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Fino a venerdì 13 ottobre, in piazza Cesare Battisti, medici e volontari a disposizione delle donne per consulti e informazioni sul percorso senologico e l'importanza della diagnosi precoce contro i tumori al seno.

Entra nel vivo la campagna di sensibilizzazione contro i tumori al seno "LILT for Women – Campagna Nastro Rosa" organizzata da LILT, Lega Italiana Lotta contro i Tumori, in collaborazione con Azienda Ospedaliero-Universitaria, Azienda USL e Comune di Parma.
Fino a venerdì 13 ottobre, dalle 10 alle 18, i volontari della Lilt saranno in piazza Cesare Battisti, all'inizio di Strada Cavour con un stand informativo.

Insieme ai volontari saranno a disposizioni di tutte le interessate anche i professionisti dell'Ospedale Maggiore e dell'Azienda Usl per fornire a tutte le donne consulti gratuiti e informazioni relative al percorso senologico e all'importanza dell'autopalpazione. Un'iniziativa al servizio delle donne che vede coinvolti gli specialisti della Breast Unit, la struttura per la diagnosi e il trattamento delle neoplasie mammarie, nata dalla collaborazione e dall'integrazione dei professionisti della Aziende sanitarie di Parma.

La Campagna ha l'obiettivo di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile sui corretti stili di vita da adottare e sui controlli di screening da effettuare.

Le iniziative, promosse in occasione della Campagna Nastro Rosa, proseguono anche in provincia. Sabato 14 ottobre, alle 21, al teatro comunale di Fontanellato, sarà presentato lo spettacolo della compagnia Franca Tragni "Di Donna". Appuntamento con Franca Tragni anche sabato 21 ottobre alle 21, al teatro Tanzi di Felegara, dove andrà in scena "Disagiate per Amore". Infine sabato 28 ottobre a Parma, si svolgerà il premio letterario "Flaminio Musa" e sempre sabato 28 a Borgo Val di Taro si terrà la mostra fotografica organizzata dai ragazzi e i professori dall'Istituto Zappa –Fermi.

(Fonte: Ausl Parma)

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Venerdì, 29 Settembre 2017 15:02

E' ottobre: la prevenzione si tinge di rosa

Per tutto il mese fontane, edifici e monumenti si illumineranno del colore simbolo della campagna. Dal 9 al 13 ottobre la prevenzione scende in piazza con i volontari LILT e i professionisti delle Aziende sanitarie.

Parma, 29 settembre 2017

Una campagna capillare, ricca di iniziative in città e in diverse località della provincia, per ricordare a tutte le donne l'importanza della prevenzione per contrastare il tumore al seno. Torna la campagna Nastro Rosa organizzata da LILT, Lega Italiana Lotta contro i Tumori, in collaborazione con Azienda Ospedaliero-Universitaria, Azienda USL e Comune di Parma, con il patrocinio di Università, Ordine dei Medici e Provincia di Parma. In apertura della campagna è prevista l'accensione di alcuni luoghi della città, come il padiglione di via Gramsci dell'Ospedale Maggiore, le fontane di Barriera Repubblica e strada Elevata e il polo sanitario Ausl di viale Basetti. Ma il rosa colorerà anche diversi monumenti ed edifici della provincia a: Bedonia, Borgo Val di Taro, Busseto, Calestano, Fidenza, Fontanellato, Mezzani, Noceto, Pontetaro e Varano Melegari.

In primo piano la sensibilizzazione

Dal 9 al 13 ottobre i professionisti della Breast Unit provinciale di Azienda Ospedaliero-Universitaria e di Azienda Usl saranno in piazza Cesare Battisti, all'inizio di Strada Cavour, a fianco dei volontari della LILT, per fornire a tutte le donne, anche quelle non coperte dalla fascia di screening, consulti gratuiti e informazioni relative al percorso senologico e all'autopalpazione. Un'iniziativa al servizio delle donne per rispondere a dubbi e domande.
Particolarmente significativo è inoltre il programma delle iniziative culturali, ricreative e di solidarietà. Si parte domenica 8 ottobre alle 14.30 con una camminata benefica a Varano Melegari e, sempre domenica 8 a Fidenza, si svolgerà il contest di volontariato "We need you". Doppio appuntamento con il teatro di Franca Tragni: sabato 14 ottobre, alle 21, al teatro comunale di Fontanellato, sarà presentato lo spettacolo "Di Donna", mentre sabato 21 ottobre alle 21, al teatro Tanzi di Felegara, andrà in scena "Disagiate per Amore". Infine sabato 28 ottobre a Parma, si svolgerà il premio letterario "Flaminio Musa" e sempre sabato 28 a Borgo Val di Taro si terrà la mostra fotografica organizzata dai ragazzi e i professori dall'Istituto Zappa –Fermi.

La Campagna ha l'obiettivo di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile sugli stili di vita correttamente sani da adottare e sui controlli di screening da effettuare.

E' confermato che la diagnosi precoce aumenti la possibilità di sconfiggere il tumore al seno. Per questo motivo, per le donne è importante aderire allo screening promosso dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato dall'AUSL. Ogni donna, residente e domiciliata a Parma e provincia, di età compresa tra i 45 e i 74 anni riceve un invito a sottoporsi a mammografia gratuita. Grazie all'impegno e alla collaborazione delle due Aziende sanitarie e di LILT le donne che aderiscono allo screening sono in aumento, il 58% delle invitate. Un risultato positivo, che si vuole migliorare: la campagna Nastro rosa è realizzata anche per questo.
L'esame mammografico e tutti gli eventuali approfondimenti diagnostici (come ad esempio visita, ecografia e Risonanza Magnetica) sono gratuiti. Le donne di età compresa tra i 45 e i 74 anni che non si sono presentate all'appuntamento proposto dall'Ausl, che non hanno ricevuto l'invito o, più semplicemente, che hanno bisogno di avere informazioni sul programma di screening, possono chiamare il numero 0521.393939 dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 12, il giovedì anche dalle 14 alle 17.

Il programma completo della campagna Nastro Rosa a Parma è disponibile sulla pagina Facebook della Lilt di Parma e sui siti: www.liltparma.it;  www.ausl.pr.it;  www.ao.pr.it 

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Mercoledì, 20 Settembre 2017 15:09

La pet therapy nei giardini dell'Ospedale Maggiore

Al via due progetti di attività assistita con animali proposti dall'associazione "Impronte ...nell'anima" che coinvolgeranno la Riabilitazione e la Pediatria.

Parma, 20 settembre 2017

Obiettivo della pet therapy è quello di trasmettere benessere e autostima a chi entra in contatto con un animale, in un rapporto di conoscenza reciproca. Ed è questo l'intento dell'associazione "Impronte ...nell'anima" che ha proposto una serie di progetti in luoghi idonei dell'Ospedale Maggiore per fare incontrare gli animali ai pazienti, mettendoli in diretta relazione tra loro. "Gli animali ci insegnano il rispetto della natura – spiega la presidente dell'associazione Marta Viappiani – ma allo stesso tempo ripagano chi si prende cura di loro con un senso di benessere e di tranquillità interiore, così importante per chi è alle prese con trattamenti sanitari".

Giovedì 21 settembre l'appuntamento sarà al Giardino Riabilitativo del padiglione Barbieri dove i tre cani dell'associazione potranno prendere conoscenza dell'ambiente e del personale. E una volta fiutata l'aria, nel senso letterale del termine, saranno i protagonisti di 4 incontri a cadenza settimanale durante i quali si faranno accarezzare, coccolare e accudire dai pazienti del reparto di Medicina Riabilitativa, diretto dal dottor Rodolfo Brianti.

Il debutto del progetto di pet therapy all'Ospedale dei Bambini è avvenuto invece domenica scorsa quando l'asino Martino ha brucato l'erbetta del giardino della struttura pediatrica lasciandosi strigliare e cavalcare dai piccoli pazienti. "Martino, questo il nome dell'animale – ci spiega Marta Viappiani – è abituato a lavorare con i ragazzi e non si spaventa di fronte ad un movimento brusco. Per questo lo abbiamo scelto per il progetto con i pazienti più piccoli". Per chi non potrà scendere in giardino le volontarie dell'associazione porteranno una sagoma in legno, a grandezza naturale, al loro letto con un video documentario sull'attività dell'animale per coinvolgerli nel progetto anche dalla loro stanza. L'esperienza, anche in questo caso, prevede 4 incontri e si ripeterà ogni domenica fino all'8 ottobre, tempo permettendo.

"Questi progetti di pet therapy – conclude Viappiani - sono possibili grazie alla sensibilità dimostrata da tante persone e professionisti che offrono il loro impegno come volontari e dagli sponsor che li sostengono. Voglio ringraziarli tutti di cuore. E mi auguro siano sempre più numerosi perché gli animali possono insegnarci davvero tanto e possono aiutare a superare momenti di difficoltà, per grandi e piccini".

Azienda ospedaliero-universitaria di Parma

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Giovedì, 24 Agosto 2017 05:50

Rubati alcuni computer al Padiglione Rasori

Il furto è stato compiuto nella notte al Day hospital pneumologico. Sul posto la Polizia per gli accertamenti del caso

Parma 23 agosto 2017 - E stato denunciato questa mattina dal personale del Day hospital pneumologico il furto di diversi computer tra palmari, tablet e portatili, avvenuto nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 agosto al piano rialzato del padiglione Rasori. I ladri sono entrati, presumibilmente, forzando la porta finestra nel retro del padiglione, trovata aperta questa mattina dal personale in servizio, presente sul posto insieme alle Forze di Polizia che stanno conducendo le indagini.

L'Azienda ospedaliera, con l'aiuto di tutti i servizi e le strutture aziendali, ha già alzato il livello di attenzione e sta proseguendo il piano di potenziamento dei sistemi di sicurezza all'interno dell'ospedale, rafforzando contemporaneamente il servizio di vigilanza in capo alla ditta specializzata. Servizio di sorveglianza che ha aumentato il numero dei giri di pattugliamento notturno e ha avviato un presidio fisso in diverse zone dell'area ospedaliera. Quanto avvenuto ha investito il Rasori, storico padiglione del Maggiore, dove a parte il Day hospital, non sono ospitate altre strutture sanitarie ma uffici tecnici e ammnistrativi di Azienda ospedaliero-universitaria e Azienda Usl, oltre alle sedi di alcune associazioni di volontariato. Le unità operative di Pneumologia e Clinica Pneumologia erano infatti state trasferite a fine giugno 2015 nei nuovi spazi dell'Ala sud e dell'Ala Est.

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Terminati i lavori presso il day hospital al secondo piano, cominciano su due fasi gli interventi nell'area degenze al terzo piano.

Ristrutturazione dei controsoffitti con utilizzo di materiali antisismici, sanificazione e installazione di nuove apparecchiature per la chiamata dai posti letti al personale dell'assistenza: gli interventi riguardano i piani primo, secondo e terzo della Torre delle medicine (pad. 1), che ospitano l'attività di reparto, day hospital, ambulatori e laboratori della struttura di Malattie infettive ed Epatologia diretta da Carlo Ferrari.

Al day hospital e presso gli ambulatori al secondo piano delle Torri, le opere sono terminate domenica 20 agosto e le attività sono tornate alla normalità già lunedì 21 agosto.

Alla sezione di epatologia, al terzo piano delle Torri, dove i ricoveri sono stati contenuti per consentire i lavori, il rifacimento del controsoffitto con installazione di materiali antisismici, la sanificazione dei soffitti, e la collocazione dei nuovi dispositivi per la chiamata, si concluderanno mercoledì 23 agosto e l'attività tornerà alla normalità a partire da giovedì 24. Venerdì 25 sarà la volta della sezione infettivi, dove la ristrutturazione durerà circa due settimane. In questo periodo, i pazienti ricoverati saranno trasferiti in modo temporaneo nell'area attigua dell'epatologia. Infine, dal 2 al 9 settembre, le opere di manutenzione riguarderanno i laboratori al primo piano della Torre delle medicine dove i lavori verranno condotti in modo da permettere una continuità delle attività diagnostiche. Le misure e gli accorgimenti per consentire la riqualificazione senza interferire con l'attività assistenziale sono stati individuati e messi in opera dalla direzione sanitaria dell'Ospedale in collaborazione con il personale addetto all'assistenza dell'unità operativa, a cui vanno i ringraziamenti della direzione aziendale.

Pronto Soccorso a Ferragosto: 314 accessi e 60 pazienti da ricoverare. Interventi straordinari per aumentare i posti letto al Barbieri

La Direzione sanitaria dell'Ospedale Maggiore mette in campo personale e risorse per fronteggiare la richiesta di cura e potenziare la ricettività dei reparti

Una città deserta quella che ha accompagnato il ponte di Ferragosto. Non così deserto invece il Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Parma che, proprio in questi giorni, ha dovuto affrontare una mole di pazienti da ricoverare che è andata aumentando di ora in ora, fino ad arrivare a giovedì sera quando le persone in attesa di un posto letto sono salite a 60, con tutta l'area dell'emergenza/urgenza del Maggiore che ha fatto registrare, il mercoledì precedente, 314 accessi.

Un numero sostenuto - compatibile nei mesi invernali durante il picco dell'influenza, meno in quelli estivi – che ha indotto la Direzione sanitaria dell'Azienda ospedaliero universitaria di Parma ad approntare le misure previste nel piano organizzativo interno per fronteggiare le situazioni di iperafflusso al Pronto Soccorso.

L'alta richiesta di ricoveri è, in modo prevalente, conseguenza del tipo di pazienti: in particolare cronici e anziani affetti da pluripatologie (gli over 65 sono aumentati tra sabato 12 e giovedì 17 agosto fino a raggiungere circa il 30% del totale).

Dopo la valutazione dei casi clinici in attesa, la Direzione sanitaria del Maggiore ha messo in campo risorse per potenziare il numero di posti letto, coinvolgendo le strutture ospedaliere a cui è stato chiesto uno sforzo ulteriore, anche in concomitanza con il piano di ricettività estiva. Oltre alla disponibilità offerta da alcuni reparti chirurgici, in primis l'Urologia, l'Otorinolaringoiatria e la Maxillo facciale, sono stati attivati ulteriori 12 posti letto al padiglione Barbieri con una dotazione aggiuntiva di personale infermieristico e oss e grazie alla disponibilità del personale medico.

La Direzione aziendale esprime un vivo ringraziamento agli operatori di area internistica, chirurgica, geriatrica e dell'emergenza che, in questi giorni, si sono impegnati a garantire le migliori risposte ai bisogni di salute dei cittadini.

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Oncologia medica, terminati i lavori di adeguamento. I pazienti tornano al 7° piano della Torre
Dopo le due settimane previste, la degenza torna nella sede originaria. Grazie alla collaborazione del personale nessuna variazione nell'assistenza

E' iniziato e terminato nel pomeriggio del 16 agosto il trasloco per riportare al 7° piano della Torre delle Medicine i 16 posti letto di degenza ordinaria dell'Oncologia medica, che erano stati momentaneamente trasferiti al 6° piano della stessa Torre.

Lo spostamento si era reso necessario per effettuare lavori di adeguamento all'interno del reparto tra cui il rifacimento del controsoffitto con installazione di materiali antisismici e la sostituzione delle rubinetterie dei servizi igienici. Lavori che sono terminati nelle due settimane previste.

L'attività assistenziale non ha subìto alcuna variazione anche grazie alla collaborazione e alla dedizione di tutto il personale addetto all'assistenza del reparto, a cui va il ringraziamento della direzione aziendale.

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Trasferiti nel pomeriggio di martedì 1 agosto i pazienti della Oncologia medica. Al via i lavori a partire da mercoledì

E' iniziata mercoledì 2 agosto la ristrutturazione degli ambienti del reparto di Oncologia medica del Maggiore. L'intervento riguarda il rifacimento del controsoffitto con installazione di materiali antisismici e delle rubinetterie dei servizi igienici, al settimo piano della Torre delle medicine, con una durata prevista di due settimane.

I pazienti dell'Oncologia medica sono stati trasferiti nel pomeriggio di martedì 1 agosto. Lo spostamento, che ha riguardato 16 persone, è iniziato nelle prime ore del pomeriggio e si è concluso prima di sera.
La sede temporanea della degenza dell'Oncologia medica dunque è il sesto piano della Torre delle medicine.

L'attività assistenziale non ha subito nessuna variazione, anche grazie alla premura e alla attenta collaborazione di tutto il personale addetto all'assistenza del reparto, a cui va il ringraziamento della direzione aziendale.

(Ufficio stampa e comunicazione
Azienda ospedaliero-universitaria di Parma)

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E' racchiusa nel nostro organismo la risposta alle cellule tumorali? Lo vogliono scoprire i ricercatori di Malattie infettive del Maggiore.

Potrebbe essere un virus la nuova arma contro la malattia del secolo. La ricerca è in corso all'Ospedale Maggiore di Parma e vede il reparto di Malattie infettive schierato in prima fila per vincere la battaglia contro le cellule tumorali che si sviluppano nei pazienti affetti da carcinoma al fegato. Il pool di esperti europei punta sull'immunoterapia con l'obiettivo di rafforzare le difese immunitarie dell'organismo per lanciarle, così programmate, all'attacco delle cellule tumorali.

A Parma, a coordinare il team multidisciplinare è Gabriele Missale, responsabile della struttura semplice Ecografia Diagnostica Interventistica – Unità Operativa Malattie infettive che spiega: "L'introduzione dell'immunoterapia impiegata per stimolare le difese immunitarie dell'organismo per uccidere le cellule cancerose epatiche, è una vera e propria opportunità per i pazienti affetti da questa grave patologia". "E il fatto che siamo stati tra i primi in Europa ad arruolare pazienti – aggiunge il dottor Missale - è l'evidenza dell'impegno del nostro team di ricerca e di tutta la nostra Unità Operativa nella lotta contro l'epatocarcinoma".

Il progetto di ricerca, che porta il nome di "Phocus", vede in campo oltre all'Ospedale di Parma centri europei, asiatici, australiani e statunitensi che dovranno valutare l'efficacia di un trattamento immunoterapeutico innovativo per la cura dei pazienti affetti da epatocarcinoma in stadio avanzato. Il progetto, che ha ottenuto parere favorevole da parte del Comitato Etico provinciale, ha preso il via lo scorso anno con il coinvolgimento di 130 centri in tutto il modo per un numero complessivo di 600 pazienti coinvolti nel percorso terapeutico.

Il nuovo farmaco oggetto di studio (Pexa-Vec) prende il nome da un virus oncolitico alterato geneticamente in laboratorio per distruggere le cellule tumorali grazie al rilascio di una proteina (GM-CSF) che stimola la risposta immunitaria dell'organismo contro il tumore. Il progetto vuole confrontare i benefici ottenuti dai pazienti trattati con terapie tradizionali con i benefici del trattamento immunoterapeutico contenente il virus, sempre associato alla terapia tradizionale.

Il centro capofila della ricerca è l'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (ISMETT) di Palermo. In Italia collaborano alla ricerca le unità operative Malattie infettive e Radiologia per l'Ospedale di Parma, l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine e di Modena, l'Ospedale Cardarelli di Napoli, l'IRCCS di Meldola e l'IRCCS Lazzaro Spallanzani di Roma.

Ufficio stampa e comunicazione
Azienda ospedaliero-universitaria di Parma

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Venerdì, 05 Maggio 2017 18:47

Segnalato un caso di meningite a Parma

Le condizioni dell'uomo, ricoverato all'ospedaledi Parma, sono buone.La profilassi antibiotica necessaria è iniziata in città solo per la stretta cerchia dei famigliari

Un parmigiano di 34 anni è risultato positivo alla meningite meningococcica. Nella notte del primo maggio l'uomo aveva iniziato a mostrare i primi sintomi della malattia, e dal 2 maggio è ricoverato presso l'Unità operativa Malattie infettive dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Il paziente sta seguendo la terapia farmacologica prevista e le sue condizioni di salute sono buone.

E' già iniziata la profilassi antibiotica ai famigliari, prescritta dai professionisti del Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Azienda Usl di Parma, che hanno ricostruito, insieme al paziente, i suoi spostamenti e i suoi contatti degli ultimi giorni. Dalle informazioni raccolte è emerso che l'uomo, insieme alla famiglia, a fine aprile ha alloggiato per qualche giorno in un albergo di Marina di Pietrasanta (LU).

Con le informazioni raccolte, quindi, i sanitari hanno ritenuto necessario prescrivere la terapia antibiotica ai soli famigliari a Parma ed informare prontamente il Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl n.5 di Viareggio, che ha già disposto l'avvio della profilassi antibiotica per il personale dell'albergo.

Al momento, non sono ritenuti necessari ulteriori provvedimenti a tutela della salute pubblica.

Gli antibiotici prescritti sono ad ampio spettro, in grado quindi di garantire una copertura per tutte le tipologie di meningococco (A, B, C, Y, W).

(Fonte Azienda Usl di Parma - Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma)

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