità di realizzare un sogno. Anche le donne cingalesi, però, ci hanno dato molto, a partire – conclude Borsarini - dalla certezza che un certo modo di fare cooperazione è possibile».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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Si tratta della prima innovazione di questo tipo applicata ai servizi alla persona in Emilia-Romagna e tra le poche esistenti in Italia. -

Modena, 10 agosto 2015 -

Grazie a uno smartphone e a un'applicazione, gli operatori sociosanitari della cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena potranno dedicare più tempo all'assistenza e alla cura degli anziani. Si tratta della prima innovazione di questo tipo applicata ai servizi alla persona in Emilia-Romagna e tra le poche esistenti in Italia. Il nuovo strumento, denominato "SmartSad", sarà sperimentato a partire da domani – martedì 11 agosto - nel servizio di assistenza domiciliare (sad) che Domus gestisce in appalto per conto dell'Unione Comuni del distretto ceramico. A regime saranno oltre 200 gli operatori sociosanitari Domus che potranno usarlo, con grandi benefici per il loro lavoro e per la qualità del servizio prestato agli utenti.

«L'oss (operatore sociosanitario) inserirà nel proprio SmartSad le attività e i dati che riguardano ogni singolo utente – spiega Gaetano De Vinco, presidente della cooperativa sociale Domus Assistenza e di Confcooperative Modena – Operazioni come l'alzata e messa a letto, i pasti e la spesa, l'igiene e la deambulazione, fino a oggi venivano registrate su carta e consegnate agli uffici comunali e della cooperativa. Con questo strumento si ridurranno al minimo la parte burocratica e i percorsi improduttivi dell'oss, che potrà impiegare più tempo all'assistenza della persona anziana. Avverranno via smartphone anche i passaggi di consegne tra gli oss e lo scambio delle informazioni per la cartella sociosanitaria degli utenti. Queste e altre operazioni tipiche del lavoro dell'oss risulteranno più semplici e potranno essere immediatamente condivise con i coordinatori dell'assistenza domiciliare».

Grazie al tempo sottratto alle "scartoffie", l'oss potrà dedicare maggiori attenzioni ed energie ai nuovi bisogni espressi dagli anziani assistiti; inoltre la razionalizzazione dei suoi spostamenti gli consentirà di essere disponibile a occuparsi nell'arco della giornata di un numero più alto di utenti. Lo SmartSad, che sarà collegato in cloud con la sede del servizio di riferimento, è di uso facile e intuitivo; in ogni caso Domus Assistenza ha previsto una formazione ad hoc per gli operatori che dovranno utilizzarlo. «Questa innovazione aumenterà la trasparenza e tracciabilità del nostro lavoro, perché permetterà alle pubbliche amministrazioni nostre committenti di sapere in tempo reale dove sono e cosa stanno facendo i nostri oss. Infine – conclude Gaetano De Vinco – migliorerà la conoscenza della realtà sociosanitaria del territorio, non solo ai fini statistici, ma soprattutto per decidere le politiche e i servizi a favore della popolazione anziana».

(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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A Modena già raccolte oltre 2 mila firme a sostegno di una proposta di legge ad hoc. -

Modena, 7 agosto 2015 -

«La guerra contro le false cooperative è la guerra di tutti». Così Gaetano De Vinco (presidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane e di Confcooperative Modena) interviene sul fenomeno delle coop spurie anche a nome di Lauro Lugli (presidente di Legacoop Modena) e Mauro Veronesi (presidente Agci Modena e Reggio Emilia). «Da tempo denunciamo la presenza delle false cooperative nel nostro territorio. Lo scorso anno – ricorda De Vinco – l'Alleanza delle Cooperative Italiane di Modena ha presentato, insieme alla Fondazione Mario Del Monte, una ricerca sulle imprese cooperative operanti nel settore facchinaggio, trasporto e logistica. La ricerca evidenzia una diffusa presenza di false cooperative; basti dire che, su un campione di 195 cooperative, è emerso che solo l'11 per cento aderisce alle tre centrali cooperative ed è, quindi, regolarmente soggetto a revisione. Le false cooperative, come denunciano giustamente i sindacati, – continua De Vinco - agiscono illegalmente su più fronti: sfruttano i ‪lavoratori, non applicano i contratti collettivi nazionali, non rispettano la sicurezza nei posti di lavoro, eludono il ‪fisco, chiudono e riaprono l'attività con nomi diversi, flirtano con la criminalità organizzata. Agendo in questo modo, riescono spesso ad aggiudicarsi gare al massimo ribasso, scavalcando in modo sleale tutte le imprese, non solo cooperative, che rispettano le regole e che non usano furbescamente gli ultimi provvedimenti legislativi in materia di lavoro per tagliare i costi. Per questo anche a Modena partecipiamo attivamente alla raccolta firme promossa in tutta Italia da Agci, Confcooperative e Legacoop a sostegno della proposta di legge per mettere fuori gioco le false cooperative depositata in Corte di Cassazione dall'Alleanza delle Cooperative. Abbiamo già ottenuto l'adesione di oltre 2 mila modenesi, tra cui molti rappresentanti delle istituzioni; chiediamo condivisione e sostegno anche agli Ordini professionali, perché c'è chi usa la forma cooperativa in modo improprio avvalendosi a volte di consulenti poco scrupolosi. Quella contro le false coop – conclude De Vinco - è una lotta di tutti per la moralizzazione del mercato, il rispetto dei diritti e una società più giusta».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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Domani a Milano workshop di una cooperativa sociale modenese. L'iniziativa è di Aida, una cooperativa sociale aderente a Confcooperative Modena e specializzata nella progettazione e sviluppo di ausili informatici per disabili e anziani per consentire loro di utilizzare il computer senza mani. -

Modena, 3 agosto 2015 -

Grazie a una cooperativa sociale modenese, domani – martedì 4 agosto - all'Expo di Milano si parla di metodi per facilitare la comunicazione per i disabili. L'iniziativa è di Aida (Ausili informatici per disabili e anziani), una cooperativa sociale aderente a Confcooperative Modena e specializzata nella progettazione e sviluppo di ausili informatici per disabili e anziani per consentire loro di utilizzare il computer senza mani. Su questi temi i dirigenti della cooperativa hanno organizzato un workshop in programma domani – martedì 4 agosto – all'Expo di Milano (Cascina Triulza) dalle 18.30 alle 20.30. Lo staff di Aida presenta strumenti per comunicare qualunque tipo di messaggio e innovativi ausili adattabili a qualunque disabilità motoria.

«L'uso del computer tramite l'ausilio informatico è spesso fondamentale per chi ha un handicap motorio grave e, a maggior ragione, per chi ha anche impedimenti nel linguaggio – spiega Simone Soria, presidente della cooperativa fondata nel 2005 insieme all'amico Emanuele Perini – Attraverso il computer si può comunicare, scrivere, studiare, lavorare, giocare e navigare in internet. Mediante l'ausilio tecnologico il disabile può esprimere la propria autonomia, per esempio scegliendo egli stesso cosa mangiare. Può sembrare una banalità, ma per molti di noi questa è una conquista di grande valore. In altre parole, l'ausilio giusto permette di sentirsi parte del mondo». Lo sa bene lo stesso Soria, che dieci anni fa si è laureato in ingegneria informatica con 110 e lode nonostante una grave disabilità motoria (non cammina, non usa le mani e articola le parole con fatica).
Info: tel. 3890596888; www.paralisicerebraleinfantile.it

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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Domenica 2 agosto inaugurazione con i soci e le loro famiglie. La cooperativa vitivinicola, che aderisce a Confcooperative Modena, ha investito due milioni di euro per aumentare di oltre 20 mila ettolitri la capacità di lavorazione della uve conferite dai soci, ingrandire la struttura prefabbricata con l'ampliamento del capannone esistente, ammodernare gli impianti di lavorazione del prodotto. -

Modena, 31 luglio 2015 -

La Cantina di Santa Croce di Carpi amplia e potenzia tecnologicamente la struttura produttiva. I nuovi impianti vengono inaugurati dopodomani – domenica 2 agosto – alle 11. La cooperativa vitivinicola, che aderisce a Confcooperative Modena, ha investito due milioni di euro (600 mila euro arrivano dai contributi per il sisma) per aumentare di oltre 20 mila ettolitri la capacità di lavorazione della uve conferite dai soci, ingrandire la struttura prefabbricata con l'ampliamento del capannone esistente, ammodernare gli impianti di lavorazione del prodotto.

«Abbiamo completato il programma di investimenti iniziato nel 2013 con l'acquisto di un appezzamento di terreno adiacente lo stabilimento – spiega il presidente della Cantina Santa Croce Francesco Schiavo – Nonostante la prematura scomparsa del direttore della cantina, l'enologo Villiam Friggeri, avvenuta il 14 settembre 2014, il consiglio di amministrazione e i soci hanno voluto proseguire nella progettazione e realizzazione degli impianti. Questo piano rappresenta una tappa fondamentale per il futuro della cooperativa. Ne sono convinti anche i nostri soci, che continuano a impegnarsi per assicurare continuità alle proprie aziende, in molte delle quali lavorano anche i loro figli».

Domenica 2 agosto, oltre all'inaugurazione dei nuovi impianti, è prevista la scopertura di una targa dedicata a Friggeri, il direttore ed enologo che i soci ricordano con gratitudine per le doti manageriali e umane, nonché per la passione e il contributo dato dal 1988 al 2014 alla crescita della cooperativa. Fondata nel 1907, la Cantina Santa Croce è profondamente radicata nel territorio, tanto è vero che la sede è ancora la stessa di cento anni fa. Oggi la cantina conta oltre 300 soci e ha una potenzialità di lavorazione annua superiore ai 130 mila quintali di uva. Nel corso degli anni la crescente attenzione alla qualità ha fatto sì che l'80 per cento delle uve conferite provenga da vigneti coltivati a Doc e Igt. Le uve conferite sono prevalentemente di Lambrusco Salamino, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Grasparossa e Lancellotta.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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