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 La posizione del Consorzio rispetto a quanto rimbalzato sui media «Campagna lesiva degli interessi degli stessi produttori»

- Reggio Emilia, 19 febbraio 2014 -

Il Comitato Esecutivo del Consorzio del Parmigiano Reggiano ha sospeso Riccardo Deserti dalle sue funzioni di direttore dell’Ente di tutela.

La decisione è stata assunta all’unanimità dopo l’ordinanza di custodia agli arresti domiciliari che ha raggiunto lo stesso Deserti.

Dall’organo di governo del Consorzio sono state rigettate tutte le accuse mosse in questi giorni all’operato degli amministratori da una campagna irresponsabile e lesiva della reputazione del Parmigiano Reggiano. Per questo l’Esecutivo ha dato il via libera alle azioni legali ritenute possibili nei confronti di quanti, con quella che è stata definita un’operazione di “sciacallaggio”, in questi giorni sono stati protagonisti o complici – secondo i dirigenti dell’Ente di tutela - di azioni di discredito fondate su informazioni false e lesive del buon nome del Consorzio stesso e di suoi amministratori.

«Pur in presenza di presunti reati che nulla hanno a che vedere con il Consorzio e le funzioni svolte da Deserti – sottolinea il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai – il Comitato Esecutivo ha proceduto alla sospensione del dr. Deserti a fronte della necessità di un presidio dei suoi compiti all’interno dell’Ente e dopo alcuni giorni di attesa nei quali non sono però pervenuti elementi chiarificatori della sua posizione». «Augurando al dr. Deserti di poter chiarire la propria estraneità ad ogni fatto contestato – prosegue il presidente del Consorzio – riteniamo che questa scelta, non più rinviabile, consenta anche al diretto interessato di esercitare al meglio il proprio diritto alla difesa».

Molto determinata, poi, la posizione del Consorzio rispetto a quanto in questi giorni è rimbalzato sui media italiani a seguito di interventi e dichiarazioni che il Direttivo ha definito lesive degli interessi degli stessi produttori.

«Saranno i nostri legali – sottolinea Alai – ad occuparsi di vicende, dichiarazioni e valutazioni che si fondano sull’ambiguità quando non sull’esplicita falsità, gettando artatamente ombre sul Consorzio e su quegli amministratori che si muovono nell’esclusivo interesse dei consorziati e dei produttori di latte e non secondo logiche di appartenenza politica o associativa».

«Il ricorso alle vie legali – aggiunge il presidente del Consorzio – resta l’unica soluzione a fronte di reiterati attacchi che vanno contro i dati di fatto e il senso di responsabilità che dovrebbe mantenere chi opera nell’interesse del mondo agricolo, delle sue eccellenze e dei suoi organismi di tutela».

«Parlare di contraffazioni, ad esempio – spiega Alai - è gravissimo per un prodotto assolutamente naturale e artigianale, che semmai è il più imitato proprio per queste sue caratteristiche, così come è grave sostenere falsità a carico di persone e di un Ente con i cui amministratori occorrerebbe confrontarsi su fatti che attengono la loro attività, come la lotta alle imitazioni, la regolazione dell’offerta, l’andamento del prodotto in Italia e all’estero, verificando così i risultati concreti del loro lavoro».

«Lasciando dunque ad altri protagonisti del sistema agroalimentare italiano il compito di un confronto necessario e più generale sul come si possa essere davvero al servizio dei produttori – conclude Alai - è contro precise mistificazioni e falsità che agiremo proprio con quella chiarezza e trasparenza che qualcuno ha inteso mettere in dubbio, alimentando campagne di discredito che certamente non hanno come fine gli interessi dei produttori di Parmigiano Reggiano».

 

Domenica, 23 Febbraio 2014 09:20

Ismea-Sgfa: aumenta il credit crunch in campagna

 

 

 

Si inasprisce nel terzo trimestre 2013 la stretta al credito verso le aziende agricole. 

Roma, febbraio 2014

Le elaborazioni Ismea sui dati Sgfa indicano una riduzione delle erogazioni concesse alle imprese italiane del settore primario del 21% su base annua, con l'ammontare dei prestiti concessi tra luglio e settembre dell'anno scorso sceso a 426,1 milioni di euro.
La riduzione ha coinvolto tutte le macro aree territoriali seppure con diversa intensità: più accentuata la flessione delle erogazioni nelle regioni di Nord-Ovest e nelle Isole a fronte di un andamento in linea con il dato medio nazionale nel Centro-Sud e di una contrazione più attenuata nel Nord-Est. 
In relazione alla durata, l'analisi Ismea rivela nel periodo luglio-settembre una riduzione su base annua di oltre il 37% dei finanziamenti a lungo termine, la cui quota sul monte prestiti complessivo è scesa sotto la soglia del 50%. Al contrario risultano in aumento le erogazioni di medio e breve periodo.
Data la stretta relazione tra la durata dei finanziamenti e le relative finalità, si risconta nel periodo in esame un aumento dell'8% del credito di esercizio e una contestuale erosione delle erogazioni per investimenti e ristrutturazioni, scese rispettivamente del 23,1% e del 22,6% su base annua.
Una dinamica che riflette la minore propensione delle aziende agricole a investire evidenziando, di converso, l'aumentato bisogno di liquidità per finanziare la gestione corrente. 

(fonte ismea)

Domenica, 23 Febbraio 2014 08:56

Buy Wine: hitech strategico per business

 

Con “Workshop Uplink Agenda Matching” 5.200 incontri b2b in 2 giorni. Utili 2 appuntamenti su 3

Firenze, 18 febbraio 2014. Ventimila preferenze espresse da buyer e seller, 5.200 incontri b2b programmati in agenda (con il 98% degli utenti soddisfatti), oltre 3.200 call dirette su Web App. Piattaforme ipertecnologiche e web 2.0 diventano sempre più centrali anche per il mercato del vino, come dimostrano i numeri del cervellone 2.0 “Workshop Uplink Agenda Matching”, realizzato da Uplink per Toscana Promozione in occasione del Buy Wine, l’evento internazionale conclusosi ieri a Firenze che ha visto la partecipazione di oltre 258 produttori e 296 buyer stranieri provenienti da 33 Paesi.

Il sistema è frutto dell’incrocio di un sofisticato algoritmo con le più avanzate tecnologie: attraverso 4 step, il software è in grado di produrre un altissimo livello di profilazione di seller e buyer, ottimizzare il matching tra domanda e offerta e organizzare così incontri b2b in piena linea (98%) con le esigenze di entrambi. Dopo aver fissato gli appuntamenti, il cervellone continua a seguire di pari passo seller e buyer durante l’evento: attraverso una app (per smartphone o tablet) gli operatori possono infatti effettuare anche call dirette per incontri 'spontanei' e valutare al tempo stesso l’utilità e la qualità dei meeting, “restituendo” un feedback immediato al software. E il sistema sembra riscuotere già ampi consensi: i dati a chiusura del Buy Wine 2014 evidenziano l’utilità di 2 appuntamenti su 3, gran parte dei quali vengono ritenuti strategici per possibili rapporti commerciali futuri.

Il Workshop Uplink Agenda Matching è realizzato da Uplink Web Agency, che ha affiancato Toscana Promozione negli eventi B2B del Buy Wine 2014.

 

 

Ad accusare i cali maggiori sono gli oli extra vergine di oliva  e i vini. Male anche gli ittici e i lattiero caseari. In controtendenza le uova e biscotteria e pasticceria.

 

Ismea,  febbraio 2014 -

Si alleggerisce sempre di più il carrello della spesa degli italiani, nonostante le politiche promozionali messe in atto, in chiave anti crisi, dalla Grande distribuzione organizzata e la fuga delle famiglie verso modelli di spesa low cost. L'ultima rilevazione Ismea Gfk-Eurisko relativa ai primi undici mesi del 2013 indica il peggior calo degli acquisti di cibi e bevande dall'inizio della seconda ondata recessiva che ha colpito il Paese.  Una flessione del 2,1% dei quantitativi acquistati e di quasi il doppio della spesa sostenuta (-4%), che ben restituisce l'immagine di un Paese alle prese con la perdita di potere d'acquisto, costretto a tagliare anche su beni ritenuti un tempo incomprimibili.

Ad accusare i cali maggiori sono gli oli extra vergine di oliva (-8,6% i volumi e -5,8% la spesa corrispettiva) e i vini, che flettono del 6,3% nelle quantità pur mantenendo una dinamica positiva in valore (+3,8%), per effetto dei rincari all'origine dello scorso anno che si stanno ancora scaricando sul prezzo finale del prodotto.

A seguire, si segnala una flessione significativa anche degli acquisti di prodotti ittici freschi (-5% in volume), con un crollo delle spesa che sfiora il 20% e di quelli di latte e derivati (-3,9%) a cui si accompagna un'analoga riduzione in valore. Rimanendo nel reparto dei freschi, Ismea rileva riduzioni in quantità che oscillando attorno al 2% per carni e ortofrutticoli, con punte del 2,8% per la frutta.
Cedono in misura inferiore (-0,9%) gli acquisti di pasta di semola a fronte di una riduzione del 8,3% dei corrispettivi monetari, che riflette, ancora una volta, lo spostamento dei consumatori verso prodotti in promozione, unbranded o di private label e formati convenienza.

In controtendenza solo le uova, fonte proteica economica per eccellenza, che crescono dell'1,7% rispetto al 2012 (+1,9% la spesa) e il segmento della biscotteria e pasticceria (+2,2% in quantità, +0,7% in valore), probabilmente favorito da un ritorno della colazione tra le mura domestiche. 

(Fonte Ismea)

Mercoledì, 19 Febbraio 2014 08:26

Latte Spot e derivati ancora più giù.

 

 

Stazionari gli scambi e i listini di Parmigiano Reggiano e Grana Padano. Ancora più giù i valori dei derivati del latte.

 

di Virgilio - 

Parma 19 febbraio 2014 --

La seconda settimana di febbraio si è contraddistinta per continuità rispetto la precedente ottava. 

Se da un lato rimangono invariati i prezzi all’ingrosso delle due principali DOP, Parmigiano Reggiano e Grana Padano, dal lato dei derivati del latte e in particolare del burro si è assistito a una conferma del trend di discesa con la flessione massima rilevata a Parma relativamente allo zangolato che perde  -4,08% attestandosi a 2,35€/kg. Solo la Crema di Latte ad uso alimentare e limitatamente alla piazza di Milano ha confermato il prezzo  di 1,76/kg della precedente quotazione. In tutte le piazze prese a riferimento, il burro ha quindi perduto oltre il 2% così come il Latte Spot che a Verona ha lasciato sul campo quasi un euro fissando la forbice tra 45,36 e 46,40 /100 litri latte. Dall’inizio dell’anno il Latte Spot ha perduto oltre 5 euro per 100 litri di latte.

B Crema latte MI storico gde

  • Produzione Grana Padano DOP -

Il nuovo anno si è aperto in positivo per la produzione di Grana Padano. In base ai dati diffusi dal Consorzio di Tutela del mese di gennaio 2014 sono state prodotte 442.836 forme pari al 2,6% rispetto in più rispetto al mese di gennaio dello scorso anno. 

Una variazione positiva che va però letta in relazione la flessione registrata nella prima parte dell’anno scorso. Resta infatti negativo il confronto con il mese di gennaio 2012 (-2,2%).

 

  • Quote Latte, Italia chiede maggiori garanzie per il 2015 -

Ancora una campagna lattiera e, dal 1 aprile 2015, cesserà il regime UE delle quote latte non senza preoccupazioni per quei Paesi, come l’Italia, la cui produzione è largamente inferiore al consumo interno. Una preoccupazione fortemente manifestata dal delegazione italiana al Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Ue, nel dibattito politico sul futuro del settore che si è tenuto a Bruxelles lo scorso 17 febbraio. A riferirlo una nota ANSA nella che riporta una sottolineatura del rappresentante permanente aggiunto presso l'Ue, Marco Peronaci, in merito alla necessità di  “affiancare alle misure esistenti adeguati programmi di promozione" affinché si creino le migliori condizioni per l'esportazione delle nostre produzioni.

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

SOMMARIO

Anno 13 - n° 07 - 17 Febbraio 14

 

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SOMMARIO Anno 13 - n° 07 17 Febbraio 14

1.1 editoriale

Renzi 2018

2.0 vino eventi

2.1 Export Vino: la Toscana protagonista in Cina.

2.2  Masters of Wine: definito il programma 8° simposio mondiale dell’Institute Of Masters of  Wine

3.1 Lattiero Caseario

Ancora stabili i DOP, ma precipitano i derivati del latte.                                    

4,1 alimentazione

“Sono come mangio”

5,1 DL destinazione   Italia

“Non spegnete le rinnovabili”,

5,2 emilia romagna

5,2 milioni di euro per finanziare l'ammodernamento delle aziende agricole. 

5,3 decreto fare

Gasolio per serre. Decreto ancora fermo

6,1 eventi

Fieragricola inaugura l'era delle "macchine fantasma" 

7.1 eventi          

 SOLD OUT PER IL VINITALY

 

 

Cibus 7 2014 COP

 

 

 

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

Rilevanti le cadute dei prezzi dei derivati del latte: da un minimo del -2,15% al massimo del -4,35%. Non si sottrae alla discesa nemmeno il latte spot (-2,15%). 

L’UE Stanzia 230 milioni per l’educazione alimentare nelle scuole.

 

di Virgilio - 

Parma 12 febbraio 2014 --

Solo le due DOP principali dimostrano stabilità. Nessuna variazione è stata rilevata nelle piazze di riferimento.  Assolutamente fermi quindi i listini in tutte le principali piazze sia per il Parmigiano Reggiano sia per il Grana Padano DOP e per ognuna delle tipologie oggetto di rilevamento. 

Discorso completamente diverso sia per il Latte Spot sia per i listini del Burro e delle Creme a uso alimentare.

 Dalla conferma di riallineamento dei prezzi alla conferma di una tendenza al ribasso segnata da percentuali mediamente superiori al -2,5% per arrivare addirittura al -4,35% relativamente al listino delle Creme a uso alimentare registrato sulla piazza di Milano. 

Nello specifico, il Burro CEE ha chiuso con un meno 2,74% fissando a 3,55 €/kg. il prezzo alla borsa di Milano. Lo zangolato di creme fresche crolla in entrambe le piazze emiliane a 2,45€/Kg. lasciando un -3,92% rispetto l’ottava precedente. Ancor più rilevanti la perdite di valore fatte registrare dalle Creme ad uso alimentare:  -4,35% la chiusura di Milano (1,76 €/Kg.) mentre  -2,63% quella di  Verona (prezzo compreso tra 1,83 e 1,87€/kg.) 

Burro storico MI gde

Alimentazione. Ue presenta nuovo programma per le scuole. 

La UE stanzia 230 mln, cifra comunque inferiore a quella stabilita a bilancio per i programmi di frutta e latte sino al 2020.

Il piano, quindi, riunisce i due programmi già esistenti e ha come obiettivo principale la lotta alle cattive abitudini alimentari attraverso il rafforzamento delle azioni formative. 

Con lo slogan ‘Mangiare bene per stare bene’ il programma formativo e divulgativo tende a porre l’accento sull’educazione alla salute attraverso una maggiore comprensione degli alimenti e della loro produzione. 

Tra le iniziative di divulgazione in “campo” saranno previste anche visite nelle aziende agricole. 

Gli obiettivi del nuovo programma saranno quindi essenzialmente tre: 1. combattere le cattive abitudini alimentari, 

  1. rafforzare le azioni di educazione per un'alimentazione sana
  2. contribuire alla lotta contro l'obesità

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 06 10 Febbraio 14

 

 

 

SOMMARIO

Anno 13 - n° 06 - 10 Febbraio 14

(PDF Scaricabile)

SOMMARIO

Anno 13 - n° 06 10 Febbraio 14

1.1 editoriale

A caccia di petroldollari per sconfiggere la crisi 

3.1 Lattiero Caseario

Stabili i DOP, prosegue la discesa dei listini dei derivati del latte                                    

4,1 credito imprese

Reggio Emilia, “Le opportunità di accesso al credito per lo sviluppo dell'impresa agroalimentare”

5,1 inflazione

Istat, cambia la composizione del paniere

5,2 nomine

Patfrut, Piero Emiliani  è il nuovo presidente 

5,3 eventi

BIT 2014, tre giorni invece di 4 e altre novità

6,1 ambiente

Future Build, progettare smart city. Parma 13 - 16 febbraio 

7.1 Confcooperative        

I debiti della pubblica amministrazione

 

 

Cibusonline copertina n°6 del 10 febbraio 2014

 

 

 

 

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

 

Gennaio stabile per i listini delle due principali DOP mentre prosegue la discesa inesorabile dei derivati del latte. Burro: -44,3%  i magazzini UE-28 rispetto al gennaio 2013. Latte Post 2015, importante convegno l’11 febbraio al Centro congressi dell’Università Cattolica di Piacenza.

 

di Virgilio - 

Parma 05 febbraio 2014 --

 

Il mese di gennaio si chiude nel segno della stabilità per le due principali DOP. Scambi nella norma e prezzi confermati sia per il Parmigiano Reggiano sia per il Grana Padano sulle diverse piazze di contrattazione. Diverso invece l’andamento del latte spot e dei derivati, burro e creme, che proseguono nella tendenza ribassista.

Nonostante una più che sensibile riduzione della consistenza dei magazzini di burro (UE-28), pari al -44,3% rispetto l’analogo mese del 2013, i listini di questo derivato hanno registrato perdite di 5 mediamente. Il Burro CEE, ad esempio passa da 3,70 a 3,65 €/kg anche nella prima seduta milanese  di febbraio consolidando una perdita di 20 centesimi complessivi a partire dal 30 dicembre 2013.  Ancor peggio per le creme di latte ad uso alimentare che segnano una riduzione in valore del 3,16% anche all’apertura di febbraio replicando, di fatto la perdita dell’ottava precedente (-3,06%) e fissando il prezzo milanese a 1,84€/kg.   Analogamente non si è arrestato il calo del latte spot che, sulla piazza veronese,  ha ceduto altri 50 centesimi ceduti portando la forbice dei listini compresa tra 47,43 e 48,46€/100 litri di latte. 

BURRO CONFRONTO gde

Scambi nella norma e listini stabili invece le due DOP nazionali. Qualche preoccupazione è destata in conseguenza dell’alluvione che, nel modenese, ha colpito le medesime zone già terremotate nel 2012. 

 

La Filiera latte post 2015.

L’11 febbraio l’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza, con il patrocinio del Comitato italiano FIL/IDF, ospiterà un importante convegno sulla sostenibilità

L’abolizione delle quote latte e la sostenibilità ambientale sono temi di grande attualità. Per questo l’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza, con il patrocinio del Comitato italiano FIL/IDF e la Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, ha organizzato il convegno “Sostenibilità, opportunità e criticità nella filiera latte post 2015”.

Il Convegno mira ad approfondire i grandi cambiamenti che attendono la filiera del latte, dalla produzione alla trasformazione, compresi gli aspetti nutrizionali e di comunicazione.

Aprirà i lavori l’intervento di Sophie Bertrand (CNIEL – Centre National Interprofessionnel de l’Économie Laitière) che riassume tutto quello che è stato fatto dalla FIL/IDF su questo tema. La partecipazione al convegno è gratuita, ma è necessaria la registrazione. Modulo di iscrizione e programma della giornata sono disponibili  sul sito della Facoltà di Agraria.

 

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

 

La terza ottava del 2014 si apre con altri 5 centesimi perduti sul valore del burro. Le contaminazioni da lattosio pericolose per i soggetti allergici.

 

di Virgilio - 

Parma 29 gennaio 2014 --

La costante contrazione dei prezzi delle creme di latte che si è  innescata a fine novembre ha, definitivamente, intaccato tutte le tipologie di burro. Dal 2 novembre, infatti, le creme hanno perduto  38 centesimi sulla piazza di Milano e 32 su quella di Verona a seguito di una discesa che ha visto coinvolte 6 settimane sulle ultime otto di registrazione. Nello specifico, il Burro CEE, cede ancora un -1,33% quotando perciò 3,70€/kg. Perdite analoghe si registrano per tutte le tipologie e in tutti i mercati presi in considerazione. Il Burro zangolato da creme fresche sulla piazza parmense cede complessivamente 19 centesimi/kg nelle ultime due settimane posizionando il prezzo a 2,60€/kg mentre a Reggio Emilia, nella seduta di lunedi 27/1 ha confermato la tendenze lasciando altri 5 centesimi e fissando il prezzo a 2,55€/kg.

Anche il latte spot conferma la tendenza negativa ridimensionando i prezzi nella forbice compresa tra 47,43€ e 48,97€/100 litri di latte. 

Stazionari invece i valori delle due principali DOP, Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano. Tutte le principali piazze hanno, infatti, confermato i prezzi per tutte le stagionature prese in considerazione. Anche il “Parmigiano”  di 12 mesi si conferma tra i 9 e i 9,40€/kg alla Borsa merci parmense, ultima a registrare piccoli incrementi di valore, sino almeno al 13 dicembre scorso.

 

-Intolleranza e allergia al lattosio. il caso ProBios-

Poche settimane orsono avevamo segnalato come fosse abbastanza diffusa la presenza di lattosio in tantissimi e soprattutto insospettabili prodotti, farmaceutici compresi. Era il 12 gennaio quando segnalavamo di porre attenzione alle etichette di ogni confezione al fine di accertarsi della assenza di lattosio. Una misura precauzionale importante per gli intolleranti a questo zucchero ma indispensabile, quasi vitale, per i soggetti allergici i quali potrebbero incorrere, addirittura, in choc anafilattico. Ma mai avremmo immaginato che in prodotti dichiarati “Dairy Free” vi potesse essere traccia consistente di lattosio. Il caso, portato alla luce da “Striscia la Notizia” nelle puntate di lunedi 27 e martedi 28 gennaio, riguarda alcuni prodotti “PROBIOS” contaminati dai “cicli di lavorazione dei produzioni convenzionli”. Una contaminazione che potrebbe avere indotto lo choc anafilattico a un bambino allergico a questo diffuso zucchero.  La società in questione, per quanto tempestivamente informata da parte della famiglia - analisi alla mano - avrebbe provveduto a comunicare del problema ai punti vendita solo a seguito del servizio giornalistico. Comportamento assolutamente censurabile: non c’è crisi che tenga se gli effetti riguardano la salute. 

 

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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