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Ripartono i campionati WorldSBK e WorldSSP e, per il sesto anno consecutivo, FERVI affianca i campioni delle due ruote nella lotta per il titolo. L'azienda sarà infatti nuovamente sponsor tecnico del team Aruba.it Racing – Ducati, campione del mondo in carica.

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Fiducia reciproca, talento, passione per le moto e per la meccanica, questi gli elementi che hanno portato FERVI a scendere nuovamente in pista accanto al pilota numero 21, Michael Ruben Rinaldi, che correrà nel Campionato di Superbike 2023 a bordo della Panigale V4 R del team Aruba.it Racing – Ducati

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FERVI torna in gara sulle due ruote per il quarto anno consecutivo a sostegno delle potenti moto di Borgo Panigale nelle competizioni del WorldSBK e WorldSSP 2022.

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Venerdì, 17 Maggio 2013 13:03

Monza: weekend di passione

di Matteo Landi - Monza, 17 Maggio 2013 - 

Monza, 12 maggio, ore 11 e 50: sul circuito brianzolo si stanno per svolgere le due gare delle derivate di serie. Sotto un cielo sereno sta per avere inizio la prima delle due gare motociclistiche forse più attese per i "puristi" delle due ruote. Le tribune sono gremite, anche di tifosi, ma questa è la serie che attira coloro che amano le moto ancor prima delle competizioni. L'autodromo di Monza sta per diventare il teatro dello spettacolo forse più pericoloso, folle ed affascinante dell'intero anno 2013. In pole, pardon, in superpole (così si chiama la prima posizione conquistata nelle qualifiche della Superbike) sta per scattare Tom Sykes su Kawasaky, ma la postazione in griglia che oggi ha gli occhi addosso è la quinta: quella di Marco "Macho" Melandri in sella alla sua BMW. Nella sua gara di casa l'Aprilia cercherà di lottare per la vittoria, confermando il trend positivo che ormai da tempo la casa italiana ha nella massima competizione per derivate di serie: la seconda (con Laverty) e terza (con Guintoli) posizione in griglia fan ben sperare i tanti tifosi italiani accorsi oggi sull'autodromo lombardo.
La prima gara scatta e dopo pochi giri è chiaro che la vittoria se la contenderanno i due già citati dell'Aprilia, il poleman e Marco Melandri. Il gioco delle scie permette agli spettatori di godersi sorpassi a catinelle, specie nelle posizioni di testa. Arrivati all'ultima curva dell'ultimo giro, Melandri riesce con un sorpasso da brivido a conquistarsi la vittoria. Lui, il ragazzo tanto tranquillo e rilassato fuori dalla pista, vince da cannibale, prendendosi la rivincita anche su quella sfortuna che spesso quest'anno lo ha attanagliato. Ha vinto una BMW, onore infinito all'Aprilia, casa italiana costruttrice di veicoli a due ruote da sogno ed ormai stato dell'arte del motociclismo, ma la gioia che genera nei tifosi la vittoria di Marco è qualcosa di diverso.
Nella seconda gara, che si corre poche ore dopo, la casa italiana si prende però la rivincita e Laverty nel corso di quattro round raccoglie lo stesso numero di vittorie che aveva ottenuto nei due anni precedenti. Ottimo pilota, indubbiamente, ma questo dato dimostra la competitività straripante dell'Aprilia. Melandri con un secondo posto chiude un weekend da favola per lui, per la casa tedesca e per il tifo italiano, ma soprattutto per loro, quelli che vivono in tuta, quelli che rischiano tutti i giorni sulle nostre strade, non per loro negligenza, ma per lo stato di degrado di queste, coloro che per passione non abbandoneranno mai le due ruote: i motociclisti italiani.

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