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Giovedì, 06 Agosto 2015 10:32

Lutto cittadino a Sassuolo

Oggi cordoglio e solidarietà alla famiglia Louhabi, da parte dell'intera Comunità. In municipio e nelle sedi pubbliche Bandiere istituzionali esposte, in segno di lutto, a mezz'asta. -

Sassuolo, 6 agosto 2015 -

A seguito della tragedia avvenuta nel Fiume Secchia, in cui hanno perso la vita per annegamento una ragazza di 18 anni e la sorellina di nove, Sassuolo piange le due giovani vittime. L'Amministrazione comunale, ribadendo i sentimenti del più profondo cordoglio per la terribile tragedia avvenuta in prossimità della zona di Borgo Venezia, dove sono annegate le due sorelline originarie del Maghreb, cittadine di Sassuolo, ed una terza è tutt'ora ricoverata in gravi condizioni, ha deciso di proclamare per tutta la giornata di oggi, il Lutto cittadino, per interpretare i sentimenti dolore, cordoglio e solidarietà alla famiglia Louhabi, da parte dell'intera Comunità.

Oltre all'annullamento della festa del Sassuolo calcio già sospesa e rinviata a data da destinarsi dalla Società stessa, l'Amministrazione invita per l' intera giornata ad un comportamento consono, per quanto concerne le attività ludico-ricreative, al rispetto del sentimento di cordoglio generale.
In municipio e nelle sedi pubbliche le Bandiere istituzionali verranno esposte, in segno di lutto, a mezz'asta.

Ai genitori, a tutti i familiari delle vittime, vengono ribadite le più sincere e sentite condoglianze da parte di tutta l'Amministrazione comunale, rappresentata dal Vicesindaco Maria Savigni, che si è recata presso la famiglia così gravemente colpita, per esprimere loro i sentimenti di vicinanza e solidarietà per la tragedia accaduta.

Pubblicato in Cronaca Modena

Sono critiche ma stazionarie le condizioni di Kahoula Louhabi, la ragazza di origine marocchina sopravvissuta alle correnti del Secchia che hanno ucciso le sue due sorelline. -

Sassuolo, 6 agosto 2015 - 

Khaoula ha lottato contro il fiume mentre cercava di salvare le sue sorelline dall'abbraccio mortale delle acque.
Ora sta lottando anche contro la morte. Le sue condizioni, a due giorni dall'incidente che ha provocato la morte delle sue sorelle, di otto e diciotto anni, sono ancora molto critiche, ma sono stabili, fanno sapere i medici dell'ospedale Sant'Agostino-Estense di Modena.
La ventidueenne, studentessa di Ingegneria all'università di Modena, è rimasta molti minuti sott'acqua dopo aver fatto l'inutile tentativo di portare con sé in salvo le sorelle, che sono state trascinate dall'acqua apparentemente placida del fiume. Sulla riva era rimasta la quarta sorella, di undici anni, che ha chiesto aiuto. I soccorritori sono arrivati subito, ma a poco è servito. Le due più piccole sono decedute. Per Kahoula ci sono voluti quaranta minuti di rianimazione. La giovane donna è grave ma, inevitabilmente, la sua vita non sarà più la stessa. Ci potrebbero infatti essere gravi ripercussioni sul suo fisico a causa di quell'interminabile periodo di incoscienza causato dalla tragedia.

A.K.

Pubblicato in Cronaca Modena
Sabato, 11 Luglio 2015 10:10

Annalisa, reporter in prima linea

Incontro con la scrittrice e reporter sassolese Annalisa Vandelli, che ha fatto del suo essere giornalista una missione, per documentare e fare conoscere situazioni di guerra, povertà, disagio nelle zone più calde e povere del mondo. -

Di Manuela Fiorini – foto di Annalisa Vandelli in fondo alla pagina -

Sassuolo (Modena), 11 luglio 2015 -

Annalisa è una di quelle persone che incontri per caso o per destino. Colpisce per il suo sorriso solare e per l'ottimismo che riesce a trasmettere. Quando comincia a parlare, capisci subito che lei non fa solo la giornalista, ma giornalista lo è nel profondo. Ha tutte quelle caratteristiche, la curiosità, la determinazione, il talento, il coraggio, che servono per trasformare in lavoro quell'impulso irresistibile che fa parte del proprio modo di essere.
Annalisa Vandelli, sassolese, classe 1972, è riuscita a realizzare quello che, per molti che fanno il suo stesso mestiere, rimane un sogno o un ideale. Come reporter freelance ha documentato, per conto del Ministero degli Affari Esteri, realtà lontane e difficili, come i campi profughi in Libia, il Nicaragua flagellato dai disastri naturali, la povertà in Guatemala e, poi, ancora la condizione delle donne in Pakistan. Ha poi visitato la Tunisia, l'Egitto, i Territori Palestinesi e l'Albania, producendo reportage per la rivista "Cooperazione Italiana Informa". Nel 2007, ha trascorso un anno in Etiopia, collaborando con Uliano Lucas. Da quell'esperienza, è nato il libro "Scritto sull'acqua", poi diventato un' opera teatrale con Ivana Monti, Anna Palumbo e Teri Weikel. Oltre a vari saggi e romanzi, pubblicati anche in spagnolo e inglese, dirige le riviste Afro, con sede in Abruzzo, e Il Barrito del Mammut, con sede a Napoli, nel difficile quartiere di Scampia. Tanti anche i riconoscimenti, come il Premio Nazionale Mediterraneo 2014, il Premio Nazionale Profilo Donna 2012 e il Premio di giornalismo Hombres.

Annalisa, quale è stata la "molla" che ti ha fatto decidere che volevi essere una reporter?

"Credo sia una questione genetica, di essere nata già con quella tensione, con caratteristiche personali che vanno dalla curiosità, alla voglia di esplorare, allo slancio ideale e poi alla condizione. Nel corso degli anni, ho cercato di crearmi gli strumenti narrativi a sostegno di questi aspetti molto marcati del mio modo di essere. Ho cercato di coniugare l'esperienza allo studio. La molla vera e propria è stata la morte di una persona a me molto cara, Padre Giuseppe Richetti, un missionario che si potrebbe definire profetico. A vent'anni, la sua biografia è stata il mio primo racconto e il mio primo viaggio importante in un paese africano, il Kenya.

Quali sono state le difficoltà che hai incontrato nella realizzazione di questo tuo progetto di vita?

"Tante, ma ritengo che valga per ciascuno di noi trovare molte difficoltà per realizzare un sogno. Gli impedimenti aumentano senz'altro il gusto del traguardo raggiunto. Comunque tra i principali metterei la "crisi" della figura stessa del reporter e dello scrittore. Un inviato è molto costoso per i giornali in tempi di ristrettezze economiche e ci si rivolge sempre più alle agenzie".

Sei stata inviata speciale per il Ministero degli Affari Esteri in zone di emergenza. Quale è stata l'esperienza, o le esperienze, che ti hanno colpito di più?

"Ho raccontato da un punto di vista privilegiato l'aspetto della speranza nella catastrofe, per esempio il tentativo di soccorrere le afflizioni delle popolazioni che soffrono guerre, terremoti, disastri naturali, fame, ecc. messo in atto dalla Cooperazione Italiana e dalle organizzazioni non governative. Ho sempre cercato di mettere a fuoco quel messaggio di resurrezione che è racchiuso quasi in ogni situazione. Paradossalmente, spesso sono state le persone afflitte a darmi coraggio. L'essere umano è tremendo e meraviglioso, un viaggio nel viaggio. Mi sono sentita quasi sempre accolta, ma soprattutto nella continua possibilità di comprendere e imparare qualcosa in più, di allargare la mia mente ristretta. Tante esperienze mi hanno colpita e direi segnata. Ne cito una per tutte: il racconto allucinante della fuga durata anni di una ragazza eritrea dal proprio paese e dalla Libia attraverso il deserto. In Libia, durante la rivoluzione, riesce a ricongiungersi con il proprio ragazzo che non vede da tre anni e rimane incinta. Lui è stato recluso a lungo nelle prigioni lager di Gheddafi, riservate ai profughi. Lei deve entrare in ospedale per delle complicazioni, ne esce senza il bambino e senza un rene. In queste condizioni, i due innamorati riescono a scappare e ad attraversare il confine giungendo in Tunisia. Li ho conosciuti nel campo profughi di Choucha. Ora vivono in Canada. Considero questa gente come eroi del nostro tempo. Siamo abituati a cercare nella storia i nostri eroi e siamo così ciechi da non accorgerci di quelli che ci vivono accanto. Anche solo l'attaccamento alla vita per me è un grande insegnamento".

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Tu sei reporter free lance. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi? Ti sei mai sentita in pericolo?

"Il primo vantaggio che mi viene in mente è la libertà, lo svantaggio è la precarietà costante. Mi sono spesso sentita protetta. La felicità che comporta il mio lavoro mi fa essere piuttosto spensierata sul pericolo in sé, anche se lo valuto sempre. La paura è importante solo se diventa una nostra alleata. L'idea del pericolo tende a bloccarci, ma spesso è solo un'idea, non la realtà. Comunque sì, mi sono sentita in pericolo, ma sono più a disagio quando il pericolo è poco evidente. In una situazione di pericolo esplicito navigo con maggior sicurezza. Per esempio ho fatto una breve esperienza di campagna elettorale e lì ho vissuto un pericolo carsico, quello di perdere i miei ideali proprio mentre cercavo di affermarli. I politici corrono questo grande rischio, non rendendosi conto forse che in gioco c'è la vita. Ricordo con grande partecipazione sempre una frase di un giovane domenicano suicida che lasciò scritta sulla propria bibbia: "meglio morire che perdere la vita". Ecco per me il pericolo più grande è perdere la vita".

Come programmi un tuo viaggio? Decidi tu dove andare o valuti le possibilità che ti vengono offerte?

"Entrambe le cose, fermo restando che un viaggio può essere anche intorno a casa. So che è un paradosso, ma riuscire a raccontare la consuetudine con occhi nuovi è il reportage che mi affascina maggiormente. In genere, programmo i primi due o tre giorni a livello logistico e di incontri; poi il resto in base a quello che trovo strada facendo e che già ho in mente. La sfida più bella è quando le idee e i pregiudizi di partenza vengono smentiti dalla realtà".

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

"Non vivo in una situazione di certezza mai. Credo di ripartire presto perché è anche una necessità per me di igiene mentale. Confido di tornare in Centro America e di riprendere anche l'insegnamento all'università. A tale proposito ritengo importantissimo l'insegnamento e il mentorato, come trasmissione tra generazioni, come legame comunitario. Viviamo in un epoca dove la profondità del nostro sguardo si limita a pochi centimetri che pretendono di allungare la nostra vista al mondo intero. Mi riferisco agli schermi vari che delimitano il nostro quotidiano. Lo sforzo di un insegnante e di un reporter deve essere oggi quello di andare più in là, usare le gambe e l'ingegno per cercare nella realtà e uscire un po' dal quadrante fisso dei megapixel. Mi rendo conto che sia paradossale, visto che il mio lavoro riempie anche quegli schermi, ma è essenziale la ricerca di una misura per le nuove generazioni, altrimenti il virtuale viene scambiato per reale e ci si allontana dal senso in modo irrimediabile. La siepe di Leopardi prolungava il suo immaginario, la nostra siepe ne risolve immediatamente le domande. Con quali conseguenze?

Che cosa consigli a chi desidera intraprendere il tuo stesso percorso? E' più facile in Italia o all'estero?

"Consiglio di trovare continue ispirazioni e persone con cui condividere il percorso, di avere disciplina e metodo, di studiare e di fare pratica, di allenarsi sul punto di vista, di entrare sempre in comunicazione con gli altri, di essere pertinaci e di sapersi mettere in secondo piano, a servizio. E' più facile dove ci si sente a proprio agio".

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Pubblicato in Cultura Emilia

Presentato un innovativo progetto dedicato ai pazienti 'fragili' per il quale ha donato 10mila euro anche il Rotary Club. L'obiettivo è sperimentare l'applicazione della telemedicina per eseguire direttamente da casa o dallo studio del medico, con l'ausilio di un infermiere, il tracciato elettrocardiografico. -

Modena, 7 luglio 2015 -

L'obiettivo è semplice: permettere al paziente anziano, affetto da patologie croniche o alle persone non autosufficienti, di non doversi spostare per eseguire i controlli cardiaci ai quali, spesso, devono sottoporsi con una certa regolarità. Da questa esigenza è nata l'idea di utilizzare la 'telemedicina' che permette il controllo 'remoto' dei parametri vitali di un paziente portando direttamente a casa sua, nella struttura residenziale dove è ospitato o nello studio del proprio medico, gli strumenti per effettuare un determinato esame.

A sperimentare l'innovativa pratica, nei prossimi due anni, sarà il Distretto di Sassuolo. È stato presentato oggi, infatti, un progetto di 'telecardiologia' per la gestione di un campione di pazienti 'fragili' residenti negli 8 Comuni del Distretto (all'interno di 2 case di residenza per anziani, in 2 ambulatori di medicina di gruppo e per coloro che sono seguiti dall'assistenza infermieristica domiciliare) attraverso il nuovo modello assistenziale, al quale ha contribuito con una donazione di 10 mila euro anche il Rotary Club di Sassuolo, già da tempo impegnato a sostenere progetti per la salute dei cittadini come i progetti di diffusione sul territorio dei defibrillatori.

Grazie all'acquisizione di nuovi elettrocardiografi (di cui uno portatile) messi a disposizione di medici di famiglia e infermieri, il paziente diabetico, ad esempio, o chi soffre di disturbi cognitivi, potrà evitare di doversi recare in Ospedale o presso Poliambulatori per effettuare un elettrocardiogramma. Utilizzando la strumentazione direttamente in struttura o presso l'abitazione del paziente, medici di base e infermieri saranno in grado di inviare in tempo reale alla centrale di raccolta dati presente presso l'Unità Operativa di Cardiologia dell'Ospedale di Sassuolo, tutti i parametri cardiologici dei propri assistiti. Questo grazie alla rete di telemedicina già funzionante in provincia, ad esempio, per la lettura dell'elettrocardiogramma in emergenza-urgenza.

"Ringraziamo il Rotary Club di Sassuolo per questa importante donazione che consente di avviare un progetto con contenuti decisamente innovativi - spiega il Direttore del Distretto Maria Pia Biondi. Con questa sperimentazione potrà migliorare il monitoraggio costante delle persone con problemi di cronicità e sarà possibile prevenire complicazioni o eventi avversi per la salute dei pazienti. Se molte prestazioni sanitarie, fino ad oggi, hanno reso necessaria la presenza di uno specialista sul posto, in questo progetto le competenze del medico specialista saranno utilizzate in modalità remota, consentendo la gestitone del paziente da parte di altri operatori sanitari. L'auspicio è che questo strumento consenta di migliorare la presa in carico globale della persona, riducendo i disagi legati a spostamenti frequenti e renda più agevole il lavoro ai professionisti delle cure primarie nell'ambito dei diversi setting assistenziali territoriali."

Il progetto di telemedicina a supporto delle cure primarie, è stato presentato ufficialmente oggi, martedì 7 luglio, nell'Ospedale di Sassuolo dal Past-president del Rotary Club di Sassuolo Corrado Lavini e, per l'Azienda USL di Modena, dal direttore del Distretto sanitario Maria Pia Biondi; dal direttore del Servizio Ingegneria Clinica Massimo Garagnani, dalla direttrice del Dipartimento di Cure Primarie Maria Luisa De Luca e da Enrico Panini, direttore dell'Unità Operative di Cure Primaria del Distretto e Francesco Melandri cardiologo dell'Unità Operativa di Cardiologia dell'Ospedale di Sassuolo.

(Fonte: ufficio stampa Usl MO)

Venerdì 15 maggio le astensioni dal lavoro potranno interessare i servizi urbani ed extraurbani per l'intera giornata, ad eccezione delle fasce orarie di garanzia. I servizi Seta garantiti nel bacino provinciale modenese e reggiano. -

Modena, 14 maggio 2015 -

SETA S.p.A. comunica che domani, venerdì 15 maggio, è stato indetto uno sciopero nazionale di 24 ore da parte dell'Organizzazione Sindacale USB Lavoro Privato. Tale organizzazione sindacale non è presente nel bacino provinciale modenese, ciononostante potrebbero verificarsi adesioni spontanee da parte di singoli lavoratori e non è pertanto possibile prevedere l'entità dell'astensione. Possibili disagi per quanto riguarda la regolarità del servizio di trasporto pubblico, con le modalità di seguito elencate.

Bacino provinciale modenese

Servizi urbani (Modena, Carpi, Sassuolo): servizio garantito dalle ore 6,30 alle 8,30 e dalle ore 12 alle 16. Possibili astensioni nelle altre fasce orarie.
Servizio extraurbano: servizio garantito dalle ore 6 alle 8,30 e dalle ore 12,30 alle 16. Possibili astensioni nelle altre fasce orarie.

Bacino provinciale reggiano

Servizio urbano ed extraurbano: possibili astensioni dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15,30 fino al termine del servizio. 

Il servizio riprenderà regolarmente con le corse che inizieranno dopo il termine delle eventuali astensioni dal lavoro. Per ogni ulteriore informazione è a disposizione degli utenti il servizio telefonico di SETA al numero 840 000 216.

Pubblicato in Cronaca Modena


Doppia rimonta dei partenopei al Tardini. Per i crociati a segno Palladino e Jorquera. Il Sassuolo dopo la vittoria sul Cesena si conferma matematicamente in Serie A anche nella prossima stagione. -

Parma, 11 maggio 2015 – di Maria Caterina Viscomi -

Anche stavolta chi pensava che il Parma non avesse più niente da dire in questo finale di stagione si sbagliava, tanto che la gara contro il Napoli è stata la vera sorpresa della 35^ giornata. I partenopei hanno, infatti, sprecato una buona occasione contro una squadra già retrocessa e non sono riusciti ad approfittare dello scivolone della Roma a Milano per accorciare le distanze dalla zona Champions. Senza considerare che un notevole contributo alla sconfitta del Napoli è stato dato proprio dai due napoletani in veste crociata, Palladino e Mirante, il primo andato a segno dopo soli 9 minuti di gioco, il secondo particolarmente in partita e abilissimo a respingere tutte le conclusioni avversarie. Non in partita, almeno nella prima frazione di gioco, invece gli azzurri di Benitez, che a causa degli impegni europei si è affidato alle seconde linee, lasciando in panchina anche Higuain. La prima distrazione viene dalla porta e costa cara alla formazione ospite: Andujar esce a vuoto sul calcio d'angolo e serve a Palladino l'occasione d'oro. Sulla situazione di 1-0, il Napoli reagisce con Gabbiadini, che al 28' riesce a spiazzare Mendes ed a riportare il risultato in equilibrio. Ma i gialloblù sono più vivaci e vogliono i tre punti: al 33' Jorquera su punizione batte Andujar con una bellissima staffilata e i crociati vanno negli spogliatoi in vantaggio. 
Nella ripresa è più Napoli che Parma ma questo non basta a ribaltare la situazione grazie ad un ottimo Mirante. Solo Mertens riesce a superarlo al 27' con un bel destro: provvidenziale è l'ingresso in campo di Callejon e Higuain ma è troppo tardi. Il tabellone si ferma sul 2-2.

Vittoria sul Cesena, i neroverdi si confermano matematicamente in Serie A

Rimonta e vince invece il Sassuolo, ormai salvo matematicamente, contro il Cesena che con tre turni di anticipo saluta la serie A. La squadra di Di Carlo sapeva di giocarsi tutto nel derby Emilia-Romagna ed ha optato per una formazione offensiva, che nel primo tempo ha dato i risultati sperati: all'intervallo, infatti, i romagnoli chiudono in vantaggio grazie alle reti di Defrel e Brienza. Nella seconda metà della gara i neroverdi compiono l'impresa e ribaltano il risultato, ottenendo il pareggio nel giro di pochi minuti con Zaza e Taider, e poi superando i padroni di casa con Missiroli. Grazie a Consigli, che respinge Cascione e Tabanelli, la vittoria va agli emiliani.

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Domani il maestro fiorista Giordano Simonelli insegna come coltivare le erbe aromatiche e usarle per addobbare case e giardini. -

Modena, 24 aprile 2015 -

Continua alla cooperativa sociale Solgarden di Sassuolo la mostra sulle erbe aromatiche. Domani – sabato 25 aprile – alle 15.30 il maestro fiorista Giordano Simonelli insegna come coltivare le erbe aromatiche e usarle per addobbare case e giardini. Info: tel. 0536.811959; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

Da sabato 18 aprile mostra di erbe aromatiche alla Solgarden sino a domenica 3 maggio. Dimostrazione pratica su come conservare e cucinare le erbe aromatiche. -

Modena, 17 aprile 2015

Erbe aromatiche in mostra alla cooperativa sociale Solgarden di Sassuolo da domani – sabato 18 aprile – a domenica 3 maggio. Domani pomeriggio la Solgarden, in collaborazione con "La cucina incantata", organizza l'incontro su "Aromatiche, dall'orto alla tavola". Si tratta di una dimostrazione pratica su come conservare e cucinare le erbe aromatiche; l'iniziativa si svolge dalle 15 alle 18 presso il garden in via Madre Teresa 5 (a fianco di Automoda).

Info: tel. 0536.811959; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Vanno a ruba le margherite Airc a sostengono della ricerca sul cancro in vendita alla Solgarden fino al 25 aprile. -

Modena, 14 aprile 2015

Sono numerosi i cittadini di Sassuolo e zone limitrofe che in questi giorni sostengono la ricerca sul cancro acquistando le margherite Airc in vendita alla Solgarden. La cooperativa sociale sassolese, infatti, è tra gli oltre cinquanta centri di giardinaggio sparsi in tutta Italia che aderiscono a Margherita per Airc. Fino al 25 aprile la Solgarden vende piante di margherite 100 per cento italiane al prezzo di 4.50 euro, un terzo dei quali (1,50 euro) è devoluto all'Associazione italiana per la ricerca sul cancro. A livello nazionale finora sono state vendute quasi 20 mila margherite; un boom al quale ha contribuito anche la clientela della Solgarden, particolarmente vicina alle persone che soffrono.

«Durante le festività pasquali molte persone hanno comprato e regalato margherite Airc proprio con l'intenzione di sostenere la ricerca sul cancro – dichiara il presidente della cooperativa Solgarden Enzo Giovini – Anche chi era abituato ad acquistare gerani e surfinie adesso sceglie le margherite sapendo che, attraverso questa iniziativa, contribuisce a finanziare un'annualità di una borsa di studio di un giovane ricercatore. Per un giovane la borsa di studio è il primo fondamentale passo che gli consente di formarsi in un campo complesso come quello delle malattie oncologiche».

Airc, che nel 2015 compie cinquant'anni, è sempre stata attenta alle esigenze dei ricercatori sviluppando percorsi formativi ad hoc, dalle borse di studio per i neolaureati ai progetti di specializzazione all'estero, per arrivare fino alle start-up che offrono ai ricercatori la possibilità, per cinque anni, di gestire il lavoro di ricerca in assoluta autonomia avviando un proprio laboratorio in Italia. L'obiettivo finale è rendere il cancro sempre più curabile portando nel più breve tempo possibile i risultati dal laboratorio ai pazienti. Solgarden si trova in via Madre Teresa 5 - tel. 0536.811959; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

A Parma risolve la pratica l'argentino classe 1996. Donadoni: «Grande soddisfazione in un'annata maledetta» -

Parma, 13 aprile 2015 – di Maria Caterina Viscomi -

Davide contro Golia, ultima contro prima, 13 punti contro 70. Un club fallito contro la squadra che ha da parecchio messo l'ipoteca sullo scudetto ed è pronta per i quarti di finale di Champions contro il Monaco, gara in vista della quale Allegri ha messo in campo la "Juventus 2" che, sulla carta rimane comunque superiore all'attuale Parma: in difesa spazio ad Ogbonna e Lichtsteiner, in attacco a Coman e Llorente. Nomi che già a sentirli potrebbero incutere timore nell'ultima nella classe. E la differenza infatti si sente, inizialmente sono gli ospiti a spingere maggiormente, ma i crociati sono molto abili a chiudersi e ad impedire agli avversari di trovare spazio.

Donadoni, che deve ancora fare a meno dello squalificato Lucarelli, opta per il 3-5-2 con Ghezzal e Belfodil come punte. E' proprio dall'algerino che nasce la prima azione pericolosa davanti ad un impreparato Chiellini. Per la Juve suonano la carica Vidal e Coman al 32' ed al 43': Mirante, dimenticato l'incubo dell'andata terminata con un passivo di 7 reti a 0, si prende la rivincita e mette un muro davanti la sua porta. A sbloccare la situazione a favore dei ducali è Josè Mauri, classe 1996, che su assist di Belfodil arriva in corsa e insacca la palla all'incrocio dei pali. Da far vedere alle future leve nei manuali di calcio... Dopo la rete dei gialloblù i bianconeri si perdono, gli unici tentativi di reazione vengono da Morata ma il Parma, che nelle difficoltà ha trovato il vero spirito di squadra, chiude in maniera solida e compatta le maglie della sua rete.

Vittoria meritata ma che, nonostante l'enorme soddisfazione, non fa perdere il senso della realtà a Donadoni: «Nel finale di stagione ci giochiamo tutto, ma siamo ancora ultimi e lontani...». Nulla è impossibile, però, soprattutto se si pensa che degli attuali 16 punti ben 7 sono stati realizzati nelle ultime tre gare, giocate peraltro tutte a distanza ravvicinata nel giro di una settimana. 
Mercoledì alle 18.30 al Marassi ci sarà l'impegno contro il Genoa, ultima partita da recuperare e per la quale i crociati avevano chiesto il rinvio in febbraio come forma di protesta contro la FIGC.

Ko per i cugini del Sassuolo

C'è chi vince e c'è chi perde. Stavolta il ko è per i cugini del Sassuolo, piegati a Bergamo da un Denis in formissima e che non fa rimpiangere ai suoi l'assenza dello squalificato Pinilla. L'ex Napoli realizza, infatti, una personale doppietta che ferma la corsa dei neroverdi, prima con rovesciata, poi dal dischetto. Al 62' Berardi, schierato nel tridente con Floccari e Sansone, accorcia invano le distanze. Entrambe le squadre chiudono la gara in dieci: espulsi, per doppia ammonizione, Missiroli e Biava. E' la prima vittoria per Edy Reja sulla panchina orobica, a Bergamo ora si sente odore di salvezza.

Pubblicato in Calcio Emilia