(Gmajo) – Volevo, in apertura, tranquillizzare subito Luca Ampollini, in quanto il direttore che vi sta scrivendo non ha fatto il despota nei confronti di Luca Tegoni, abituale estensore della fortunata rubrica “Te lo do io il tubo catodico”, estromettendolo per elevare ulteriormente l’escalation della tensione nei suoi confronti (di Mister Pink, of course, ieri eccezionalmente con una sportiva felpa azzurra con la scritta: Comparse All Stars, ché se fossi Majocentrico, quanto lui è Ampollinicentrico, potrei prenderlo come un provocatorio messaggio subliminale indirizzato a me, considerata la mia attività parallela sui set, ultimamente arricchitasi di nuove esperienze (tra cui quella, relativa alla foto profilo odierna, sul film dedicato a Giovannino Guareschi): ma proprio su sua richiesta (di Tegoni) gli concedo – questa è una redazione (sui generis) molto democratica e soprattutto virtuale, in cui il il direttore lascia totale libertà agli autori che collaborano volontariamente all’opera collettiva dell’ingegno da cui scaturisce il caleidoscopio – quei due turni di riposo che mi ha domandato in concomitanza con la sosta delle Nazionali.

Ebbene sì: non accontentando il rientrante Giuseppe Milano (la settimana precedente sostituito nella tolda di comando proprio da un elegante Luca Ampollini, in versione anchor man, mezzo busto, proprio alla Milano) che chiedeva alla platea di non lasciare il tradizionale show per seguire gli azzurri, il buon Tegoni, invece, è andato di telecomando, scegliendo proprio (non so se poi se ne sarà pentito o meno) sulla telecronaca della Nazionale.

Debbo anche ammettere al lettore che, pur avendo in animo di dare continuità all’apprezzata rubrica, non è che mi sia proprio immolato nella visione totale del programma, accontentandomi, su imbeccata di inaspettati solerti informatori che si stanno appassionando al dualismo tra Ampo e il sottoscritto, a focalizzarmi sui punti salienti.

Or bene: la nostra disputa, come ormai è acclarato, non verte su personalismi di sorta – anzi, come più volte dettogli direttamente in privato ammazzerò il vitello grasso, se, come il Figlior Prodigo, un giorno deciderà di tornare in condominio – ma, appunto, su una diversa visione del nostro ruolo di influencer, che, a mio avviso non dovrebbero fomentare le folle con il dagli all’arbitro, vieppiù non in presenza di episodi così scandalosi, fornendo, tra l’altro, facili alibi a dirigenti/tecnici/calciatori (questi ultimi, peraltro, essendo poco più che adolescenti, per precisa scelta del capitano d’industria d’oltremanica, particolarmente attivi on line), bensì cercare di responsabilizzarli, anziché assolverli paternamente, o ziescamente, appunto invitandoli a prestare maggiore attenzione e metterci meno irruenza.

Ho trovato, inaspettatamente, proprio nel Condominio Ampollini, degli alleati – in Paolo Grossi, già apprezzata prima firma del giornale locale, ospite mangiante di Casa Ferrari e in Marco Giandebiaggi, Legend ducale, accomodatosi nella poltrona opposta a quella dell’opinion leader – che si sono prodigati nel controbattere le sue tesi.

Al fine di non esser eccessivamente di parte, annoto fedelmente qui la sintesi ricevuta con un audio WhatsApp dal mio informatore (che non è lo stesso dell’ineffabile Schira, per cui ci si può fidare): “Grossi e Giandebiaggi le stanno suonando ad Ampollini… Gli han detto di smettere di fare vittimismo con gli arbitri e praticamente di non dare alibi alla squadra, che non serve a niente. Gli episodi sono tutti errori di giocatori giovani troppo irruenti che non hanno ben capito come si sta in serie A”. Ovviamente, guardando la replica (clicca qui), ognuno può ascoltare direttamente i protagonisti, senza essere influenzati dal mediatore…

Proprio mentre sto componendo, vedo, invece, un ironico aggiornamento su un’altra tematica che ieri sera aveva fatto infervorare l’altro commensale dell’apprezzato ristorante-macelleria di Monticelli Terme, ossia il Frambo (nella accezione di Enrico Dj Frambati), che non aveva preso per nulla bene la decisione (sino a quel momento ventilata, ma data altamente per probabile, per via di supposti disordini in occasione dell’ultimo Derby della Via Emilia) di un veto alla tifoseria ducale alla trasferta sul Lago di Como. Secondo le ultime sarcastiche emanazioni che scorrono sulle chat dei tifosi, ad opera di bontemponi, quella partita sarebbe stata liberalizzata, mentre sarebbe stata vietata la seguente gita al Tardini dei tifosi dell’Empoli (che sappiamo bene essere gemellati).

Ovviamente si tratta di uno scherzo: “Contrariamente a quanto si pensava, il Casms ha ribaltato la situazione (come Borghese ai 4 Ristoranti…, ndd), liberando la trasferta di Como (500 biglietti e basta con obbligo di tessera), ma inaspettatamente ha vietato la trasferta dei tifosi dell’Empoli a Parma”. Sarebbe interessante riaprire la trasmissione per ascoltare il parere aggiornato del Frambo Dj in merito, anche se ribadisco ancora, non c’è nulla di veritiero, sicché la trasferta resta vietata ai tifosi Crociati residenti di Parma e provincia.

Chiudiamo questo alternativo reportage citando che, puntuali come l’influenza (Milano dixit), nello studio TG erano presenti Giuseppe Colonna e Luca Bozzini, per promozionare la Parma Marathon di domenica 20 ottobre 2024, e in collegamento skype il famoso telecronista Sky Maurizio Compagnoni, mentre, doverosamente, in apertura sono stati omaggiati i soci di Nuovo Inizio, ufficialmente usciti dalla compagine societaria del Parma Calcio 1913, adesso al 99% di Kyle Krause, oltre all’1% simbolico dell’azionariato diffuso di PPC. Gabriele Majo

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Gabriele Majo

Gabriele Majo, 60 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni . Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma FC quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 a Dicembre 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società. Dal 2010, a conferma di una indiscussa poliedricità, ha iniziato un percorso come attore/figurazione speciale di film e cortometraggi: l'apice l'ha raggiunto con il cammeo (parte parlata) all'interno del pluripremiato film di Giorgio Diritti "Volevo Nascondermi" " (con presenza nel trailer ufficiale) e partecipazioni in "Baciato dalla Fortuna", "La Certosa di Parma", "Fai bei sogni" (del regista Marco Bellocchio), "Il Treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Postcard from Earth " del regista Darren Aronofsky, "Ferrari" del regista Michael Mann. Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali "Tracce", "Variazioni", "L'Assassinio di Davide Menguzzi", "Pausa pranzo di lavoro"; tra i protagonisti (Ispettore Majo) della produzione locale della Mezzani Film "La Spétnèda", e poi nei successivi lavori "ColPo di Genio" e "Franciao".