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1 Video https://youtu.be/OG0JvnYITac
(Gmajo) – Sion Suzuki, il giovane portiere giapponese acquistato in estate dal Parma, in questi giorni è finito sul banco degli imputati per via di quella espulsione rimediata al Maradona, per doppia ammonizione, la seconda a causa di un’uscita irruente che è andata a bissare quella precedente con la Fiorentina, costata il calcio di punizione trasformato dai Viola per un pareggio per loro insperato: i suoi accusatori, in modo sommario, gli imputano i due punti persi quella volta e poi i tre di sabato, per un totale di cinque. Pur avendo indossato, a mia volta, (in modo propositivo) i panni del pubblico ministero, ho ritenuto corretto ricorrere al giudizio di un saggio giudice super partes, decisamente esperto e preparato in materia, Ermes Fulgoni, ossia lo scopritore di Gian Luigi Buffon, insomma, uno che di portieri se ne intende e che può parlare a ragion veduta. Egli, alla fine del dibattimento (la cui ripresa integrale è nel video a corredo di questo articolo) ha assolto Suzuki con formula piena, per non aver commesso il fatto (ossia l’intervento costatogli il secondo giallo e dunque il rosso): stando all’esperto preparatore, infatti, sarebbe stato l’avversario che, sapendo che era già ammonito, ha cercato, trovandolo, il fallo. Insomma, quella che a me e ad altri è parsa una mossa d’arti marziali, a parere di Fulgoni (che continua, gratuitamente, ad istruire giovani aspiranti numeri uno sui campi di Basilicagoiano, dove sta allenando un interessante discendente della dinastia Bagigalupo) è regolare, così come una dote positiva quel coraggio, tipico dei giapponesi (nella sua lunga carriera Ermes ha allenato anche in Giappone) che il nostro ha mostrato, prendendosi la responsabilità di uscite del genere. “Ricordati, non devi farti ammaliare da un portiere bravo, ma da chi ha qualità”, e, a suo dire, il nostro le avrebbe, pur convenendo che sia un diamante grezzo da sgrossare. Ad avviso di Fulgoni, però, di doti ne ha anche Leo Chichizola, che lui l’anno scorso difese in tv, dopo che era finito nell’occhio del ciclone dei soliti criticoni (“ha fatto segnare cinque o sei gol”): ma, scontata la squalifica, tra i pali è giusto che torni Suzuki (“se è stato battezzato lui titolare…”). Entrambi sono interpreti di un certo gioco pericoloso per i portieri voluto da Pecchia, il quale dovrebbe sempre considerare il rischio che incorrano in espulsioni e quindi tenersi sempre un cambio per il portiere fino in fondo. Ma, come abbiamo già più volte specificato anche nel nostro spazio commenti, nell’occasione specifica il tecnico era stato penalizzato dalla necessità di sostituire Botond Balogh, nel frattempo infortunatosi, quindi essendo già il terzo ed ultimo slot in partita, ne approfittava anche per il cambio Mihaila-Charpentier (ma anche se lo fosse risparmiato, appunto per via del meccanismo delle interruzioni per le sostituzioni, non avrebbe potuto comunque far entrare Chichizola, visto che i tre slot erano ormai andati). Fulgoni, parlando della costruzione del basso, si è dichiarato non favorevole al movimento a croce, così come ha rimarcato che, ormai, la tendenza dei portieri è quella di respingere, anziché tentare la presa. Nel calcio moderno si cercano estremi difensori bravi con i piedi, ma lo specchio della porta va sempre protetto e bisogna saper usare le mani… Della piacevole chiacchierata, vi ho proposto sopra solo alcuni spunti, proprio per non rovinarvi la visione intera del filmato, che merita la vostra attenzione per la passione che ancora oggi Fulgoni riesce a trasmettere. E un grazie anche alla sua signora per la splendida accoglienza nella tenuta di San Prospero. Gabriele Majo
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Gabriele Majo
Gabriele Majo, 60 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni . Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma FC quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 a Dicembre 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società. Dal 2010, a conferma di una indiscussa poliedricità, ha iniziato un percorso come attore/figurazione speciale di film e cortometraggi: l'apice l'ha raggiunto con il cammeo (parte parlata) all'interno del pluripremiato film di Giorgio Diritti "Volevo Nascondermi" " (con presenza nel trailer ufficiale) e partecipazioni in "Baciato dalla Fortuna", "La Certosa di Parma", "Fai bei sogni" (del regista Marco Bellocchio), "Il Treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Postcard from Earth " del regista Darren Aronofsky, "Ferrari" del regista Michael Mann. Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali "Tracce", "Variazioni", "L'Assassinio di Davide Menguzzi", "Pausa pranzo di lavoro"; tra i protagonisti (Ispettore Majo) della produzione locale della Mezzani Film "La Spétnèda", e poi nei successivi lavori "ColPo di Genio" e "Franciao".