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Giovedì, 22 Marzo 2018 11:51

Calcio - il sabato di Pasqua delle emiliane

Dopo la pausa per le nazionali con quella azzurra che affronterà Argentina ed Inghilterra in amichevole, tutta la serie A tornerà in campo il sabato di Pasqua, il 31 marzo, per una giornata molto importante su tutti i fronti: scudetto, champions league, salvezza. In un modo o nell'altro, tutte e tre le emiliane sono coinvolte su tutti i fronti.

Alle 12 e 30 sarà proprio il Bologna ad aprire il turno nell'anticipo allo Stadio Renato Dall'Ara dove i rossoblu ospiteranno la Roma di mister Eusebio di Francesco. I giallorossi, dopo la vittoria in casa del Napoli, sono completamente rinati vincendo tutte le ultime partite in campionato e coppa. Anche gli uomini di Donadoni però sono reduci dal positivo pareggio in casa della Lazio. Se per i capitolini la posta in palio è quella della Champions League, per i felsinei invece c'è l'ambizione di passare nella parte sinistra della classifica e con il Torino in caduta libera nelle ultime giornate in decima posizione, c'è più di una speranza nel capoluogo di regione sul centrare questo obiettivo.

Poi nel pomeriggio alle 15 i riflettori si spostano allo stadio Marassi dove il Genoa attende la Spal. Difficile fare un pronostico e scommetterci sù, magari in un portale specializzato come bet365 casino visto che entrambe le squadre sono state protagoniste di ottime prove nell'ultima giornata di campionato prima della pausa.

I ferraresi sono addirittura riusciti a fermare la capolista Juventus sullo zero a zero mentre gli uomini di Ballardini hanno sfiorato l'impresa a Napoli dove comunque hanno espresso un eccellente gioco di squadra. La Spal ha necessità di punti per salvarsi, il Genoa invece per non avere troppi patemi d'animo in questo finale di stagione. Ci aspetta sicuramente una partita molto interessante ed apertissima a qualsiasi risultato.

In contemporanea con il campo di Genova, al Mapei Stadium il Sassuolo aspetta invece il già citato Napoli, ringalluzzito dall'aver dimezzato la distanza dalla capolista Juventus. Sulla carta Mertens, Insigne, Callejon e tutti i titolari di Maurizio Sarri hanno un tasso tecnico ben al di sopra di quello della squadra emiliana ma in queste ultime giornate si è visto che il gap tra le formazioni si è molto ridotto rispetto a soltanto qualche settimana fa. La stanchezza comincia indubbiamente a farsi sentire, il logoramento anche psicologico può essere differente da squadra a squadra. Tutto questo per dire che se pur i pronostici devono per forza di cosa essere nettamente a favore dei partenopei, le partite poi bisogna vincerle sul campo ed il Sassuolo ha sempre messo in difficoltà il Napoli ottenendo anche vittorie e pareggi prestigiosi.

A completare il quadro della Serie A ci saranno alle 15, Lazio - Benevento, Cagliari - Torino, Atalanta - Udinese , Inter - Verona e Fiorentina - Crotone. Segue alle 18 Chievo - Sampdoria ed alle 20 e 45 il posticipo stellare tra Juventus e Milan che potrà dirci qualcosa in più sia sulla lotta scudetto che per le posizioni valevoli ad assicurare la qualificazione in Champions League della prossima stagione.

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I crociati perdono due a zero contro la Virtus Entella giocando una partita molle e senza coraggio. La promozione diretta è utopia e ci sarà molto da lottare per raggiungere un piazzamento nei playoff.

Parma, 18 marzo 2018 - di Luca Gabrielli - La Mantia condanna un Parma svogliato senza idee

Non se ne può davvero più di questa stagione. Di un Parma estremamente discontinuo che non riesce a inanellare un filotto di vittorie e prestazioni convincenti ma solo sprazzi di buon calcio e futili speranze che poi immancabilmente si trasformano in sconfitte imbarazzanti, prive di lotta, sudore e coraggio contro squadre ampiamente alla portata.

È un Parma stile Dottor Jekyll e Mr Hyde con ampie sfumature tendenti alla mediocrità quello che si vede giocare quest'anno. Ieri a Chiavari si doveva vincere per mettere pressione alle prime dopo le buone vittorie contro Salernitana e Pescara ma nel momento clou i crociati sono crollati inspiegabilmente dal punto di vista mentale. Si è vista una squadra priva di idee che ha corso a vuoto per novanta minuti senza creare pericoli verso la porta difesa dall'ex Iacobucci.

Attacco sterile che non sorprende più di tanto ma a lasciare increduli è la difesa, non concentrata come in altre occasioni e capitolata all'ultimo minuto del primo tempo grazie al goal di La Mantia che ha appoggiato in rete un pallone messo in mezzo alla disperata da De Luca. La difesa è rimasta ferma a guardare gli avversari, lasciandogli fare quello che volevano. Una rete che ha "ammazzato" i già fragili giocatori di D'Aversa che una volta di più mostrano la loro fragilità psicologica non appena vanno in svantaggio.

La ripresa infatti è addirittura peggiore del primo tempo con un Parma in totale confusione che non riesce a impensierire un Entella invece quadrato e pronto a dare il colpo di grazia nel finale sempre con La Mantia, incubo di giornata di Lucarelli e compagni.

Per fortuna cade anche il Venezia e il Bari pareggia rendendo la classifica meno pesante per i crociati che però sono ora ottavi, a lottare insieme ad altre squadre tecnicamente meno valide per un posto nei playoff.

Da Chiavari si torna a casa con una cocente sconfitta contro una squadra che non vinceva dal 28 dicembre e con la consapevolezza che ora più che un allenatore servirebbe uno psicologo a questa squadra. Deve entrare in testa ai giocatori che da oggi inizia un nuovo campionato il cui obiettivo non è più la promozione diretta ma un piazzamento nei playoff. Il Parma ci è già passato l'anno scorso in Lega Pro vincendoli e salendo in B.

Chissà che non scatti prima o poi una molla nella testa dei giocatori e che si possa fare una cavalcata altrettanto gloriosa. Dovrà essere molto bravo D'Aversa a lavorare sotto questo aspetto e riuscire a toccare le corde giuste per dare una svolta a questa stagione sciagurata.

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I ragazzi di D'Aversa espugnano l'Adriatico grazie ad una prestazione maiuscola condita da quattro reti di pregevole fattura. Emanuele Calaiò segna il centesimo goal nella serie cadetta dedicandolo allo sfortunato difensore fiorentino, scomparso una settimana fa.

di Luca Gabrielli Parma, 11 marzo 2018 - È stata una settimana scioccante per il calcio italiano dopo la tragica morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina ma soprattutto una persona pieno di valori e sempre pronto ad aiutare un compagno in difficoltà. Il calcio giustamente ha deciso di sospendere le gare del weekend scorso e fermarsi a pensare e piangere la morte di un ragazzo come tanti, uno di noi.

Coincidenza vuole che il Parma sabato scorso non abbia giocato non per questa fatalità ma per una forte nevicata scesa in città e che la partita con il Palermo sia stata rinviata a data da destinarsi. Ieri la ripresa di tutte le competizioni con i ducali pronti ad affrontare la trasferta di Pescara contro una squadra in grossa difficoltà che ha appena deciso di cambiare lo storico allenatore Zeman per dare una scossa all'ambiente. Il risultato non è stato dei migliori per i "delfini", infatti D'Aversa & Co fin da subito mostrano il piglio giusto che una squadra di tale caratura dovrebbe tirare fuori ogni settimana.

Le quattro reti messe a segno nell'arco dei novanta minuti evidenziano i diversi valori tecnici e fisici tra le due squadre ma soprattutto confermano ancora una volta che i ragazzi remano tutti dalla stessa parte per la conferma dell'allenatore. Non si può sicuramente affermare che il Parma sia rinato ma la partita di ieri può essere molto importante per prendere fiducia e affrontare al meglio le prossime sfide, a partire dalla trasferta di sabato prossimo contro l'Entella.

Nella perfezione del match di Pescara, due sono le note che spiccano su tutte: la prima è il raggiungimento di un traguardo storico per l'esperto Calaiò che agguanta la 100esima marcatura in Serie B e da vero leader dedica il traguardo al povero Astori; la seconda è l'esponenziale miglioramento delle prestazioni di Jacopo Dezi che finalmente sta facendo vedere perché la società in estate ha puntato ad occhi chiusi su di lui. Ieri ha sfornato un'altra ottima gara condita da un assist vincente e dal quasi goal personale. Come già detto non è tutto ora quello che luccica ma il Parma comunque deve stare proprio lì a mettere il fiato sul colle sulle prime.

Parma forza 4! Calaiò Ceravolo Gagliolo e Scavone umiliano il Pescara

Dura solo dieci minuti l'equilibrio tra Parma e Pescara. All'11' infatti Emanuele Calaiò porta già in vantaggio i compagni grazie ad un goal di rapina realizzato su assist di Baraye. L' "arciere", ex di giornata, non esulta e mostra la maglia con il numero cento, come le reti segnate in B. I crociati potrebbero raddoppiare più volte ma la prima frazione di gioco termina sull'uno a zero.
Nella ripresa D'Aversa sostituisce l'autore del vantaggio con Ceravolo e alla prima occasione trafigge Fiorillo, lanciato nello spazio splendidamente ancora da Baraye. La gara è chiusa ma il Parma non si ferma più e colpisce altre due volte: sinistro di Ceravolo respinto da Fiorillo, sulla ribattuta arriva Gagliolo che di sinistro firma il 3-0. Al 79' arriva il goal della bandiera con Bunino che di sinistro trova l'angolino e segna il gol dell'1-3. I crociati non ci stanno e chiudono il match all'83' con Scavone che sfrutta una splendida combinazione tra Ceravolo e Dezi e fissa il risultato sul 4-1.

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La Lega B ha comunicato le date dei recuperi delle gare che sono state rinviate nei giorni scorsi, relative alla 29a giornata di Serie B ConTe.it. Ecco, nel dettaglio, le date e gli orari:

Lunedì 2 aprile 2018
Foggia-Empoli ore 12:30
Avellino-Bari ore 15:00
Carpi-Venezia ore 17:30
PARMA-PALERMO ore 20:30

Martedì 3 aprile 2018
Brescia-Virtus Entella ore 18:00
Pro Vercelli-Perugia ore 18:00

Clicca qui per leggere il comunicato ufficiale della Lega B

Le informazioni relative ai biglietti acquistati per la gara inizialmente in programma per il 3 marzo scorso, poi rinviata: clicca qui per tutte le info

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Martedì, 27 Febbraio 2018 06:41

Serie B: Dezi-gol e il Parma sbanca "l'Arechi"

Un gol nel primo tempo che vale tre punti. Buona prova dei crociati che mostrano personalità in una trasferta insidiosa. D'Aversa salva la panchina e si riporta in zona playoff.

Parma, 27 febbraio 2017 - di Luca Gabrielli - I crociati arrivano in terra campana con l'obiettivo dei tre punti dopo le ultime gare prive di soddisfazioni e vittorie. Il mister D'Aversa applica un turnover scientifico con il capitano Lucarelli tenuto a riposo e il bomber Ceravolo sostituito dall'esperto Calaió, alla ricerca del centesimo gol in serie cadetta. Le prime battute di gara vedono i padroni di casa tenere il pallino del gioco e un Parma attendista pronto ad approfittare di un errore dei campani. La Salernitana si porta spesso nella metà campo avversaria ma non crea veri e propri pericoli dalle parti di Frattali mentre il Parma sembra attendere il momento giusto per colpire in contropiede. E al 33' è proprio Jacopo Dezi a portare in vantaggio gli ospiti sfruttando un perfetto assist di Calaió, lasciato colpevolmente solo dalla difesa campana.

Nella ripresa la Salernitana sembra subire il colpo ed è il Parma ad avere le occasioni migliori per raddoppiare, prima con Calaió che di sinistro spara alto sopra alla traversa e nel finale di gara con Dezi che si mangia da due passi dalla porta la doppietta personale e Scavone che di sinistro trova l'ottimo intervento del portiere.

Prova di orgoglio e personalità dei crociati

Nelle ultime settimane si rimproveravano i giocatori crociati di non avere la giusta determinazione per affrontare la serie cadetta, i cosiddetti "attributi" per lottare per la promozione in A. Ieri sera finalmente si è vista una prova convincente non tanto dal punto di vista tecnico quanto per il carattere visto in campo. I giocatori scelti da D'Aversa hanno finalmente trovato il giusto approccio alla gara fin dalle prime battute e hanno portato a casa tre punti fondamentali per restare attaccati al treno delle squadre che lottano per i playoff. Una prova arcigna senza molte azioni da rete create ma che ha visto una ritrovata compattezza tra i reparti. La mentalità sembra quella giusta, ora si devono trovare continuità di risultati a partire dalla difficile partita di domenica al Tardini contro il Palermo. Punti fondamentali da mettere assolutamente in cascina per dare entusiasmo ai giocatori e all'ambiente.

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Bruciante sconfitta per 4 a 0 a Empoli contro la scatenata capolista. Due gol per tempo affondano i crociati, incapaci di tenere il passo della squadra di Andreazzoli. I ducali mostrano limiti tecnici e fisici e per D'Aversa ora si fa dura.

di Luca Gabrielli - Parma, 18 febbraio 2018 -

Una squadra senz'anima e priva di un gioco

Doveva essere la gara della svolta in casa della capolista Empoli e invece si è dimostrato il punto più basso della stagione del Parma.

Una stagione che rischia seriamente di compromettersi se al più presto non si troveranno soluzioni per tornare in carreggiata. Il sogno promozione diretta da qualche giornata è ormai pura utopia ma ora c'è da preoccuparsi per l'obiettivo minimo, quei playoff che a giugno decideranno la terza squadra valevole per la Serie A. I giocatori visti ieri e nelle ultime giornate sono da promozione solo per i nomi che portano ma non per l'apporto tecnico e soprattutto mentale che danno quando scendono in campo. L'Empoli ha strapazzato il Parma dal primo all'ultimo minuto riuscendo ad andare a segno ogni volta che decideva di spingere sull'acceleratore. Andreazzoli ha saputo dare un'anima e soprattutto un gioco ai suoi uomini compattando la difesa e sfruttando al meglio le bocche di fuoco che ha davanti. Donnarumma e Caputo ieri hanno fatto il bello e il cattivo tempo tra le maglie crociate segnando tre reti e riportando sulla terra i giocatori ducali, tanto osannati per le qualità tecniche che ben poche volte si sono viste in questa stagione.

Ha ceduto come un castello di carte anche la difesa gialloblù, l'unica ancora di salvezza che dava qualche speranza ai tifosi di poter affrontare le squadre più forti della categoria.

Lucarelli e soci non ci hanno capito niente e non hanno potuto arginare le azioni offensive molto ben orchestrate dai padroni di casa. Il centrocampo, punto focale di ogni squadra, non ha mai fatto filtro venendo surclassato anche sul piano fisico dagli avversari e l'attacco, come al solito, non ha creato pericoli sufficienti per impensierire il portiere. Ciciretti e Ceravolo predicano nel deserto in una squadra che non ha mordente, non corre e soprattutto non ha un gioco.

A D'Aversa gli si può rimproverare proprio questo. Dopo 26 giornate i giocatori sembrano scendere in campo senza un'idea precisa su cosa fare ma dando l'impressione di improvvisare sul momento.

Durante la settimana l'allenatore dovrebbe preparare precisi schemi e far ripetere continuamente movimenti difensivi e offensivi in modo tale da vedere al sabato trame di gioco oleate che poi possono anche non riuscire, per carità, ma almeno da dimostrare che alla base di tutto ci sta un pensiero di gioco. Questo non si vede dall'inizio della stagione e a preoccupare è anche la tenuta mentale della squadra che alla prima difficoltà si disunisce senza reagire come dovrebbe fare una squadra in lotta per la promozione.

Per D'Aversa saranno ore molto importanti per il suo futuro che ad oggi sembra un po' più lontano da Parma. Vedremo se la dirigenza deciderà se concedergli ancora un'opportunità o se sceglierà di non dare più alibi a questi giocatori cambiando scelta tecnica

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Un pareggio che sa tanto di sconfitta conferma la crisi che la squadra di D'Aversa attraversa da mesi. Il campionato non aspetta più e ora c'è davvero da lottare per raggiungere il risultato minimo dei playoff. L'ex Cerri applaudito dalla Curva dopo il goal.

Parma, 11 febbraio 2018 - di Luca Gabrielli - La crisi non ha fine e ora si fa davvero dura.

Non ci sono più aggettivi per descrivere il momento tragico del Parma Calcio. La squadra costruita l'estate scorsa avrebbe dovuto giocarsela tra le prime della classe ma oggi, a 3/4 di campionato già giocato, i tifosi si interrogano sulle reali possibilità di poter come minimo raggiungere i playoff per poi giocarsi il tutto per tutto per la promozione in A.

L'ennesima opportunità di avvicinarsi alle prime è stato vanificata dalla prestazione scialba e priva di carattere della squadra, scesa in campo con il piglio sbagliato e capace di dare timidi segnali di risveglio solo dopo essere andata in svantaggio con il goal del figliol prodigo Alberto Cerri, nato e cresciuto proprio a Parma.

I crociati non hanno saputo sfruttare il famoso "fattore campo" e insieme al Perugia hanno dato vita a una partita davvero noiosa, priva di spunti e azioni pericolose.

Giunti al 60' minuto nessuno dei due estremi difensori ha mai seriamente rischiato di capitolare dinanzi a un tiro pericoloso, fino a quando il ragazzino cresciuto nel vivaio gialloblu, Alberto Cerri, non incorna uno splendido cross dalla destra di Mustacchio battendo un incolpevole Frattali.

Il bomber perugino si scusa immediatamente sotto la Curva Nord alzando le braccia al cielo in segno di perdono e immediatamente partono gli applausi degli ex tifosi con una punta non tanto velata di contestazione verso i giocatori crociati.

D'Aversa decide allora di giocarsi il tutto per tutto mettendo in campo una formazione ultra offensiva con davanti Da Cruz, Ceravolo, Di Gaudio e il neoacquisto Ciciretti. Proprio quest'ultimo, insieme a Ceravolo, dà la scossa alla squadra prendendo in mano il gioco del Parma.

Tutte le azioni partono dai suoi piedi e all'84' Da Cruz viene atterrato in area di rigore, costringendo l'arbitro a fischiare il penalty. Dagli undici metri si presenta Ceravolo che spiazza il portiere Leali e ristabilisce il punteggio di parità. La partita sembra aver preso una svolta favorevole e pochi minuti dopo sempre Ceravolo colpisce il palo dopo una splendida girata ma è ormai troppo tardi.

Il match finisce uno a uno e parte la contestazione civile dei tifosi che fischiano la squadra. Il capitano Lucarelli cerca di chiarirsi sotto la Nord con i Boys che intonano il coro "Noi vogliamo gente che lotta".

Come fare per dare una svolta alla stagione?

Questa è la domanda che tutti i tifosi crociati si stanno ponendo. Aspettando il posticipo del Palermo è impensabile credere di poter raggiungere la promozione diretta e allora si deve entrare nell'ottica di ridimensionare l'obiettivo e lavorare d'ora in poi per entrare senza affanni nei playoff.

Le prossime saranno ore calde per capire se continuare con la gestione attuale del mister D'Aversa o dare uno scossone all'ambiente e cambiare allenatore. Sicuramente i due punti fermi da qui alla fine del campionato dovranno essere Amato Ciciretti e Fabio Ceravolo che nei pochi minuti visti insieme hanno dato l'impressione di essere davvero di una categoria superiore.

In più, i due hanno davvero una splendida intesa dentro e fuori dal campo, affinata negli passati insieme a Benevento. D'Aversa, o chi ci sarà al posto suo, dovrà ripartire proprio dall'alchimia di questo duo per cercare di riportare il Parma nelle zone alte della classifica.

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Giovedì, 08 Febbraio 2018 09:13

Colorno: il cambiamento del calcio passa da qui

Settore giovanile, strutture e crescita globale: il movimento gialloverde punta in alto. In primavera l'inaugurazione del centro. Il dg Stefano Chiesa: "La nostra idea di futuro non lascia indietro niente e nessuno"

Colorno 7 febbraio 2018 - Momento di grande crescita per il Colorno e per il movimento calcistico gialloverde: settore giovanile, prima squadra e progetto globale del club procedono a vele spiegate verso una nuova dimensione, dimensione che proietterà il club tra le società meglio strutturate della nostra nazione.

Colorno-calcio-allievi-24.jpgLa costruzione del centro federale è giunta quasi al termine: nel cuore della nostra Emilia sorgerà una della cattedrali del nuovo calcio, avamposto di innovazione che avrà il compito di alimentare il dialogo e di proporre una crescita generale del calcio in Italia.

Diversi gli sponsor istituzionali che hanno deciso di affiancare il club del presidente Saccani in questa rivoluzione totale, ai sostenitori più affezionati si sono aggiunte realtà produttive come Bisport, Mondo Spa e Turci Sport oltre ad associazioni di rilievo come Confimi Parma, associazione che raggruppa le piccole e medie imprese del territorio. Gli imprenditori associati svolgono tutti i loro incontri e le loro riunioni proprio presso il centro sportivo gialloverde, preferendo la club house del Colorno ai business hotel.

Stefano Chiesa (Direttore generale): "La nostra idea di futuro non lascia indietro niente e nessuno"

"Dobbiamo crescere in modo omogeneo, senza lasciare indietro niente e nessuno. Solo così riusciremo a costruire una struttura solida ed utile alla nostra comunità" così Stefano Chiesa, direttore generale del Colorno, il dirigente sportivo ha continuato dicendo: "La nostra idea di futuro non lascia indietro nessuno. Il settore giovanile, la Juniores, la prima squadra, le strutture, l'offerta formativa dedicata ai giovani, il rapporto con le famiglie e col territorio: tutto deve crescere di pari passo. Solo così saremo certi di procedere nella giusta direzione".

Il direttore generale ha parlato anche della prima squadra, apostrofando così l'andamento della corazzata gialloverde nel difficile campionato di Promozione: "Attualmente siamo primi nel girone A, ma non sarà semplice mantenere questa posizione vista la qualità delle inseguitrici. Siamo retrocessi dall'Eccellenza l'anno scorso, ma siamo riusciti a ripartire col piede giusto, sfruttando la retrocessione come opportunità di crescita e non come un dramma sportivo. I problemi sono altri, il calcio resta solo un gioco. A mio avviso la Promozione è molto più indicata per chi, come noi, intende avvicinare sempre di più i giovani di casa alla prima squadra. L'Eccellenza è davvero molto più difficile e complicata e spesso è difficile schierare dei ragazzi alla prima esperienza, in questa stagione siamo riusciti ad avvicinare alla prima squadra tanti under 20, e questo ci ha permesso di creare una sorta di nuovo ciclo vincente e unito, gruppo che certamente farà la fortuna del Colorno anche nei prossimi anni, qualsiasi sarà la categoria in cui militerà la squadra."

Sergio Giaroli (Responsabile settore giovanile): "Questi ragazzi faranno la fortuna della prima squadra"

Dai trenta gol del bomber Filippo Pettenati, punta di diamante degli Allievi, alle prestazioni superlative del portiere Michele Giaroli per passare poi al grande rendimento della squadra dei Giovanissimi, che occupa la prima posizione in campionato così come gli Allievi nel raggruppamento regionale. Senza dimenticarci della classe dei Giovanissimi Regionali, Campioni Interprovinciali della passata stagione che hanno già conquistato la Winter Cup giocata nella pausa invernale, esprimendo un gioco di qualità.

Ragazzi di valore, talenti di casa che si fanno spazio, che crescono e che portano il marchio di una Scuola Calcio vincente: quella del Colorno.Colorno-calcio-allievi-22.jpg

Negli anni futuri il diesse Wainer Guerreschi avrà una vita molto più facile, visto che l'ossatura della prima squadra sarà composta anche dai migliori talenti del settore giovanile casalingo.

"Stiamo investendo moltissime energie nel coordinamento del settore giovanile, nella scelta degli allenatori e nella valorizzazione dei nostri elementi" così Sergio Giaroli, responsabile del settore giovanile e vicepresidente della società. L'imprenditore originario di Sorbolo, dopo anni a ricoprire il ruolo di dirigente accompagnatore, è passato alla guida della cantera gialloverde, con ottimi risultati.

Il bilancio dopo una decina di mesi è più che ottimale: "Stiamo lavorando molto bene, la dirigenza è unita e rema nella stessa direzione. Nel settore agonistico ci siamo posti come primo obiettivo di essere competitivi, creando quindi un motore importante anche per i più piccoli della scuole calcio. In aggiunta stiamo operando per consolidare i rapporti con i club professionistici. Stiamo facendo bene e a dirlo è anche il numero di provini e di richieste che riceviamo ogni settimana: Parma, Reggiana, Carpi, Piacenza, Cremonese... I club professionistici ci seguono e comprendono la qualità del nostro lavoro" il dirigente ha concluso dicendo: "Le strutture di primo livello, il progetto comune e la qualità dei nostri allenatori fanno del Colorno sicuramente uno dei migliori settori giovanile di Parma"

(foto della squadra classe 2001 del Colorno)

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Domenica, 21 Gennaio 2018 11:45

Serie B: Un Parma svogliato sprofonda a Cremona

Cavion regala il successo alla Cremonese nella sfida playoff con il Parma, prima del girone di ritorno. Il gol dell'1-0 messo a segno all'89' vale i tre punti necessari per scavalcare gli stessi crociati. Pessima gara giocata dai ducali, senza idee per lunghi tratti del match

di Luca Gabrielli Parma, 21 gennaio 2018 - 

La cronaca

Peggio di così non poteva incominciare il 2018 per i crociati che alla prima di ritorno escono sconfitti con un goal segnato all' 89'. La prima frazione di gioco vede le due squadre affrontarsi a viso aperto con un Parma che nel primo quarto d'ora dà l'impressione di poter far male ai padroni di casa. Di Gaudio e Calaiò sfiorano la rete del vantaggio ma si dimostrano poco sterili come tutta la manovra offensiva dei ducali. La Cremonese prende piano piano le misure e nella fine del primo tempo sbagliano due goal semplici con Arini e Cavion che si fa ipnotizzare da Frattali.
La ripresa è di stampo prettamente cremonese con il Parma messo alle corde. Gagliolo al 56' rischia l'autogoal e al 69' si assiste ad un doppio miracolo di Frattali nel giro di venti secondi. Al'82' viene annullato la rete dei padroni di casa con Arini che viene pescato in fuorigioco ma è il preludio alla doccia fredda che arriva all'89' con Cavion che raccoglie una respinta e insacca. Il Parma non ha il tempo per reagire e torna a casa a mani vuote e sconsolato.

Attacco impresentabile in attesa dei nuovi acquisti

L'allarme attacco è davvero preoccupante. Il Parma non segna da ben quattro gare e la manovra offensiva sembra avere avuto una preoccupante involuzione. Per fortuna il mercato ha regalato negli ultimi giorni colpì molto interessanti che però non si sono visti a Cremona. D'Aversa ha voluto dare fiducia ai "vecchi" e purtroppo non ha avuto ragione. Calaiò e Ceravolo sono tornati dai rispettivi infortuni senza creare pericoli alla difesa lombarda e probabilmente il botto di mercato sarà proprio un centravanti di peso dal goal facile. Faggiano nel frattempo ha regalato alla platea ducale Amato Ciciretti, un lusso per questa categoria che però di mestiere fa l'esterno offensivo. Il direttore generale dovrà ora adoperarsi per quel profilo "stile Matri" che tanto serve alla squadra. Il girone di ritorno è appena iniziato ma bisognerà fin da subito tornare in carreggiata per la promozione in A

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Mercoledì, 17 Gennaio 2018 17:42

Cremonese - Parma: sfida verità per i gialloblu

 

Il Parma è quinto in classifica con trentatré punti, Cremonese sesta con trentadue: non bastassero questi semplici dati a mettere pepe sullo scontro diretto di sabato pomeriggio allo Zini (si gioca alle 15), aggiungiamoci che il Venezia (la prima squadra ad oggi fuori dai play out) di punti ne ha ventinove e il Frosinone secondo dietro al Palermo (a trentanove) ne ha trentasette. Insomma, la corsa promozione è decisamente affollata e nessuno può permettersi distrazioni.

Per questo la gara di Cremona potrebbe rappresentare uno snodo fondamentale per il Parma: dopo la sosta invernale la squadra di D’Aversa dovrà dimostrare di aver smaltito la ruggine e i carichi di lavoro e dovrà cercare di dimenticare i quattro pareggi consecutivi che avevano caratterizzato e rallentato i gialloblu prima dello stop. In quanto a pareggi, però, nemmeno la Cremonese scherza: undici su ventuno partite totali, dunque la metà delle gare disputate dai grigiorossi sono terminate pari (solo la Ternana con dodici ha fatto peggio).

Il pareggio è anche il risultato più frequente allo Zini (cinque su dieci), campo sul quale però è passato solo il Palermo (e soltanto con il minimo scarto). Il Parma in trasferta, invece, ha già perso a Carpi, Frosinone e Perugia, ma è anche vero che ha vinto a Cittadella, Foggia, Venezia e Novara. Per questo la partita di Cremona può essere un banco di prova decisivo per i gialloblu, una sorta di prova di maturità contro una squadra decisamente organizzata, che concede pochissimo all’avversario ed è cinica quando c’è da punire gli errori degli avversari. Non a caso, la difesa del Parma è la migliore del campionato insieme a quella del Palermo (diciassette le reti incassate), ma la Cremonese ne ha subite soltanto quattro in più.

L’attacco grigiorosso, invece, si fa preferire rispetto a quello dei gialloblu: ventinove le reti all’attivo per Paulinho e compagni, mentre Insigne e soci si sono fermati a ventisette. Ed è il gol che è mancato al Parma nelle ultime uscite, perché se è vero che Frattali ha chiuso con la porta inviolata nelle ultime tre, è altrettanto vero che gli avanti gialloblu non sono riusciti a scalfire i muri difensivi avversari. Insomma, bene l’imbattibilità, ma bisognerà anche riprendere a segnare, altrimenti si rischia di accumulare distacchi preoccupanti o, peggio, farsi rimontare dalle inseguitrici. E in questo senso la classifica cortissima di questa “pazza” Serie B non aiuta. Come detto, però, lo Zini non è proprio il campo più agevole della Serie B e infatti secondo i bookmakers l’1 è il segno favorito (la quota si aggira su 2.4, mentre sia l’X che il 2 superano quota 3).

Viste le statistiche delle due difese, inevitabile pensare ad una gara con poche reti e infatti l’Under 2.5 è largamente favorito rispetto all’ipotesi Over 2.5 (1.6 contro 2.3). Per gli ottimisti, buona anche la quota della doppia chance X2, che vale anch’essa 1.6 volte la posta. Per chi volesse scommettere sulla gara, è possibile anche approfittare dei bonus di benvenuto di alcuni dei più importanti bookmakers. È possibile ritrovarne una rassagna dettagliata su www.sportytrader.it.

Pubblicato in Sport Parma
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