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Malesani vicino all'esonero, ritorno a Di Francesco? I rossoblù arrivano a quota 22...


Parma, 3 marzo 2014 – di Maria Caterina Viscomi


Giornata piovosa a Reggio Emilia e negli spogliatoi del Sassuolo, ad un passo dalla serie B. Splende invece il sole per il Parma che conquista il quattordicesimo risultato utile consecutivo e, record nel record, centra la quarta vittoria consecutiva in trasferta per la prima volta nella sua storia in serie A. 
Nel derby degli ex (Pegolo, Cannavaro, Mendes, Brighi, Floccari tra i neroverdi e Scheletto tra i gialloblù), il Sassuolo si conferma peggiore difesa del campionato e subisce la 55^ rete, firmata dopo soli due minuti dal fischio d'avvio da Marco Parolo su cross di Biabiany che, tra i migliori in campo, crea numerose occasioni. Ottima prestazione anche per Amauri che, almeno in tre occasioni, sfiora il raddoppio trovando i pali. 
I timidi attacchi del Sassuolo aumentano nella ripresa, quando la formazione di Malesani alza il baricentro e si rende pericoloso con Gazzola e Floro Flores (67'): è Mirante a salvare il risultato con due splendidi interventi. Al 72' i padroni di casa si trovano in inferiorità numerica per l'espulsione del numero 25 Domenico Berardi che, entrato da soli cinquanta secondi per rilevare Pucino, si fa espellere per una gomitata a Molinaro, colpevole di aver commesso fallo a suo danno. Il Sassuolo tenta inutilmente di pareggiare: all'82' Zaza trova ancora una volta Mirante che gli nega la gioia del goal. 
Continua dunque l'ottima stagione del Parma che, complice anche il pari dell'Inter a Roma, si avvicina sempre più all'Europa League; a Sassuolo, invece, è gran vociare sull'ormai probabilissimo esonero di Malesani, che in cinque partite non ha ottenuto vittorie, e sul ritorno di mister Di Francesco, sollevato dall'incarico proprio per far posto al tecnico veneto. L'ex ct aveva conquistato nelle precedenti 21 gare di campionato i 17 punti attuali del Sassuolo.
Allo stadio Bentegodi, dove Ballardini schiera il 3-5-1-1, il match Verona-Bologna termina senza reti. È ottimo l'avvio del Bologna, che per la prima mezz'ora è più attivo della squadra avversaria, avvicinandosi al goal con Bianchi che mette in difficoltà Rafael su conclusione diagonale (11'). I padroni di casa, sprovvisti del loro marcatore Toni, crescono con il passare dei minuti e si rivelano pericolosissimi soprattutto con Jankovic su traversone di Romulo. Anche nel secondo tempo (79'), è sempre il brasiliano ad impegnare Curci tra i pali: il portiere rossoblù vola ed è corner. La ripresa comincia con un calcio di rigore a favore degli emiliani: Christodoulopoulos è atterrato in area da Cacciatori e stavolta è rigore. Bianchi spreca il tiro, che viene parato dall'estremo difensore del Verona. A otto minuti dal termine, l'arbitro Tommasi estrae il cartellino rosso per Cristaldo, colpevole di un fallo su Moras. I tre minuti di recupero non servono a nessuna delle due formazioni: la gara finisce sullo 0-0 con il rammarico, dei felsinei, per il rigore sbagliato e per l'infortunio di Kone che, tra i migliori in campo, è costretto ad uscire. Utile comunque il punto conquistato dagli emiliani che, dopo le buone - ma sfortunate - prestazioni giocate contro Milan e Roma, riescono ad ottenere un risultato positivo.


I migliori 11 emiliani: Mirante (Parma) – Paletta (Parma) – Lucarelli (Parma) - Gargano (Parma) – Mantovani (Bologna) - Parolo (Parma) - Perez (Bologna) - Kone (Bologna) - Biabiany (Parma) – Christodoulopoudos (Bologna) - Amauri (Parma)

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Reggio Emilia 01 Marzo 2014 -- - -

Grande cena ieri sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia, nell’ambito della convention organizzata dall’azienda di Giorgio Squinzi. Insieme al presidente e alla moglie Adriana Spazzoli, che hanno accolto i loro ospiti come dei bravi padroni di casa, tra gli ospiti erano presenti il presidente del Sassuolo Calcio, Carlo Rossi, insieme ai giocatori Thomas Manfredini, Emanuele Terranova e Reto Ziegler. Madrina dell’evento, al quale hanno partecipato quasi 400 agenti di vendita Mapei, è stata la conduttrice televisiva Ilaria d’Amico.

Tra gli invitati di Giorgio Squinzi e signora c’erano anche il capitano della Pallacanestro Reggiana Michele Antonutti e l’ala/centro Greg Brunner, accompagnati dal team manager Filippo Barozzi. I giocatori biancorossi, dopo aver regalato a Squinzi una maglia da gioco firmata da tutta la squadra, si sono piacevolmente intrattenuti con i presenti, molti dei quali appassionati di basket. Mapei ha infatti deciso di rinnovare anche quest’anno l’accordo di co-sponsorizzazione con la Pallacanestro Reggiana per la stagione 2013/2014. Il colosso milanese delle colle per edilizia, per l’ottavo anno presente con il proprio logo sulla divisa biancorossa, dall’anno scorso è passato sul retro maglia della Grissin Bon di Reggio Emilia.

Giorgio Squinzi è da sempre molto vicino al mondo dello sport: è nota la sua passione per la bicicletta e una volta ha addirittura battuto l’amico Romano Prodi in una gara organizzata da lui sullo Stelvio. L’amore per le due ruote gli è stato trasmesso dal padre Rodolfo, il fondatore della Mapei: questo ha portato alla forte presenza dell’azienda nel ciclismo professionistico, con una squadra che è stata per nove anni al vertice delle classifiche internazionali.

Ma non c’è solo il ciclismo tra gli interessi del patron del Sassuolo Calcio. La Mapei di Squinzi è stata anche lo sponsor della Nazionale italiana di calcio che ha vinto il Campionato del Mondo nel 2006, e attualmente sostiene la squadra di pallacanestro femminile Saces Mapei Napoli, che milita in serie A2. E l’attenzione di Giorgio Squinzi si è rivolta anche all’attività di ricerca e terapia nell’ambito della medicina sportiva: dal 1996, per sua volontà è infatti attivo in provincia di Varese il Mapei Sport, un centro medico-sportivo attivo nella ricerca scientifica applicata. 

Ivan Rocchi

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Martedì, 25 Febbraio 2014 08:23

Parma, è solo pari con la Fiorentina

 

A Donadoni non bastano il rigore e la superiorità numerica per vincere

di Maria Caterina Viscomi - Parma 24 fabbraio 2014 ----

Nel monday night della 25^ giornata di campionato, continua la serie di risultati utili per il Parma che sono diventati tredici grazie al pareggio casalingo ottenuto contro la Fiorentina di Vincenzo Montella. Se i viola non riescono a fermare la corsa dei crociati, sono invece Cuadrado e Fernandez ad interrompere il record personale dell’estremo difensore gialloblù Antonio Mirante, sino a questo match imbattuto da 353 minuti.
I due ct partono con il 4-3-3: per il Parma davanti si piazzano Cassano, Biabiany ed Amauri; per i viola Joacquin, Cuadrado e Matri. Ben strette sono le maglie di entrambe le retroguardie.
Tra i ducali sono in campo ben 5 ex-viola: Cassani, capitan Lucarelli, Marchionni, Amauri e Munari, entrato sul finire.
Nonostante nel primo tempo siano proprio i gigliati a creare più occasioni, con  Cuadrado al 4’ e Tomovic vicinissimo al goal al 19’, sono i padroni di casa a sbloccare il risultato con Cassano che, da solo davanti la porta avversaria, riceve palla da Amauri e la mette dentro, segnando il suo nono goal alla Fiorentina. Il vantaggio iniziale dura due minuti ed è Cuadrado a siglare il botta e risposta su assist di Matri, mettendo il pallone alle spalle di Mirante.
Ad inizio ripresa, il difensore serbo Tomovic stende Biabiany in area e regala il rigore agli avversari: dal dischetto un freddo Amauri riporta i suoi in vantaggio (51’). Non passano due minuti che la formazione di Montella si trova anche in inferiorità numerica per un’ingenuità di Diakitè, già ammonito nel primo tempo, su Fantantonio. L’uomo in più non basta al Parma per portare a casa i tre punti; a cinque minuti dalla fine il neoentrato Mati Fernandez sigla la rimonta gigliata su punizione: la palla finisce all’incrocio dei pali. Gli ultimi minuti sono al cardiopalma, con i tentativi di Palladino e Parolo di trovare la rete e con l’espulsione simultanea, in pieno recupero, di Borja Valero e Munari, protagonisti di una rissa prima del calcio di punizione battuto da Parolo.

Le pagelle: Mirante 6 – Cassani 6 – Paletta 7 – Lucarelli 6,5 – Molinaro 6 – Gargano 6 – Marchionni 6 (80’ Munari 5) – Parolo 6 – Biabiany 6,5 (86’ Palladino 6) – Amauri 7 – Cassano 7 (82’ Schelotto sv)

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Sesta sconfitta consecutiva del Sassuolo. Sabato giornata d'anticipo per il Bologna...

 

Parma, 24 febbraio 2014 -  di Maria Caterina Viscomi -


In uno stadio Olimpico gremito per la contestazione contro il patron biancoceleste Claudio Lotito, va in scena la sesta sconfitta consecutiva del Sassuolo, la quarta dall'arrivo di mister Malesani. 
Al fischio d'inizio, la formazione di Edy Reja si presenta con il 4-3-3, mentre gli emiliani scelgono il 3-5-2. Il primo tempo si svolge senza particolari emozioni, con i neroverdi chiusi per non concedere spazi agli avversari. La prima azione degna di nota porta il nome di Miro Klose: il tedesco trova però un deciso ostacolo in Ariaudo (25'). A sbloccare la situazione è, dodici minuti dopo, il terzino laziale Radu che al 37', da 30 metri, porta i suoi in vantaggio. 
I capitolini provano più volte a raddoppiare, con Klose al 58' e il nazionale Candreva al 61'. Sicuramente più concitata è la seconda metà della ripresa: gli emiliani trovano il goal del pareggio con l'ex biancoceleste Sergio Floccari (72'), al suo primo goal in neroverde proprio contro la sua ex squadra, lasciata durante il mercato di gennaio. Un minuto dopo, Klose riporta i padroni di casa in vantaggio, scarto recuperato su punizione da Floro Flores al 79', imparabile per Berisha. 
Nulla da fare per i neroverdi che tornano sotto all'83': Radu crossa per Candreva, Cannavaro tocca la palla e la butta nella sua porta. Il match termina sul 3-2. La partita è sudata e combattuta da entrambe le parti: il Sassuolo rimane fanalino di coda, ma sembra che la cura Malesani cominci a funzionare, tanto da riuscire a impensierire seriamente la Lazio e recuperando per ben due volte il risultato.
Le pagelle: Pegolo 5,5 – Mendes 5,5 – Cannavaro 5 – Ariaudo 6 – Rosi 5,5 – Biondini 6 – Chibsah 5 (46' Ziegler 6; 75' Floro Flores 6,5) – Magnanelli 5,5 – Longhi 6 – Zaza 5,5 (60' Berardi 6,5) – Floccari 6,5


È successo sabato...


La giornata d'anticipo di sabato ha visto protagonista ancora il Bologna, ancora contro una delle big: la Roma. E anche questa volta, nonostante una buona prestazione e un gruppo molto compatto, è arrivata la sconfitta, siglata dalla prima rete in giallorosso di Radja Nainggolan (37'). 
Mister Ballardini, privo di capitan Perez che è assente per squalifica, schiera inizialmente il 3-5-2, per poi passare alla difesa a 4 nell'ultimo quarto d'ora di gara, per evitare di subire il secondo goal. Opta, invece, per il 4-3-3 Rudi Garcia, con tridente formato dai nomi pesanti di Gervinho, Destro e Florenzi. 
I felsinei non si lasciano scoraggiare dai secondi della classe e si mostrano pericolosi soprattutto su palla inattiva e di testa: al 66' Kone batte il calcio d'angolo servendo Krhin, che incorna la palla e si avvicina al goal. Il copione è lo stesso al 73', quando Mantovani sfiora il palo, ancora servito dal numero 33. 
Buona la prima per il nuovo arrivato Ibson (con all'attivo, infatti, solo 2 minuti di gioco contro il Torino), che fa il suo ingresso all'11' della ripresa, dando vivacità al gioco. Una delle occasioni goal arriva proprio dal brasiliano che in scivolata rischia la rete a cinque minuti dal triplice fischio. In pieno recupero è Christodoulopoulos a tentare l'impresa pareggio su cross di Moscardelli. 
Tra i giallorossi si fanno notare Destro, autore di un palo clamoroso al 19', e il numero uno De Sanctis che non si fa trovare mai impreparato; non pervenuto, invece, il solito Gervinho, tenuto ben stretto da un ottimo Antonsson.
Le pagelle: Curci 6 – Antonsson 6,5 – Natali 6 (77' Moscardelli 6) – Cherubin 6 (61' Mantovani 6,5) – Garics 5,5 (57' Ibson 6,5) – Krhin 6 – Kone 6 – Christodoulopoulos 5,5 – Morleo 6 – Bianchi 6 – Cristaldo 5,5

 

(Foto tratta da Pagina FB di Bologna FC)

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I ducali vincono in trasferta; fanalino di coda per i neroverdi.

di Maria Caterina Viscomi.

Parma 16 febbraio 2014 --

Ducali in festa a Bergamo per il dodicesimo risultato utile consecutivo. I ragazzi di Donadoni portano a casa tre punti importanti dopo il pareggio casalingo di domenica scorsa a reti inviolate contro il Catania. Autore del vantaggio gialloblù è il numero 3 Molinaro, al suo primo goal in serie A, che su cross di Biabiany trafigge la porta di Consigli (9’).
Buona la prestazione dell’Atalanta sino all’autorete dell’ex crociato Benalouane (75’) che porta la formazione di Colantuono sotto di due reti. L’ultimo quarto d’ora di gara mette a dura prova il numero uno orobico: al 77’ su punizione Cassano firma il terzo goal, ci provano ripetutamente Biabiany e Parolo, ci riesce Schelotto in pieno recupero (93’).
A dispetto del risultato schiacciante, l’Atalanta rimane sempre in partita e sono diversi i tentativi di riagganciare gli emiliani: i bergamaschi si rivelano pericolosi soprattutto su punizione, prima con Baselli da oltre 30 metri (20’) e poi con Maxi Moralez che serve il colpo di testa di Bonaventura (53’).
Non mancano le proteste per il rigore non dato all’Atalanta pochi secondi dopo l’inizio del match, con Lucarelli che ferma di mano un tiro di Carmona: per l’arbitro Tommasi è tutto regolare.

Quinta sconfitta consecutiva, invece, per il Sassuolo. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, i partenopei di Rafa Benitez, reduci da una grande vittoria contro la Roma che vale la finale di Coppa Italia, sconfiggono i neroverdi con due reti a zero. A nulla serve il nuovo modulo proposto da Malesani che sceglie il 3-4-3, abbandonando 3-5-2, e che piazza in campo dal primo minuto il napoletano doc Paolo Cannavaro.
Ad impegnare Pegolo tra i pali è sin da subito il nazionale Insigne, particolarmente incisivo al 31’ e 32’, e che trova il bersaglio nel primo quarto d’ora della ripresa, portando la sua squadra a due reti di vantaggio, dopo il primo goal firmato di destro da Dzemaili (37’).
Nell’altra metà campo, si fanno spesso vedere Zaza e Sansone che non impensieriscono mai seriamente il portiere partenopeo.
Note positive tra gli emiliani sono il solito Pegolo che permette di evitare una sconfitta più pesante, fermando più volte Higuain, Pandev e Mertens, e Longhi che, nonostante un cliente scomodo come Maggio, riesce a giocare un’ottima gara.
Napoli ad un passo dalla Roma, Sassuolo con un piede in B: risultato scontato.

È successo venerdì…

Nella giornata d’anticipo, a quattro minuti dallo scadere il Bologna ha visto sfumare un utilissimo punto contro il Milan: all’86’ un tiro da oltre 30 metri di Balotelli sblocca la partita e punisce i bolognesi che, nonostante l’ottima prestazione, sono costretti a tornare a casa sconfitti. Nulla da fare per Curci, incolpevole sulla rete.
Sino al goal si era rivelata vincente la scelta di mister Ballardini di optare per il 3-5-2 ad ostacolare la compagine rossonera formata da Kakà Honda e Taarabt; sbagliati, e comunque inutili, i cambi negli ultimi minuti di gara (Moscardelli al posto di Garics e Friberg di Perez), che per poco hanno mandato i felsinei in svantaggio di due goal.
Sotto le luci del San Siro, a tenere vivo uno spento Milan è il numero uno Abbiati, che con tre prodezze è riuscito a respingere gli attacchi di Khrin, di testa al 22’, di Cristaldo, pericolosissimo al 60’, e del centrocampista greco Christodoulopoulos al 61’ su cross di Morleo.
Lo spirito c’è, il risultato no. Sfortunati.

I migliori 11 emiliani: Pegolo (Sassuolo) -Natali (Bologna), Morleo (Bologna), Molinaro (Parma), Longhi (Sassuolo), Gargano (Parma), Christodoupoulos (Bologna), Parolo (Parma), Cassano (Parma), Palladino (Parma), Zaza (Sassuolo).

 

(Foto tratta da Pagina FB di Bologna FC)

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Sabato, 30 Novembre 2013 09:23

Cassano nuovo " Falso Nueve"

La vittoriosa trasferta di Napoli ha regalato un opzione intrigante in più per Mister Donadoni -
 
Parma, 30 novembre 2013 -

In questi ultimi giorni se ne sono sentite di tutti i colori attorno al Parma Calcio. Non si fa altro che parlare delle dichiarazioni sibilline del presidente del Parma Tommaso Ghirardi a riguardo di un suo possibile, quanto improbabile, allontanamento dalla società o di un addio a fine anno del Dg Pietro Leonardi verso lidi più blasonati, vedi Milan; addirittura si vocifera di una fantomatica entrata in società di partner cinesi pronti ad investire per riportare la squadra ai fasti degli anni novanta.

Tutte queste voci hanno trascurato il calcio giocato e la prima vittoria esterna della squadra ai danni del Napoli, non proprio l'ultimo degli arrivati.
Ma la cosa che ha lasciato di stucco i tifosi crociati è stata una novità tattica che l'allenatore del Parma ha mostrato allo stadio San Paolo: l'utilizzo del fantasista Antonio Cassano come " falso nueve". Questo è uno degli ultimi stratagemmi tattici adottati dagli allenatori negli ultimi anni. La ricetta è semplice: serve avere in squadra un giocatore offensivo tecnicamente molto dotato da posizionare al centro dell'attacco, posizionare ai suoi lati due ali veloci che non stiano ferme un attimo e che ruotino attorno a lui in attesa di un suo passaggio smarcante e avere centrocampisti con polmoni d'acciaio che possano coprire il tridente d'attacco e allo stesso tempo inserirsi anche loro qualche volta durante la partita.

La prima squadra che viene in mente capace di vincere tutto nel mondo con questo stile di gioco offensivo è il Barcellona di Pep Guardiola. Fulcro del suo gioco era ed è tutt'ora l'immenso Lionel Messi, capace di cose impossibili e fraseggi palla a terra veloci e letali. Il tiki taka dei blaugrana è rimasto impresso nella storia del calcio e anche oggi, seppur meno efficace del passato, è in voga. Ai suoi lati ha giocatori altrettanto forti tecnicamente e veloci come lui, inutile soffermarsi sulle qualità dei vari Iniesta, Pedro e da quest'anno il brasiliano Neymar.

In Italia la squadra che si avvicina di più alla filosofia del " falso nueve" è la Roma di Rudi Garcia che al centro del suo progetto ha messo, manco a dirlo, l'intramontabile capitano Francesco Totti capace di innescare con i suoi millimetrici passaggi le due ali Gervinho e Florenzi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Sabato scorso, contro il Napoli Donadoni ha stupito chiunque adottando un modulo di gioco diverso rispetto al solito " donadoniano" 3-5-2. Il mister crociato ha proposto un inedito 4-3-3, mettendo al centro dell' attacco Fantantonio Cassano e ai suoi lati due ali guizzanti come Biabiany e Sansone capaci anche di efficaci ripiegamenti difensivi. Il gol vittoria del talento di Bari vecchia è una felice conseguenza di questo modulo: percussione per via centrale del fantasista, movimento dell'ala destra Biabiany per togliergli la marcatura del difensore e rasoterra millimetrico che si insacca alle spalle del portiere napoletano Reina. Tutti a casa con la prima vittoria esterna per i crociati.

Ora questo esperimento potrebbe ripetersi nel derby emiliano contro il Bologna che si giocherà oggi allo stadio Tardini con i tre piccoletti davanti e Parolo pronto ad inserirsi come sa fare lui. Amauri probabilmente confinato in panchina dopo un inizio di stagione poco brillante, pronto a subentrare.
Non ci resta che aspettare e vedere se l'esperimento del " falso nueve" Antonio Cassano verrà riproposto anche davanti al pubblico di Parma o se sarà stato solo un' idea, intrigante, ma rimasta tale.

Luca Gabrielli

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